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GRECIA: COLLECTIVE ACTION CLAUSES L’ARCHITRAVE DEL DISASTRO CHE VERRA’!
Mentre il mondo intero si interroga su come finirà la tragedia Greca, su quanti aderiranno allo swap proposto dal governo greco e se un’eventuale forzatura dello stesso governo attuando le famigerate CAC clausole di azione collettiva farà scattare il rimborso dei credit default swap, noi andiamo a vedere cosa accade dietro le quinte e chi sono i personaggi che nell’ombra stanno gestendo il più importante fallimento sovrano della recente storia europea.
Una cosa razionalmente mi sembra certa, qualcosa inventeranno per tenere insieme l’architrave! I calcoli loro gli hanno già fatti e sanno come intervenire, possono modificare qualunque regola, lo hanno già fatto e lo faranno ancora!
Update! Cinque fondi pensione greci hanno appena fatto sapere che non aderiranno allo swap. Si tratta di fondi che detengono bond per due miliardi pari all’1% degli oltre 200 miliardi coinvolti nell’operazione. AffariItaliani
Sul NEWYORKTIMES è appena uscito quattro ore fa un articolo che racconta ci sono i principali architetti delle famigerate clausole di azione collettiva (CAC) che il governo greco minaccia di attivare se gli investitori non aderiranno in massa allo scambio proposto!
E’ necessario l’assenso dei due terzi di almeno il 50 % dei creditori della Grecia per fare scattare la retroattività della CAC.
Il quotidiano americano si pone la domanda se nei prossimi mesi altri Paesi europei dovranno seguire l’esempio della Grecia soprattutto ora che i politici continuano a dichiarare che la Grecia è un caso unico e che nessun altro paese sarà costretto a far accettare ulteriori perdite agli investitori.
Tenetevi forte perchè i padri intellettuali dello swap greco dissentono vivamente da questa interpretazione!
Instead of presenting an arcane paper on debt guarantees, Mr. Gulati titillated his audience by calling for other heavily indebted countries in Europe to carry out their own Greek-style swaps, albeit with smaller haircuts for creditors because the other nations are not as deeply indebted as Athens is. (…) Mr. Gulati’s argument was fairly straightforward. Instead of repeated bailouts and a lost decade of austerity in Southern Europe, countries should at least soften the blow by cutting a deal directly with their creditors to reduce their debt loads.
Le argomentazioni di Mr. Gulati sono abbastanza semplici!. Invece di ripetuti salvataggi e un nuovo decennio perduto di austerità nel Sud Europa, i paesi dovrebbero almeno ammorbidire il problema facendo un accordo direttamente con i creditori per ridurre i loro carichi di debito. Infatti, ha sostenuto, non c’è tempo migliore che ora, con gli investitori temono che qualche altro paese – Portogallo – copierà la mossa della Grecia di imporre unilateralmente le cosiddette clausole di azione collettiva che richiedono anche agli obbligazionisti riluttanti di andare avanti con la maggioranza sulla ristrutturazione del debito.
Mister Gulati ha scherzato sostenendo che i suoi amici della Banca centrale europea lo hanno esortato a non diffondere troppo in giro le sue visioni, le sue idee!
“Everyone in this field is a D.O.B.” — disciple of Buchheit — “whether they like it or not,” said Adam Lerrick, a sovereign debt expert at the American Enterprise Institute. “Lee has spent his career trying to create a system where debtor countries and their creditors can restructure government debt without intervention by the official sector.”
The tools of Mr. Buchheit’s trade — collective action clauses, exit consents and trust indentures — may be complex, but they serve a basic aim: giving a debtor country the necessary leverage to compel all of its unhappy creditors to accept losses on their holdings when necessary and thus achieve meaningful debt relief.
Which doesn’t earn Mr. Buchheit popularity among bondholders. Many of them see him as an evil genius, confecting legal tricks that make it easier for indebted countries to shirk their financial obligations — and in the process saddle investors with losses.
Gli strumenti ideati da Mister Buchnet le famigerate CAC servono un obiettivo fondamentale ovvero dare a un paese debitore i presupposti necessari per costringere tutti i suoi creditori ad accettare le perdite sui loro investimenti quando è necessario e conseguire così una significativa riduzione del debito.
Meraviglioso no, facciamo tutti una CAC sui nostri mutui, costringiamo le banche quando necessario ad accettare le perdite, costringiamo le banche d’affari americane ad accettare le loro perdite, costringiamo tutti a fare tutto e il contrario di tutto!
Affascinante la finanza, basta che un pazzo qualunque inventi una regola etvoilà viene applicata, soprattutto se serve per cancellare qualsiasi altra regola e il buon senso!
Mister Buchnet non è molto popolare tra gli obbligazionisti. Molti di loro lo vedono come un genio del male, che confeziona trucchi legali che rendono più facile per i paesi indebitati il sottrarsi ai loro obblighi finanziari!
Benvenuti nella commedia greca, benvenuti nella fantasia contabile della Grande Depressione del 21° secolo, comunque sia la Grecia creerà un precedente, un precedente pericoloso! Purtroppo la storia insegna e gli uomini non vogliono o fanno finta di non capire!
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A me sembra che piuttosto di essere in un cantiere edile di trovarmi in un osteria dove si fa il conto senza l’oste. All’uscita pur non avendo consumato nulla ed essere sobrio trovi il conto da pagare. Ho il presentimento che sarà quel che ci accadrà.
Immaginiamo che l’ LTRO fosse stato dato agli stati sovrani, invece che alle banche; dopotutto sono i cittadini che danno valore alla loro moneta….
Cosa sarebbe successo?
E poi le banche nazionalizzate… bella l’utopia, ma, forse, quando sarà l’ultima spiaggia…
Una cosa razionalmente mi sembra certa, qualcosa inventeranno per tenere insieme l’architrave! I calcoli loro gli hanno già fatti e sanno come intervenire, possono modificare qualunque regola, lo hanno già fatto e lo faranno ancora!
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Hai ragione Capitan Andrea.
io mi aspetto che le Big Banks , quelle che vendono anche i cds 😀 , decidano di comprarsi 20 – 40 miliardi di Titoli greci 😉
come ?
Penso ad una Bad Bank con un nome astruso 😀 , le cui garanzie le mettono gli Stati, e dunque i contribuenti
Quindi le Banche d’Affari, affari ? si si , dei buoni affari , che si comprano i Titoli di Stato greci dai Fondi Avvoltoi. 8)
Sì, facciamola proprio questa bella CAC-ata su tutte le banche in modo che ci restino per molto a depurarsi nello sterco. Chissà, concimandole bene che non producano buoni frutti!!!
Chissà se nel momento in cui il cappio si stringe intorno al collo il malfattore si pente delle proprie colpe o prova solo rabbia per non essere riuscito a farla franca.
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se vogliamo dirla tutta : GLI USA SON IL PAESE CHE DOVREBBE GIà ESSERE STATO SPAZZATO VIA DAL DEBITO ! 😐