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MACHIAVELLI: EUROPA L’ULTIMO TRENO!
Facciamo un piccolo passo indietro, torniamo all’aprile del 2017, poco prima delle elezioni presidenziali francesi, vinte dal banchiere Macron, sull’onda del terrore diffuso per l’arrivo della donna nera.
Dopo il suo terzo viaggio in Francia , Machiavelli scrisse il “Ritratto delle cose di Francia” nel quale tra le altre cose condivise come…
“ E’ franzesi sono per natura più fieri che gagliardi o dextri; et in uno primo impeto chi può resistere alla ferocità loro, diventono tanto umili et perdono in modo l’animo che divengono vili come femine. Et anche sono insoportabili de’ disagi et incommodi loro, et col tempo stracurono le cose in modo che è facile, col trovargli in disordine, superargli”
In realtà le cose sono andate come descritto dal nostro Niccolò, i francesi hanno scelto il banchiere Macron, un uomo pieno di se e arrogante che con la sua politica economica ha messo in ginocchio in meno di due anni l’intera Francia. In questo almeno siamo stati anche noi profetici, l’avventura di Macron è durata meno di due anni, le elezioni europee, saranno il colpo di grazia anche se lui non se ne andrà sino alla scadenza dell’incarico.
Qualche secolo dopo però qualcuno si prese la briga di assaltare nella prima fase della rivoluzione francese (1789-1791), quella che gli storici definiscono monarchia costituzionale o borghese, occupando il suo principale simbolo, la Bastiglia, la cui caduta segnò, anche dal punto di vista sociale ma soprattutto politico, l’inizio della fine dell’Ancien Régime e della monarchia. Il giuramento della Pallacorda e la nascita dell’Assemblea nazionale costituente segnano l’inizio della Repubblica francese.
Il nostro Machiavelli è sempre presente ovunque che si tratti della rivoluzione francese…
Nessun Paese del mondo occidentale è in grado di riempire le piazze come fa il popolo francese, il popolo è sovrano nel bene e nel male, non come vorrebbe la squallida burocrazia europea, che più volte, attraverso i suoi rappresentanti, ha chiesto di eludere il parere dei cittadini, quando si parla di tratta di interessi finanziari ed economici.
… o della breccia di Porta Pia.
C’è un altro avvenimento che ha caratterizzato davvero tutto il 2018, che resterà alla storia per la rilevanza di quanto è accaduto. La vera rivoluzione francese è avvenuta in italia all’inizio di marzo, indipendentemente dal Vostro credo politico, dalle vostre idee economiche, questo è il fatto più importante di tutto il 2018.
Come sempre sarà un lungo viaggio, filosofico, analisi empirica, ciclica, tecnica, cinematica, il più semplice possibile, adatto quasi a tutti, ognuno è libero di sfogliare questo manoscritto partendo dal suo indice, semplice e immediato, per arrivare dove meglio crede.
Siamo stati fortunati, in soli tre mesi la verità figlia del tempo ha spazzato via ogni illusione, creata su un castello di carte, l’intero 2018 è stato costruito sull’illusione ed è crollato insieme alla demenziale gestione passiva della maggior parte dell’industria finanziaria, il castello del debito.
Il dollaro è stato il miglior investimento per l’anno 2018, unica asset class che ha dato un risultato positivo. L’indice tedesco il peggior indice europeo dopo Grecia, Austria, Belgio e Irlanda.
Abbiamo assistito poi al crollo del principale indice tedesco, l’araba fenice finita arrosto, -22 % da inizio anno e – 33 % dai massimi ai minimi annuali e poi il petrolio e altre storie che vi racconteremo in questo manoscritto dedicato a tutti coloro che hanno “generosamente” sostenuto il nostro viaggio durante il 2018.
Il 2019 si preannuncia in tutti i sensi, come un anno strategico, decisivo, fate finta di essere all’inizio del 2008.
Appuntamento a domani, buona giornata Andrea
Non vedo l’ora di leggerlo!