in caricamento ...

AMERICA: NON PIU’ PAZIENTE MA NON IMPAZIENTE!

Scritto il alle 10:00 da icebergfinanza

 

Prestigiatori ed illusionisti, ecco cosa sono diventati oggi i banchieri centrali, gente qualunque che gioca con le parole, droga che passa da una mente all’altra, creando e distruggendo la realtà a seconda della convenienza…

“Le minacce alla stabilità finanziaria sono “moderate” e sebbene alcune valutazioni nell’azionario siano “alte” esse “non si trovano al di fuori della media storica”.

Quando hai milioni di pargoli che quotidianamente aspettano la loro droga non puoi deluderli, ti tocca raccontare anche un mare di balle!

Consiglio vivamente alla Yellen di andare a guardarsi il CAPE SHILLER INDEX …

Immagine

… in fondo le medie storiche della FED sono un pò come le medie dei polli di Trilussa, a seconda di come gira il vento e la convenienza.

In sintesi la Yellen non è più paziente ma tuttavia ha precisato che ciò non significa che la banca centrale americana sia “impaziente” e che l’illusione continua soprattutto dopo aver rivisto per l’ennesima volta al ribasso le previsioni sulla crescita americana di medio e lungo termine, tanto per cambiare.

Via CalculatedRisk notiamo che…

Immagine.jpg1

Per il 2017 la crescita si riduce sino ad un minimo del 2 % il famoso “new normal” che è ancora una previsione estremamente ottimista, anche se sino a sei mesi fa c’erano governatori della Fed come Bullard e Lacker che prevedevano crescite intorno al 4 %.

Detto questo però per non esagerare…

“Un rialzo dei tassi a giugno non si verificherà necessariamente” ma la Federal Reserve “non può escludere” tale ipotesi. (…) una stretta monetaria “potrebbe verificarsi a qualsiasi riunione dopo quella di aprile” ma tutto dipende – come già detto in più occasioni – dai progressi sul fronte dei due obiettivi della Fed, piena occupazione e stabilità dei prezzi.

Non vale la pena di aggiungere altro, ci penseranno i prossimi dati macro a cancellare definitivamente ogni illusione e velleità dalla mente dei prestigiatori della FED.

Noi ve l’avevamo anticipato …DOLLARO: LA BATTAGLIA DI FORT ALAMO

… che Fort Alamo ha “per il momento” respinto egregiamente e dignitosamente i continui assalti, anche se già questa mattina qualcuno ci sta ripensando…

Immagine.jpg1

Ovviamente in Italia c’è mago Renzi che ieri si è affrettato a dichiarare al mondo intero che … Renzi: Qe e parità euro-dollaro merito del semestre italiano

Rideteci sopra sono ignoranti quanto pesano, non è colpa loro, sono fatti così!

Quello che era inevitabile è che la risposta dei bond vigilantes non si è fatta attendere U.S. 30-Year Bond Yield non solo in America ma ovunque Australia 10-Year Bond Yield …

Soprattutto un’altra SPETTACOLARE conferma è arrivata dall’Inghilterra…

(Teleborsa) – E’ stata una decisione all’unanimità quella presa dalla Bank of England (BoE) nell’ultima riunione di politica monetaria, che ha deciso senza sorprese di lasciare i tassi invariati allo 0,5%. Lo si apprende dalla minute del BoE, dal quale emerge una forte preoccupazione per il prolungato periodo di bassa inflazione che sta colpendo il Regno Unito.  L’istituto centrale inglese teme che il rafforzamento della sterlina (del 2,5% a marzo rispetto alle principali valute) potrebbe prolungare il periodo di bassa inflazione in UK. “C’è il rischio che le divergenti politiche monetarie e le differenti prospettive di crescita tra Regno Unito e Zona Euro continuino a spingere al rialzo la sterlina”, si legge nei verbali.

Per tali ragioni la BoE potrebbe rinviare il rialzo del costo del denaro, con gli operatori che ormai parlano del 2016.

Altro non credo vi sia da aggiungere se non osservare come tutto ciò che sale prima o poi scende in mezzo al panico e alla mancanza di compratori…

Immagine.jpg1

…ah si ma sai c’è la BCE che compra, asseragliata nei suoi palazzi circondati dal filo spinato come in guerra e da 10.000 anime infuriate e c’è anche la Grecia oggi e domani chissà!

Quello che è certo è che questo viaggio insieme a Niccolò Machiavelli incomincia a farsi sempre più interessante, grazie alla storia e all’analisi empirica che sa leggere laggiù dove neanche medici, dotti e sapienti delle banche centrali arrivano.

Per chi vuole contribuire liberamente al nostro viaggio cliccando qui sopra è in arrivo l’analisi “Machiavelli 2015: esplosione deflattiva!” orizzonti e visioni per il 2015 e “Machiavelli 2015… la virtù e la fortuna.” Il Tuo sostegno è fondamentale per il nostro lavoro…

Contribuisci anche tu LIBERAMENTE a tenere in vita un’isola di condivisione quotidiana nell’oceano infinito di questa tempesta perfetta …

Chiunque volesse ricevere le ultime analisi può liberamente contribuire al nostro viaggio … cliccando qui sopra o sul banner in cima al blog o sul lato destro della pagina. Semplicemente Grazie.

18 commenti Commenta
carpif74
Scritto il 19 Marzo 2015 at 10:35

Andrea la cosa che non capisco è quale potrebbe essere la miccia per far scoppiare questa bolla, visto che i tassi in america non li alzeranno per un po’, Qe di Draghi in atto fino al 2016.. è una domanda che mi pongo a cui non so dare risposta! Sarà la grecia? Boooo..

aorlansky60
Scritto il 19 Marzo 2015 at 11:04

A mio parere,
che la bolla ci sia è una certezza; che questa bolla sia di gran lunga più grande (e temibile) di quelle che l’hanno preceduta è un altro dato di fatto.

Che questa bolla aumenti le proprie dimensioni giorno dopo giorno, più viene ritardato il termine delle politiche economiche “compiacenti” o accomodanti delle varie banche centrali, altra certezza da mettere in conto.

Per quanto riguarda il ns simpatico Renzie, niente male come megalomania, la scuola e le istruzioni ricevute evidentemente cominciano a dare i frutti… :mrgreen:

kry
Scritto il 19 Marzo 2015 at 12:14

W L’ITALIA, W LA DEMOCRAZIA , W LA LIBERTA’. https://it.finance.yahoo.com/notizie/prestiti-tra-familiari-agenzia-delle-entrate-112824383.html

aorlansky60
Scritto il 19 Marzo 2015 at 12:40

letto l’articolo che hai linkato, Kry…

a volte mi sembra che gli autori di certi articoli non abbiano le idee chiare oppure esagerino usando termini fuori luogo :

Mettiamo il caso in occasione di un compleanno, un parente regali una somma in denaro e che la persona che la riceve, decide di investirla nell’acquisto di uno smartphone da 800 euro.

trattandosi di uno smartphone, “investire” è un termine esagerato e inappropriato; meglio dire “spesi” e basta;

ma il colmo l’art lo raggiunge quando cita :

Quel denaro dovrà poi transitare attraverso strumenti tracciabili: quindi addio alla vecchia busta e via libera al bonifico di compleanno

ma quale bonifico su quali coord bancarie, se il destinatario del regalo è un minorenne che non possiede un proprio c/c ???

infatti la nonna o la zia continueranno a regalare al nipote di turno l’equivalente in contanti, visto che esse possono prelevarlo dal loro, di c/c…

…o renzie pensa forse, in un futuro non troppo lontano, di attribuire automaticamente un c/c ad ogni bimbo fin dalla nascita (come si usa per il cod fisc) per garantire la tracciabilità del contante???… non c’è da scherzare su questo ora che ci penso, sarebbe un altro bel regalo per le banche che si gongolano il fiorentino da quando è stato messo nella posizione di governare e decidere…

john_ludd
Scritto il 19 Marzo 2015 at 12:47

carpif74@finanzaonline,

più bassi restano i prezzi del petrolio e del gas, maggiore la capacità produttiva che verrà ritirata, minori gli investimenti etc… Un giorno la domanda risulterà superiore all’offerta anche in assenza di crescita economica, anzi anche in presenza di una diffusa depressione. Uno spike dei prezzi energetici determinerà un episodio di inflazione da costi, “one shot” finchè si vuole, ma permanente nel borsellino del cittadino medio, il quale consumerà ancora meno, le aziende investiranno ancora meno, ridurranno forza lavoro etc… I prezzi torneranno a scendere ma dopo che probabilmente la finanza li avrà riportati a 150 USD, la fiducia negli stregoni delle banche centrali crollerà e così via. Il collasso di un sistema non è un evento ma un processo che mi appare in accellerazione esponenziale per la semplice ragione che nessuna azione per contrastarlo viene messa in atto.

stanziale
Scritto il 19 Marzo 2015 at 13:20

Aorlansky-john Ludd–ai vostri commenti su bolle e collasso aggiungo l’ultimo report della Bis, e non e’ certo il primo http://thewalkingdebt.org/2015/03/19/leco-del-redde-rationem-che-arriva-da-basilea/
praticamente fed e bce fischiettano facendo finta di nulla, invece la Bis puo’ dire la verita’.
Che ne pensate dell’ingresso di Gb , Germania, Francia e Italia nella banca-organizzazione asiatica promossa dai cinesi? Mi pare un bel segnale di smarcamento ( a proposito di accelerazione esponenziale) e quindi di futura de- dollarizzazione…

guidone
Scritto il 19 Marzo 2015 at 13:23

Per M.Armstrong il rialzo della FED inevitabile. Rimane da vedere che livelli raggiungera’ il Shiller PE con il Dow J. a 20000.

“The Fed has come under lobbying from other countries not to raise rates. The Fed will comply for now, but when the Dow breaks out over the 20,000 level, the Fed will start to abandon international policy objectives shifting to domestic. The Fed NEEDS to raise rates for unless they do, they realize they have no room to lower rates for a stimulus in the future”

http://armstrongeconomics.com/2015/03/19/the-fed-rates-objectives/

aorlansky60
Scritto il 19 Marzo 2015 at 14:14

@tutti

https://it.finance.yahoo.com/notizie/finanza-ponzi-petrolio-50-120000520.html

…ho appena terminato di leggere attentamente le considerazioni di James Rikards in merito ad uno dei settori (fracking oil USA) le cui perdite ancora nascoste potrebbero fare saltare in aria di nuovo tutta l’economia mondiale (con tanti saluti ai vari QE e ottimisti di turno);

se è vero ciò che stima questo tizio (se potete, leggete comunque attentamente tutto l’art tradotto) non c’è affatto da stare tranquilli ma piuttosto da preparsi al peggio (a me sinceramente ha fatto venir freddo a leggerlo…) :

“Torniamo al 2007.
L’ammontare complessivo dei prestiti subprime e Alt-A era di circa un bilione di dollari.
Le perdite in tale settore erano ben al di sopra del 20%.
Questo era un mercato da $1 bilione con $200 miliardi di perdite.

Qui stiamo parlando di un mercato da $5 bilioni con $1 bilione di perdite da debito non pagato — senza contare i derivati. Questo fiasco è più grande della crisi dei mutui subprime che nel 2007 ha fatto crollare l’economia.
Non sto dicendo che domani affronteremo un altro panico di tale entità; sto solo cercando di dire che le perdite ci sono già. Anche a $60 al barile le perdite sono significativamente più grandi della crisi subprime del 2007.
Ci stiamo dirigendo verso un disastro.”

john_ludd
Scritto il 19 Marzo 2015 at 14:45

aorlansky60,

c’è di peggio dello shale oil ovvero l’assenza dello shale oil. Se si esclude il petrolio usa + canada addizionale post 2008, la produzione petrolifera sarebbe oggi circa quella del 2005 compatibile con un PIL mondiale circa il 10% più basso. Siccome ci arriveremo, e anche molto più in basso, non è il caso di fare il tifo per anticipare i tempi. Senza shale e senza le varie manovre monetarie per quanto inique il sistema finanziario sarebbe collassato da tempo e la disoccupazione sarebbe 2 volte quella odierna etc… Il nocciolo del problema è che questi anni sono stati SPRECATI; invece di dirigersi verso l’unica strada percorribile si è andati in direzione opposta, indebolendo gli stati per salvare la finanza predatoria privata senza in realtà ottenere nulla se non una dilazione temporale e lo spreco di circa 1/5 delle riserve rimaste che si dovrebbero consumare per alimentare il passaggio all’era del post idrocarburi e non alla preservazione di un modello basato sui consumi quantitativo e insostenibile.

aorlansky60
Scritto il 19 Marzo 2015 at 15:34

JOHN

sono sicuramente d’accordo con quello che hai appena detto, ma il punto vero è un altro, cioè quella montagna (forse montagna è ancora troppo riduttivo) di debito che il settore fracking avrebbe accumulato in 5anni secondo quell’articolo, dal quale traspare che il buco causato dai subprimes nel 2007 è poca cosa a confronto…

Ammettendo che cifre e previsioni di Rickards non siano lontane dal vero, come faranno a calmierare $ 1 bilions (mille mld $) di perdite questa volta? tappandole sotto il tappeto? raccontando frottole alla gente?? immettendo altra liquidità??? (tanto, carta su carta che differenza fà? sempre e solo carta e numeri sono, assai facili da emettere…)

da ridere anche a pensare alla quantità di swaps che le banche USA hanno rifilato a clienti ignari per finanziare e coprire i nuovi petrolieri americani… dove l’ho già sentita questa storia? ah si, era il 2007, solo che allora era un precedente, ora invece è un deja-vu con la differenza che le proporzioni sarebbero aumentate in maniera paurosa. Non hanno imparato nulla.

se il greggio permane attorno a 50$/barile per tutto il 2015, le conseguenze non si faranno attendere, il conto da pagare sarà tutto un programma; il ragionamento, i numeri e i concetti che leggo da quell’articolo sembrano logici e parlano chiaro.

…sembra che l’abbia architettata e scritta un greco antico, la storia che stiamo vivendo…

coincidenza di fattori nefasti tutti nello stesso tempo, in collisione : crollo del prezzo del greggio nel contesto di un economia drogata da liquidità non più quantificabile (ne hanno perso il conto di certo; quando leggo che a FEB2015 2400 mld in € di bonds governativi sono in giro a tasso di rendimento inferiore allo zero, ho un idea del paradosso su cui quei cervelloni si stanno avvitando senza soluzione), costo del denaro collassato con relativi tassi azzerati o quasi, deflazione imperante

io insisto nel dire che anche chi dovrebbe governare il tutto (i quartieri alti delle varie banche centrali) non lo dice (per non creare il panico), ma ormai non ci capiscono più nulla nemmeno loro, hanno perso il controllo del mostro. Non lo dirigono più. Non sanno dove porterà. O per essere più precisi, non hanno nemmeno una vaga idea delle proporzioni del disastro verso cui il mondo intero stà andando incontro.

draziz
Scritto il 19 Marzo 2015 at 15:41

aorlansky60,

Contaci !!
Un c/c per ognuno, con sopra una bella parte di debito, da condividere perchè negli anni passati “abbiamo consumato troppo”…
Inoltre, il controllo totale del contante, o meglio, delle disponibilitá liquide di ognuno, in ogni momento al fine di poter decidere, in caso di “difficoltá e crisi del sistema” un controllo alla Cipro o addirittura l’utilizzo dei patrimoni oltre i 100.000 Euro. E non l’ho detto io…basta andare indietro di pochi mesi…
Possiamo sapere dove finisce, alias: come viene reimpiegato il ricavato della lotta all’evasione e soprattutto come mai continua ad aumentare il debito pubblico in assenza di grandi opere o di interventi tipo “new deal” ?
Vedrai che bello con la nuova legge elettorale, quali consensi (sempre a senso unico) scaturiranno dal circo parlamentare…
Ma suvvìa, è per il nostro bene…
Quello che è fantastico, in un certo senso, è che si continua a votarli…come stringere la mano al boia mentre si sale la scala…

kry
Scritto il 19 Marzo 2015 at 15:53

kry@finanza:
W L’ITALIA, W LA DEMOCRAZIA , W LA LIBERTA’. https://it.finance.yahoo.com/notizie/prestiti-tra-familiari-agenzia-delle-entrate-112824383.html

Mi scuso se vado ennesimamente fuori tema … se una rondine non fa primavera … mal comune mezzo gaudio … http://www.rischiocalcolato.it/2015/03/la-francia-limita-il-contante-a-1000e-vi-aspetto-a-ginevra-amici-francesi.html ### A me sembra che più di ” Prestigiatori ed illusionisti, ecco cosa sono diventati oggi i banchieri centrali, … ” stiamo parlando di serpenti e della peggior specie peggio di quello presente nella Genesi.

aorlansky60
Scritto il 19 Marzo 2015 at 15:59

@Draziz

…ma io veramente quell’eventualità l’avevo citata quasi per scherzo… sarà meglio che certe idee me le tenga per me e basta… era talmente assurda (capirai, un apertura di c/c appena nati; e perchè no, a questo punto, quando la mamma è ancora gestante?…) che per qualche folle (il riferimento è a chi ci governa attualmente) potrebbe apparire perfino realizzabile…

kry
Scritto il 19 Marzo 2015 at 16:10

aorlansky60,

” a volte mi sembra che gli autori di certi articoli non abbiano le idee chiare oppure esagerino usando termini fuori luogo :
“Mettiamo il caso in occasione di un compleanno, un parente regali una somma in denaro e che la persona che la riceve, decide di investirla nell’acquisto di uno smartphone da 800 euro.”
trattandosi di uno smartphone, “investire” è un termine esagerato e inappropriato; meglio dire “spesi” e basta; ” ### Chiamalo investimento o spesa comunque l’assurdo è http://www.miglioverde.eu/ecco-il-65-segnale-della-ripresa-fa-2-crociere-e-gli-esattori-gli-fanno-visita/ Come dice Dorf pensi che il denaro sia tuo invece …

kry
Scritto il 19 Marzo 2015 at 16:18

john_ludd@finanza:
aorlansky60,

c’è di peggio dello shale oil ovvero l’assenza dello shale oil. Se si esclude il petrolio usa + canada addizionale post 2008, la produzione petrolifera sarebbe oggi circa quella del 2005 compatibile con un PIL mondiale circa il 10% più basso. Siccome ci arriveremo, e anche molto più in basso, non è il caso di fare il tifo per anticipare i tempi. Senza shale e senza le varie manovre monetarie per quanto inique il sistema finanziario sarebbe collassato da tempo e la disoccupazione sarebbe 2 volte quella odierna etc… Il nocciolo del problema è che questi anni sono stati SPRECATI; invece di dirigersi verso l’unica strada percorribile si è andati in direzione opposta, indebolendo gli stati per salvare la finanza predatoria privata senza in realtà ottenere nulla se non una dilazione temporale e lo spreco di circa 1/5 delle riserve rimaste che si dovrebbero consumare per alimentare il passaggio all’era del post idrocarburi e non alla preservazione di un modello basato sui consumi quantitativo e insostenibile.

Commento da stampare e incorniciare che molti fan finta di non voler comprendere. Peccato ne pagheremo tutti le conseguenze e non in termini finanziari. Ciao John , ti stai preparando a partire? Prossima meta per …

john_ludd
Scritto il 19 Marzo 2015 at 17:04

aorlansky60,

non credo sia una bolla maggiore di quella immobiliare, al contrario credo sia assai minore e più facile da controllare. la parte più perniciosa sono i bond emessi dalle compagnie più deboli ma sono in possesso di privati e non di banche che si sono limitate a collocare i titoli e incassare i relativi fee. Le compagnie più deboli ma con riserve reali verranno rilevate per due soldi da quelle più grosse e dalle major che aspetteranno tempi migliori. Non vedo le condizioni per l’implosione del mondo del credito USA a causa del fracking, vedo invece le condizioni un tantino più avanti dell’implosione dell’intero sistema finanziario mondiale (e tutto quanto a esso collegato) n quanto NON CI SONO SUFFICIENTI idorcarburi liquidi (anche supponendo di poterli pagare molto più di adesso) per sostenere quella crescita che è il pilastro sul quale si appoggia l’intero mondo del credito/azionario nonchè ovviamente i budget delle nazioni stesse. E’ un fatto che sia i governanti che la gente comune NON crede che ci sia un problema di offerta da qui a qualche anno ma al contrario crede di essere affogata nel petrolio/gas etc… e continua a delirare su una prossima crescita che i turboliberisti vogliono ottenere con liberalizzazioni e varie forme di schiavismo mentre i “progressisti” credono di poterla ottenere attraverso ridistribuzione e democratizzazione mentre ci sono invece limiti fisici che ci si ostina a non voler vedere… quindi ci sono tutte le condizioni per schiantarsi. In questo turboliberisti e pseudo-progressisti sono uguali: avanti verso la scogliera litigando sul colore della maglietta.

john_ludd
Scritto il 19 Marzo 2015 at 17:15

stanziale@finanza,

i paesi europei non possono rimanere fuori dal più importante mercato del pianeta, anzi direi l’unico. In Asia sono previsti investimenti in infrastrutture per molti trilioni di dollari, in USA nulla e in Europa pure. I vantaggi per gli europei sono superiori agli svantaggi di entrare in collisione con lo zio Sam, fatto inevitabile. Alla fine vale l’istinto di sopravvivenza e se le grandi corporations europee vogliono fatturare è in Asia che devono andare e lo sanno benissimo. Gli americani potrebbero avere ancora un ruolo dominante ma non con l’attuale manica di imbecilli che li governa. E’ la loro ostinazione a non voler modificare nulla negli assetti di World bank e FMI e nell’utilizzo della finanza come arma ad avere provocato questa accellerazione. Sono stupidi e ignoranti e stanno dilapidando un potere senza pari nella storia in pochi decenni.

CONSULENZA FINANZIARIA GENERICA
SOSTIENI ICEBERGFINANZA
SOSTIENI IL NOSTRO VIAGGIO
IL NOSTRO LIBRO clicca qui
Segui IcebergFinanza su
http://www.facebookloginhut.com/facebook-login/ http://www.facebookloginhut.com/facebook-login/ http://www.facebookloginhut.com/facebook-login/
CONTATORE