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BREXIT: JUNCKER LO STRALUNATO E LA TERESA DELLA GALASSIA
Mentre prosegue ininterrotta la strepitosa serie di risultati dell’economia inglese con l’indice manifatturiero che registra il massimo da tre anni…
…uno Juncker stranamente non ubriaco come al ,ma di sicuro stralunato telefona al suo padrone, la signora Merkel e racconta che …
Il presidente della Commissione europea Jean-Claude Juncker è «dieci volte più scettico» rispetto a prima «su una soluzione positiva dei negoziati sulla Brexit con il Regno Unito», e il suo entourage considera che la probabilità di un fallimento sia «superiore al 50%». Lo scrive la Frankfurter Allgemeine Sonntagszeitung, ripresa oggi da Financial Times e Guardian. Juncker lo avrebbe spiegato alla cancelliera tedesca Angela Merkel, chiamandola la mattina dopo l’incontro con la May, a Londra la scorsa settimana. Brexit, Juncker molto pessimista dopo la cena con May: “Vive in un’altra galassia”
«Lascio Downing Street dieci volte più scettico di prima» ha detto Juncker secondo il domenicale della Faz. A Merkel, l’ex premier lussemburghese avrebbe spiegato che «May vive in un’altra galassia e si sta facendo illusioni».
Da alcune voci fatte trapelare ad arte sembra che il conto che l’Europa sottopone al Regno Unito sia addirittura di 100 miliardi, lievitato dagli iniziali 60, un’altra delle boutade che circolano tra amici al bar.
(ANSA) – LONDRA, 3 MAG – Theresa May accusa leader e funzionari europei di aver rivolto “minacce” sui negoziati per la Brexit con l’intendo di “condizionare” le elezioni britanniche dell’8 giugno. Parlando dopo essere stata ricevuta dalla regina per lo scioglimento formale del Parlamento, la premier del Regno aggiunge che la posizione di Londra in questi giorni e’ stata deliberatamente “mal rappresentata”. “C’e’ chi non vuole a Bruxelles che i colloqui” per la Brexit “abbiano successo”, ha aggiunto Theresa May di fronte a Downing Street in un breve discorso che avrebbe dovuto essere di rito, ma ha avuto passaggi insolitamente bellicosi verso l’Ue, o almeno alcuni ambienti europei.
La premier britannica ha insistito sul fatto che questa fase iniziale dimostra che i negoziati potranno essere “duri” e ha ribadito l’appello a un voto per lei e per il Partito Conservatore per rafforzare “la mano” britannica al tavolo della trattativa, presentando ancora una volta il leader dell’opposizione laburista, Jeremy Corbyn, come troppo debole e non abbastanza credibile per il compito. (ANSA).
A me fanno davvero tenerezza questi burocrati, credono di far pagare cara la scelta di un popolo, minacciando un paese come l’Inghilterra. Questi credono di poter fare come con la Grecia, quattro burocrati che con il mercato unico pensano di aver in mano il mondo.
Sempre secondo La Faz, May avrebbe lasciati allibiti Juncker e il capo negoziatore Ue Michel Barnier che lo accompagnava a Londra, affermando che legalmente il Regno Unito non deve nulla ai paesi dell’Ue in base ai Trattati (mentre si parla di una potenziale fattura di 60-65 miliardi di euro).
Probabilmente hanno la memoria corta in tanti se si scandalizzano, vorrei ricordare cosa ha suggerito un personaggio di un certo spessore qualche settimana fa…
«Londra se la caverà: il (vero) grande rischio è la fine dell’eurozona …
Altro che Brexit. Il «caos», almeno nel breve periodo, arriverà dal break-up della zona euro, «molto facile da immaginare senza la creazione di un’unione fiscale, che costerà alla Germania il 5% del suo Prodotto interno lordo all’anno indefinitivamente», sostiene Mervyn King, 68 anni, governatore della Bank of England dal 2003 al 2013, e uno dei protagonisti della crisi finanziaria del 2008, punto di partenza per riflettere sul futuro dell’economia globale nel suo libro «La fine dell’alchimia», che esce il 15 marzo in Italia, pubblicato dal Saggiatore.Lord King, partiamo dalla Brexit.
«La Gran Bretagna non ha nessun obbligo di pagare 60 miliardi alla Ue. Detto questo, dovremmo lasciare il mercato unico e l’unione doganale. Il divorzio deve essere chiaro, minimizzando le questioni da negoziare.
Il primo ministro britannico Theresa May, in serata, ha liquidato come «chiacchiericcio di Bruxelles» le ricostruzioni che l’hanno descritta come impegnata in una «cena disastrosa» con il presidente della commissione europea Jean-Claud Junker.
May ha detto di «non riconoscere» la descrizione della serata, ha fatto sapere il Numero 10 di Downing Street. Si è trattato, fa sapere il governo inglese, di una «riunione costruttiva che si è tenuta prima dell’avvio formale dei colloqui» sulla Brexit.
Dedicato a tutti gli esaltati che, vedrai adesso gliela faranno pagare perchè sono uscita dall’Europa, l’Inghilterra non è la Grecia!
A proposito, fate ben attenzione a quello che accadrà quando all’improvviso la City deciderà di bombardare l’Europa!
nessuno poi evidenzia l’impatto sociale ed energetico di questi robi energivori
Stanno facendo deragliare la questione sul piano dell’orgoglio nazionale…con gli inglesi…
La lungimiranza delle nostre élite euriste è proverbiale…
credono di far pagare cara la scelta di un popolo … se si sottoscrivono degli impegni vanno onorati, si può recedere unilateralmente da un contratto stipulato, ma le poste di bilancio sottoscritte vanno versate, dove sarebbe l’errore logico o procedurale della posizione europea ?
Non è (mai) una questione esclusivamente procedurale.
La chiave non è in chi ha ragione o torto ma nella posizione degli USA, se gli interessa ancora l’euro o se tengono di più al rapporto con UK.
Certo è che se UK ne esce bene e la sua economia continua ad andare come adesso alcuni (molti) stati europei cominceranno a sentirsi autorizzati a uscire dalla moneta unica.
Prevedo che la Brexit sarà un buon affare per UK.
Brexit punti di vista!
Le statistiche si sa sono relative come diceva Trilissa, ma vero e’ che il PIL Uk e’ cresciuto pochino nel Q1 solo lo 0,3% direi da livelli italiani.
Nel frattempo la May si sbraccia, ma come ha sempre detto che voleva una hards Brexit ed ora dice che vogliono deragliare il processo????
La verita’ e’ che e’ in piena campagna elettorale ma da dx si trova dei nuovi concorrenti ed ha paira di perdere le elezioni. Tra i tories vi e’ chi e’ sempre piu’ dubbioso sulla Brexit.
Per i buontemponi poi, i Tories avevano 15 seggi do vantaggio ma guarda caso avevano pure 13 deputati sotto inchiesta per finanziamento illecito che rischiavano la sedia…ecco perche’ le elezioni.
Ma quello che gli rode maggiormante e’ che prima si esce poi si negoziano gli accordi…contrariarmente a quello che si aspettavano!
Certo i negoziatori EU non saranno il massimo, ma quello che gli UK hanno capito solo adesso e’ che se non arriva nessun accordo dopo die anni sono fuori lo stesso da tutto!!!
Ripeto non capisco tutto questo amore per gli UK? Solo perche’ sono contro l’Europa? Se e’ cosi mi sembrate l’articolista del NYT che sosteneva che gli US non devono combattere l’ISIS che tagliano le gole a donne e bambini solo perche’ essendo contro la Russia sono loro amici! Di fatto appoggiando il fatto che tagliano gole e schiavizzano donne.
Gli UK hanno sempre sabotato ogni iniziativa di imbrigliare la finanza selvaggia in quanto sono la prima piazza di fondi off shore e finanza grigia, adesso diventano idoli?
Mi appello a Kant, la verita’ e’ figlia del tempo e come diceva qualcun altro la storia si ripete sempre due volte la prima come tragedia e la seconda come farsa.
Si è passati da 60 miliardi a 100 e perchè non fare il doppio 120. Ci penseranno gli studi legali inglesi a sistemare la questione, evitiamo di parlare del nulla.
infatti ho evitato di fare i conti della serva, 50/100/150 nessuno di noi conosce il bilancio europeo in dettaglio, gli accordi sottoscritti e la durata dei medesimi … giuridicamente e liberamente UK ha sottoscritto un bilancio pluriennale, la medesima ha deciso di recedere dal suddetto contratto e ora si valuterà come, quando e quanto dovrà essere versato dal regno unito, fattispecie in italia disciplinata dal CC e dal CPC, in inghilterra dalla common law … questa asimmetria tra common e civil law potrebbe creare infiniti problemi procedurali, sopratutto se come sembra l’Inghilterra non vorrà riconoscere alcuna legittimità interpretativa alla CGUE … vedremo …
icebergfinanza,
Se si sottoscrivono degli impegni vanno onorati.
Vero, se uno stato emette un debito lo deve onorare anche a costo di portare alla fame lo stato stesso ma se lo stato rivoluziona i contratti di lavoro o gli anni di contribuzione per la pensione in quel caso lo stato non deve onorare nessun patto, il patto lo stato lo tiene sempre con il capitale mai con il lavoro.
I bilanci europei sono firmati dai sinoli stati….se ti tiri fuori devi continuare a pagare come da contratto….a meno che UK (non Inghilterra) abbia messo specifiche clausole…e questo non riguarda l’accesso al mercato unico.
La verita’ e’ che i politici britannici sono uguali ai politici di tutti gli altri paesi….farebbero qualsiasi cosa per mantenere la poltrona!
“i patti vanno onorati“…
la faccio più semplice : è solo questione di GRANDEZZA. GRANDEZZA di STATI, intendo.
Qualche anno fà, appena dopo che la Russia aveva invaso la Crimea, all’ultimo G20 cui fu invitato a partecipare in Australia, Vladimir Putin rispose assai rilassato ai microfoni dei cronisti occidentali, tutti quanti critici e polemici nei suoi confronti : “non dimenticate che la Russia è una POTENZA NUCLEARE.” ben sapendo ciò su cui egli (e il popolo russo) poteva contare…
Se uno Stato sovrano che ha in precedenza sottoscritto accordi con altri, si vede presentare un conto che giudicherà troppo oneroso per averli infranti, se quello Stato è [abbastanza] FORTE (economicamente, e non solo…) risponderà con una solenne pernacchia a chi glielo ha presentato o comunque avrà più margine di trattativa per portare in porto a proprio vantaggio la partita, trattando con la parte in causa.
Non si tratta di una regola empirica da seguire, questa che ho delineato non corrisponde a GIUSTIZIA, è semplicemente come si è mossa la Storia per secoli nei rapporti tra Nazioni, secondo l’agire degli uomini. Le faccende Terrene specie quelle che vedono coinvolte FORTI INTERESSI (tipicamente quelli di Nazioni intere, non di privati) non sono mai state condotte secondo giustizia, ma in maniera pragmatica :
solitamente fino a pochi decenni orsono, queste diatribe di carattere ECONOMICO sfociavano in conflitti bellici tra Stati.
Nel tema in oggetto, considerato che gli Stati in essere non intendono più adottare, come in passato, le ARMI come prima soluzione (ma non è mai detta l’ultima parola…)
si tratta tutto di vedere quanta FORZA possiede l’UK per potersi fronteggiare alla UE. Da questo fattore dipenderà quanto (50, 100, 150…) dovrà riconoscere economicamente alla UE per essersi chiamata “fuori” da essa.
Altro fattore sicuro [tanto per fare un esempio] : l’UK non è la Grecia (un Paese che ha dovuto piegarsi suo malgrado alle più infamanti condizioni dettate da altri, e i greci non hanno ancora visto tutto : è il triste destino di ritrovarsi cittadini di un Paese fragile e minoritario, inserito in un contesto di SISTEMA la cui scala di valori vede GIGANTI rispetto ad essi).
in questo, l’UE è avvertita.
Non buttiamo sempre tutto in caciara, cerchiamo di essere razionali.
Il giornale Financial Pravda, quello rosino, ha fatto i conti , i 100 miliardi arrivano dalla contribuzione del programma 2014-2020 di fondi di coesione e agricoltura, della quota parte delle pensioni che i funzionari UK in pensione ricevono, da impegni di spesa gia’ presi ed altre voci, cercate su FT e vedeteil dettaglio.
Poi vi mostrano che sulla bilancia vi mettono pure 40 miliardi di asset EU di competenza inglese ed il saldo arriva a 60.
Ma ripeto il nervosismo della City sta nel fatto che prima escono, poi si negozia gli eventuali trattati, immaginate tutto il risparmio gestito made in UK che perda le licenze per l’EU avete idea della botta che prendono?
Poi qualcuno ha spiegato loro che per operare in EU non basta una succursale ed una casella di posta come speravano, ma devono dimostrare che la banca o finanziaria e’ operativa, ha personale locale e autonomia, il che di fatto vuol dire in ogni caso la City perde peso e lavori.
In ogni caso per la finanza si sta profilando una situazione non positiva…ed il nervosismo sale!
Ecco ma secondo me (<em<secondo me) l’ultima cosa che conviene alla UE è mettersi a litigare con la GB e ancor meno che la GB abbia dei seri problemi finanziari e/o economici.
Comunque vedremo nei prossimi mesi cosa succederà.
Abbiamo di fronte un caso fantastico. Uno stato veramente SOVRANO, che si leva dai piedi dal lager nazi europeo, e paghera’ poco o nulla , giusto il costo dei propri funzionari, i ratei di alcuni conti e BASTA. Hanno poco da ricattare , quelli del paradiso Eurss. Sara’ un vero ESEMPIO; infatti, e’ di quello che hanno paura.
Scusate la voluta provocazione, ma diversi commenti sono un vero spasso: gli inglesi hanno firmato qui, non onorano la’….questo, dopo che in 15 anni ce l’hanno fatte di cotte e di crude non rispettando (i francesi e tedeschi) i loro impegni, cambiando le leggi in corso, falsificando (in pratica) i dati reali dei bilanci delle banche, a loro piacimento, considerandoci (Italia, Grecia, Portogallo, Spagna), solo schiavi da spremere….questo andava bene…
Stanziale,
Equiparalo ad un divorzio, se due si sposano e poi si dovorziano si dividono i beni, e magari uno dei due deve continuare a mantenere l’altro.
Hai mai firmato sul fatto che avresti diviso i beni nel divorzio? E che avresti dovuto mantenere un partner anche dopo?
Mica puoi fare le valigie e dire sai che c’e’ cara non ti amo piu’ e me ne vado.
Certo sei un uomo libero, puoi fare quello che vuoi, sbraitare quanto vuoi e hai pure libero arbitrio ma un divorzio non e’ mai indolore ed soldi nel conto corrente si dividono come si dividono gli immobili.
Per il Brexit e’ simile, se non si aspettavano costi associati allora scusa ma erano degli allocchi!
Bravo, gli immobili, giusto: credo che gli inglesi vorranno essere pagati per le eurotown bce e ue.
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scusate, ot, quando vedo queste cose mi si gela il sangue delle nelle vene.
poveri noi
http://etfsecurities.kulu.net/view/FRl1h97sFkh?RI=advisor