GERMANY…IL BUCO FINANZIARIO CON IL PAESE INTORNO!
Ieri su segnalazione di un nostro caro compagno di viaggio… Germania al voto, tre bombe a orologeria sull’economia tedesca – ma a noi dell’informazione indipendente, primi in Italia a segnalare il rischio, interessa per il momento la terza bomba…
Banche. Del terzo problema non si vuole nemmeno parlare. «Le banche tedesche faranno da sole», disse qualche tempo fa il ministro delle Finanze, Wolfgang Schäuble, alla richiesta europea di aumentare il capitale. La verità è che la questione banche la Germania preferisce risolverla in casa e con potenti iniezioni di soldi pubblici. L’intreccio fra la politica e istituti come le casse di risparmio e le Landesbanken, controllate dalle regioni, è strettissimo e Berlino non ha intenzione di allentarlo. Per questo ha resistito strenuamente all’allargamento della vigilanza unica europea anche a questi istituti. Anche a costo di pagare per le loro malefatte. Dopo la crisi finanziaria globale, il Governo è intervenuto in Ikb (il primo fallimento nella crisi dei subprime Usa), Hre, Commerzbank e diverse Landesbanken. Il costo è stato di 680 miliardi di dollari, il 12,8% del pil, secondo il Fondo monetario, quasi il doppio della Spagna. E nella bad bank finanziata con i soldi pubblici, gli istituti tedeschi possono scaricare di tutto, anche titoli del debito sovrano europeo. Chiaramente in Germania, è politicamente più facile da far digerire all’elettorato il salvataggio delle banche locali che quello dell’eurozona. dal nostro corrispondente Alessandro Merli – Il Sole 24 Ore
Se avete tempo e voglia … The Landesbanken: Inside Germany‘s… il resto è compito della verità figlia del tempo!
Buon fine settimana a tutti e se avete tempo rileggetevi il nostro Machiavelli!
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Buongustaio… dal naso soprafino un anticipo lo abbiamo avuto in Baviera con il risultato dei Freie Waehler un abbraccio !
ehi VOI 2 ITALIANI coraggiosi e generosi 😉
sono tutti, o meglio quasi TUTTI perfidi e disonesti nei confronti dei No-Alemanni. 😈
se ne accorto perfino Alessandro Merli quando scrive:
E nella bad bank finanziata con i soldi pubblici, gli istituti tedeschi possono scaricare di tutto, anche titoli del debito sovrano europeo. Chiaramente in Germania, è politicamente più facile da far digerire all’elettorato il salvataggio delle banche locali che quello dell’eurozona.
la Merkel continuerà indisturbata…a prescindere del 5, 7 % della nuova forza politica Alternativa per la Germania, Lebensraum. 😈
è tutto un piano per illudere qualche Crucco e soprattutto i non Alemanni ( cioè noi ITALIANI ) così come i ricorsi Costituzionali contro le misure Euro…ahh 😈
scommettiamo che la Crande Germania Non Uscirà unilateralmente mai dall’EURO ? 😈
e questo mio pensiero lo devo grazie ad una traduzione di Voci dalla Germania che sapientemente rivelava che anche i Leaders di AfD in caso di uscita dell’ITALIA e fratelli “polli” non Alemanni dovranno SALDARE I PROPRI DEBITI-TARGET2 IN EURO e non nella nuova eventuale moneta svalutata….
AfD tiene molto a cura le sorti della BUBA 😈
e anche il corriere (via dagospia) si sveglia secoli dopo il caro Capitano
EURO? NEIN DANKE! – GLI ANTI-EURO TEDESCHI A UN SOFFIO DAL PARLAMENTO, MERKEL RISCHIA LA GRANDE COALIZIONE COI SOCIALISTI
Il partito “Alternativa per la Germania” potrebbe arrivare al 5% che serve per entrare nel Bundestag – Vogliono una “rottura ordinata” dell’area euro, tornare al marco, limitare l’immigrazione – Schaeuble li considera “pericolosi”. Anche perché i crucchi, con l’euro, hanno solo guadagnato…
Paolo Lepri per “Il Corriere della Sera”
Allarme blu, come i colori del partito anti-euro fondato in primavera dall’economista Bernd Lucke e diventato in pochi mesi la principale novità della politica tedesca. A tre giorni dal voto, Alternativa per la Germania (AfD) viene accreditato per la prima volta da un sondaggio Insa pubblicato dalla Bild di una percentuale di voti (il 5%) in grado di superare la soglia di sbarramento. Era da tempo che si parlava di un’area di consensi variabile, difficile da calcolare. Ora la possibilità concreta che una pattuglia di euroscettici arrivi in Parlamento sta movimentando le ultime battute della campagna elettorale.
Una eventuale affermazione dei nemici della moneta unica e sostenitori del ritorno del marco rappresenterebbe una svolta significativa negli equilibri della prossima legislatura. In primo luogo perché potrebbe rendere impossibile la riconferma dell’attuale maggioranza «nero-gialla» (cristiano-democratici, cristiano-sociali e liberali) che sostiene il governo Merkel.
Guardando ai numeri, con Alternativa per la Germania in Parlamento – che vi entrino i liberali oppure no – sarebbe molto probabile un accordo per un governo di grande coalizione tra Cdu-Csu e socialdemocratici. In secondo luogo, la presenza nel Bundestag di Lucke e dei suoi uomini potrebbe tenere sotto pressione il futuro governo e condizionare almeno in parte i comportamenti di quei settori delle schieramento conservatore che in passato hanno espresso riserve sulle politiche di aiuto ai Paesi europei indebitati.
Alternativa per la Germania è favorevole ad una «rottura ordinata» della zona euro e non ritiene un tabù il ritorno al marco. Lucke, cinquantuno anni, docente di macro-economia all’università di Amburgo, sostiene la necessità di creare unioni di valute di dimensioni più piccole e ritiene che i Paesi dell’Europa meridionale non possano rimanere inchiodati alle politiche indispensabili per restare nella moneta unica. In un primo tempo i dirigenti della Cdu si sono chiesti se contrastare con forza i nuovi avversari o ignorarli.
Con l’avvicinarsi delle elezioni il confronto si è fatto più serrato. L’ultimo ad intervenire è stato il ministro delle Finanze Wolfgang Schäuble, secondo cui sostenere che la Germania starebbe meglio senza l’euro è «profondamente sbagliato, del tutto non credibile e pericoloso per il nostro benessere».
Non ci voleva forse il vecchio leone cristiano-democratico per ricordare anche che la Germania si avvantaggia più di tutti della moneta unica perché è un Paese leader nel campo delle esportazioni. Intanto i dirigenti di AfD – oltre a Lucke un altro economista, Joachim Starbatty, capolista a Berlino, e Beatrix von Storch, duchessa di Oldenburg e lontana parente di Filippo di Edinburgo – girano la Germania spiegando agli elettori di non essere un partito «monotematico».
Nel campo della politica internazionale guardano con attenzione ad un nuovo rapporto con la Russia. In politica interna alcune delle loro parole d’ordine, come per l’appello per una immigrazione più legata alla qualificazione e meno garantita dal welfare, assomigliano a quelle dell’estrema destra. La possibilità che il nuovo partito attragga consensi in quel mondo, che non ha tradizionalmente rappresentanza politica a livello nazionale, è stata messa in rilievo più volte dagli esperti. A Berlino, pochi giorni fa, nel corso di una manifestazione di Alternativa per la Germania, sono stati bruciati vicino alla Porta di Brandeburgo fac-simile di banconote da 500 euro. Un gesto che è sembrato ignorare alcuni terribili precedenti storici.
Anche perché i crucchi, con l’euro, hanno solo guadagnato
Anche perché i crucchi, con l’euro, hanno solo guadagnato
Anche perché i crucchi, con l’euro, hanno solo guadagnato
AfD è la ruota di scorta.
quando scoppierà il casino , cioè il debito privato ( e non tanto quello pubblico) non sarà più gestibile attraverso le banche….. CHE FALLIRANNO…
i Capi Crucchi daranno risalto al nuovo Partito A f D . Te capì ITALIANO ?
Continuo a non capire il sottinteso senso di soddisfazione che permea quest’idea che anche la Germania possa crollare. Che grande vantaggio potremmo avere dalla sua esplosione? Che piaccia o no, nel momento che questa crollasse, saremmo noi che pagheremmo di più, visto che dovendo puntare comunque su qualcuno, credo che le scarse risorse si ripunterebbero sui crucchi, che hanno una forte realtà tecnico/industriale,non certo sulla nostra capacità parassitica, con spaghetti e mandolino. O sbaglio? Mi sembra un pò il discorso di quello che si taglia le palle ecc.ecc. .
Provate a rileggere i VOSTRI commenti sui vari blog, e gl’insulti che noi italiani rivolgiamo a noi stessi. Se la pensiamo cosi noi, figuriamoci gli altri.
ehi KURS non fare il riflessivo dei miei stivali….
perchè noi ITALIANI SIAMO SEMPRE PRONTI A CRITICARCI O A DENUNCIARCI…e quasi tutti gli altri ( Alemanni, Francesi in primis ) no ? 😡
ehi KURS , forse quei fannulloni dei Cardinali romani con il Cattolicesimo e le sue colpe, peccati ?
ma l’originalità, lo spirito critico che si ha in ITALIA, in Lebensraum se lo possono solo sognare.
abbiamo bisogno di 10-15 anni di SPIRITO DI GRUPPO , PATRIOTTISMO…e si sistema tutto.
prima si neutralizza tutto o quasi tutto il sistema fiscale, che altro non è che un sistema pianificatore comunista volto ad espropriare senza indennizzare la proprietà privata e cono essa la libertà individuale. E nel fare ciò pensare SEMPRE che la piccola impresa è il fulcro del benessere per una buona società fondata sul lavoro e sulla famiglia. 😀
Kurskit, ti faccio notare che alle ore 10.47 del 21 settembre 2013 scrivi:” non certo sulla nostra capacita’ parassitica, con spaghetti e mandolino” . Alle ore 10.49 sempre del 21 settembre 2013, dopo 2 minuti hai la faccia tosta di scrivere:” Provate a rileggere i VOSTRI commenti sui vari blog, e gl’insulti che noi italiani rivolgiamo a noi stessi. Se la pensiamo cosi noi, figuriamoci gli altri.”
Kurskit, ma i tedeschi o la Ue ti danno qualcosa per fare il provocatore?
Alla Merkel, ed all’SPD un successo di AFD con il superamento del 5% creerebbe un mare di problemi , l’unico modo per arginarli sarebbe stato dire chiaramente ai tedeschi che LORO , dall’EURO hanno guadagnato più di tutti gli altri, un’operazione verità che Merkel NON ha voluto rischiare di fare.
La politica è un gran brutto mestiere. In Germania come in Italia
caro Stanziale, il mio intervento sui “vostri” commenti, è solo perchè mi sembrava evidente su chi IO faccia ricadere gran parte delle nostre disgrazie, cioè su noi stessi. Tutti i miei interventi, o quasi, vedi anche il mio blog http://www.laforzamotrice.it si basano sul fatto che noi Italiani siamo soprattutto un’insieme d’individui e non un popolo, fatto questo che ci impedisce di fare massa, di migliorare. Sembra che abbiamo, nella stragrande maggioranza dei casi, l’unico scopo di “dare la colpa a qualcun altro”, o cercando le colpe altrui per autoassolverci dalle nostre, il classico “tutti colpevoli = nessun colpevole”. Che poi questo abbia a che fare con la nostra cultura religiosa , che si riassume con “tanto alla fine basta pentirsi e non paghiamo dazio” sicuramente c’è del vero. Noi italiani, non tutti ma molti, siamo infarciti da una mentalità “mafiosa”, dalla logica degli amici degli amici e dei parenti, cosa in parte naturale, ma da noi, esasperata. Questo significa da un punto di vista pratico, delegare ad altri la responsabilità, perchè se io vado da un’amico, vado “in fiducia” evitando di dover scegliere, cosi in caso di fregatura, io non ho sbagliato, ma sono stato “tradito”, sono il buono, la “povera” vittima.
Kurskit ,vedo che affermi l’uscita della Germania dall’euro essere un un disastro per L’Italia….bene,bene ora mi sei molto CHIARO;buon lavoro…. 💡
Buona domenica
Visto che in molti sono “innamorati” della moneta fiduciaria (a corso forzoso) denominata EURO, forse vi farà piacere leggere questo articolo:
http://goofynomics.blogspot.it/2013/09/gli-europei-stanno-meglio.html
Ed intanto che attendiamo, come scrive spesso il Capitano, che la “Verità sia Figlia del Tempo”, vorrei ricordare che non sempre l’innamoramento sfocia in amore hehehe.
Poche chiacchere e più fatti.
SD
Germania ore 00.40: andiamo a vedere cosa fanno quei fenomeni(a sentire Kurskit). I seggi sono chiusi dalle 18 e ancora nessuno sa (ho guardato anche i giornali tedeschi) se la Merkel ha la maggioranza assoluta e se l’afd entra nel parlamento. Pare sono al 70% dello spoglio. Non fo’ per dire, ma dopo 6 ore e mezzo in Italia, il Viminale ha il 99% almeno dello spoglio, salvo qualche centinaio di seggi (al sud di solito, o dove ci sono contestazioni) .
Chi è il nemico?
Un tempo il nemico era l’invasore alle porte. Il barbaro, l’unno, il turcomanno, il tedesco. Era tutto più chiaro, si sapeva contro chi combattere. Si vinceva, si perdeva, ma per farlo si imbracciava un fucile. Chi è il nemico oggi? Chi ci sta riducendo in povertà? Chi distrugge il tessuto sociale, il diritto alla salute, alla pensione, all’istruzione, a un lavoro che non sia miserabile? Dov’è il nemico? E’ nell’aria, invisibile come un virus. Incomprensibile. Ha mille facce e nessuna. Spread, LTRO, debito pubblico, derivati, patto di stabilità, BCE, FMI. Il cittadino si sente spinto nell’ignoto. Non può capire. Come potrebbe? Vede solo i risultati. Quello che gli capita quotidianamente. Osserva il baratro, la scomparsa della classe media, i milioni di persone catapultati sotto la soglia della povertà, la disoccupazione, la nuova emigrazione. Avviene qui in Italia, ora, in un Paese che un tempo non lontano era tra i più industrializzati del mondo. E allora? Dov’è il nemico? Chi è il nemico? Dove bisogna scavare le trincee? C’è un senso di estraneazione diffuso, come se quello che ci sta capitando non fosse del tutto reale. Pensiamo che forse ci sveglieremo e quei nomi incomprensibili svaniranno come sogni all’alba. Spread? Tutto pensavamo tranne che la nostra vita sarebbe stata travolta dallo spread. Una rivoluzione, un colpo di Stato, una guerra erano nell’ambito del possibile, ma essere travolti da una parola inglese, spread, che rapporta il valore dei nostri titoli di Stato a una parola tedesca, bund, il titolo pubblico tedesco, ecco, questo non potevamo prevederlo. Una volta c’era il rischio del terrorismo internazionale, adesso c’è la paura della Troika. Cosa ci succederà se finiremo nelle grinfie della Troika? Parlavo con il mio panettiere. Sfogliava il giornale. Ha paura di chiudere per le tasse e per la crisi. Mi ha detto “Legga qui, è l’aumento dello spread la causa di tutto. Lei che è un comico può spiegarmi perché?”. Le bombe nucleari si sono trasformate in ordigni finanziari. I cacciabombardieri in agenzie di rating. All’improvviso ti ritrovi BBB- o junk, spazzatura, e a chiedere la carità per un declassamento. Chi decide per noi? Non lo sappiamo e tiriamo pugni al vento. Chi è il nemico?
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Vedo ora su euronews, che le proiezioni darebbero la Merkel trionfante a 301 seggi su 606. Quindi, il centro sinistra e sinistra hanno 305 seggi, almeno con la numerazione araba, poi non so’ che calcoli fanno in Germania per fare le maggioranze in parlamento. Anche i giornali italiani tutti a festeggiare la Merkel. Bah…
E che dire di questo titolo:Elezioni tedesche: trionfa la Merkel con il 41,5%, sfiora la maggioranza assoluta. Si vede che in germania la maggioranza assoluta la si ottiene con il 42% mentre la stupidità giornalistica italiana la si vede al 100% con valore pari a ZERO.
Continuo ad aspettare una risposta, perchè secondo voi se la Germania uscisse dall’euro noi ne saremmo avvantaggiati? Tra l’altro loro vendono nei paesi dell’EST, in Cina, negli USA cose con cui noi siamo solo in parte in concorrenza, o vorreste dirmi che ci considerano pericolosi concorrenti che sò, nelle Automobili? Chi acquista un’Audi poi comprerebbe la Bravo? O l’orrenda Thema? Sono appena stato operato e tutte le macchine erano siemens o Philips, noi con cosa reagiremmo? Dove siamo alla loro altezza, nelle macchine transfert, siamo già in concorrenza coi tedeschi, ovunque. Sono di Brescia, lo so. Tra l’altro, veniamo ai fatti, chi di voi ha un’auto tedesca? E non ditemi che chi ce l’ha l’ha presa perchè era economica grazie al cambio.
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Come sempre ottimo e puntuale.
Vorrei ricordare che un’altra grana non da poco pesa sul futuro della Germania e dell’Eurozona: le elezioni tedesche. Non tanto la Merkel, ma il ruolo del partito AfD.
Se raggiunge il 5% ed entra nel Bundestag… potremmo ritrovarci con scenari che oggi non immaginiamo nemmeno.
Blocco del processo di europeizzazione, stop ad unione bancaria, fine dei salvataggi, e addirittura Germania che chiede LEI di uscire dall’Euro.
Ovviamente sono solo mie considerazioni, come sempre discutibilissime ma…tenetene conto.
Un abbraccio a tutti e anche all’amico nonchè compagno di viaggio Andrea.
DT