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RISK OFF!
Ci sono molte cose da raccontare oggi, ma riesce difficile fare a meno di iniziare dalla stupidità di tutti coloro, a iniziare dai politici nostrani, per proseguire poi con Stati Uniti e Inghilterra che suggeriscono quotidianamente che con più armi, più guerra, la guerra si vince e alla fine si fa la pace…
«Il Pentagono ha appena diffuso una “nota” rivolta al mondo dell’industria, un invito attraverso i tradizionali canali di approvvigionamento per poter fornire» all’Ucraina «qualsiasi tipo di arma, comprese quelle ancora a livello di studio. Il meccanismo — illustrato da Military Times — rivela tutta l’urgenza da parte degli Stati Uniti nell’individuare ciò che serve a Kiev all’interno di una “finestra” estremamente ridotta. Possiamo dire che “non è per domani, ma per ieri”».( Corriere della Sera )
Fate in fretta, inventatevi e costruite qualunque arma possibile, noi ci mettiamo i soldini.
Per il governo britannico è “interamente legittimo” l’uso da parte ucraina di armi fornite dalla Gran Bretagna. Lo ha precisato il viceministro della Difesa, James Heappey, in un’intervista alla Bbc, il quale ha spiegato che è l’Ucraina a decidere gli obiettivi, non coloro che producono o esportano le armi. E poi, “è interamente legittimo perseguire gli obiettivi per distruggere la logistica degli oppositori e le loro forniture, garantendo sempre la salvaguardia dei civili“.
Certo è legittimo aiutare l’Ucraina a difendersi, colpire chi ti ha attaccato, ma se lo fai non puoi fare il finto tonto, devi dire la verità, ovvero che la Nato è entrata in guerra contro la Russia a fianco dell’Ucraina e assumertene tutte le responsabilità, ovvero quello di scatenare la terza guerra mondiale.
Le ipocrisie politiche, quelle di non voler superare il limite, lasciano il tempo che trovano.
La risposta russa alle affermazioni britanniche non si è fatta attendere: se diventa legittimo l’uso da parte di Kiev di armi ricevute dall’Occidente per “colpire in profondità le linee di rifornimento” di Mosca in territorio russo in modo da limitare perdite e distruzione, la Russia potrebbe ritenere altrettanto legittimo prendere di mira “in profondità le linee di rifornimento” ucraino fin “dentro quei Paesi i quali trasferiscono all’Ucraina armi” che pure producono “morte e distruzione“. Lo ha scritto Maria Zacharova, portavoce del ministero degli Esteri russo, rispondendo sul suo profilo Facebook alle affermazioni del viceministro della Difesa di Londra, James Heappey. (Il Giornale)
La cosa interessante è che ieri all’improvviso, gli affaristi tedeschi, quelli che per mesi hanno fatto finta di nulla, per paura di perdere il petrolio e il gas russo, ora inviano addirittura i carri armati all’Ucraina e ovviamente la Germania non entra in guerra…
Qui Berlino. È svolta, ok panzer Gepard a Kiev. E Habeck annuncia autonomia da petrolio russo a giorni #ANSA https://t.co/XMKByuL8CJ pic.twitter.com/XtOQ4Ic0O5
— Agenzia ANSA (@Agenzia_Ansa) April 26, 2022
In Italia, tutti i partiti vogliono la guerra, più guerra, più armi, nessuno escluso.
Ieri, la Russia ha chiuso i rubinetti a Polonia e Bulgaria…
UCRAINA | Sale la tensione tra la Nato e Mosca. La Russia blocca le forniture di gas verso Polonia e Bulgaria #ANSA https://t.co/J5cl1GWa66
— Agenzia ANSA (@Agenzia_Ansa) April 27, 2022
Il classico canarino nella miniera, ora non resta che attendere il classico ”false flag”, la scintilla che farà scoppiare la terza guerra mondiale.
Ma occupiamoci ora di quello che è successo ieri, una giornata davvero interessante dove il dollaro ha messo la bandierina al primo campo base, rompendo il minimo pandemico, il minimo a cinque anni, 1,0634 contro 1,0637.
Abbiamo centrato il primo obiettivo di OUTLOOK 2022, l’anno del dollaro. A tempo debito centrereni anche quello sui rendimenti.
Nel frattempo l’oro ha rintracciato sotto 1900 ma è solo un rintracciamento, dovuto all’enorme forza del dollaro, che ha ripreso correlazione, anche se spesso la correlazione è una leggenda metropolitana.
Ora può anche rimbalzare, se non ci riesce perchè la guerra esplode si va diritti a 1,03, come proposto all’inizio dell’anno.
Nel frattempo l’elefante nella stanza dei cristalli è la Cina, l’ennesima variante covid ha portato a un test di massa su Pechino con il rischio lockdown che ha colpito Shanghai.
Il petrolio sognatevelo, basta la Cina ad affossare la speculazione, può fare qualche piccolo spike, ma recessione e depressione economica saranno drive molto più potenti della guerra.
Ovviamente ci saranno problemi con la catena di approvvigionamento.
Mentre le banche centrali occidentali pensano all’inflazione, quella cinese e quella giapponese, pensano a supportare le loro economie senza pensare minimamente ad aumentare i tassi.
Scende la fiducia dei consumatori USA, ma soprattutto crolla il mercato immobiliare, le vendite di nuove abitazioni, su aumentate i tassi ancora un po!
Un crollo del 8,6% al di sotto del tasso rivisto di febbraio ed è del 12,6% al di sotto della stima di marzo 2021, non male come inizio.
Non male se pensiamo che negli ultimi mesi le vendite hanno subito un’accelerazione per paura di dover contrarre prestiti a tassi sempre più alti, non oso immaginare cosa sarebbe i dati reali senza questa spinta, un crollo verticale.
La crisi immobiliare è appena iniziata, nei prossimi mesi esploderanno le foreclosure.
Tornano gli acquisti anche sullo yen, moneta rifugio per eccellenza, lo spread sale sopra il nostro primo obiettivo per il 2022, non è certo questo il momento di acquistare in sicurezza i nostri titoli di Stato.
La stima del modello GDPNow per la crescita del PIL reale emessa dalla Fed di Atlanta ora è dello 0,4%, in calo rispetto all’1,3% del 19 aprile.
Dopo la revisione annuale delle vendite al dettaglio di ieri da parte dell’US Census Bureau, l’attuale crescita delle spese per consumi personali reali del primo trimestre è scesa dal 3,8% al 2,4% e scenderà sempre più.
Chi è stato previdente ha approfittato di questo rimbalzo per mettere in salvo le plusvalenze o i cali subito ad inizio anno non per colpa della guerra come vuol far credere qualcuno.
Noi abbiamo suggerito a marzo di non lasciarsi prendere dal panico e abbiamo avuto ragione. Il dubbio ora, è che resta solo il mese di maggio prima dell’arrivo di un’estate rosso sangue per i mercati. Riusciranno i nostri eroi nei prossimi giorni ad evitare lo sfondamento di supporti decisivi?
Più guerra mi raccomando!
Non c’è molto altro da raccontare, ma il bello sta davvero per iniziare, l’estate ormai è vicina e il rialzo dei mercati sta per giungere al termine.
A questo indirizzo il nostro PUNTOSELLA aggiornerà nei commenti la sua personale rubrica mensile…
I manoscritti da inizio anno sono più che sufficienti per comprendere come coglierla, l’ultima grande occasione, la più colossale della storia, perché oggi sono tutti sul lato sbagliato di una barca che sta di nuovo per affondare.
Ricordo a tutti coloro che avessero bisogno, che ICEBERGFINANZA è anche consulenza a 360 gradi, in mezzo a questa tempesta perfetta.
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