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IL RIPOSO ….DELL'ECONOMIA!

Scritto il alle 21:17 da icebergfinanza

Il riposo dell’economia, un lungo riposo ci attende, forse la parola recessione suona sempre male attraverso il processo economico, un alternarsi di fasi espansive e recessive ma in fondo è solo un processo naturale, un momento nel quale tutti gli squilibri e gli eccessi di questa epoca, troveranno il loro naturale riposo.

A nessuno piace la recessione, ha terrorizzato ogni governatore delle banche centrali, Greenspan la combattuta con tutti i mezzi a disposizione nel 2001, quando stava per avvolgere l’economia sotto la neve della "riflessione", il terrore della deflazione che ha portato ad agire sulla leva monetaria sino all’inverosimile, riducendo i tassi e favorendo la follia immobiliare attraverso una frase che resterà scolpita per sempre nella memoria storica……

" L’innovazione ha portato una moltitudine di nuovi prodotti come i prestiti subprime e il credito di nicchia per gli immigranti (…). Dove un tempo ai clienti più marginali sarebbe stato semplicemente negato il credito, ora i prestatori sono in grado di giudicare con efficienza il rischio di quei clienti e di prezzarlo appropriatamente. firmato Alan Greenspan. Ora per lo meno permettetemi di lasciare il beneficio del dubbio ma non escluderei una omissione di vigilanza colossale, anche perchè sembra che alle ripetute segnalazioni di eccessi, la Federal Reserve abbia sempre risposto con il supremo interesse generale di un’economia che aveva bisogno di crescere, non poteva permettersi alcun riposo!

Fugnoli di Abax Bank, nel suo ultimo pezzo scrive….

Chiudiamo, per completezza, con una voce contrarian, quella di Greenspan che dice che usciremo dalla crisi “presto piuttosto che tardi”. I maligni pensano che voglia seminare ottimismo per attenuare l’impatto di una crisi di cui molti lo ritengono corresponsabile. A essere più magnanimi si ricorderà però che Greenspan fu il primo (a parte i permabear) a prevedere già nel febbraio 2007 una vasta crisi. Ebbe ragione allora e speriamo che ce l’abbia anche questa volta.

…….aveva ragione su cosa!!!!! Sulla recessione che comunicava ai mercati a gocce percentuali ora del 30 % ora del 50 % ora di nuovo al 30 %.

Ricordate quanto scrissi alcuni mesi fa….

"Greenspan sottolinea che una stabilizzazione del mercato immobiliare si avrà nei primi mesi del 2009 ma a parte essere o non essere d’accordo come sottolinea il nostro Barry Ritholtz, Greenspan come tanti è un uomo per tutte le stagioni a seconda di come gira l’aria…..
Recall Greenspan’s first Real Estate bottom calling attempt came in late 2006 "I suspect that we are coming to the end of this downtrend, as applications for new mortgages, the most important series, have flattened out. I don’t know, but I think the worst of this may well be over." (Greenspan Says `Worst’ May Be Past in U.S. Housing)
He repeated the calls many times since then. Most recently, in April 2008, when he said "the drop in U.S. home prices will probably end well before’ early next year as the number of houses on the market diminishes, aiding an economic rebound."
Si alla fine del 2006 pensava Greenspan, come quella del 2008 per poi spostarsi ai primi mesi del 2009 sempre che ……..poi si vedrà, ma in fondo è questo che accade, le persone dimenticano in fretta e seguono senza alcuna consapevolezza le parole scritte sulla sabbia portata dal vento.

Cercate di avere una memoria storica, abbiate fiducia solo di coloro che non cambiano opinione come il vento ed eventualmente di coloro che ammettono i loro errori.

Si dice in giro che ogni rinascita nasca dal pessimismo, cresce nel pessimismo, matura nell’ottimismo e muore nell’euforia.

In questi lunghi 18 mesi ho condiviso con Voi le mie perplessità ed attraverso ricerce ed analisi fondamentali macroeconomiche ho cercato di renderVi consapevoli di come l’economia andasse verso una profonda recessione, una recessione che era scritta nel ciclo economico di un boom che aveva le sue fondamenta in un circolo virtuoso, per alcuni, vizioso per il sottoscritto, che " sfruttava " il lavoro dei paesi cosidetti emergenti per attenuare un’inflazione monetaria fomentata dalle politiche monetarie internazionali. Attraverso lo scetticismo generale ho sempre osservato nei numeri REALI confermati spesso dalle successive revisioni, i sintomi di una malattia, la recessione che vedeva consumi e occupazione, produzione ed investimenti volgere progressivamente al tramonto.

Non è stato facile, la macchina mediatica, compresa quella italiana, ha spesso enfatizzato l’aspetto esteriore di dati che nascondeva la realtà, accentuata dalla Grande Depressione Immobiliare, figlia del trasferimento del rischio, della finanza creativa, della finanza esponenziale che portava in se il virus "subprime" non la causa, ma l’innesco di questa recessione congiuntamente con l’improvviso innasprimento della politica monetaria.

Abbiamo già visto insieme che Elisabeth Kubler Ross, svizzera, medico psichiatra docente di medicina comportamentale, mise a punto un modello a cinque fasi che rappresenta uno strumento che permette di capire le dinamiche psicologiche più frequenti della persona a cui è stata diagnosticata una malattia grave, grave come la grande depressione finanziaria e immobiliare.

Siamo passati attraverso la fase della negazione e del rifiuto, nessun pericolo di contagio all’economia, il sistema è fondamentalmente solido! Abbiamo conosciuto la fase della rabbia che rappresenta un momento critico, il momento di massima richiesta di aiuto, attraverso il patteggiamento si mettono in atto progetti o manovre che riportino speranza nei mercati per giungere alla fase che rappresenta un momento nel quale il paziente inizia a prendere consapevolezza delle perdite che sta subendo o che sta per subire e di solito si manifesta quando la malattia progredisce ed il livello di sofferenza aumenta.

Nell’ultima fase che Elisabeth Kubler definisce di depressione, la persona non può più negare la sua condizione di salute, e inizia a prendere coscienza che la ribellione non è possibile, per cui la negazione e la rabbia vengono sostituite da un forte senso di sconfitta.

Le parole con cui Paulson, responsabile al Tesoro USA, ha accompagnato il progetto di seminazionalizzazione del sistema bancario americano, l’ammissione di una sconfitta, dopo aver ideologizzato le soluzioni a questa crisi sono la testimonianza di questa nuova coscienza.

Una nuova coscienza che finalmente traspare anche dalle parole del Beige Book una presa di consapevolezza collettiva che anima da alcuni mesi la Federal Reserve….

Prima di arrivare al contenuto del Beige Book, riassunto dell’economia degli ultimi mesi, cari compagni di viaggio vi comunico una considerazione ad opera di Bernanke, governatore della Federal Reserve, considerazione che resterà nella storia di questa crisi,  apparsa su Bloomberg

 

Oct. 15 (Bloomberg) — Federal Reserve Chairman Ben S. Bernanke said the central bank will consider discarding its long- standing aversion to interfering with asset-price bubbles and warned that the banking business may be concentrated in too few companies.

Officials should review how supervision and interest rates can minimize the “dangerous phenomenon” of bubbles in housing, stocks and other assets that risk bringing the financial system and economy down with them when they burst, Bernanke said.

…..verrà presa in considerazione la possibilità in futuro di intervenire o meglio interferire con qualunque eccesso finanziario cosa che in questi anni era improponibile, il famoso vassoio dei liquori da sottrare alla festa generale quando si ha il sentore che possa degenerare. Minimizzare il "pericoloso fenomeno" delle bolle immobiliari, azionarie e di altri assets che rischiano di sconvolgere il sistema finanziario.

Segnatevi il giorno, questo è un intervento epocale!

Tornando al Beige Book, la Federal Reserve sottolinea come…..

Reports indicated that economic activity weakened in September across all twelve Federal Reserve Districts. Several Districts also noted that their contacts had become more pessimistic about the economic outlook.

Attività economica indebolita mi sembra forse riduttivo, date un’occhiata a questo riferimento grafico….proveniente dalla FED di New York relativo all’ Empire State Manufacturing Survey dove si parla di deterioramento significativo nel mese di ottobre.
 
" diversi distretti hanno osservato che i loro contatti rilevano maggior pessimismo sulle prospettive economiche "
 
Il mercato immobiliare sottolinea una persistente pressione al ribasso nei prezzi ed un crescente inventario ad opera dell’aumento esponenziale delle foreclosure……se non si interviene alla radice dei problemi non abbiamo nessuna possibilità di uscirne!
 
Come più volte sottolineato bisogna agire sull’economia reale, fermare la disoccupazione e avviare una moratoria sui mutui bloccando il processo fallimentare delle famiglie che vedono progressivamente scendere il valore delle proprie abitazioni sotto il residuo mutuo.
 
Ricordo a tutti che domani usciranno i dati sui nuovi cantieri e sui permessi di costruzione, nell’eventualità di un crollo cercate di ricordare le mie analisi, se si costruiscono meno case nel breve termine vi sarà meno occupazione, meno economia, ma è necessario per smaltire gli inventari in eccesso, se si costruiscono più case di quelle che si vendono non è possibile uscire da questo vicolo cieco.
 
Anche Yanet Yellen , della Fed di S.Francisco, per la verità molto più realista di tanti suoi colleghi sottolinea come ……
 
"I would first like to discuss the performance of the U.S. economy in some depth. The recent flow of economic data suggests that the economy was weaker than expected in the third quarter, probably showing essentially no growth at all.  Growth in the fourth quarter appears to be weaker yet, with an outright contraction quite likely. Indeed, the U.S. economy appears to be in a recession. This is not a controversial view, since the latest Blue Chip consensus projects that there will be three consecutive quarters of contraction in real GDP starting last quarter. frbsf.org
 
….lasciate perdere il sembra, è una considerazione dettata dal ruolo istituzionale, si legge sembra, si comprende che corrisponde ad " è in recessione ". 
 
Ognuno di Voi sa quante volte ho espresso il mio scetticismo di fronte all’immensa dose di stimoli fiscali e monetari che questa economia malata ha dovuto subire, stimoli che hanno solo rinviato di qualche mese il suo riposo, comunque esca il dato sul PIL nel terzo trimestre sarà negativo come pure saranno negative tutte le precedenti revisioni, badate bene riposo e non malattia terminale.
 
Ieri le vendite al dettaglio sono crollate,  inevitabile conseguenza di un’occupazione che da mesi era sotto pressione, inevitabile conseguenza della contrazione del credito, delle foreclosures, della fine del MEW il mito della casa-bancomat, ovvero il motore dei consumi di questi anni, in sostanza oltre il 70 % della composizione dell’intero PIL americano sta crollando. 
 
Torno a ribadire, o si ridà potere di acquisto alle masse, si interviene sull’economia reale lasciando perdere il sostegno totale al sistema finanziario che è composto anche da operatori virtuosi in grado di prendere il posto delle cicale o questa recessione sarà ancor più lunga e profonda, tutti devono fare un immenso passo indietro a partire dalla cima della piramide economica.
 
Lunedi in piena euforia scrissi……
 
Al di là di queste piccole considerazioni ringrazio tutti coloro che sono presenti sul nostro veliero, tutti i miei cari compagni di viaggio …….rinnovando l’invito ad attendere " in riva al fiume " concetto rivolto a coloro che intendono in un futuro reinvestire in un nuovo ciclo economico, non speculare ma investire.

Ricordo ancora il faro della Primavera del 2009 anche se gli ultimi avvenimenti potrebbero essere in grado di sconvolgere qualsiasi rotta segnalata dalle carte nautiche, troppe volte il ricordo delle fasi della Grande Depressione del ’29 mi riporta ai nostri giorni con violente ondate di panico alternate a rialzi stellari!

 
Ieri ed oggi, i mercati  stanno tornando alla triste realtà, ecco il significato dell’ " attesa in riva al fiume " non solo in funzione del profitto, ma anche di una momento di riflessione sul nostro sistema economico, su questa serie infinita di eccessi che non favorisce l’economia reale, non è al servizio dell’uomo e dei suoi sogni, non aiuta ad uscire dai sotterranei dell’umanità come dimostrano i 100 milioni di nuovi poveri creati da questa crisi.
 
L’illusione della Globalizzazione si stà polverizzando, è ora di tornare ad un’economia locale integrata da quella globalizzata e non viceversa.
Non dimenticate di aver fiducia nei mondi alternativi, in uomi e donne che nel silenzio del loro lavoro quotidiano e della loro passione aspirano ad un mondo migliore!

 

Un  contributo per ammortizzare alcune spese relative alla manutenzione della piattaforma, un contributo per l’abbonamento  a riviste o newsletter o giornali on line a pagamento e forse anche, per un piccolo riconoscimento al lavoro svolto in questi mesi .

Icebergfinanza come un cantastorie che si  esibisce nelle strade e nelle piazze delle città!

La "filosofia" di  Icebergfinanza resta e resterà sempre a disposizione di tutti nella sua "forma artigianale", un momento di condivisione nella tempesta di questi tempi, lascio alla Vostra libertà, il compito di valutare se Icebergfinanza va sostenuto nella sua navigazione attraverso le onde di questo cambiamento epocale!

 
 

 

 

 
 

 

32 commenti Commenta
utente anonimo
Scritto il 15 Ottobre 2008 at 21:28

salve ciurma! seguo il veliero dall’inizio della sua navigazione, sono salito a bordo giovane e inesperto e sono stato quasi sempre silente data la mia incompentenza in materia..
Dopo + di un anno di navigazione provo ad azzardare in questo momento così drammatico il mio pensiero…

Il sistema concepito come libero mercato è defunto.
Adesso gli stati sovrani, tengono in braccio il sistema morente e in un ultimo gesto di disperazione mettono in campo tutta la loro forza per tentare di rianimarlo. Questa fase di transizione è finalizzata a riparare il giocattolo rotto e farlo tornare come era prima, per lanciarsi di nuovo verso l’illusione della crescita infinita! concettualemente non si sta facendo nessun progresso ma ripetendo lo stesso errore che ha generato la tempesta perfetta! Gli stati dimenticano cosa essi rappresentano, la vita i sogni le aspettative di milioni di uomini,donne e soprattutto bambini, e adesso mentre si affanno a salvare il sistema finanziario che fino a poco tempo fa macinava profitti stellari, dimenticano noi, l’economia vera, le persone, il lavoro! non un euro dei 2500 miliardi saranno destinati a lenire le sofferenze del popolo!

così i consumi caleranno, le aziende che non falliranno ridurranno gli investimenti, disoccupazione, recessione, e peggio depressione, in un vortice che porterà per forza al disastro!

Nulla sarà più come prima, l’UNICA alternativa è il mondo alternativo sognato dal nostro capitano Andrea! un economia sostenibile per persone e soprattutto per l’ambiente! un ritrono indietro ai piccoli valori del nostro passato prima che l’egoismo e l’individualismo del denaro e dell’apparire distruggessero il nostro ottimismo e la nostra socialità!

Il nostro capitano ci indica la rotta, rotta che ho compreso fatto mia e lungo la quale guiderò me e la mia famiglia! Non ho capitali da investire e quindi per fortuna neanche da perdere! qui sul SERENITY ho apprezzato le lezioni di vita!

grazie andrea! per tutto!

P.S.

due chicche per te:

la FED di S.Francisco ufficializza la recessione:
http://www.wallstreetitalia.com/articolo.asp?ART_ID=628120
questa chicca introduce la seconda:

http://www.frbsf.org/publications/economics/letter/2006/el2006-32.html

Is a recession imminent?
questo titolava sempre la fed di san francisco nel lontanissimo 2006!

Capitan_Ð

utente anonimo
Scritto il 15 Ottobre 2008 at 21:48

TERZA RIVOLUZIONE INDUSTRIALE
Non si possono risolvere i problemi continuando a pensare nel modo in cui sono stati creati (A. Einstain), allora perche’ continuiamo a guardare indietro ? Qualcuno, Rifkin sostiene che e’ in corso la terza rivoluzione industriale, basata sulle energie alternative e idrogeno, possiamo partire da li per riconvertire il sistema industriale…qualcuno dice che non e’ possibile…tale sfida oggi non e’ un rischi ma un’ opportunita’ di crescita.
Massimo

p.s. se il Capitano lo permette posto il sito di Rifkin (http://www.foet.org/) saluti alla ciurma…non guardate indietro troverete solo il passato non il futuro !

Scritto il 15 Ottobre 2008 at 22:49

Leggi le dichiarazioni di oggi dell’ottavo nano e degli industriali sulle emissioni di anidride carbonica, l’ottavo nano vuole porre il veto al Consiglio Europeo sul pacchetto energia e ambiente.

Scritto il 16 Ottobre 2008 at 08:41

Bravo,

Mi piace come descrivi realmente la situazione globale, è utile avvisare sempre più persone, rischio annegare, meglio aspettare che il mare si calmi, e dopo fare un bel bagno.

utente anonimo
Scritto il 16 Ottobre 2008 at 11:18

Spero in un mondo migliore

Ciao capitano!

utente anonimo
Scritto il 16 Ottobre 2008 at 11:31

La TERZA RIVOLUZIONE INDUSTRIALE ci sarà quando il sistema di potere economico e politico legati a doppio filo, saranno costretti a “mollare” e lasciare che i popoli e la loro economia sia libera da condizionamenti e obblighi legali anche di tipo penale.
Le alternative ci sono ed altre si possono ricercare, basta lasciarle libere e dare la possibilità che vengano riconosciute a livello mondiale, secondo voi se uno avesse trovato un modo conveniente di sfruttare una fonte di energia rinnovabile, andrebbe a brevettarla!!!!!!, ho qualche dubbio a meno di non essere la multinazionale X o Y.
SD

utente anonimo
Scritto il 16 Ottobre 2008 at 12:25

cari marinai,
sono stao recentemente in un seminario con Rifkin, e riassumo telegraficamente i termini della sua terza rivoluzione industriale:

1. Ogni edificio può diventare una centrale elettrica (pannelli solari) e cedere energia alla rete quando questa non serve
2. La produzione decentralizzata dell’energia rinnovabile (fotovoltaico, eolico, maree ecc) abbasserà il costo dei combustibili fossili e toglierà potere alle multinazionali che “centralizzano” l’estrazione e distribuzione del petrolio
3. l’idrogeno potrà essere prodotto usando l’energia in eccesso e usato come mezzo di stoccaggio dell’energia stessa da utilizzare nei momenti di “picco”.

Il tutto sarebbe favorito dalla sinergia tra internet e telecomunicazioni moderne, che favoriscono un salto tecnologico.

Si tratta di un futuro roseo, ma la visione impone una serie di caveat: il fotovoltaico e le altre fonti rinnovabili producono solo elettricità, e il rendimento dei pannelli è attualmente troppo basso (12-15%): occorre una rivoluzione tecnologica e rimane il problema dei trasporti (30% dei consumi mondiali) e degli edifici (40/50% dei consumi mondiali)

Le multinazionali dell’energia non staranno a guardare mentre vengono scalzate dal loro ruolo dominante sul mercato.

Temo che in realtà si uscirà dalla crisi con una ricetta molto più classica: recessione, riduzione del potere di acquisto dei salari con corrispondente aumento della produttività e quindi della redditività delle aziende, ripartenza del ciclo economico.

Guido

utente anonimo
Scritto il 16 Ottobre 2008 at 12:54

E’ difficile zittirmi….ma Io veramente non ho parole…

L’umanità ringrazia.

Luca

utente anonimo
Scritto il 16 Ottobre 2008 at 13:34

il libero mercato è finito! Oggi lo stanno affermando in molti. Diamo il via agli aiuti di Stato,.
Ho paura| Aiuti a chi? il libero mercato ha fatto dei danni però non pocssiamo affermare che stiamo tanto male! Ora lo Stato avrè piu potere nei mercati, ma chi è lo Stato?
Poveri noi, passeremo dalle mani dei finanzieri a quelli dei politici… non aggiungo altro
un vecchio navigante… grazie Andrea

utente anonimo
Scritto il 16 Ottobre 2008 at 16:33

Salve a tutti,
Messaggio x il Capitano:

conosco personalmente l’autore de “Il rosso e il nero”, Ti assicuro che una bravissima persona persona, anche molto preparata, ma ciò che scrive si può definire in una parola “useless”. La prova ? Guarda cosa scriveva, per altro in buona compagnia, della crisi subprime a marzo/aprile 2007…..
solo per citare alcuni esempi.
Per il resto sono d’accordo con Te, c’è bisogno di un cambiamento culturale profondo, ma come mi insegnava un mio professore(ex gesuita), “i cambiamenti culturali in un impresa sono i più lenti e difficili da realizzare” figuriamoci in una societa, con un modello sociale cosi radicato come il nostro. Inoltre i cambiamenti da Te auspicati sono sicuramente necessari, ma molto costosi in termini economici ed in questo momento, ahime di soldi ce ne sono pochini, quindi, SI, sarà recessione a L lunga (3-4 anni) e speriamo non molta profonda. Sono altresi d’accordo con quanto si sta facendo adesso: salvare il sistema cosi com’è adesso, perche è l’unico che abbiamo AL MOMENTO, questo non vuol dire lasciare impuniti al loro posto i vari responsabili economici e politici, ci sarà, ci dovrà essere, il momento in cui fare i conti e saranno salatissimi. PER IL MOMENTO, ripeto chiudiamoci il naso e accontentiamoci delle pezze che sono state messe e speriamo che reggano perche altrimenti si aprirebbe scenari che definirei perlomeno “inquietanti” dove anche chi pensa oggi di non avere nulla da perdere, magari perche ha solo debiti, si accorgerebbe che le cose stanno diversamente.
Questo credo, con stima e simpatia

utente anonimo
Scritto il 16 Ottobre 2008 at 18:29

L’autore del rosso ed il nero , se non ricordo male definiva talebani quelli che la pensavano come Andrea. Sarà anche un ottima persona, basta solo che cambi lavoro e non faccia più l’economista che pontifica nelle trasmissioni televisive.
(Sia chiaro che non è il solo)

Mas

Scritto il 16 Ottobre 2008 at 20:00

Non si tratta di essere persone brave o cattive, ma di essere professionisti seri e in grado di fare un passo indietro.

Non ho mai, ripeto mai, sentito il signor Fugnoli fare un solo passo indietro, mai una sola volta che avesse accennato alle innumerevoli sviste del suo settimanale.

Lui è solo un tanti esperti che si sono lasciati affascinare da questo sistema, vuoi per un latente conflitto di interesse a descrivere sempre una crescita infinita, vuoi per una cieca fiducia nel sistema stesso.

Tempo fa scrissi un post dal titolo ” Errare humanum est ” a proposito della sottovalutazione del potenziale rimbalzo messo in atto nella primavera di quest’anno, rimbalzo sospinto dalla ” mano invisibile ” di un mercato che aveva assolutamente bisogno di salire per lasciare al sistema la possibilità di ricapitalizzarsi incantando tutti coloro che vedano la luce in fondo al tunnel.

Tutti sappiamo come è andata a finire, ma in quella occasione sentii il bisogno di ammettere la mia sottovalutazione anche se in fondo si trattava solo di restare in riva al fiume ad osservare l’esaltazione collettiva.

Ecco quello che non amo, in questo ambiente, spesso l’incapacità di ammettere i propri errori, e la superficialità dei media nel riproporre sempre e comunque le stesse persone magari reciclandole in ruoli diversi.

Non esistono druidi ed indovini, nessuno ha la sfera di cristallo, tantomeno io, ma navigando nell’oceano del realismo, senza ascoltare il canto delle sirene, consapevoli delle proprie forze e debolezze di può ambire all’orizzonte.

Icebergfinanza è la testimonianza di questo oceano di realismo e nulla più, affascinato dai messaggi della storia e dalla saggezza delle cose semplici!

Buona Notte Andrea

utente anonimo
Scritto il 16 Ottobre 2008 at 20:56

Carissimo Capitano,
non ho mai abbandonato il veliero, Ti ho sempre seguito in silenzio (confrontandomi con Bill) e desidero ribadirTi la mia gratitudine per il Tuo messaggio (economico, ma soprattutto etico/morale).
Ho appena letto un “post” su “soldionline” che Ti rende onore; lo allego:

http://www.soldionline.it/saperinvestire/a-microfoni-aperti/crisi-finanziaria-davvero-un-cigno-nero.

Poichè Tu sei una persona serena e non necessiti di tale augurio, auguro a tutti noi marinai che il Signore voglia mantenerTi saldo sul ponte di comando, senza sottrarTi troppo alla Tua famiglia….
Con riconoscenza ed affetto
Jack

utente anonimo
Scritto il 17 Ottobre 2008 at 06:16

Ma scusate, davvero nessuno pensa sia necessario intervenire SUBITO sui colpevoli di queste crisi in modo esemplare?
Non credete che finchè loro si godono i frutti delle loro malefatte, che peraltro continuano a fare, non potrà cambiare niente e che per la massa sarà sempre peggio? Davvero pensate che gli apparità un angelo e loro si pentiranno e abiureranno il dio denaro e il potere?
Vabbè essere buoni, ma non vi sembra di essere anche c………… ?

utente anonimo
Scritto il 17 Ottobre 2008 at 06:17

Firmo il 14
Ruggero.

utente anonimo
Scritto il 17 Ottobre 2008 at 10:46

Una domanda per chi ha nozioni di diritto piu’ fresche delle mie.

Dal poco che ricordo di diritto privato, almeno in Italia, c’e’ una norma che protegge in qualche modo l’acquirente dalal svalutazione di un bene oltre un certo limite (mi riferisco alle case qui).

Magari in Italia non e’ il caso….ma se negli USA ci fosse qualcosa di simile sarebbe un orgasmo vedere class actions partire da ogni angolo in barba a banche e/o speculatori immobiliari…

utente anonimo
Scritto il 17 Ottobre 2008 at 10:47

#14

“finchè c’è benessere non c’è rivoluzione” J.J. Rousseau

Quando tutti saremo consapevoli che il nostro lavoro è ricompensato da carta straccia svalutata non più sufficente per poter compensare le nostre necessità e che quella carta ci viene data dagli stessi che ne proclamano la necessità di esistere per il nostro bene, allora saremo consapevoli che quelle istituzioni e i loro sponsor ci hanno truffato da oltre 2 secoli.

ridiamo la moneta al proprio fine economico e ai suoi legittimi proprietari ossia le persone che ne accettano il valore.

il sistema attuale ha la politica che manovra l’informazione e controlla i sistemi giuridici, politica asservita ai banchieri che determinano le regole del gioco e coprono gli inganni con i loro oracoli riconosciuti ed infiltrati in ogni istituzione.

utente anonimo
Scritto il 17 Ottobre 2008 at 11:19

Capitano Andrea è arrivato il doblone?
Non so se ho sbagliato qualche procedura.
MM.

utente anonimo
Scritto il 17 Ottobre 2008 at 11:57

Sono d’accordo con #17 e con #14, mà chi può farlo se chi potrebbe non sà un bel niente della realtà e di quanto esposto dal Capitano Andrea. Provate a parlare di economia e moneta con chi ha le stelette, vi diranno che siamo tutti l…..i, che loro sì che sanno, che quello ha fatto così, che il comandante si è arrichito perche ha le p…….e. Se voi sapeste !!!!!

Il tempo farà giustizia, e la stà gia facendo !!!!!

SD

Scritto il 17 Ottobre 2008 at 21:14

Caro Ruggero non si tratta di essere buoni o cattivi, da tempo ritengo che i responsabili di questa crisi che siedono ai posti di comando spesso gli stessi che stanno cercando di traghettarci fuori da questo inferno da loro stessi creato per interessi economici o integralismi ideologici o accademici meriterebbero l’ergastolo come meriterebbe l’ergastolo chiunque provochi il fallimento di un’azienda in maniera consapevole.

Una sola curiosità caro SD, chi sarebbe il comandante che si è aricchito……..di quale comandante stai parlando!

Andrea

utente anonimo
Scritto il 17 Ottobre 2008 at 22:19

e no caro capitano!!! Ergastolo? così li devo pure mantenere a vita?

Si meritano i lavori forzati! , con una bella palla al piede, come era una volta!
E sono convinto di quello che dico, manca un po’ di cattiveria (meglio dire manca la severità), il buonismo degli ultimi anni ha portato a situazioni demenziali!!

MM

utente anonimo
Scritto il 17 Ottobre 2008 at 23:26

Mi è venuto un dubbio. Tutte queste inieizioni da parte delle banche centrali e gli indebitamenti degli stati per stampare moneta per salvare le banche creano guadagni enormi per le Banche centrali grazie al meccanismo del Signoraggio.
Le banche centrali sono di proprietà di Banche private. Questo vuol dire che oltre a salvare gli artefici della crisi indebitandoci paurosamente finiamo anche col fare arricchire le Banche che possiedono le Banche centrali grazie al Signoraggio?

per favore ditemi che sono in errore.

ciao
TAMU

utente anonimo
Scritto il 17 Ottobre 2008 at 23:41

Un altro dubbietto. Possiamo essere certi che dopo gli accordi di Parigi le Banche non salteranno davvero più? No perchè la storia del fondo interbancario da 103K euro la vanno poi a raccontare a qualcun altro. La voglio proprio vedere la colletta delle banche se viene giù una Banca che ha assets pari all’80% del PIL dell’Italia. Santoro ha osato essere un po’ meno ottimista in prima serata e subito Napolitano ha consigliato ai mezzi di informazione di non dare messaggi pericolosi. Lo so pure io che se scatta la corsa agli sportelli devono trasferire l’esercito dalle discriche alle banche (comunque sempre a difendere monnezza).
Visto che questo blog mi sembra serio, al contrario della propaganda dei Media, ci credete tutti sul fatto che le banche non salteranno e i correntisti possono dormire sereni leggendo dei numeri su un CC?

ancora grazie
TAMU

utente anonimo
Scritto il 18 Ottobre 2008 at 00:01

Capitano Andrea non intendevo indicare nessuno dei presenti con la parola “comandante”, ma tenterò di raccontare una storiella con i limiti della mia capacità di scrittura.
C’era una volta, molti anni fà, una spiaggia dove c’erano solamente delle belle pinete, qualche pescatore da spiaggia, un paio di colonie estive per i bambini e anziani, una stazione delle Finanze e forse un Vigile. Un giorno arrivo un comandante che aveva un cognome sconosciuto, un cognome di un altro luogo della nazione. Con il tempo nella spiaggia cominciarono ad arrivare i turisti e cominciarono a costruire i primi alberghi, negozi ed appartamenti; con i turisti arrivarono soldi e richezza per tutti quelli che vivevano in quel luogo, chi più e chi meno. Naturalmente non tutti riuscirono ad arrichirsi, ma chi aveva i contatti giusti e riusciva a gestire meglio gli investimenti che provenivano da fuori si sarebbe arrichito di più; addirritura ci furono delle persone che con la loro piccola busta paga riuscirono a costruirsi delle belle ville con parco, magari acquistare e costruire appartamenti e negozi ed affari vari.
La fine della storiella è che non servono tanti soldi per arricchirsi ma saper investire nei posti giusti al momento giusto.

Andrea spero di non aver comesso troppi errori e di aver raccontato una simpatica storiella.

SD

utente anonimo
Scritto il 18 Ottobre 2008 at 13:54

22 – Il tuo dubbio è sacrosanto e purtroppo le cose stanno proprio così.
Tartassati e sodomizzati; questo è il ns. destino.

Piero

utente anonimo
Scritto il 19 Ottobre 2008 at 12:32

mi rivolgo a tutti i naviganti ,e sopratutto ad : ANDREA .ti volevo far notare alcune cose , nel mio lavoro : commercio allingrosso :sta accdendo quello che successe nel 2001 ,erano mesi che non si lavorava ,quando il panico della borsa arrivò in televisione , come per incanto vi fu una ripersa molto forte , e duratura !!ora stà succedendo la stessa cosa ,settembre e ottobre ,stiamo lavorando moltissimo , dopo 1 anno di magra piena ,non voglio illudermi ma forse si incomincia a vedere il primo lumicino in fondo al tunnel???,un altra cosa sta accadendo ,che aiteranno i consumi ,la gente fa sempre il contrario vende ai minimi e compra ai massimi .quindi anno venduto quindi perlomeno metà soldi li hanno in tasca e badate bene sono tantissimi quelli che avevano comporato azzioni ; anche se tutti dicono il contrario , chi io in barsa mai !!,la classica frase di quelli che il giorno dopo li trovi in banca che comprano.detto questo ci sono anche molti inprenditori rimasti scottati nella inebriatura della borsa , ;mio padre mi ha sempre detto che gli aumenti della borsa sono un male x la piccola e media inndustria ,x il semplice motivo che funge da enestetco x gli imprenditori, e x la gente ,tutto questo non vuol dire che è ora di comprare azzioni : ciao a tutti MINGHIN

Scritto il 19 Ottobre 2008 at 19:19

Minghin, solo due parole, dimentica il passato, dimentica tutto questa non è una crisi paragonabile a nessun’altra crisi. Il futuro non lo conosce nessuno, possiamo solo immaginarlo!

Andrea

utente anonimo
Scritto il 19 Ottobre 2008 at 22:28

Ciao Capitano, tu ovviamente il futuro non lo conosci ma sai leggere le carte di navigazione come pochi, almeno fra i liberi di pensiero. Questo ti rende una delle poche voci che abbia il senso di ascoltare. E’ per questo che ti chiedo se hai anche solo un piccolo commento al mio dubbio (al post 23). Nel caso non avessi commenti in merito ti chiederei per favore solo di specificarmi se
1) non si può avere previsioni in merito
2) non è un argomento su cui ti vuoi esprimere
3) non è un argomento su cui ti puoi esprimere

scusami l’insistenza, grazie comunque

ciao
TAMU

Scritto il 19 Ottobre 2008 at 23:07

Caro TAMU, nessuna reticenza ad esprimere la mia opinione, semplicemente credo che la garanzia statale sia l’unica via, la nazionalizzazione seppur temporanea o definitiva degli istituti di credito l’unica soluzione al problema contingente.

Non sono in grado di poter dire se questa garanzia sotto qualunque forma sarà in grado di evitare ulteriori fallimenti bancari e non in quanto sappiamo benissimo che molte realtà non saranno supportate specialmente in America.

Restano da individuare gli effetti sul sistema finanziario della recessione in corso, effetti al momento non ancora scontati dal sistema stesso.

Comunque sia credo che questa crisi sia la migliore risposta a tutti coloro che vedono una manovra indotta dal sistema stesso, non credo assolutamente possibile che la nazionalizzazione parziale del sistema finanziario fosse nelle loro previsioni in maniera particolare dell’amministrazione americana!

Ritengo che la sottovalutazione complessiva di questa crisi, riconosciuta oggi da Trichet sia oggettivamente confermata!

Andrea

utente anonimo
Scritto il 19 Ottobre 2008 at 23:46

Grazie Andrea,

è solo che avevo notato delle incongruenze nei messaggi lanciati. Quando leggo che lo Stato sarebbe stato garante del fondo interbancario e contemporaneamente si dice che non faranno fallire nessuna banca rilevo una contraddizione. Se le banche non verranno fatte fallire non serve nessuna garanzia sul fondo interbancario. Mi era sorto il dubbio che fosse propaganda.

Inoltre sono convinto che lo Stato (parlo dell’Italia nello specifico) voglia salvare le banche (anche perchè se le Banche ai risparmiatori vendevano solo i loro prodotti, temo che i BOT siano prevalentemente nelle mani delle Banche e dunque il destino di Banche e Stato è legato a doppio filo) ma il dubbio vero è se ne ha la capacità oltre che la volontà.

grazie

ciao
TAMU

utente anonimo
Scritto il 20 Ottobre 2008 at 18:54

Banche garantite dallo Stato!
Ma chi garantisce lo Stato?

Berlusconi e Tremonti sono stati astuti e sibillini: interverremo se sarà necessario = nessuno stanziamento a bilancio e nessun effetto sul debito pubblico, per il momento.

E speriamo che se la cavino perchè se dovessero intervenire addio ai parametri di Maastricht e via a tasse forsennate per rientrare…

E che non gli venga in mente di mettersi a tassare con EFFETTO RETROATTIVO i depositi liberi su conti correnti e libretti di risparmio, come fece il caro Prodi anni fà…
sarebbe un bella mazzata per tutti i “liquidi”.

ciao a tutti
Marco Colacci

utente anonimo
Scritto il 20 Ottobre 2008 at 20:49

Sostenere Icebergfinanza?

SI’ !
E’ la sola risposta a questa domanda. Non ci sono nè ma nè boh.

E la motivazione è principalmente legata al perchè siamo qui:
quello che leggiamo in qualche modo ci torna “utile”.
Sia che ne condividiamo o meno il contenuto o le conclusioni, sia che amiamo o meno gli ideali che lo ispirano, sia che ci fidiamo o meno di quello che ci racconta, sia che abbiamo un fine speculativo o di tutela dei nostri risparmi, sia che ci serva solo ad imparare o sentire una voce differente, per qualsiasi ragione noi siamo qui in qualche modo stiamo utilizzando il “lavoro” altrui. IL SUO!

Il lavoro di Andrea, per quanto ci riferisca non essere la sua principale occupazione (ma di tempo ne deve assorbire veramente tanto) nè una sua fonte di reddito (una passione e gli ideali che la guidano non hanno prezzo), richiede impegno, dedizione, intelligenza e SOLDI.

Icebergfinanza è una grande fonte di informazioni, raccolta e sistematizzata in modo autonomo e libero per noi dal suo Autore. E l’informazione costa: abbonamenti, sottoscrizioni, iscrizioni a siti, documentazione di base…

Andrea ha anche deciso di “risparmiarci” la pubblicità e questo è un ulteriore segnale del rispetto che ha per i suoi lettori. In realtà, volendo e avendo tempo, potrebbe selezionare gli inserzionisti ed offrire un “servizio” con un potenziale valore per noi lettori e per gli inserzionisti. Bontà sua non lo ha fatto. Per quanto tempo resisterà? Dipende anche da noi.

Le fonti che utilizza Andrea sono lì, a disposizione di tutti, in bella mostra nella colonna di sinistra del blog, in ogni articolo è riportato il link al sito originario così che ognuno di noi possa imparare autonomamente a “trovare” un proprio percorso e i propri riferimenti informativi e a sviluppare una propria cultura economica e finanziaria, soprattutto pratica oltre che teorica. Lodevole condivisione!

SOSTENIAMOLO E CONDIVIDIAMO con lui le spese come lui ci sostiene e le condivide con noi.

QUANTO? L’offertà è libera come libero è l’accesso al suo blog. Ognuno può contribuire secondo la propria capacità, propensione, soddisfazione. Ci sarà la riconoscenza e il grazie di Andrea che rinfrancano e ripagano ampiamente del nostro piccolo/grande sforzo, qualunque esso sia.

Per farvi un èaop di raffronti e di idee:
– Il Sole 24 Ore costa 310,00 Euri (già scontato del 30%) e la profondità delle analisi che fa Andrea non ce la offre…
– Ogni voto a favore del nominato di turno nelle varie Isole dei famosi, Talpe, Amici e compagnia cantanti costa 1,00 Euro (2 Euro dal telefono fisso!), ma volete mettere la differenza dall’intrattenimento di un articolo di Andrea (e solo questo week end ne ha sfornati 3!)…
– Un caffè costa 0,90 €, ma quanto ci tiene svegli e attenti Icebergfinanza?

Ogni multiplo di 1,00 Euro è probabilmente un bel segnale di apprezzamento e tanti più zeri ci sono dietro tanto più avrete soddisfazione ad aver sostenuto Icebergfinanza e la libera informazione che il suo Autore Andrea Mazzalai ci mette a disposizione gratuitamente.

Grazie, Andrea.

Grazie a tutti voi che saprete accogliere questo invito a sostenere e condividere.

Un abbraccio ad Andrea.

Buona serata

Marco Colacci
🙂

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