in caricamento ...
ALICE E IL MERCATO DELLE MERAVIGLIE!
Alice non avrebbe mai vissuto la sua storia fantastica se non fosse stata una bimba ottimista e creativa!
Ora, dato per scontato che nella vita come nel lavoro l’ottimismo è sinonimo non solo di speranza ma anche di vitalità, dovrebbe esservi un limite anche all’ottimismo ed alla creatività dei mercati finanziari che alle volte dovrebbe confrontarsi con la realtà!
Su questo principio sembra si fondi la realtà dei mercati, basata quasi principalmente sull’analisi spasmodica del verificarsi di eventi o situazioni e sulle aspettative di indici di fiducia siano essi delle imprese o dei consumatori (Ifo, Zew, Ism Michigan o altro che sia!) .
Non basta per esempio che le istituzioni, politici ed una schiera di analisti interessati e padri di ogni crescita economica ci ricordino incessantemente che solo noi, la nostra eterna fiducia nella loro azione, siamo o possiamo essere artefici del nostro destino economico!
Certamente un uccello non potrebbe volare se non credesse nei suoi mezzi, ma ciò risulterebbe difficile se si accorgesse di non avere le ali.
Alle volte troppe informazioni rendono lo spazio decisionale praticamente ingestibile ed non è improprio definire il comportamento tipico dei mercati con concetti come euforia, irrazionalità, depressione ed illusione
Paradossalmente una delle più grandi paure dei mercati è riposta nel gioco, giochino dei tassi di interesse, dove si muovono enormi capitali a seconda delle scommesse per determinare le future manovre delle banche centrali più attente a rincorrere inflazioni o deflazioni, piuttosto che perseguire espansioni economiche o controllare e indirizzare i vari debiti pubblici, con la conseguenza che ogni tanto ci scappa qualche piccola o grande bolla finanziaria dalle conseguenze nefaste per la stessa fiducia nelle istituzioni!
Il nostro Cappellaio Matto con l’eterno indovinello dei tassi di interesse farà esclamare alla povera Alice:
“Non potremo fare qualcosa di meglio che sprecare il tempo con indovinelli di cui nessuno conosce la risposta?!!”
Nessuno mette in dubbio l’importanza dei tassi di interesse in un ciclo economico, ma credo che tutti ormai dovrebbero sapere che un determinato andamento (tipicamente pro-ciclico) è già nella norma delle cose e che non sono le banche centrali a determinare i tassi ma piuttosto è l’insieme di tanti fattori che guidano le scelte, come le più recenti manovre espansive!
Il confine tra "oggettivo" e "soggettivo" è dunque sempre più misterioso sia nel comportamento umano che in quello economico, ma di certo l’uomo ha la facoltà di capire le condizioni ambientali e la realtà in cui si trova per poter decidere se è il tempo di rischiare o riflettere!
L’individuo, tende principalmente in situazioni di incertezza ad utilizzare informazioni che sono sostanzialmente di facile comprensione, oppure quelle che giungono da fonti che esso ritiene affidabili o corrette.
La maggioranza delle informazioni vengono acquisite attraverso i canali dei media o direttamente dagli analisti senza verificarne la fondatezza, in considerazione del fatto che provengano da istituzioni od esperti supposti tali adeguando quindi i comportamenti finanziari ai segnali che giungono dall’ambiente.
Talvolta particolari dati ed opinioni subiscono delle modificazioni tra un passaggio e l’altro, tipico del processo di comunicazione portando l’individuo singolo a fidarsi dei comportamenti di tipo collettivo!
Non vorrete fare tutti come il coniglio bianco che correndo con il suo immancabile orologio esclama a più non posso:
“Povero me, se non mi affretto arriverò in ritardo!”
Mi raccomando quindi, attenzione al Cappellaio Matto e……..al gran ballo del Mattone americano!!!!