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AMERICA: CROLLANO I RENDIMENTI!

Scritto il alle 08:08 da icebergfinanza

REPLAY: Bond Yields Are Going (A Lot) Lower

In questi due anni, vi abbiamo raccontato per quale motivo i dati sull’occupazione americani non corrispondono alla verità, sistemi di rilevazioni obsoleti, inaffidabili, inattendibili, facilmente manipolabili.

Siamo gli unici che con serie analisi, abbiamo anticipato la cancellazione di oltre un milione e mezzo di posti di lavoro inesistenti con le revisioni, confermati addirittura dalla Fed di Philadelphia.

La situazione è pessima, oltre a nascondere una recessione, il mondo del lavoro, ogni giorno, ogni settimana e mese, sforna decine di migliaia di licenziamenti.

Alcuni giorni fa, una notizia, passata quasi inosservata, che ha fatto collassare in borsa, UPS, dopo l’annuncio di sensibili tagli alla forza lavoro e un crollo delle consegne.

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Nel 2023, spendevano e spandevano, a gennaio del 2024 hanno licenziato 12.000 persone, ora un’altra strage.

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Prevista la chiusura di quasi il 10 % dei punti rete, via auto e aeromobili e un altro sensibile taglio alla forza lavoro.

Via anche la metà delle consegne di Amazon.

Ora in molti ieri mi hanno chiesto cosa ha originato il crollo dei rendimenti americani ieri che ha superato il 2 % sul trentennale, come se fosse un avvenimento inatteso.

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I bond vigilantes, non sono riusciti a superare stabilmente il 5 % e questa è l’inversione definitiva.

Una candela rossa di queste dimensioni non si vedeva dall’agosto dello scorso anno, quando in rendimenti finirono sotto il 4 % a 3,90.

Un OUTLOOK 2.025 vi abbiamo spiegato dove andranno a finire quest’anno, ovviamente una visione controcorrente, mentre dotti, medici e sapienti, vi raccontano di tassi alti a lungo all’infinito, nei secoli dei secoli, amen!

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Non sono proprio tutti stupidi i bond vigilantes, si stanno accorgendo che l’economia americana è piena di crepe ovunque.

Il bello deve ancora iniziare, date un’occhiata qui sotto, sono finiti i rifornimenti.

Il decennale sta rompendo la linea di tendenza che aveva invertito alla vigilia dei tagli dei tassi e sta viaggiando sotto la media a 50 giorni.

Bond vigilantes o altri, si stanno rendendo conto delle fesserie che si erano messi in testa sulla guerra commerciale, sul debito e altre favole.

Barkin, governatore Fed, ha suggerito di non aspettarsi che i dazi portino alla ripresa dell’occupazione o della produzione manifatturiera statunitense in tempi brevi e si aspetta che i dati sull’inflazione a 12 mesi scenderanno significativamente nel primo trimestre.

Ripeto, scenderanno significativamente, con tanti saluti ai fobici e maniaci dell’inflazione.

Le tesi di un aumento dei tassi sono ridicole, Barkin ha aggiunto che non c’è alcuna indicazione di un surriscaldamento dell’economia.

“È molto difficile sapere cosa sta succedendo con la crescita e l’occupazione, cosa sta succedendo con l’inflazione, finché non si ottiene un po’ più di chiarezza su tutte queste incertezze”, ha affermato Barkin durante un’intervista con Bloomberg Television. Detto questo, ha detto che vede ancora la Fed sulla buona strada per tagliare i tassi quest’anno. “Non vedo un’economia in surriscaldamento”, ha detto. “Credo ancora che siamo moderatamente restrittivi e credo ancora che l’inflazione si stia stabilizzando… Vedo l’inflazione scendere, non salire”, e il mercato del lavoro si sta “stabilizzando”.

L’indice ISM dei servizi è sceso sensibilmente a gennaio, passando a quota 52,8 dal precedente 54,3, con l’occupazione risalita leggermente.

Se sommiamo questi dati a quelli del settore manifatturiero e a quelli usciti ieri della ADP, settore privato USA, venerdì avremo un’apertura in grande stile per il bar Harris, con un nuovo rafforzamento del dollaro, dopo questa breve ed illusoria corsa dell’euro.

Decisamente terribili i numeri del commercio internazionale per gli Stati Uniti con un crollo di 98,4 miliardi a fronte di un dato precedente fermo a 78,2.

Occupazione del settore privato ADP USA a gennaio 183.000, rispetto ai 150.000 previsti e ai 122.000 di dicembre.

Dati completamente inattendibili, rivisti nel 90 % dei mesi del 2024 in negativo.

Ieri Trump ha smentito l’intenzione di inviare truppe a Gaza e di fornire aiuti per la ricostruzione, come sempre, can che abbaia non morde.

Nel frattempo in Europa, il primo ministro francese Bayrou è sopravvissuto al primo voto di sfiducia in Parlamento.

Direi quasi obbligato il voto, senza il quale la Francia darebbe senza bilancio, ma il governo Bayrou è ostaggio della LePen, la quale sa che sino a questa estate non si può andare a nuove elezioni, parlamentari e soprattutto presidenziali.

Pessime notizie in arrivo dalla Germania per l’euro, che nessuno vi racconta, la leader di AFD, in un recente sondaggio è il politico più quotato al momento…

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Non solo secondo Polymarket, negli ultimi giorni, stanno salendo a quasi il 30 % le possibilità che il partito di estrema destra tedesco, possa raggiungere una percentuale tra il 25 e il 30 %.

La rabbia del popolo tedesco, non mancherà di scuotere le elezioni del 23 di febbraio.

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Chiudiamo con una novità, per la prima volta il governatore della Banca centrale del Portogallo, suggerisce di essere preoccupato per il veloce calo dell’inflazione che potrebbe scendere sotto il tasso neutrale del 2%.

Ha affermato che la BCE deve mantenere una traiettoria discendente per i tassi e che è d’accordo con tagli graduali di 25 punti base.

Splendida performance giornaliera per il nostri BTP ieri, ma ora attenzione siamo in una zona di resistenza davvero importante.

Ma di tutto ciò parleremo in maniera dettagliata nel prossimo manoscritto, dedicato in uscita a febbraio, per tutti coloro che vogliono sostenere il nostro viaggio.

Ragazzi, le informazioni che trovate qui su Icebergfinanza, in Italia non le trovate da nessun’altra parte!

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Quest’anno OUTLOOK 2.025, sarà dedicato a tutti coloro che hanno sostenuto GENEROSAMENTE il nostro viaggio o vorranno farlo liberamente.

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