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TRUMP: VOLPI A GUARDIA DEI POLLAI!
Solo due parole per commentare le “minute” dell’ultimo incontro della Federal Reserve dello scorso dicembre quando è stato deciso il secondo aumento di tasso degli oltre 10 promessi negli ultimi due anni e l’ultima decisione di Trump sulla SEC ufficio di vigilanza della borsa valori americana.
Nonna Yellen nel camnetto delle ultime minute ha lasciato il carbone per il caro Donald al quale cominciamo a fare le pulci già da questo istante!
Abbiamo già detto che la maggior parte delle scelte operate dal nuovo presidente degli Stati Uniti sono la sintesi della crisi che verrà, Trump non ha fatto altro che mettere tante volpi a guardia di altrettanti pollai in giro per l’America.
L’ultima volpe è questa!
Trump nomina Jay Clayton, un avvocato di Wall Street, a capo della Sec
Ovvero il furbetto ha messo a capo della vigilanza di Wall Street un avvocato che ha fatto soldi e cariera difendendo banche d’affari con ovviamente Goldman Sachs in prima linea.
Naturalmente non mancano i dubbi su come potrà interpretare il mandato un avvocato di Wall Street che ha difeso diverse aziende oggetto di attenzioni della Sec e che in passato, in un paper del 2011 citato da Dow Jones, non ha mancato di criticare la Commissione proprio per essere stata a suo dire eccessivamente severa, a confronto con i criteri adottati in altri Paesi, nell’applicazione delle regole anti-corruzione. Attività di controllo che secondo la ricerca firmata da Clayton avrebbe causato «danni duraturi alla competitività delle società quotate e del mercato dei capitali Usa». Idee in linea con quelle del presidente eletto in materia di ridimensionamento, per esempio, della riforma di Wall Street, la legge Dodd-Frank, varata nel 2010 su forte impulso dell’amministrazione Obama. (Al.An.)
Ragazzi credetemi, finirà male molto male, se le volpi saranno di nuovo lascite libere come accadde grazie a Bill Clinton, ma questa è un’altra storia e avremo tempo e modo di raccontarvela in diretta nei prossimi anni.
Ma torniamo al carbone lasciato dalla befana ovvero se Trump metterà in atto violenti stimoli fiscali, altrettanto violenta sarà la risposta della Fed con un rialzo sistematico dei tassi, roba da ridere!
I verbali Fed: gli stimoli fiscali potrebbero accelerare la stretta
La Federal Reserve è convinta che la prospettiva di stimoli economici in arrivo dal governo e dal fronte fiscale possa accelerare la crescita americana. Anche se ritiene che esista ancora «considerevole incertezza» sull’impatto che l’amministrazione Trump potrà davvero avere sull’espansione.
Ovvero siamo convinti ma non ne siamo certi! Ahahhahhh!
Incertezza ovunque! Incertezza sulla politica monetaria, incertezza sulle politiche commerciali di Trump, incertezza sulle proiezioni del Pil, notevole incertezza sulla crescita in Europa e globale, incertezza sulla forza del dollaro, sulla vulnerabilità finanziaria delle banche, sulla produttività, sui salari, sull’inflazione insomma incertezza ovunque!
La prossima volta chiamate un bambino, dategli in mano una monetina e vada come vada!
Quasi all’unisono, trapela ora, la Fed ha indicato che ipotesi di spese infrastrutturali, sgravi fiscali e deregulation – tre promesse elettorali centrali nel programma Trump – potrebbero sostenere espansione e inflazione negli anni a venire. Dare il via cioè a un cambio di paradigma: «Metà dei partecipanti – si legge nei verbali – ha incorporato nei pronostici una politica fiscale più espansiva. E quasi tutti hanno indicato che sono aumentati i rischi d’una maggior crescita rispetto alle stime».
Santo cielo quanto ignoranti sono alla Fed ma è possibile che nessuno dia un’occhiata ai grafici e tutti escludano l’arrivo di una recessione e di una nuova crisi?
Ma questa è un’altra storia che vi racconteremo nei prossimi giorni in una lunga intervista su BusinessCommunity.it
nel frattempo …quando la saggezza popolare suggeriva che quando su una barca sono tutti stipati in un lato è facile che prima o poi la barca si capovolga ma non per tanto, una nuova occasione all’orizzonte!
La regola è che un trend come quello degli ultimi mesi sul dollaro ha bisgno di rifiatare ma. nel frattempo, i rendimenti non stanno a guardare.
>> Santo cielo quanto ignoranti sono alla Fed ma è possibile che nessuno dia un’occhiata ai grafici e tutti escludano l’arrivo di una recessione e di una nuova crisi?
Non starai mica riferendoti a queti grafici,vero?
https://pbs.twimg.com/media/C08HwLQXgAAEhQM.jpg
oppure a queste notizie (fake news immagino):
Macy’s, Kohl’s Crash After Reporting Abysmal Holiday Sales; Cut Guidance; Announce Mass Layoffs, Store Closures
http://www.zerohedge.com/news/2017-01-04/macys-kohls-crash-after-reporting-abysmal-holiday-sales-cut-guidance-announce-mass-l
Perchè dovrebbe essere difficile accettare la realtà?
Da informazioni private di persone che frequentano certi ambienti a Washington una parte dell’amministrazione democratica neo con era pronta a provocare un’altra guerra.
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@Andrea
>>Ragazzi credetemi, finirà male molto male,…
Sì Andrea finirà malissimo.
So che quanto stai per leggere ti é difficile accettarlo ma la vera domanda da porsi é la seguente.
Quanti mesi impiegherà Trump una volta insediatosi alla Casa Bianca (sempre che ci arrivi) per capire ed accettare il fatto che l’unica via di uscita per gli USA é la strada che voleva intraprendere la Clinton ed i suoi amichetti neo-con?
Quel giornogli sarà facile far crederene ai suoi concittadini la necessità. I presidenti USA son bravi in queste faccende, fab sempre leva sul patriottismo.
Sono solo i blogger snoflakes (= fessi) che non capiscono o non lo vogliono capire che sono stati buggerati ancora una volta. Il 99% non conta un ..zz..!!!