DEPOSITI NON ASSICURATI: GHIZZONI IL DIJSSELBLOEM ITALIANO
Magari qualcuno di Voi me compreso pensava che il bisogno ogni tanto di far sfiatare il gas accumulato nel cervello fosse solo una prerogativa di qualche burocrate europeo come ad esempio il ministro delle finanze del buco privato con il Paese intorno, ovvero l’Olanda come abbiamo visto ieri.
Inutile che cerchiate la notizia che condivido oggi con Voi, sui media o quotidiani italiani, certe notizie le potete trovare solo su Icebergfinanza o su METEOECONOMY la nuova stazione meteo economico/finanziaria di qualità.
Ve la riporto in inglese cosi evitiamo che qualcuno mi accusi di essermi inventato tutto o magari che lo stesso Ghizzoni dica che la stampa e Bloomberg lo hanno frainteso, visto che va tanto di moda…
Uninsured deposits could be used in future bank failures provided global rulemakers agree on a common approach, according to Federico Ghizzoni, the chief executive officer of Italy’s biggest lender, UniCredit SpA. (UCG)
Cutting large deposits in failing banks, along with other liabilities such as bonds, to offset losses is acceptable as long as small savers’ funds remain protected, Ghizzoni told reporters in Vienna late yesterday. The European Union has to introduce identical rules in all of its member states and ideally those rules would be coordinated globally, he said Including deposits “is acceptable if it becomes a European solution,” said Ghizzoni, 57. “What we cannot accept is differentiation country by country inside the same area. I would strongly suggest to make this decision not only within Europebut within the Basel Committee, where all countries are represented. Otherwise we would open the market for arbitrage.” Bloomberg
I depositi non assicurati, tradotto in italiano quelli sopra i 100.000 euro potrebbero essere utilizzati in futuro per coprire i fallimenti bancari in accordo su un approccio comune, secondo Federico Ghizzoni, l’amministratore delegato del più grande istituto di credito in Italia, Unicredit
Il taglio dei grandi depositi nelle banche in fallimento, insieme ad altre passività, come le obbligazioni, per compensare le perdite è accettabile a condizione che i fondi dei piccoli risparmiatori “rimangano protetti, ha detto Ghizzoni ai giornalisti a Vienna ieri in tarda serata. L’Unione europea deve introdurre regole identiche per tutti i suoi Stati membri e idealmente, tali norme dovrebbero essere coordinate a livello globale.
Mi fermo qui, tenetemi fermo!
Icebergfinanza è l’unico blog in Italia che da oltre 4 anni, ben prima che arrivasse qualche grillo parlante, prospetta la nazionalizzazione come unica soluzione per un serio tentativo di risoluzione di questa crisi, sulle orme della crisi nordica degli anni ’90 invece che perdere tempo con soluzione stile “double lost decade” giapponese.
Nazionalizzare una banca significa far pagare a chi ha sottoscritto capitali di rischio il fallimento della banca, obbligando gli azionisti e di seguito gli obbligazionisti a subire le conseguenze di un investimento sbagliato. I depositi dei correntisti, dei risparmiatori non si toccano non si toccano non si toccano!
Se qualcuno crede ancora alla leggenda metropolitana dell’assicurazione dei depositi bancari sotto i 100.000 euro all’interno di una depressione economica e crisi sistemica di queste dimensioni, beato lui, vive nel mondo delle meraviglie.
In caso di crisi sistemica come accaduto a Cipro e che accadrà solo in Italia, come è ovvio, visto il parere di qualche idiota del senno di poi che nessuno mai verifica, sulla base dei fondamentali, il fantasma del controllo sui capitali diventerebbe realta’, soprattutto se in Europa qualcuno senza fare nomi, mira a coinvolgere anche i depositi dei risparmiatori per favorire una fuga di capitali verso le buche o le voragini con le banche intorno che si trovano nel leggendario nord europa o addirittura i buchi privati con il paese intorno, si quello della zucca…vuota!
Una volta che questa guerra sarà finita, mi toglierò tante soddisfazioni e credetemi non farò prigionieri!
Per chi volesse sostenere liberamente il nostro viaggio è disponibile MACHIAVELLI 2013 UN ANNO DOUBLE FACE un post da non perdere sulle prospettive geopolitiche, macroeconomiche e tecniche di un anno che si preannuncia decisamente DOUBLE FACE!
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Correggetemi se sbaglio, ma Unicredit non ha parecchi interessi in Germania?
E quindi un eventuale fuga di capitali dall’ Italia verso paesi “più sicuri” può rientrare nei suoi interessi. Insomma Ghizzoni parla anche pro domo sua.
Ma non esiste nessuna banca solo Italiana che si faccia un pò di pubblicità comparativa con banche nordeuropee mettendo in paragone i bilanci?
Tanto per restare tranquilli:
” L’UE PIANIFICA DI CONFISCARE I DEPOSITI IN TUTTA L’EUROZONA ”
http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=11689
“Il Parlamento Europeo sta per votare una legge per la “risoluzione” delle banche in difficoltà la cui bozza è stata presentata dalla Commissione EU il 6 giugno 2012, basata su uno schema di bail-in che include la confisca dei depositi al di sopra della quota garantita di 100 mila euro. …. ”
Allegriaaaa. 🙄
MONTI CONVOCA IL CONSIGLIO DEI MINISTRI NEL WEEK END. PATRIMONIALE ? – CONTROLLO DEI CAPITALI ? – FALLIMENTO DI UNA GRANDE BANCA ? OPPURE…
http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=11691
Un altro”visionario” come Icebergfinanza ?
Ci risentiamo lunedi.
Senza magari devono prenderli da quella gente a costo di scannarli vivi!
Questa guerra prima o poi finirà, come tutte le cose a questo mondo, solo che lascerà una scia di morti illustri e di modifiche dei rapporti tra datori di lavoro e lavoratori: stato sociale, istruzione pubblica, sanità pubblica, risparmio privato depredato, distribuzione del reddito ancora più sperequata di adesso, aumento delle ore lavorate per lavoratore, disoccupazione strutturale, massima flessibilità dei lavoratori, crescente insicurezza nei percorsi di vita (condizione esattamente contraria a quella occorrente per pianificare una vita e soprattutto una buona famiglia), ecc., il tutto con un prepotente ritorno al passato cancellando di fatto, in pochi anni, decenni di lotte e conquiste sociali in nome della produttività (per produrre chissa poi cosa per chissa chi visto anche l’insostenibile livello di consumismo raggiunto), del PIL, della globalizzazione, della massimizzazione del guadagno di pochi a danno di tutti gli altri, senza neanche una minima attenzione alla qualità della vita delle persone che si fonda, a mio parere, più sull’assenza di conflitti continui con gli altri, nella gioia di vivere in mezzo a gente serena perché a sua volta gode di una vita con pochi conflitti ed incertezze, cercando soddisfazioni nei rapporti umani, nella correttezza reciproca, nel fare bene il proprio lavoro, nel dedicarsi alla propria famiglia, nel dedicarsi ad attività culturali, creative e ricreative, piuttosto che sulla vana ricerca di soddisfazione di bisogni materiali a cui non si trova mai fine, nella smisurata sete di possesso di cose e potere sulle persone per aumentare all’infinito il proprio tornaconto; ovvero avere tanto tempo libero, pur con limitatezza di reddito, per crescere interiormente, che avere poco tempo libero e poca serenità e tanto reddito che non trova altro sfogo se non nel consumo di beni materiali.
La cosa che non mi fa dormire è che, apparentemente, siamo in pochi a rendersi conto di tutto ciò e siamo anche in pochi a mostrare interesse per questi problemi che sono vitali per la qualità della vita presente e futura di noi e dei nostri figli e di miliardi di altri uomini, e che pur rendendosi conto bene che finirà male per la gente comune (i fessi), siamo, purtroppo, solo spettatori del nostro triste destino senza poter fare nulla per modificarlo sensibilmente, in balia di forze largamente preponderanti, agevolate dalla avidità e dalla stupidità umana, forze che remano potentemente in senso contrario alla massimizzazione del benessere comune.
Occorrerebbe una rivoluzione profonda nelle coscienze delle persone, guidata anche da un diverso modello educativo; purtroppo già due millenni fa qualcuno sosteneva queste tesi ed il più noto è stato crocefisso e dopo di lui le cose non sono poi migliorate molto nella sostanza delle cose.
Oltre che agire bene nel nostro piccolo, prendendo vari schiaffi però nel frattempo, possiamo solo sperare che cambi qualcosa per una fortuita convergenza astrale.
Buona fortuna a tutti
PS un immenso grazie al capitano per la sua incessante opera di vera informazione
Icebergfinanza è l’unico blog in Italia che da oltre 4 anni, ben prima che arrivasse qualche grillo parlante,
ma va la grillo parlava di fallimenti 10 anni fa e passa dal caso parmalat e da quando si presento all’assemblea di telecom,certo che ne avete di coraggio,a proposito icerberg finanza che diceva di parlmalat buy con tre AAA,che paese di ……………………….
vergognatevi
Trollalero trollala… finalmente un troll… usa google e trovami quando mai Icebergfinanza ha parlato di Parmalat di rating o di acquistarla visto che non si parla di singole azioni su questo blog… caschi male con il sottoscritto e rischi di fari male!
il troll sei tu semmai,non hai risposto chi ha parlato prima di nazionalizzare le banche non è certo icerbergfinanza ti ripeto cerca in rete e vedrai che trovi le risposte,su parmalat era na battuta.
saluti
infatti…era un “magari” ironico…..perchè ti assicuro che idee a proposito ne avrei…e penso che in questo periodo coincidano con quelle di molti. E’ incredibile come si stia realizzando questo esproprio proletario al contrario….tra tasse sulla casa, servizi, imposte personali e sui consumi, carburanti, alimentari, e adesso anche i soldi in banca…e poi dicono che non vogliono mettere la patrimoniale….non hanno alibi….c’hanno messo un battito di ciglia a cambiare le pensioni in Italia a espropriare i depositanti a Cipro e vorrebbero far credere di non poter pescare i soldi nei forzieri dei paradisi di vario tipo (ivi compresa la Svizzera). Ma a chi la vogliono raccontare
Mostrami qualcosa di serio link o video antecendente al 2007 quando ne parlai e poi ne parliamo …
Andrea non badare ai viandanti.
Quelli vanno vengono e decantano da soli.
Preserva l’umiltà che ti ha sempre contraddistinto.
Non credo tu debba spiegare o mostrare a nessuno la tua preparazione.
Con stima
saluti
Gianni(MI)
In effetti questo consiglio dei ministri nel week end e’ sospetto. Subito dopo la avvenuta riconferma da parte di Napolitano & Draghi , all’agente sMonti , della licenza di uccidere (l’economia italiana)
Nessun problema nel fine settimana, in questo fine settimana alcune decisioni hanno bisogno di decreti e senza Parlamento i decreti sono carta straccia…
Andrea a quando il Nostro Partito ?
Lega Imprenditoriale d’ Azione 😉
Ghizzoni è comandato da Joseph von Vita, presidente di Unicredit….. 😈
io seguo Mazzalai da sempre , e lo posso testimoniare ad alta voce 😈 :
Icebergfinanza è l’unico blog in Italia che da oltre 4 anni, ben prima che arrivasse qualche grillo parlante, prospetta la nazionalizzazione come unica soluzione per un serio tentativo di risoluzione di questa crisi, sulle orme della crisi nordica degli anni ’90 invece che perdere tempo con soluzione stile “double lost decade” giapponese.
il punto odierno di Zibordi su euro ed ITALIA
http://www.cobraf.com/blog/default.php?idr=123520329#123520329
GHIZZONI IL DIJSSELBLOEM ITALIANO.
non sono cliente UNICREDIT, ma basterebbe spostare un po soldi dai conti
Unicredit ad altra banca.
Ha invidia forse degli EX Profumo, Mussari & co di MPS.
o sta dicendo che con la crisi in SLOVENIA, sarà soggetto ancora a perdite non indifferenti
da mettere a bilancio, e vorrebbe che a pagarle siano i depositanti UNICREDIT.
l’ennesimo ………….
Andrea Mazzalai senza un Partito Nazionalista e molto determinato, MAI MAI MAI SI NAZIONALIZZERANNO LE BANCHE ! purtroppo 😥 😈 😈
qualcuno di voi ha una spiegazione razionale per il calo odierno del 20% dello spread tra OAT e bund 10yr?
Vermiciattolo sgombera torna a strisciare dai tuoi padroni e non provarci proprio,qui caschi moolto male !Le caxxate quà non funzionano e i boccaloni su cui puoi far presa razzolano da altre parti .Qui esiste una cosa che ti fà orrore,esiste la CONSAPEVOLEZZA, vai a spargere il tuo letame altrove,VENDUTO.e NON DARTI PENA DI RISPONEDERE le tue parole sono come il peto nell’aria.
ppprrrrrrrrrrrooootttt…. 😳
scusate mi è scappata una puzzetta
ha fatto la battuta..! Sei solo un ossiuro(vattelo a cercare su google…)
alessandroecristina@finanza:
mediioman@finanzaonline,Vermiciattolo sgombera torna a strisciare dai tuoi padroni e non provarci proprio,qui caschi moolto male !Le caxxate quà non funzionano e i boccaloni su cui puoi far presa razzolano da altre parti .Qui esiste una cosa che ti fà orrore,esiste la CONSAPEVOLEZZA, vai a spargere il tuo letame altrove,VENDUTO.e NON DARTI PENA DI RISPONDERE le tue parole sono come il peto nell’aria.
i cinesi e non solo stanno vendendo obbligazioni giapponesi e comprano quelle europee
ma non quelle tedesche 🙂
altra domanda che sorge spontanea.. ma visto che la borsa di parigi è a -2%, chi ha in pancia il debito francese? 🙂
giobbe8871@finanza: il punto odierno di Zibordi su euro ed ITALIAhttp://www.cobraf.com/blog/default.php?idr=123520329#123520329
ottimo questo intervento di Zibordi, la soluzione alternativa all’uscita dall’euro dell’Italia: fuori la cermania e le sue consorelle!!!!
alessandroecristina@finanza:
mediioman@finanzaonline,Vermiciattolo sgombera torna a strisciare dai tuoi padroni e non provarci proprio,qui caschi moolto male !Le caxxate quà non funzionano e i boccaloni su cui puoi far presa razzolano da altre parti .Qui esiste una cosa che ti fà orrore,esiste la CONSAPEVOLEZZA, vai a spargere il tuo letame altrove,VENDUTO.e NON DARTI PENA DI RISPONEDERE le tue parole sono come il peto nell’aria.
Cadi male qui mediioman@finanzaonline. FATTI non parole al vento. Link e prove certe oppure torna a casina tua. Nessuno sente la tua mancanza. Puoi sempre andare a fare il troll sul Blog di Beppe Grillo, lì ne hanno estremo bisogno.
L’EURO è stato progettato da HANS WERNER SINN, e avallato da MUNDELL 😈 😈
sapete chi era robert mundell? ROBERT MUNDELL, IL GENIO DEL MALE DELL’EURO
Per l’architetto dell’euro, prendere le decisioni di macroeconomia senza la partecipazione dei politici eletti e stringere i tempi della deregolamentazione erano una parte del piano.
L’idea che l’euro abbia “fallito” è pericolosamente ingenua. L’euro sta facendo esattamente quello che il suo ideatore -e quell’1% di ricchi che decisero di adottarlo– avevano previsto e per cui era stato programmato.
“E ‘molto difficile licenziare i lavoratori in Europa”, si lamentò. Ma trovò una risposta: l’euro.
L’euro sta facendo bene il suo lavoro quando la crisi colpisce, ha spiegato Mundell. L’aver rimosso i controlli di un governo sulla moneta sta evitando che piccoli e fastidiosi funzionari eletti dal popolo utilizzino gli strumenti monetari e fiscali Keynesiani per tirare fuori una nazione dalla recessione. “Si deve lasciare la politica monetaria fuori dalla portata dei politici”, ha detto. “[E], senza poter manovrare la politica fiscale, l’unico modo con cui le nazioni possano sostenere il livello occupazionale è dare spazio alla concorrenza riducendo le norme in materia di business.”
Parlava di leggi del lavoro, di regolamenti sull’ambiente e, naturalmente, di tasse. Con l’euro tutto sarebbe stato spazzato via. La democrazia, in questo modo, non sarebbe più riuscita a interferire con il mercato e nemmeno con l’impianto idraulico.
Come dice un altro premio Nobel, Paul Krugman, la creazione della zona euro ha violato la regola base dell’economia nota come “area monetaria ottimale”. Grazie a una delle regole escogitate da Bob Mundell.
Ma questo non preoccupava Mundell. Per lui, l’euro non doveva trasformare l’Europa in una forte entità economica unificata . Si preoccupava piuttosto di Reagan e della Thatcher.
“Ronald Reagan non sarebbe stato eletto Presidente senza l’influenza di Mundell”, ha scritto una volta Jude Wanniski sul Wall Street Journal. Le supply-side economics ( Nota 1) introdotte da Mundell sono diventate il modello teorico per Reaganomics – o come George Bush Sr. diceva L”economia voodoo“: il credo nella panacea della magia del libero mercato, che ha ispirato le politiche della Thatcher.
Mundell mi ha spiegato che, di fatto, l’euro è un tutt’uno con le Reaganomics: “Una Disciplina monetaria deve imporre anche una disciplina fiscale ai politici.”
Così, vediamo che il (non eletto) Primo Ministro Mario Monti sta cambiando completamente il diritto del lavoro in Italia per rendere più facile ai datori di lavoro, come Mundell , di licenziare gli idraulici toscani.
Mario Draghi, il (non eletto) Capo della Banca Centrale Europea, chiede “riforme strutturali” – un eufemismo per distruggere i contratti collettivi di lavoro. Tutti parlano di una teoria nebulosa che questa “svalutazione interna” , dovrà farfunzionare in ogni nazione e permetterà a tutti di essere più competitivi.
Monti e Draghi non possono credibilmente spiegare come, se tutti i paesi del continente deprezzano la loro forza lavoro, sarà possibile ottenere un vantaggio competitivo.
Ma non c’è bisogno di spiegare le loro politiche, ma solo guardare come stanno lasciando lavorare i mercati con i titoli sovrani di ogni nazione. Quindi, l’unione monetaria è una guerra di classe con altri mezzi.
La crisi in Europa e le fiamme in Grecia hanno fatto amalgamare meglio tutti i componenti di quello che il re dei filosofi della “ supply side economics”Joseph Schumpeter chiamava la “distruzione creativa”. Schumpeter , sostenitore del libero mercato dell’apologeta Thomas Friedman, è subito volato ad Atene per vedere la banca bruciata, come fosse un “provvido tempio” dove sono morte tre persone dopo un bombardamento di fuoco di manifestanti anarchici, e non ha perso l’occasione per fare la sua omelia sulla globalizzazione e sulla “irresponsabilità” della Grecia.
Le fiamme, la disoccupazione di massa, la svendita dei beni nazionali, dovrebbero produrre quello che Friedman chiama “rigenerazione” della Grecia e, in definitiva, dell’intera zona euro. Così Mundell e tutti quegli altri che hanno una villa in Toscana, potranno spostare i loro dannati cessi ovunque vogliano e adesso potranno farlo con meno fastidi.
Nessun fallimento quindi anzi, l’euro , che era una creatura di Mundell, ha fatto molto di più di quanto probabilmente aveva sognato il suo papà.
preparate le ghigliottine.
by DORF
Questo progenitore è l’economista Robert Mundell, che lavorò all’Università di Chicago. L’architetto della “supply-side economics” è ora professore alla Columbia University, ma io lo conoscevo perché era in contatto con il mio professore di Chicago, Milton Friedman, con cui lavorò nella ricerca su valute e tassi di cambio che sarebbe stata la base del progetto di unione monetaria europea e della moneta comune europea.
Io non ho tutti i blasoni di quei professoroni che vengono da tutte le parti del mondo (personalmente odio chi da mostra di blasoni), e non ho benchè la minima immaginazione di poterli invidiare, ma vuoi che non sia possibile, visti tutti i danni che costoro hanno perpetrato per il mondo con le teorie imposte da politicanti cialtroni, che da un punto di vista d’osservazione, di pensiero o dialogo come può essere questo blog non si possa creare qualcosa quì, di meno blasonato ma più condiviso e creato per provare a cambiare questo stato marcio delle cose???
Ciao a tutti
Di rado mi collego anche se leggo quasi sempre…questo e’ un atto DOVUTO:
ma che ca–o stai a menare il can per l’aia? (scusate il neologismo)
BEVITI UN BEL BICCHIERE D’ACQUA FRESCA E RIPIGLIATI !!!
Puffo tontolone fa una domanda:
Ma se la p.a. Paga in btp come sembra essere stato deciso vuol dire che aumenteranno ulteriormente il debito pubblico? Ma questi 49 mld non erano gia’ stati contabilizzati? Saluti
Mi sembra che comunque i meriti di Grillo non sono sminuiti dai meriti di altri soggetti che hanno posto il problema e viceversa. Prima o dopo è solo una questione temporale e non di merito assoluto.
Credo che più gente alza il tappeto e porta la massa a conoscenza della realtà e meglio è.
Certo che il tuo intervento era un pò sconclusionato.
Non è questo il sito dove non si accettano altri punti di vista purchè siano motivati e provati e dopodiche discussi.
Il tuo sembrava una provocazione fine a sa stessa. Puoi fare di meglio.
“La cosa che non mi fa dormire è che, apparentemente, siamo in pochi a rendersi conto di tutto ciò e siamo anche in pochi a mostrare interesse per questi problemi che sono vitali per la qualità della vita presente e futura di noi e dei nostri figli e di miliardi di altri uomini, e che pur rendendosi conto bene che finirà male per la gente comune (i fessi), siamo, purtroppo, solo spettatori del nostro triste destino senza poter fare nulla per modificarlo sensibilmente, in balia di forze largamente preponderanti, agevolate dalla avidità e dalla stupidità umana, forze che remano potentemente in senso contrario alla massimizzazione del benessere comune.
Occorrerebbe una rivoluzione profonda nelle coscienze delle persone, guidata anche da un diverso modello educativo; purtroppo già due millenni fa qualcuno sosteneva queste tesi ed il più noto è stato crocefisso e dopo di lui le cose non sono poi migliorate molto nella sostanza delle cose.”
Parole sante e purtroppo non posso che condividere…Applausi!!!
“
Voglio solo aggiungere che un occhio lucido sul grande bluff che si chiama Euro se lo possono permettere solo i popoli e le nazioni che ne siano al di fuori. Personalmente ho individuato tale popolo nella confederazione elvetica dove anche un mungitore di vacche riesce a descriverti un quadro perfetto di cosa sia l’area euro…ma del resto basta leggere una rivista elvetica di livello medio per convincersene:l’euro è destinato al tracollo ma prima di arrivarci occorre minimizzare tutto nelle diverse nazioni che ne fanno parte. Da qui tutto quello cui stiamo assistendo, passando ora alla confisca diretta dei meravigliosi euro dai conti. Non dimentichiamo che l’euro è una moneta PRIVATA che è stata inventata 20 anni fa e con precise clausole ed enti di gestione (BCE in primis) che non appartengono a nessuno stato…un qualcosa di molto difficile da gestire…ma molto facile da destabilizzare:basta non stamparne in tempi di crisi e voilà eccoci al punto in cui siamo!!!
Mi permetto di citare per chi mastica almeno il francese (ma inglese spesso è sufficiente e l’italiano anche è molto presente) questo pagina di stampa libera francese.
Un affettuoso saluto a tutti!!!
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Andrea ma davvero tu speri che questa guerra finirà?? Ci sono troppe divisioni d’intenti e di pensiero anche tra semplici concittadini, fino a quando l’ignoranza sommaria non lascerà il posto ad una consapevolezza più diffusa, ci saranno poche possibilità di vedere modificarsi questo tempo. E ce ne vorrà di tempo affinché questo si avveri, quindi non pensare a rivalse soddisfazioni e prigionieri, il tuo lavoro è quello della goccia che scava la roccia e per questo meriti i miei complimenti, valgono poco eh ma vengono da uno che grazie a te ha conosciuto un mondo nuovo. Ciao