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ITALIA: IL RITORNO ALLA LIRA!
In questi ultimi giorni e mesi mi sono spesso piegato in due dalle risate ad ascoltare alcune osservazioni da parte degli esponenti del defunto governo della ciorciola dal nazionalizzare è rubare di Antonio Martino al torniamo tutti insieme appassionatamente alla lira di Silvio rubacuori sino alla folgorazione sulla via di Damasco del mitico Brunetta.
E potrei continuare all’infinito con altre citazioni dal mitico Brunetta per arrivare ai leggendari portaborse che lavorano qui e la nella stampa. Per par condicio dobbiamo inoltre accennare al mitico Fassina innamorato di uno dei più spettacolari fallimenti della storia economica americana Larry Summers, economista prestato spesso alla politica, che è diventato infatti uno degli «autori» preferiti da Fassina ultimamente.
Nipote di due premi Nobel, ex segretario del Tesoro Usa con Bill Clinton, ex capo economista della Banca mondiale, ex presidente dell’ Università di Harvard, dove è tornato a insegnare dopo aver lasciato la guida del National economic Council del presidente Barack Obama, Summers è anche un frequente commentatore dell’ FT e tra i fondatori, per l’ edizione online, della rubrica «A List». L’ interesse per le idee di Summers, però, non è soltanto personale. Ogni volta che compare un suo articolo, Fassina (che tra il 2000 e il 2005 ha lavorato come economista per il Fondo monetario internazionale a Washington) non si limita a leggerlo avidamente, ma lo inoltra subito per email anche agli amici (quanto meno a quelli che parlano inglese).
Ieri Mario Seminerio in un piccolo capolavoro sul suo BLOG PHASTIDIO ha sintetizzato il concetto della malafede molesta malattia, difficile da curare che prolifera in questi mesi in ogni ambiente.
Si non ci sono viene di mezzo la sindrome di Peter,la sindrome dell’incompetenza anche questa molesta ha lasciato il posto alla malafede molesta, l’inganno, la falsità e la menzogna. Quando questa crisi sarà finita mi toglierò molti sassolini dalla scarpa e non risparmierò nessuno, sottolineo NESSUNO.
Leggetevi per intero le dichiarazioni di uno dei componenti del board della BCE REUTERS e capirete molte cose … “Certamente è un mistero il perché il fondo EFSF è stato autorizzato ad intervenire sul mercato secondario circa un anno fa e ancora nessun governo ha usato questa possibilità”, si è chiesto Coeure.
Ma leggiamo Seminerio…
Il portavoce del Commissario agli Affari Economici e Monetari europei, commentando la possibilità di usare le risorse del fondo salva-stati EFSF o del suo prossimo successore, ESM, per comprare sul mercato secondario titoli di stato spagnoli ed italiani e piegarne quindi al ribasso i rendimenti, ha commentato ieri, durante la periodica conferenza stampa della Commissione, che tale misura
«Sarebbe solo paracetamolo finanziario. Potrebbe alleviare tensione, dolore e malessere…ma non curare le cause alla radice del male, i problemi strutturali delle economie di Italia, Spagna ed altri. Non è un sostituto di riforme strutturali ed economiche che può rafforzare la fiducia»
Da dove cominciare?
Intanto, occorre premettere che il fondo salva-stati, nella sua configurazione passata (EFSF) o futura (ESM), nasce come firewall per gli stati di emergenza in cui i mercati rifiutassero di comprare debito dei paesi più “problematici”, per così dire. E sappiamo da sempre che questo firewall, al quale ha lavorato lo stesso Rehn, è nato fortemente rachitico, cioè del tutto insufficiente a “scudare” i paesi più grandi, come Italia e Spagna. Per questo motivo, da più parti, si chiedeva e si chiede di associare l’ESM ad una licenza bancaria, per potersi indebitare a leva presso la Bce e “minacciare” i mercati di quella “overwhelming force“, quella forza schiacciante, che sola può piegare i rendimenti.
Intendiamoci: in questa idea ci sarebbe un potenziale, enorme moral hazard: la Bce stampa moneta e gli stati nazionali si fanno gli affari loro. Sarebbe così se non fosse che gli aiuti dell’ESM nascono con incorporate delle condizionalità forti: tu fai questo e solo dopo io ti aiuto. Ma se i paesi in questione hanno già fatto, in misura non trascurabile, i compiti a casa e si trovano a pagare il conto di mercati molto dubbiosi perché tali paesi, proprio a causa di manovre fortemente recessive, si trovano ad avere un rapporto debito-Pil che si autoalimenta, oltre a settori bancari che stanno andando in malora sotto il peso di specificità nazionali (Spagna, con l’immobiliare) o per la profondità della recessione autoinflitta (Italia)?
Non è forse vero che l’Italia ha varato la riforma pensionistica più severa (o per meglio dire truculenta) d’Europa? Non è forse vero che la Spagna ha fatto lo stesso massacro con la riforma del mercato del lavoro? Non è forse vero che l’Italia viaggia, pur con un Pil a meno 3 per cento, verso un avanzo primario del 4-5 per cento e quindi per definizione è solvibile, e che l’anno prossimo avrà un pareggio di bilancio strutturale, cioè corretto per la profonda recessione in cui ci hanno ficcato?
Qualcuno ha dato un’ occhiata all’ultima bilancia commerciale aggiungo io, si è accorto le che le esportazioni hanno fatto un balzo del 5,5 % mese su mese e di oltre il 14 % rispetto allo stesso mese del 2011? BorsaItaliana Ve l’hanno raccontato che il saldo della bilancia commerciale grazie alla recessione è negativo per soli 202 milioni di euro rispetto ai 2,8 miliardi dello scorso anno ad aprile ? Va tutto male in Italia…vero?
Possibile che non ci sia nessuno in grado di capire questa lieve contraddizione, e che ogni volta si debba fare ricorso a termini demenziali quali “fiducia”? Che razza di fiducia ci può essere se un paese è costretto in recessione e credit crunch dall’austerità che gli è stata imposta, e questo avvitamento fa esplodere il rapporto debito-Pil e fuggire gli investitori, alzando il costo del debito ed autoavverando la profezia dell’insolvenza?
Ed è mai possibile che nessuno si renda conto che, se tutti i paesi stringono contemporaneamente, non potrà mai esserci alcuna espansione, e che nel breve termine i risultati sarebbero identici anche se si tagliasse la spesa?
No Mario solo gli idioti e gli estremisti accademici alla Bundesbank pensano di risolvere una depressione con l’austerità un pò come fece il buon Heinrich Bruning nella famigerata Repubblica di Weimar aprendo le porte al nazismo e agli estremisti! Demenza pura demenza senile!
Ovviamente, questa freddura sul paracetamolo proferita dal confuso signor Amadeu Altafaj, portavoce di Rehn, è stata subito utilizzata dalla stampa italiana più “interessata” come conferma del presunto sputtanamento di Mario Monti.
Non a caso si segnala il solito editoriale “a soggetto” e piuttosto confuso di Francesco Forte sul Giornale, puntualmente dimentico che l’Italia è perfettamente solvibile, per i motivi illustrati sopra.
Solvibile signori, l’Italia è solvibile….come vi racconto da oltre un anno! Lorettaaaaa, Loreeettaaaa dove sei! Ha dimenticavo ha i Grillo per la testa!
Ma tant’è: da uno che riesce a scrivere, per obbedire al committente, che l’Italia potrebbe tornare alla lira ma agganciandosi all’euro, come ai tempi dello SME (da cui siamo stati buttati fuori a calci in cul0 nel settembre del 1992, con le stesse identiche premesse), non è che ci si possa attendere molto.
E questa è la stessa testata, e la stessa gente, che nei giorni dispari vuole uscire dall’euro per poter “stampare moneta” con cui comprare il nostro debito e piegarne il costo, e in quelli pari scrive che Monti è screditato perché cerca scorciatoie al paracetamolo, cioè un firewall con cui comprare il nostro debito e piegarne il costo. Ci vuole pazienza, e moltissima.
Si ci vuole pazienza, moltissima a dosi massicce in questa crisi, ma come i lettori ben sanno la verità è figlia del tempo!
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… “Certamente è un mistero il perché il fondo EFSF è stato autorizzato ad intervenire sul mercato secondario circa un anno fa e ancora nessun governo ha usato questa possibilità” Nessun mistero,si sta solo aspettando che si faccia avanti la germania che per dimensioni da sola farà suoi tutti i fondi predisposti agli altri niente.
ieri avevo postato un paio di citazioni lette su quell’eccellente sito di resistenza civile che è Jesse Amercian Cafè esattamente in tema. Questa la riposto, la data è più importante del messaggio. Nel 1800 la compagnie delle india era più potente del governo stesso, persino difficile dire dove iniziava uno e finiva l’altra. La globalizzazione non è invenzione recente, va a fasi che seguono l’espansione monetaria (cioè il credito) la quale segue l’innovazione tecnologia. C’è un fantastico articolo a proposito sul sito di Michael Pettis tra i massimi esperti di commercio internazionale nonchè persona di grande cultura. Sarebbe da leggere: la storia va compresa.
“Le grandi corporazioni non hanno un corpo che può essere punito, nè un’anima che possa essere condannata. Quindi esse fanno quello che vogliono”
Edward Thurlow, Attorney General and Lord Chancellor of England, 1731 – 1806
l’unica cosa per limitare le corporazioni e il loro potere sarebbe una legislazione applicabile universalmente con le sanzioni previste dal diritto penale commerciale statunitense che vengono comminate sulla base del fatturato…
Non potresti postare questi articoli, sempre interessanti, su qualche famoso blog disfattista.
“Universalmente” è impegnativo. Per questo la piega che ha preso l’europa è preoccupante. Non è l’euro che c’è, ma quello che ci deve stare attorno e non c’è. Purtroppo al di la di prese di posizione sul dentro o fuori che di per non mi interessano quello che ultimamente ho scritto cerca di condurre l’attenzione al fatto che una nazione singola è troppo piccola per combattere una guerra con interessi privati che sono planetari. Per secoli l’Italia è stata piena di gente brillante ma ostaggio di nazioni più potenti che vi scorazzavano impunemente con i loro eserciti. Poi si è fatta l’Italia ma ora non ci sono più i lanzichenecchi ma aziende/stato sovra/multi/nazionali che non rispondono a nessuno con potenza finanziaria tale da mettere sotto anche interi stati. Per questo o si fa l’europa che serve o si sprofonda nel medio evo post tecnologico di blade runner
Non intendo disturbare chi e’ intento a vendere al.. Bicocche tedesche per sopravvivere!
Comunicazione di servizio … Visto che ormai sono insistenti le segnalazioni delle demenziali allucinazioni di quel povero ragazzo che amministra un blog qualunque vi prego di ignorarlo qualunque cosa dica. Non si puo cercare di curare e aiutare tutti ci sono malattie incurabilii! Un abbraccio Andrea
L’italia era solvibile, certamente lo e’ ancora , ma lo sara’ anche a breve? Intanto finanziando grecia e spagna per fare il piacere alle banche tedesche, il ns debito passa dal 120% al 137% nel 2014. E bravo Mario, sei partito proprio bene. Ma ora vogliono, forse, farci accollare le perdite delle banche spagnole(solo santander sembra 800 miliardi!), tedesche e francesi. Carta vice, carta perde, magari in un colpo solo ci ritroviamo il debito al 240/300% del pil senza sapere come e’ successo. E perdere tutto di un colpo, quanto accumulato in 65 anni. Come si fa a fidarsi di uno non votato, ed indicato dalla Merkel. SOPRATTUTTO per questo, non solo per i benefici di una eventuale svalutazione competitiva, dobbiamo uscire SUBITO dall’euro costi quello che costi (poi magari non costa niente). Intanto Mario ha prodotto il massimo sforzo con la sua proposta di bandiera, ha chiesto spread max a 350, ovviamente la crucca ha risposto nein(lei fa gli interessi del suo paese) Mario ha incassato e portato a casa. Io vorrei un pdc che rovesci il tavolo, in queste situazioni. O in sua assenza che lo rovesci il parlamento mandando aff…la tedesca. Ma sembrano tutti venduti.
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Il problema caro Andrea è che noi non viviamo più in una democ razia realizzata, oggi l’oligarchia finanziaria-mediatica tiene in pugno politici, pseudo economisti, finti giornalisti, media mainstream . Lungi dall’esser complottisti nel DNA qiesti signori stanno tiranneggiando popoli e nazioni a comando. Ti viene da pensare che pur non credendo al grande burattinaio mondiale qualcosa di vero possa esserci. Il grande capitale non vuole prendere atto dell’implosione di una società profondamente iniqua e distruttrice di ogni valore. E’ in gioco la sopravvivenza di un modo di vivere debosciato e criminale. Non cederanno e la gente si sente snmarrita, confusa, impaurita. Noi che leggiamo le tue analisi da tempo siamo consci di quello che dici e dimostri. Ma poi accendi la tv o leggi i giornali e lo sproloquio riprende. Troppi servi e cointeressati al servizio del Moloch finanziario. Che fare? Nel piccolo ognuno si muove secondo valori mai morti. Ma come convincere un’umanità atterrita e obnubilata da menzogne e balle siderali a svegliarsi? Questo è il difficile. Occorrerebbe una rivoluzione pacifica, gandhiana. Ma anche questa temo sarebbe repressa nella violenza. Non possono permettersi di perdere il potere mefistofelico che detengono. A qualunque prezzo, temo.