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ITALIA: IL TIRO AL PICCIONE CONTINUA!
UPDATE!In serata verra’ inviata l’analisi dedicata allo tsunami di liquidità che sta per travolgere le paranoie e le isterie dei mercati finanziari! Quello che è assolutamente affascinante di questo Paese è osservare come quotidianamente il tiro al piccione Italia sia ormai diventato lo sport preferito anche da una vasta schiera di esterofili che contemplano nelle loro file economisti, giornalisti, trasmissioni televisive, siti web e anche bloggers, senza per questo voler avviare alcuna polemica nei loro confronti, mentre ci sarebbe da dire qualcosa a proposito di quel simpatico ragazzo ex trader di Goldman Sachs guarda caso sempre ben informato che sottolinea come … One Third of theEuropean bailout firepower resides with the insolvent Italy and Spain.”
Io direi che di insolvente in questa frase c’è solo la mente che l’ha concepita, ma fermiamoci qui perché la caccia al piccione Italia continua. Più che un piccione alcuni stanno mirando ad un’atomica. Interessante la dichiarazione dei portoghesi sul debito. Figurarsi se avessimo noi il coraggio di farla altro che piccione, tedeschi, inglesi e americani farebbero la fine dei sorci di Hammelin. Comunque sia quando tutto sara’ finito ci ricorderemo di questi tiratori maldestri e allora ci sara’ da divertirsi! Ieri Wall Street Italia riportando un pezzo del WSJ nel quale Martin Feldstein presidente del Council Economic Advisers durante la presidenza Reagan, presidente merito del NBER National Bureau of Economic Research, professore ad Harvard, euroscettico da sempre ma pur componente di un inefficiente consiglio di amministrazione della famigerata AIG nazionalizzata dal Governo americano, esprimeva il doppio fallimento del summit europeo, ma ha scientificamente evitato di riportare gli elogi di Feldstein al nostro Paese…chissà perché!
” Il recente summit della zona euro è stato un doppio fallimento. E ‘riuscito a realizzare una maggiore integrazione politica europea, che era l’obiettivo primario del cancelliere tedesco Angela Merkel e degli altri leader politici europei. E non è riuscito a migliorare le prospettive delle obbligazioni sovrane della zona euro, perché i politici hanno continuato a insistere sul fatto che solo un’ unione fiscale e l’integrazione politica potrebbe limitare i tassi di interesse sul debito sovrano…
e via dicendo, il resto ve lo lascio leggere… WSJournal!
Tralasciamo i numeri da enalotto che girano sulla probabile recessione italiana, dal meno virgola al virgola esclamativo, in fondo non serviva chissà quale illuminazione per comprendere che il terrore mediatico e speculativo scatenato in questi mesi avrebbe portato ad una minor fiducia e via dicendo…mal comune mezzo gaudio si direbbe, ma in fondo il piccione siamo noi, anche se questa volta due piccioni con una fava è una leggenda metropolitana esterofila dell’ultima ora.
Sottolinea Feldstein… Italy has a good shot at persuading investors that it has a favorable long-term budget outlook. Its fiscal deficit is now less than 4% of GDP. L’Italia ha un bel colpo in canna per persuadere gli investitori che ha davanti una favorevole prospettiva di lungo termine in termini di bilancio. Il deficit è attualmente inferiore al 4 % del PIL se proprio vogliamo portarci avanti con il lavoro diciamo che visto che Confindustria urla una perdita del 1,6 % siamo ad un “miserabile” 2,4 % sotto il PIL delle fiabe recessive.
Il famigerato Fondo Monetario Internazionale prima dell’avvento del governo Monti prevedeva il pareggio di bilancio per il 2013, anche se il recente inasprimento fiscale può deprimere l’Italia e quindi il PIL da qua al 2013 e aumentare il deficit, la modifica proposta alle normativa pensionistica nazionale ridurrà il deficit futuro mettendo il rapporto tra debito e PIL su un sentiero discendente. Se verranno introdotte nuove regole nel mercato del lavoro e incentivi agli investimenti. Prosegue Feldstein, che aumentano la crescita del PIL ad un tasso del 2% annuo, in Italia il rapporto tra debito e PIL potrebbe scendere al 60 % in 15 anni.
E ‘sbagliato parlare di Grecia e Italia alla stessa maniera, come ha fatto la zona euro quando i politici hanno insistito sul fatto che la Grecia doveva essere salvata per evitare un default in Italia. La Grecia ha un deficit di bilancio del 9% del PIL, un disavanzo delle partite correnti dell’8%, e un PIL che sta crollando ad un tasso annuo superiore al 5%.
Poi Feldstein parla della BCE e di Mario Draghi.
But what should be done if global private investors are unwilling to buy the 300 billion euros of Italian bonds that are scheduled to be sold during the next 12 months?
Correggo! Come vedremo nel post di fine settimana dedicato a tutti coloro che hanno sostenuto o vorranno sostenere liberamente Icebergfinanza, i miliardi sono oltre 440 e non 300…
Ma cosa si dovrebbe fare se gli investitori privati non sono disposti ad acquistare i 300 miliardi di euro di emissioni di obbligazioni italiane che sono previste per i prossimi 12 mesi?
Fortunatamente, solo circa 40 miliardi di euro sono necessari per finanziare il disavanzo di bilancio previsto , mentre il resto è necessario per rifinanziare le obbligazioni esistenti. Una possibilità sarebbe di fare ricorso al FMI, il fondo potrebbe essere disposto a fornire il credito necessario senza richiedere maggiori condizioni fiscali. Ma se il FMI non fosse disponibile, l’Italia potrebbe tagliare le spese e aumentare le tasse per eliminare il deficit e poi ripagare il debito in scadenza con nuove obbligazioni piuttosto che il denaro.
Facile a dirsi più difficile a farsi ma i lettori di Icebergfinanza, conosceranno a breve quelli che saranno gli ostacoli che il 2012 porrà al nostro Paese.
As Italy shows its determination and its ability to reduce future deficits, it should be welcomed back to the capital markets.
L’Italia mostra cosi la sua determinazione e la sua capacità di ridurre i deficit futuri, un impegno che dovrebbe essere accolto dai mercati dei capitali.
Ovviamente essendo ormai una mosca bianca in questo Paese che non partecipa al tiro al piccione Italia, mi sono permesso di evidenziare anche il lato positivo dell’intervento di Feldstein come due giorni fa l’analisi della Banca dei regolamenti internazionali, senza per questo voler urtare la sensibilità di un numero nutrito di illuminati che quotidianamente ci ricorda che l’Italia sta per fallire e che non abbiamo più alcun futuro, sulla base di sensazioni più che sulla base di una seria analisi fondamentale, senza dimenticare che l’aspetto psicologico e comportamentale avrà ed è inutile negarlo un’importanza strategica nei prossimi mesi.
C’è chi dice che ride bene chi ride ultimo, io francamente di ridere non ne ho proprio volta specialmente se si considera che la democrazia è stata stuprata in questo Paese da un manipolo di politici e tecnocrati che fa dell’ equità la bandiera del suo minimo compito istituzionale.
Chiedo scusa se ho urtato gli interessi di qualche innocente privilegiato in questi anni, ma faccio fatica a non esprimere le mie perplessità su quello che viene dipinto come il migliore dei mondi possibili…
Se poi mi tocca leggere editoriali come quello odierno di Luigi Zingales sul Sole 24 Ore nel quale si parla delle terribili pressioni che un ente inutile e disarmante come l’EBA ha dovuto subire dopo centinaia di stress test all’acqua di rose falliti dopo aver promosso banche greche ed irlandesi ed inventato regole demenziali come il mark to market sui titoli di stato sovrani, ignorando la spazzatura strutturata e derivata che le banche hanno in pancia al terzo livello, mi cadono le braccia e ringrazio di non essere mai stato a Chicago, al di la che un sistema finanziario mondiale fallito che quotidianemente sta succhiando la linfa vitale all’economia reale.
In attesa dell’analisi sulle future prospettive del mercato obbligazionario alla luce delle importanti novità intervenute nelle ultime settimane, della doppia analisi di fine anno sul possibile CREDIT CRUNCH 2012 e sulle future dinamiche dei debiti sovrani dedicata a tutti coloro che hanno sostenuto o vorranno sostenere liberamente il nostro lavoro cliccando qui sotto …
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Pensavo che il tiro al piccione Italia degli esterofili fosse piu’ che altro per l’avversione politica o personale vs Berlusconi, invece no, dato che continua. Purtrioppo e’ proprio una cosa patologica, che ci costa molto cara.
è evidente che essendoci polpa da magnare a differenza di altripaesi e non sapendoci difendere il tiro al piccione cntinua.
Quel simpatico ometto con una simpatica barbetta che si è preso uova e pomodori in faccia qualche giorno fa… 😀 🙄
Se in un paese hanno fatto carriera solo mediocri, ruffiani e mezzetacche…cosa vi aspettate ! Oggi ne paghiamo tutti gli errori, percaso pensate che la `classe dirigente` attuale sia cosciente di cosa succede se usa la testa come divisore per orecchie !
Una colpa l´abbiamo pure noi, quanti si prendono la briga di rispondere con email, telefonate e lettere a giornali e tv…la LIBERTA´NON E´ STAR SOPRA UN ALBERO….E´PARTECIPAZIONE !!!! Come diceva il vecchio Gaber !!!
Sto leggendo sempre più articoli che dicono che prima verranno salvate le banche e poi si penserà ai debiti pubblici. Io non riesco a capirne il senso. Un aziena quando non lavora bene fallisce,per cui anche per le banche dovrebbe essere così. Via una banca se ne crea un altra con dirigenti più competenti e motivati.
Uk vs. France !!!
Guardate un attimo che ha fatto il ministro degli esteri UK…quando il francese gli ha detto che hanno i conti peggiori di loro e´ andato su tutte le furie….anche se vero (molto vero) ha provato una difesa…storia differente quella dei pennivendoli (giornalisti) nazionali….come erano vere le parole del nostro inno di Mameli….da secoli siam tutti derisi…perche´ non siamo popolo perche´siam divisi !
Coraggio nel frattempo gli occhi sti stanno aprendo pure sui debiti altrui !!!! Che son peggio dei nostri.
Andrea,
oggi ero al supermercato a fare la spesa, molti hanno cominciato a riempire il carrello per i gravosi impegni gastronomici che il Natale impone, carrelli piuttosto pieni ma facce lunghe , commenti preoccupati , molta ansia. E questa è una delle aree (ancora) benestanti d’Italia…
Così ho pensato questo pensiero e vorrei la tua opinione:
Ma se la nostra economia per girare (e quando gira si sa dove va la maggior parte dei profitti)
ha bisogno di consumi, almeno stabili , possibilmente crescenti, cui prodest questo esasperante invito al panico. Certo se togli 1000 euro a famiglia questi saranno 40 miliardi di minori consumi, si sa qualche sacrifizio bisogna pur farlo, ma se deprimi e terrorizzi la gente il risultato è devastante anche dal punto di vista economico oltre che sociale.
Questo mi fa purtroppo pensare che chi governa sia la politica che l’economia abbia perso completamente il controllo e sta mostrando tutta la sua inadeguatezza a gestire questi tempi difficili. Ma qualcuno potrebbe invece pensare che tutto ciò faccia parte del complotto, che sia un tassello del puzzle.
tu cosa pensi?
http://www.liberoquotidiano.it/blog/2032/Draghi-ha-mollato-Monti-e-i-Btp-ballano-da-soli.html
Draghi all’attacco…E’ evidente che vuole un peggioramento della situazione, forse per “costringere” il governo alla svendita del patrimonio nazionale per “salvare” l’Italia e per deprimere ulteriormente i prezzi delle banche italiane (in combutta con l’EBA) in modo da farle acquistare da istituti esteri con Opa a prezzo di saldo.
E’ un tassello del puzzle perché basta guardare l’idiozia dei politici e il professionismo dei tecnocrati per comprendere che loro le oligarchie stanno vincendo la loro battaglia nel trasferire ricchezza poi se loro hanno tutto sotto controllo al momento giusto tireranno fuori gli assi!
UPDATE!In serata verra’ inviata l’analisi dedicata allo tsunami di liquidità che sta per travolgere le paranoie e le isterie dei mercati finanziari!
Penso che lo sappiano anche loro, i tecnomonti. La loro non è stupidità, è evidente malafede. Ci vogliono mettere alle strette…. per cosa lo sapremo a breve..
giuseppe
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carissimo omonimo, è palese ormai il fatto che per depredarci meglio tutti ormai vogliono che si chieda l’assistenza all’FMI, anche ieri il gran Giannino su r24 addirittura auspicava che lo facessimo noi di spontanea iinziativa la richiesta al fondo, come se poi la Lagarde non riferisse a chi di dovere , senza contare l’ipoteca che metteremmo sui ns beni.