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AMERICA: LA "LIEVE DEPRESSIONE" CHE VERRA'!

Scritto il alle 06:46 da icebergfinanza

 Il Dott. Lacy Hunt e Van Hoisington sono da sempre punti di riferimento del nostro lungo viaggio, alcune delle stelle polari competenti e professionali che ci hanno accompagnato in questo lungo viaggio, analisi che vanno al di là delle chiacchere da bar che spesso e volentieri circolano nei mercati finanziari..

Secondo loro http://www.hoisingtonmgt.com/   gli Stati Uniti vedranno una crescita economica negativa già  dal quarto trimestre in corso che si protrarrà per tutta la prima parte del  2012.

Questi i punti focali del loro pensiero di cui condivido una sintesi, che  conferma le nostre previsioni e l'idea che per osservare gli effetti di  questa brusca frenata abbiamo bisogno di attendere i dati dei mesi futuri:

a) la produttività

(…) Sorprendentemente, la crescita reale del PIL è scesa a meno dell'1%  nella prima metà di quest'anno. Quando la crescita rallenta bruscamente in  netto contrasto con le aspettative, le aziende scoprono di avere più  dipendenti di quanto necessario . Storicamente, un calo costante e  significativo in termini di produttività e un aumento parallelo dei costi  unitari della variabile lavoro sono stati precursori di un aumento di  licenziamenti e cassa integrazione con aziende che lottano per  ripristinare i margini e la redditività. Una volta che i dati includeranno
la nuova dinamica , ampie conseguenze negative si faranno sentire su tutta  l'economia.

b) inversione della dinamica degli inventari

Dal secondo trimestre del 2009 al secondo trimestre di quest'anno, gli  inventari hanno inciso per il 35% nell'aumento del PIL reale in quel  periodo. In luglio e agosto, la produzione di beni di consumo è aumentata  ad un tasso annuo del 3,2% rispetto al secondo trimestre, mentre le vendite  al dettaglio reali si sono contratte ad un tasso del 1,4%, aumentando  ancora il livello dei magazzini. Di conseguenza, come le imprese opereranno  per riequilibrare le scorte, l'economia è pronta per un nuovo  rallentamento della produzione, che richiede un ulteriore adeguamento dei  livelli del personale.

c) i salari reali

Il reddito disponibile reale (una misura più ampia del reddito) è in  evidente rallentamento. Inizialmente, i consumatori hanno risposto a questa  mancanza di crescita del reddito, tagliando il loro tasso di risparmio che  è tornato ai bassi livelli di inizio recessione. Ma ora un evidente  rallentamento della spesa per consumi si è verificato. Questa mancanza di  crescita del reddito reale contribuirà a variazioni negative del Pil nei  prossimi trimestri.

Queste riduzioni del reddito reale possono essere ricondotte, in parte, maldestri tentativi di stimolare la crescita economica da parte della  Federal Reserve attraverso il quantitative easing (QE2). Il QE2 si è  ritorto contro come un boomerang dopo l'incremento dei corsi azionari  (positivo per alcuni consumatori) ma più che compensato dall'impatto  negativo del costo degli alimenti e dell'energia per il budget familiare  medio.

Hunt e Hoisington mettono anche l'accento sul possibile fallimento della  cosiddetta operazione twist che non farebbe altro che erodere i margini di  profitto per le banche, riproponendo lo sviluppo della lost decade  giapponese dove la liquidità delle banche è stata dirottata ad acquistare  titoli di stato piuttosto che a sostenere l'economia In sintesi, il caso   di una recessione imminente si basa non solo sugli indicatori ciclici  classici come produttività, salari reali, e scorte, ma anche sulla  disfunzionalità della politica monetaria e fiscale.

Molte statistiche sostenere il fatto, però, che gli Stati Uniti stanno  peggio oggi di quanto non fosse prima dell'inizio della recessione  precedente. Niall Ferguson ha recentemente osservato che il mondo sta  vivendo una "leggera depressione".Questo sentimento è stato condiviso  dall'economista David Rosenberg, il quale osserva che le "depressioni sono  fondamentalmente recessioni di lunga durata dai 3 ai 7 anni." Se la nostra  analisi di una nuova contrazione del Pil è corretta, l'economia  statunitense dovrebbeoperare nel bel mezzo di una crisi a lungo termine,  indipendentemente dalla terminologia.

Questo malessere economico è il risultato diretto di un accumulo di livelli  eccessivi di debito e della conseguente riduzione del livello dei prezzi  delle attività sottostanti. Questo è un processo che l'economista americano  Irving Fisher discusse nel 1933 in Debt Deflation. La Teoria della Grande  Depressione. Secondo Fisher, confermato successivamente da Reinhart e  Rogoff e dal McKenzie Global Institute, avremo bisogno di un lungo periodo  di tempo necessario per recuperare gli eccessi di debito precedenti .  Questi punti di vista sono stati recentemente econometricamente verificati  in una pubblicazione a settembre dalla Banca dei Regolamenti  Internazionali dal titolo

L'effetto reale del debito  Si accenna poi alle cifre del debito globale concludendo che molto  probabilmente i rendimenti a lungo termine del debito USA raggiungeranno il  livello del 2 % alla faccia degli scienziati che un giorno si e un'altro  ancora urlano la bolla del mondo obbligazionario, rendimenti ai minimi  storici che ci accompagneranno sino a quando il rientro dal debito non sarà  concluso. Gli autori ricordano che siano al quinto anno di deleveraging  americano. Io aggiungo solo che empiricamente servono almeno sette o otto  anni per vedere una ricomposizione del debito anche se questa è la madre di  tutte le crisi e serviranno più anni della media. Si continua a tenere  posizioni lunghe sui trentennali americani.

Domani torneremo al nostro vecchio cavallo di battaglia, l'immobiliare, mentre al  seguente indirizzo   potete condividere uno spezzone della mia ultima conferenza a Tortona.   

10 commenti Commenta
utente anonimo
Scritto il 19 Ottobre 2011 at 07:03

deflazione si…. ma dopo ci vuole un'infazione tipo la germania ante guerra per far sparire il debito.
non credo che tutto venga pagato in questo modo
ci sarà bisogno di smaltire tutta sta liquidità

utente anonimo
Scritto il 19 Ottobre 2011 at 07:36

Con sta sega dell’inflazione ormai sono tre anni che ce la menano con i siti dilettanti populisti che la buttano sul potere di acquisto come se fosse da ieri che ci fregano Mazzalai continua così sei un faro

utente anonimo
Scritto il 19 Ottobre 2011 at 08:06

Mah sono un po' scettico sul fatto che l'abbiano capita sul fatto del debito…In quanto continuano a pomparlo alle stelle…Altro che tempo…Per smaltire i debiti che hanno creato ( e che stanno creando esponenzialmente per coprire gli altri debiti come in uno schema Ponzi ) ci vorrebbero 4 o 5 secoli…Alla fine chi comanda sa una cosa …Ovvero che il debito è potere…Quindi non hanno nessuna intenzione di riequilibrare le cose( E' per questo che la vedo nera ,si continua ad alimentare un sistema malato ed autodistruttivo)…anzi…

Buona Giornata

Il Nulla

utente anonimo
Scritto il 19 Ottobre 2011 at 10:14

avremo una nuovo lehmann event questo è sicuro. I candidati sono talmente tanti che potrebbero avvenire in contemporanea. Spulcio quotidianamente le news in cerca di indizi… questo è uno tra i più sospetti. Posto il link anche se solo alcuni dei lettori del blog saranno in grado di leggerlo. Beato chi non sa perchè chi sa non può farci comunque nulla… o forse no.

http://www.nakedcapitalism.com/2011/10/bank-of-america-deathwatch-moves-risky-derivatives-from-holding-company-to-taxpayer-backstopped-depositors.html

v

utente anonimo
Scritto il 19 Ottobre 2011 at 10:14

avremo una nuovo lehmann event questo è sicuro. I candidati sono talmente tanti che potrebbero avvenire in contemporanea. Spulcio quotidianamente le news in cerca di indizi… questo è uno tra i più sospetti. Posto il link anche se solo alcuni dei lettori del blog saranno in grado di leggerlo. Beato chi non sa perchè chi sa non può farci comunque nulla… o forse no.

http://www.nakedcapitalism.com/2011/10/bank-of-america-deathwatch-moves-risky-derivatives-from-holding-company-to-taxpayer-backstopped-depositors.html

v

Scritto il 19 Ottobre 2011 at 18:09

TITOLI DI STATO ITALIANI

il mercato dei titoli di stato italiano è abbastanza compresso
in questi giorni, e sta viaggiando ai minimi di periodo, anche
sotto il minimo del 5 agosto….

sembra che si stia avvicinando un onda "anomala"
che dovrebbe farlo arretrare ancora di un paio di
figure, per cui i pescecani sono in agguato a fare
un ottimo pasto.

Penso che nella giornata di domani potrebbero scattare

molti segnali di ALLERTA ACQUISTO.

 

Fate però attenzione che suddetti segnali di AlertBuy

possono susseguirsi anche nei giorni successivi,

prima di trasformarsi in segnali di BUY,

per cui CHI fosse interessato a suddetti strumenti

finanziari ed è CONVINTO che l'Italia non possa fallire

o che  il debito non possa essere ristrutturato, agisca con

la massima CAUTELA, utilizzando la tecnica degli acquisti

ad albero partendo da una percentuale minima che verrà

incrementata solo se si è in guadagno ed allorquando

verrà generato un altro successivo segnale di acquisto e cosi per

altre due volte,….esempio 10% al primo acquisto….20% al secondo

30%  al terzo e 40% al quarto ed ultimo……..

 

oppure al contrario partendo da una percentuale del 40% e
poi a decrescere con i successivi segnali.

 

A titolo di esempio metto due links dove è visualizzabile

il grafo del BTP marzo 2026 4,5%

 

 

http://files.splinder.com/c8c478f4effaf5c314e2136c402e9780.jpg

 

http://files.splinder.com/96b4ba61ba9ee4ac22b4749731707de3.jpg

 

Scritto il 19 Ottobre 2011 at 18:09

TITOLI DI STATO ITALIANI

il mercato dei titoli di stato italiano è abbastanza compresso
in questi giorni, e sta viaggiando ai minimi di periodo, anche
sotto il minimo del 5 agosto….

sembra che si stia avvicinando un onda "anomala"
che dovrebbe farlo arretrare ancora di un paio di
figure, per cui i pescecani sono in agguato a fare
un ottimo pasto.

Penso che nella giornata di domani potrebbero scattare

molti segnali di ALLERTA ACQUISTO.

 

Fate però attenzione che suddetti segnali di AlertBuy

possono susseguirsi anche nei giorni successivi,

prima di trasformarsi in segnali di BUY,

per cui CHI fosse interessato a suddetti strumenti

finanziari ed è CONVINTO che l'Italia non possa fallire

o che  il debito non possa essere ristrutturato, agisca con

la massima CAUTELA, utilizzando la tecnica degli acquisti

ad albero partendo da una percentuale minima che verrà

incrementata solo se si è in guadagno ed allorquando

verrà generato un altro successivo segnale di acquisto e cosi per

altre due volte,….esempio 10% al primo acquisto….20% al secondo

30%  al terzo e 40% al quarto ed ultimo……..

 

oppure al contrario partendo da una percentuale del 40% e
poi a decrescere con i successivi segnali.

 

A titolo di esempio metto due links dove è visualizzabile

il grafo del BTP marzo 2026 4,5%

 

 

http://files.splinder.com/c8c478f4effaf5c314e2136c402e9780.jpg

 

http://files.splinder.com/96b4ba61ba9ee4ac22b4749731707de3.jpg

 

utente anonimo
Scritto il 19 Ottobre 2011 at 22:39

Intanto in inghilterra inflazione record e zero crescita…a casa mia si chiama stagflazione..altro che deflazione. vedete voi.

Scritto il 20 Ottobre 2011 at 06:00

DEBT DEFLATION supporters dell'inflazione, o meglio DEBT DEPRESSION aggiornatevi!

 

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