Mentre un’intera nazione se la prende con un tacchino riponendo in un pugno di giorni la speranza di un intero anno di crescita, noi torniamo ad occuparci per un istante di Italia, solo un attimo un attimo fuggente…
(AGI) – Roma, 26 nov. – Da Bruxelles arriva un nuovo allarme per l’Italia: la Commissione europea non vede le condizioni per una riduzione certa del debito pubblico e il nostro Paese continuera’ a essere sorvegliato speciale. Secondo quanto emerge in un’analisi sugli squilibri macroeconomici reali o potenziali pubblicata oggi nell’ambito del processo di sorveglianza macroeconomica dei Paesi, l’Italia si caratterizza per “una crescita della produttivita’ contenuta, che frena le prospettive di crescita, il miglioramento della competitivita’, e che rende piu’ difficile per ridurre il debito pubblico”. Per questo motivo, Bruxelles continuera’ a “esaminare ulteriormente la persistenza di rischi macroeconomici e a monitorare i progressi nella riduzione di squilibri eccessivi”.
No dai questo è un tiro mancino, il povero Padoan ci resterà male…
Non sto a ripeterVi ciò che scrivo da ormai tre anni, ovvero che l’inflazione zero o la deflazione che ci accompagnerà per tanti altri anni, non permetterà di ridurre il debito-
Faccio una sintesi velocissima usando le parole del governatore della Banca d’italia…
“Per rispettare gli obiettivi del Fiscal compact europeo non sono necessarie maxi-manovre di riduzione del debito pubblico, perchè basterebbe mantenere il bilancio in pareggio con una crescita vicina al 3%. La regola sul debito pubblico, ha sottolineato Visco, «richiede una riduzione media annua del suo rapporto rispetto al Pil pari a circa un ventesimo della parte che eccede il limite del 60%. Per rispettarla non è necessario ridurre il valore nominale del debito. In condizioni di crescita ‘normale’, vicina al 3% nominale, sarebbe infatti sufficiente mantenere il pareggio strutturale del bilancio”.
OGGI SIAMO INTORNO ALL’UNO PER CENTO!
Il problema è che siamo intorno all’uno per cento dopo una svalutazione dell’euro di quasi il 25 %, dopo 60 miliardi al mese immessi dalla BCE sui mercati europei e con il petrolio ai minimi da anni e non aggiungo altre considerazioni, visto che dobbiamo rispettare i trattati di pinco e pallo, i fiscal compact di tizio, caio e merkel.
Loro si sono salvati mezzo sistema finanziario con aiuti di Stato e poi hanno cambiato le regole “suggerendo” all’Italia di impiccarsi con le sue banche.
E non aggiungo altro perchè potrei scrivere un libro, che prima o poi scriverò appena sarò libero!
Figurarsi poi se non arrivavano subito i cani da guardia del senno di poi…
Insomma, il nostro paese e in particolare la situazione economica e finanziaria e’ motivo di preoccupazione, in quanto siamo piu’ esposti di altri a rischi di “shock”. Cio’ non solo a causa dell’elevato debito pubblico, ma anche “di una tendenza al calo del potenziale di crescita o competitivita”. L’Italia non e’ un caso isolato, ma rientrano in questa casistica altri paesi di “rilevanza sistemica” come la Francia e anche “economie piu’ piccole come il Belgio”, tutti Paesi dove “aumenta la probabilita’ di traiettorie instabili debito-PIL e vulnerabilita’ agli shock avversi”. A destare preoccupazione e’ anche il mercato del lavoro, soprattutto per i giovani. L’Italia ha un tasso di disoccupazione giovanile del 41%, come la Croazia e peggio solo di Spagna e Grecia. Nel rapporto, si rilevano “sviluppi piuttosto problematici del tasso generale di disoccupazione e degli indicatori sociali”, e il documento avverte che l’Italia dovra’ essere monitorata in quanti “questi sviluppi possono diventare tendenze di lungo periodo”, e dunque problemi strutturali.
Ue avverte “Italia sorvegliata speciale per il debito”
Ma si sa siamo in guerra e queste sono solo chiacchiere!
Il 2016 per noi di Icebergfinanza, si preannuncia come un anno decisamente interessante, sia come dinamiche e orizzonti macroeconomici, sia sul lato professionale con novità importanti e un Machiavelli più esplosivo che mai.
Che la festa abbia inizio e …ti ringrazio, buon Dio, per non avermi fatto nascere tacchino!
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@ IcebergFinanza
“Loro [FR DE UK NL ndr] si sono salvati mezzo sistema finanziario con aiuti di Stato e poi hanno cambiato le regole “suggerendo” all’Italia di impiccarsi con le sue banche.”
…
bell’articolo, Capitano. (come sempre)
Non c’è bisogno di aggiungere altro sulla frase che ho riportato dato che corrisponde a verità assoluta testimoniata dai fatti …
il solo pensare che i tedeschi e i francesi [ed altri] nel 2008-2009-2010 hanno “nazionalizzato” per molte decine di miliardi di € ciascuno molti loro istituti bancari sull’orlo del crack (mentre noi, al massimo, abbiamo dovuto tamponare MPS per 5 mld di €) dovrebbe fare venire il nervoso ad ogni italiano sano di mente e opportunamente informato(forse è questo il problema…), a maggior ragione adesso che gli altri (FR e DE in particolare) ci vengono a fare la morale e ci impediscono di costituire la tanto agognata [da padoan] “bad-bank” italiana per tamponare quei 200 mld di crediti inesigibili e in sofferenza nei bilanci dei ns istituti di credito, tanto da portare a quella risoluzione pazzesca approvata in seduta di consiglio alla Camera dom 22 Nov 2015, in cui il governo italiano ha decretato l’incenerimento di oltre 700 milioni di € in azioni e obbligazioni detenuti da decine di migliaia di piccoli risparmiatori (tutta gente comunissima) in quei 4 istituti italiani bancari decotti…