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KING DOLLAR E IL RITORNO ALLA LIRA.
Non è passato neanche un mese dalla sua ultima uscita e Donald ha già cambiato idea, bandiere al vento, ora a Trump, piace il dollaro forte, perché è l’arma giusta per mettere in difficoltà i suoi nemici.
Noi questo ve lo avevamo raccontato in più occasioni nell’ultimo anno, ma in molti non ci prendevano seriamente, nelle prossime settimane e mesi, accadrà quello che è successo nel 2014..
“Il denaro si sta riversando nel nostro amato DOLLARO come raramente prima”, ha twittato ieri pomeriggio.
In una intervista alla CNBC, il consulente economico della Casa Bianca Larry Kudlow ha approfondito la dichiarazione del tweet del presidente, affermando che un dollaro forte è un “segno di fiducia” negli Stati Uniti.
“A proposito, un dollaro forte mantiene bassi i prezzi delle materie prime, i prezzi della benzina stanno scendendo, i prezzi del petrolio stanno scivolando”, ha detto Kudlow. “In termini macroeconomici, sta inviando una storia positiva di fiducia globale negli Stati Uniti”
Simpatici questi americani, se la girano e se la raccontano come vogliono, ma le cose stanno andando nella direzione che vi indichiamo da anni, questo a noi basta e avanza.
Nella giornata di Ferragosto, per noi a mercati chiusi, il dollaro ha quasi raggiunto il nostro primo obiettivo intermedio a quota 1,1290, toccando 1.1301.
I prossimi obiettivi li vedremo insieme a settembre!
Ieri tutti a parlare di dollari, l’indice ponderato del commercio del dollaro statunitense è salito ai massimi di quest’anno e si sta avvicinando il suo massimo di tutti i tempi…
KING DOLLAR! https://t.co/j3IHZoh1h7
— Andrea Mazzalai (@icebergfinanza) August 16, 2018
Se non verrà rilasciato il pastore americano, gli Stati Uniti incrementeranno le sanzioni contro la Turchia, nessuno ha paura di un dollaro forte, è un’arma nelle mani di Trump…
Ora sappiamo che il dollaro forte non è più un problema… https://t.co/Jb8dN4vbuq
— Andrea Mazzalai (@icebergfinanza) August 16, 2018
Chiudiamo con la notizia che Cina e Giappone hanno diminuito i loro acquisti di treasuries, ma niente paura sono stati sostituiti in tutto e per tutto dagli acquisti degli hedge fund, dai paradisi fiscali delle isole Cayman e dal Lussemburgo.
Mentre Cina e Giappone riducono gli acquisti di dollari, gli hedge fund dalle Isole Cayman e dal Lussemburgo continuano ad incrementare le posizioni… https://t.co/FdwonPfYly
— Andrea Mazzalai (@icebergfinanza) August 16, 2018
Qui sotto avete una conferma di quanto scritto nell’ultimo manoscritto, pubblicato ad inizio agosto, Machiavelli è sempre una prua avanti degli altri, questo dimostra la qualità delle nostre analisi dedicate a tutti coloro che sostengono il nostro viaggio…
Come vi aveva preannunciato Machiavelli residenti USA e banche stanno comprando a man bassa treasuries… pic.twitter.com/5dJKgK1FP1
— Andrea Mazzalai (@icebergfinanza) August 15, 2018
Nel frattempo mentre mercati americani drogati inelavano nuovi record, ieri pessimi dati macro in arrivo dagli Stati Uniti, davvero brutti…
Collassa vicino ai minimi di due anni il secondo settore manifatturiero USA: Philly Fed index sinks in August to lowest reading in 21 months https://t.co/MgVa8s9T42
— Andrea Mazzalai (@icebergfinanza) August 16, 2018
Crolla la fiducia dei costruttori USA
Home builder sentiment hits 11-month low as trade war takes a hit https://t.co/zWTFRt6Ua3
— Andrea Mazzalai (@icebergfinanza) August 16, 2018
PEssimi dati in arrivo dall'immobiliare USA con revisioni a quasi meno 13 % nel mese precedente, alto livello dei tassi e guerra commerciali incominciano a farsi sentire. Housing starts inch up in July, miss forecast https://t.co/4oXlX72iVe
— Andrea Mazzalai (@icebergfinanza) August 16, 2018
Ma veniamo a noi alla nostra povera Italia, prima di parlare oggi, se non hai in mano la finanza mondiale, se non sei in grado di interloquire con il carnefice, devi pensarci su due volte, anzi tre…
Io parlerei di meno e userei prudenza, mi ricorda un tizio di nome Silvio che diceva che la speculazione è una moda passeggera… 😉 https://t.co/1ISYDrUFEB
— Andrea Mazzalai (@icebergfinanza) August 13, 2018
Mi ricorda un certo Silvio, nel bel mezzo dell’estate di fuoco del 2011, quando dichiarava davanti al mondo che la speculazione sui nostri titoli di Stato era solo una moda passeggera, senza sapere cosa in realtà stava accadendo, dichiarava al mondo intero che ristoranti ed aereoporti italiani erano pieni, il massimo dell’imbecillità.
In realtà come vi abbiamo più volte preannunciato e nello specifico in ” Italia Revolution ” e ” Italia, punto di non ritorno.” non è ancora giunto probabilmente il momento di occuparci dei nostri titoli di Stato, ci saranno occasioni più importanti, nelle prossime settimane.
Claudio Borghi in una intervista al foglio, ha detto quello che pensa sull’euro e sulla BCE, lo ha detto come è solito fare in termini colorati, ma precisi e puntuali. Se La BCE e Mario Draghi non vogliono che l’euro salti è meglio che non mettano in atto con l’Italia lo stesso giochino che fecero con la Grecia…
Io sono sicuro che Mario capirà! 😉 https://t.co/nXPRip1GSS
— Andrea Mazzalai (@icebergfinanza) August 16, 2018
E si perché molti dimenticano come la BCE ha ricattato il popolo greco…
Chiaro il concetto?
Nel frattempo tanto per cambiare, le banche tedesche hanno nuovamente messo i loro soldini nei posti sbagliati, che farà Mario Draghi o il suo sostituto tedesco al momento opportuno?
Good morning from #Germany, where the fear of a full-blown Emerging Markets crisis is rising. German companies have heaviliy invested a lot of money outside the Eurozone in the lower-cost Eastern Emerging Markets in order to remain price competitive. pic.twitter.com/58TEA3swC4
— Holger Zschaepitz (@Schuldensuehner) August 13, 2018
State sintonizzati, non è finita, non è affatto finita, mentre il DAX, la nostra araba fenice si sta avvicinando all’appuntamento con la verità!
Per il resto rasserenatevi, non ci sarà alcuna uscita dall’euro, ritorno alla lira, perché non sta scritto nel contratto di governo, non è possibile secondo i trattati, ma al momento opportuno sarà l’euro ad andarsene da solo, ad uscire dall’Italia.
Per il resto rasserenatevi, non ci sarà alcuna uscita dall’euro, ritorno alla lira, perché non sta scritto nel contratto di governo, non è possibile secondo i trattati, ma al momento opportuno sarà l’euro ad andarsene da solo, ad uscire dall’Italia.
In che senso uscirà l’euro dall’italia? Ci attaccheranno così tanto da doverlo abbandonare? O che altro?
Si era detto e scritto che la forte crescita GDP del 2 trimestre fosse dovuta al fatto che, a causa della guerra commerciale di Trump, molte aziende avessero anticipato spese ed investimenti prima dell’entrata in vigore dei dazi previsti a luglio. Ora siamo nel 3 e stando ai dati Fed Atlanta il GDP viaggia ancora sopra il 4%. Come si sposano i pessimi dati macro con un GDP che viaggia a gonfie vele?
Se se ne andrà l’euro maanche se no dovremmo preoccuparci delle nostre linee di rifornimento energetico, visto l’accordo Merkel-Putin e quanto hanno combinato i “governi” pregressi.
Al momento non sembra esistere alcun cambiamento nella politica che eufemisticamente viene chiamata mercantilistica del governo tedesco in europa e che è la stessa che hanno usato verso la Germania Est, quando si sono riunificati.
Sempre che non vogliamo fare la colonia alla greca etc.
Alcuni sostengono che il “patto” l’altra volta sia stato legato alle forniture energetiche, se fosse non mi pare il caso di continuare.
Ne ha di gatte da pelare questo Governo considerati i disastri pluridecennali che hanno combinato gli altri senza nemmeno la decenza di starsene zitti e di evitare di fare melina.
Una domanda, come stanno le nostre riserve auree?
Se le sono giocate o sono ancora intatte?
ma siete ancora fermi alle riserve auree? Equivalgono ad una cifra tra gli 80 e i 90 miliardi di euro… praticamente non pagherebbero neppure il 5% del nostro debito pubblico. 2320 mld.
Oro 2450 ton *33000 euro kilo. Su, sono conti facili da fare.
@ idleproc
le mie fonti (2015) dicono che l’ITA ha riserve auree (FISICHE) per 2500 tonn; si tratta del 3zo paese su scala mondiale (dopo USA e DE) anche se Russia e China negli ultimi 3 anni hanno spinto come pazzi sull’acceleratore di acquisto di GOLD fisico, per cui la classifica è in continua evoluzione; di sicuro, rispetto al dato del 2015, l’ITA non ha acquistato altro GOLD fisico (con tutti i problemi economici che l’ITA si ritrova a dovere tamponare, quello sarebbe l’ultimo dei pensieri della propria banca centrale -BankItalia- o ciò che rimane di essa, cioè rimpinguare le proprie riserve auree…)
sul dato sopra citato, c’è un dettaglio importante da specificare :
in realtà l’ITA sarebbe in 4ta posizione assoluta, dato che prima di esso si ritrova l’FMI (con 2800 tonn riconducibile come proprietà di questa istituzione internazionale) che però non si tratta di uno STATO SOVRANO;
altro dettaglio da citare :
BankItalia conserva circa 1000 tonn in casa propria (in casa nostra quindi),
altre 1000 tonn sono nei caveau di Fort Knox (USA)
altre 250 tonn sono presso la City (Londra)
ed infine le ultime 250 tonn si trovano in Svizzera.
Questa scelta -che può sembrare strana a chi legge- deriva dalla decisione di diversificare le zone di stockaggio concentrandole nelle piazze ufficiali di contrattazione del GOLD (con riferimento particolare alla City di Londra) per facilitare una eventuale VENDITA in caso di improvvisa necessità (spostare fisicamente centinaia di tonn di GOLD non è come fare un semplice trasloco dei mobili di casa…), ammesso che CE LO LASCEREBBERO FARE (una vendita di grande quantità in un lasso di tempo breve determinerebbe logicamente un crollo della quotazione del metallo prezioso) e in questo punto il particolare riferimento agli USA(…) è d’obbligo :
la Germania negli ultimi anni ha avviato un piano di riconduzione a casa propria delle proprie riserve detenute a Fort Knox, incontrando molte difficoltà da parte degli USA…
Dovremmo averne circa 2’450 tonnellate.
Recentemente è stato pubblicato un libro intitolato “Oro”, autore Salvatore Rossi, che ripercorre tutta la storia delle riserve auree italiane.
idleproc@finanza:
Una domanda, come stanno le nostre riserve auree?
Se le sono giocate o sono ancora intatte?
Il capitano del veliero dice: “non è ancora giunto probabilmente il momento di occuparci dei nostri titoli di Stato, ci saranno occasioni più importanti, nelle prossime settimane”. Anche il sottoscritto mozzo preferisce aspettare. Comunque noto che per esempio il BTP Italia scadenza 2026 emesso a maggio, pur essendo indicizzato all’inflazione, ha già perso più di otto punti.
Il capitano leghista da parte sua ha dichiarato che teme un attacco all’Italia, che non si arrenderanno ma che a quel punto potranno farcela solo con l’aiuto del popolo. Insomma sembra proprio che tempi duri ci attendano, ma questo era largamente previsto.
Il popolo per il cambiamento si farà sentire? Trump ci appoggerà? E basterà questo popolo e questo appoggio a liberare il nostro paese dalla sudditanza a Bruxelles e Francoforte?
La potenza mediatica e finanziaria delle elite antipopuliste è fortissima. Basterà l’esasperazione di più di metà degli italiani a permettere che le cose cambino in meglio?
Io continuo a credere che il cambiamento fosse necessario e a sperare che possiamo farcela. Ma ho amici non pidioti né pidifurbi molto più pessimisti sulle conseguenze del populismo che sostengo quando ne parliamo. Comunque, come disse uno con le palle, alea iacta est, il dado è tratto.
“Una domanda, come stanno le nostre riserve auree?
Se le sono giocate o sono ancora intatte?”
https://valori.it/commerzbank-il-gigante-bancario-tedesco-e-ormai-un-malato-cronico/
@ quesalid
Da diversi anni, la Germania stà forzatamente ed ostinatamente accumulando SURPLUS COMMERCIALE senza reinvestirlo, ne in Europa ne in casa propria (diversi feedback provenienti dalla Germania da parte di conoscenti mi dicono che la rete di infrastrutture logistica tedesca –argomento purtroppo in auge anche in ITA per i fatti recentemente accaduti– avrebbe urgente bisogno di solide manutenzioni in più punti) ma lo stà facendo esclusivamente a vantaggio dei propri conti pubblici; la cosa è francamente inspiegabile (non solo per me ma per la maggiorparte degli analisti economici); personalmente è da qualche tempo che mi sono messo in testa l’idea che il comportamento dei vertici tedeschi in merito derivi dalla preoccupazione a dover FRONTEGGIARE UN GRAVE EVENTO ECONOMICO che “potrebbe” (dico potrebbe) accadere in un momento imprecisato ma forse non troppo lontano da quanto si possa immaginare, e non mi riferisco solo a CommertzBank, ma a quella che il Capitano ha più volte definito “la banca con la voragine intorno“…
@ CharlieBrown
c’è da essere ASSOLUTAMENTE CERTI che il SISTEMA (inteso come FMI, BIS, BCE, UE, in ordine di importanza a decrescere) farà di tutto e di più (anche giocando sporco se occorre, E LO STANNO GIÀ FACENDO) per evitare che l’attuale governo italiano A TRAZIONE DI FORZE POLITICHE ANTI SISTEMA abbia successo agli occhi dell’opinione pubblica -non solo ITALIANA- per un semplicissimo motivo :
Loro NON POSSONO ASSOLUTAMENTE PERMETTERE che un Paese europeo [appartenente alla zona €uro] guidato da un governo ANTI SISTEMA (primo esperimento del genere in corso d’opera) riesca a dimostrare per mezzo del suo operato, che le fondatezze del SISTEMA (€uro-BCE-UE) SONO NULLA e FUORVIANTI, anzi peggio ancora, TOTALMENTE CONTROPRODUCENTI per 500 milioni di cittadini Europei in CARNE ED OSSA che si renderebbero finalmente conto di quanto sono stati presi per i fondelli da questa accozzaglia male assortita di spergiuri e menzogneri in combutta con centri di potere finanziari che hanno usurpato il ruolo DELLE DEMOCRAZIE e DELLA POLITICA CONCERTANTE.
NON SE LO POSSONO PERMETTERE. Se avvenisse, sarebbe la loro fine.
Certo che Trump ci appoggia siamo diventati ottimi compratori di petrolio US !!!!
https://oilprice.com/Latest-Energy-News/World-News/US-Oil-To-The-Rescue-As-Italy-Runs-Short-On-LibyaIran-Challenges.html
Meditate gente a chi ha giovato la guerra in Libia e attenti a non cadere dalla padella (EU) alla brace (US).
🙂
Per il resto rasserenatevi, non ci sarà alcuna uscita dall’euro, ritorno alla lira, perché non sta scritto nel contratto di governo, non è possibile secondo i trattati, ma al momento opportuno sarà l’euro ad andarsene da solo, ad uscire dall’Italia.
Buongiorno Andrea. Con la frase che hai scritto , intendi un bail in nazionale e una nazionalizzazione completa del settore bancario?
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Complimenti Capitano Andrea, devo essere sincero ed anche io ci ho messo qualcosa sul cambio euro/dollaro, non grandi cose, niente di importante ma abbastanza per togliermi qualche soddisfazione con dei conoscenti che hanno preferito le “monete virtuali”. In fondo per noi, persone comuni, investire in finanza è un gioco come le slot hehehe.
Sono anche convinto che indovinerai anche il destino dell’euro. Sicuramente a questo punto del suo percorso al noi uscirne è impossibile. Speriamo di salvare qualcosa dai probabili futuri avvenimenti al riguardo. non vorrei essere “fregato” di nuovo con un cambio al 50% (come la Lira/Euro).
Saluti
SD