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GERMANIA: DUE PESI E DUE MISURE DI GUERRA!

Scritto il alle 10:01 da icebergfinanza

Oggi prima di occuparci di gossip finanziario, con una vista sull’andamento del dollaro e dei nostri titoli di Stato, vorrei partire dall’ennesima truffa che questa insignificante Europa, sta elaborando ai danni dei cittadini europei.

Da tempo sappiamo, che questa Europa è solo business, monete e capitali, il resto è esclusivo interesse di Francia e soprattutto Germania.

Ricordate vero quanto accadde nel 2011 e soprattutto quanto accade alla Grecia con la storiella del debito?

Immagino anche che molti di Voi ricordano cosa è successo in questi ultimi 15 anni in Europa, quante decisioni prese aspettando l’assurdo consenso della Corte Costituzionale di Karlsruhe.

I tedeschi hanno sempre imposto agli altri la favoletta del debito, degli aiuti di Stato e altre diavolerie, mentre loro le interpretavano a loro esclusivo interesse.

In questi anni, la ridicola regoletta del freno al debito, che ha condizionato molte scelte europee, è stata aggirata spesso e volentieri da deroghe macroscopiche che hanno reso il vincolo puramente fittizio.

Fantastico no, siccome non hai più i voti necessari per modificare le regole, usi le vecchie regole e se non basta, ti fai aiutare dalla Corte Costituzionale.

La Corte di Karlsruhe ha respinto i ricorsi di Afd e Linke, che ritenevano antidemocratica e illegittima, la convocazione straordinaria del vecchio Bundestag, visto che con il nuovo, non c’era alcuna possibilità di raggiungere la maggioranza dei due terzi.

Come previsto i verdi tedeschi si sono prostituiti.

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Fin qui, nulla di nuovo, da tempo in Germania, si fabbricano più carri armati e armi di macchine.

Nel fine settimana, quattro gatti hanno riempito una piazza, per sostenere l’Europa, ma più che per sostenere l’Europa, direi le lobbies delle armi europee.

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Prima la pandemia perenne o quasi, ora la guerra infinita.

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E’ la shock economy, Bellezza!

Ricordate?

«In uno dei suoi saggi più influenti, Friedman formulò la panacea tattica che costituisce il nucleo del capitalismo contemporaneo, e che io definisco “dottrina dello shock”. Osservava che “soltanto una crisi – reale o percepita – produce vero cambiamento. Quando quella crisi si verifica, le azioni intraprese dipendono dalleidee che circolano. Questa, io credo, è la nostra funzione principale: sviluppare alternative alle politiche esistenti, mantenerle in vita e disponibili finché il politicamente impossibile diventa il politicamente inevitabile”. Alcune persone accumulano cibo in scatola e acqua in previsione di grandi disastri; i friedmaniani accumulano idee per il libero mercato. E quando la crisi colpisce – ne era convinto il professore dell’università di Chicago – è fondamentale agire in fretta, imporre un mutamento rapido e irreversibile prima che la società tormentata dalla  crisi torni a rifugiarsi nella tirannia dello status quo» ().

Noah Smith ha recentemente espresso un interessante punto di vista sui reali motivi per cui le élite sostengono così tanto le guerre, anche se in pratica non funzionano. Le elites, egli sostiene, vedono le difficoltà economiche come un’opportunità per costringere a delle “riforme” – cioè in sostanza i cambiamenti da loro desiderati, che possano servire o meno a promuovere la crescita economica – e si oppongono a tutte le politiche che potrebbero attenuare la crisi senza rendere necessari questi cambiamenti.

La guerra serve a questo, a tenere sotto pressione milioni di fessi.

Nel fine settimana, un caro amico, mi ha inviato un pezzo bellissimo che riassume la criminale politica dei plutocrati europei, gente che andrebbe internata in un manicomio!

Ecco alcuni passaggi significativi, una sintesi perfetta.

Di fronte al delirio bellicista in atto nell’Unione Europea, viene da chiedersi se non siamo ormai di   fronte a un caso macroscopico di psicopatologia politica(…)

C’è sicuramente un elemento di distruttività (introiettata), legato a una vera propria sindrome ossessivo-paranoide (castronerie antistoriche come il paragone Putin-Hitler, l’idea che siamo in pericolo perché l’Europa sta per essere invasa dalla Russia, ipotesi priva di qualsiasi fondamento politico, anche banalmente dal punto di vista pratico-militare).

…l’UE, umiliata innanzitutto da se stessa, dai propri madornali errori, dalla propria cecità, è preda dell’isteria.

…il suo simulacro bellicista, non sorprende, essendo l’UE uno strumento di spoliticizzazione tecnocratica.

Ma che cos’è, in definitiva, l’Unione Europea? Non è uno Stato federale; non è una confederazione; ma non è neppure semplicemente un’alleanza (sebben sia basata su dei trattati, i cui “signori” restano ovviamente gli Stati). Ha una moneta senza Stato né governo politico dell’economia, il che impedisce logicamente una vera integrazione economico-finanziaria solidaristica e politiche fiscali comuni; ha un apparato tecnocratico elefantiaco, intorno a cui  ruotano cospicue lobbies; soffre di sovrapproduzione normativa, ha un potere giudiziario invadente e auto-espansivo, ma non è un vero Stato di diritto;  non ha una costituzione, ma ha un trattato che è stato pomposamente qualificato come costituzionale; ha un parlamento, ma non è una vera democrazia rappresentativa (ciò che implica, tra l’altro, che la rappresentanza politica del conflitto sociale vi sia inibita: probabilmente uno dei suoi veri scopi dopo Maastricht, in omaggio all’ideologia ordoliberale). Insomma, è un sistema di dominio tecnocratico-finanziario, centrato su un’ipertrofia giuridica e sulla governance come gestione tecnica. Il tutto condito da una melassa moralistica sempre più scollata dalla realtà e anche dalla verità storica. Dal punto di vista della cultura politica, una bolla illusionistica.

Quindi, se si cerca la pace e si rispetta la pluralità del mondo, mai alla manifestazione del 15 marzo. E se si auspica che in Europa, in particolare nel nucleo storico dei Paesi fondatori, risorga una politica di cooperazione tra Stati basata innanzitutto sul rispetto dei popoli europei, occorre rovesciare la logica dell’UE.

Consiglio di leggerselo tutto, c’è molto ma molto di più, oltre questa sintesi.

Alla manifestazione di Roma erano davvero in quattro gatti, un gruppetto di snob annoiati che ama fare soldi senza sapere dove investe.

A questo proposito, domani è meglio rispolverare alcune pietre fondamentali dell’investimento etico, responsabile, visto che nei prossimi mesi e anni, molti dei Vostri risparmi serviranno per produrre più armi, carri armati e bombe tedesche soprattutto.

Ma veniamo a noi.

Oggi usciranno i dati sui consumi americani e in settimana, la Federal Reserve si riunirà per decidere cosa fare sui tassi.

Dollaro e titoli di Stato hanno tenuto egregiamente i supporti.

Ora un piccolo omaggio al nostro Puntosella, senza il suo aiuto, sarebbe difficile destreggiarsi in mezzo a un sistema isterico nel quale più nulla è legato alla realtà.

In queste settimane, in molti ci hanno scritto preoccupati per l’andamento del dollaro e dei nostri titoli di Stato.

Solo due esempi!

Questo era il grafico pubblica nell’ultimo manoscritto.

Si era a 1,04, in cima al grafico si intravvedeva quota 1,0940!

Così è stato, 1.0940 valido punto di resistenza per l’euro!

Nel fine settimana ci aggiorneremo sull’evoluzione del cross eur/usd, insieme agli amici di Machiavelli.

Non solo mentre si era al 3,60% sul decennale …

Massimo rischio possibile di estensione sul decennale a quota 1,0408 e ci siamo fermati prima a 1,04.

clicca sull’immagine per ingrandire

E oggi, mentre iniziavano a girare le solite fesserie sul ritorno a 5 o 4,5%, oplaaaa…

E potrei proseguire sul DAX e sullo S&P500, quando un amico del blog non ci credeva su un crollo di oltre il 4 5 in due giornate o sul fatto che venerdì sui mercati sarebbe stata luce verde dopo una settimana di tempesta.

Ci fermiamo qui, appuntamento a fine settimana con una nuova punta di Machiavelli, per tutti coloro che vogliono sostenere il nostro viaggio.

Ragazzi, le informazioni che trovate qui su Icebergfinanza, in Italia non le trovate da nessun’altra parte!

E’ tempo di sostenere, l’informazione libera e di qualità, forza Ragazzi, fatevi un regalo!

Quest’anno OUTLOOK 2.025, sarà dedicato a tutti coloro che hanno sostenuto GENEROSAMENTE il nostro viaggio o vorranno farlo liberamente.

Un semplice indizio, per chi vuole sostenerci, prima di tornare alla lira …

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Ricordo a tutti coloro che avessero bisogno, che ICEBERGFINANZA è anche consulenza a 360 gradi, in mezzo a questa tempesta perfetta.

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SEMPLICEMENTE GRAZIE!

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