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TRUMP ATTACCO ALL’EUROPA!
Scritto il 20 Febbraio 2025 alle 09:00 da
L’attacco di ieri da parte di Trump al comico dittatore ucraino è stato ben più che un semplice gancio all’Europa, è stato un vero e proprio pugno nello stomaco!
Non sappiamo quanto siano vere alcune dichiarazioni, soprattutto del fatto che siano spariti almeno la metà dei soldi che gli americani hanno regalato all’Ucraina, ma dopo Vance, e le dichiarazioni di Zelensky, secondo le quali la UE conta zero, ieri l’Europa ha dovuto subire qualcosa di ben più devastante.
Dopo giorni e giorni di spiegazioni del perché il principale mercato tedesco, continuava a salire, ignorando la realtà industriale, geopolitica e sociale della Germania, all’improvviso, loro hanno deciso di tirare lo sciacquone!
Loro chi? Ma gli americani, l’econofisica logico!
Oltre 500 punti spariti in un solo istante, e pensare che il buon Puntosella, mi aveva appena avvertito che sarebbero spariti 2000 punti in pochi giorni.
Stasera uscirà un’edizione in anteprima del Machiavelli di fine settimana, intitolato “Machiavelli e il ritorno sopra le cose della Magna.”
E’ importante, prepararsi all’eccesso di volatilità in arrivo, dopo il risultato delle elezioni tedesche.
Per tutti coloro che sostengono il nostro viaggio, esploreremo le dinamiche future, sulla base dei prezzi attuali, del decennale italiano, tedesco e francese, oltre ovviamente al cross euro dollaro e al trentennale USA.
Poi nel fine settimana, daremo uno sguardo anche al resto.
La password resterà la stessa, un’anteprima in serata o domani, poi da domenica si potrà vedere l’intero manoscritto aggiornato.
Nel frattempo torna a scendere sotto il livello di 50, l’indice di fiducia dei costruttori americani e non potrebbe che essere così, dopo la falsa illusione di una ripresa del mercato immobiliare, dove i tassi ipotecari sono rimasti vicini ai massimi da inizio secolo.
Pessime notizia anche dall’avvio di nuove abitazioni, inutile costruire case se nessuno le compra e soprattutto se sono finiti gli incentivi e agevolazioni.
Crolla di quasi il 10 % l’avvio di nuove costruzioni.
I completamenti sono decisamente superiori all’avvio di nuove costruzioni, il che implica un crollo della domanda.
I prezzi degli affitti stanno calando, le persone non hanno più disponibilità, il redditi sono in discesa per colpa dell’inflazione e molti stanno perdendo il posto di lavoro.
Bostic della Fed ha affermato che lo scorso anno non hanno tagliato troppo i tassi e che la politica monetaria rimane restrittiva.
Anche il governatore della banca centrale neozelandese è ottimista sulla discesa dei tassi e dell’inflazione.
Gli unici che restano sempre ostinatamente legati al fantasma della repubblica di Weimar, restano i tedeschi, con la solita insicura Schnabel che sostiene che si sta avvicinando il momento in cui potrebbero dover sospendere o bloccare i tagli dei tassi.
Panetta invece sostiene che i segnali di debolezza nell’economia dell’Eurozona “sono più presenti di quanto previsto” e che si aspettava una ripresa guidata dalla spesa dei consumatori, che non si è concretizzata.
Ci vediamo in serata o al massimo domani mattina con…
“Machiavelli e il ritorno sopra le cose della Magna”…davvero brutti i sondaggi in Germania!
Ragazzi, le informazioni che trovate qui su Icebergfinanza, in Italia non le trovate da nessun’altra parte!
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Quest’anno OUTLOOK 2.025, sarà dedicato a tutti coloro che hanno sostenuto GENEROSAMENTE il nostro viaggio o vorranno farlo liberamente.
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