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ITALIA E STATI UNITI: IL SENNO DI POI!

Scritto il alle 07:52 da icebergfinanza

U.S. debt ceiling: Editorial cartoon - cleveland.com

Iniziamo la settimana con il ritorno del teatrino sul tetto del debito, dopo la spettacolare performance del circo Biden e i suoi volteggi taroccocò, ora abbiamo pure il ritorno delle inutili osservazioni delle agenzie del senno di poi e del conflitto di interesse di noi…

Ma la performance più spettacolare, quella che fa ridere soprattutto il popolo di Icebergfinanza è quella tra le righe, un assolo inegualiabile…

“In the context of higher interest rates without effective fiscal policy measures to reduce government spending or increase revenues, Moody’s expects that the US’ fiscal deficits will remain very large, SIGNIFICANTLY WEAKENING DEBT AFFORDABILITY

Ho evidenziato il grassetto e maiuscolo, le ultime parole, ovvero tradotto ” indebolendo significativamente la sostenibilità e l’affidabilità del debito”.

Ripetete con me, gli Stati Uniti non hanno alcun problema di sostenibilità del debito, perchè hanno una banca centrale sovrana che lo può monetizzare e il dollaro.

Il Giappone ride da oltre 30 anni dei giudizi delle agenzie del senno di poi e del conflitto di interesse di noi.

Quindi, nelle prossime settimane e mesi, non venite a scrivermi e telefonarmi che l’America è a rischio o che il dollaro sta per saltare, perchè vi mando a fare esercizi nella gabbia dei leoni del circo Biden.

Ma proseguiamo perchè nelle ultime settimane, c’è la fila davanti al nostro blog, ovunque in America di leggono sui media mainstream, cose che da oltre un anno, Voi leggete qui.

Qui trovate, tutto quello che gli altri non hanno il coraggio di scrivere o dire, il quotidiano debunking dei fati taroccati americani e non solo.

Tralasciando la barzelletta sulle scommesse dei consumi per l’ultimo trimestre di questo magico 2023, magico in quanto meravigliosamente taroccato, è interessante notare che in realtà…

…Questa resilienza sembra sorprendente dato che avviene a fronte del più grande aumento cumulativo dei tassi di interesse ufficiali degli ultimi 40 anni: il tasso dei fondi federali è stato aumentato di 525 punti base da marzo 2022 – 425 punti nel 2022 e 100 quest’anno.(…) Detto questo, una regola pratica fondamentale è che ogni aumento di un punto percentuale dei tassi di interesse ufficiali riduce la domanda aggregata di 1 punto percentuale, con l’effetto maggiore che si manifesta l’anno successivo. Su questa base, gli effetti della stretta monetaria fino ad oggi ridurrebbero il PIL di circa il 4% quest’anno, con un ulteriore 1% circa nel 2024, rispetto a quanto sarebbe stato altrimenti. Alcune stime sono più elevate. Un recente studio della Fed di Chicago, che tiene conto delle variazioni dei tassi di interesse sia effettivi che attesi, calcola che entro il terzo trimestre di quest’anno l’inasprimento della Federal Reserve ha spinto il PIL reale verso il basso di 5,4 punti percentuali, con un’ulteriore riduzione di 3,1 punti percentuali in arrivo. la fine del 2024. (…)

Tralasciando l’esaurimento degli stimoli fiscali e del risparmio in eccesso da tempo esaurito, il prossimo anno ci divertiremo.

 Nel frattempo, gli effetti ritardati degli ultimi due anni di stretta monetaria dovrebbero essere compresi tra il -1% e il -3% del PIL. (…). La politica monetaria potrebbe allentarsi, soprattutto se l’inflazione scendesse bruscamente, e in effetti il ​​mercato attualmente prevede che la Fed taglierà i tassi di 1,4 punti percentuali nei prossimi due anni. Ma anche se lo facessero, i rendimenti obbligazionari, ora attestati al 4,6% per il titolo a 10 anni, probabilmente si rivelerebbero un freno alla domanda.   In ogni caso, possiamo aspettarci che il 2024 porti meno chiacchiere sulla sorprendente resilienza dell’economia statunitense.

Abbiamo letto di tutto in questo anno, per giustificare dati e revisioni a dir poco clamorosamente fallaci ad essere buoni, metodi di rilevazioni ridicoli.

Ma come sempre, aspettiamo la verità figlia del tempo.

Non importa dove pensi che stia andando l’economia americana, cosa ti raccontano nelle riunioni delle banche, dove gestori di fondi e case di investimento, ti regalano qualche dolcetto o tartina per bere qualunque cosa che si inventano, la situazione è pessima.

Soprattutto in Europa.

Davvero pensi che non accadrà nulla con tassi sui mutui vicini all’8% e carte di credito con tassi di usura medi del 22%.

Perchè la domanda di mutui è molto più bassa oggi rispetto a quando i tassi erano a livelli simili negli anni ’90?

Davvero vuoi scommettere che anche questo fine anno, il leggendario consumatore americano terrà in piedi la baracca suicidandosi?

I dati provenienti da consumatori, rivenditori e ferrovie segnalano uno shopping natalizio più debole rispetto agli ultimi anni. Aspettatevi sconti in giorni come il Black Friday, il Cyber ​​Monday e il fine settimana prima di Natale.

Il gestore del circo, Biden dice che la colpa è dei media, non raccontano abbastanza bene i miracoli dell’economia americana.

Secondo un sondaggio condotto da USA TODAY/Suffolk University lo scorso mese, quasi il 70% degli americani ritiene che l’economia stia peggiorando , mentre solo il 22% ritiene che l’economia stia migliorando. L’84% degli americani afferma che il costo della vita è in aumento …

La crescita del pil americano è sovrastimata graziie alla sottomisurazione dell’inflazione.

E qui qualcuno alzerà la manina.

Certo, l’inflazione è selvaggia ovunque, ben oltre i dati ufficiali, ma è un giochino secolare, da sempre l’inflazione serve per fottere quotidianamente la classe media, soprattutto in Europa, ora che se non puoi svalutare la moneta, svaluti i salari.

In Europa, abbiamo la lanciatrice di coltelli, si una che non ne indovina una.

E questo ispira fiducia, perchè più lei nega e più nei prossimi trimestri i tassi verranno tagliati.

Qualunque cosa dica la signorina Lagaffe è una sentenza al contrario.

Il banchiere come abbiamo visto ha suggerito che l’Europa cadrà in recessione e ci rimarrà anche nei primi trimestri del prossimo anno.

I sondaggi e le recenti elezioni, raccontano che il voto di questa primavera per le elezioni europee, sarà una debacle per l’attuale plutocrazia europea.

Sempre che non riescano a taroccare la realtà e spendere gli ultimi spiccioli per dominare l’industria dell’informazione, seminando il terrore nero.

La Lagarde, sarà costretta a tagliare i tassi prima delle elezioni europee, diversamente finirà molto male, anche se ormai non servirà a nulla.

La luce in fondo al tunnel è un treno che sta per arrivare ad alta velocità.

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E certo, le banche fanno miliardi, grazie alla BCE che rovina imprese e famiglie, in fondo il suo compito non è la stabilità economica, ma salvare i suoi principali azionisti le banche.

Nei giorni scorsi abbiamo visto che banche e società immobiliari, sono messe davvero male in Germania, soprattutto perchè…

Ecco perchè quotdianamente il Partito Democratico e non solo, chiede di ratificare il MES per salvare le banche tedesche e francesi.

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Ci avrei scommesso, tutto l’oro del mondo che i tedeschi sarebbe ricaduti nelle trappole che le banche americane rifilano regolarmente ai loro tonti banchieri.

Dopo l’immondizia subprime, ora anche quella del settore immobiliare commerciale americano che sta letteralmente collassando, visti accantonamenti e altre cosuccie.

Questa mattina, mi sono ritrovato nella posta questo articolo del Sole 24 Ore…

Lo spread volge al bello in attesa di Moody’s

Dopo la conferma del rating di Fitch lo spread volge al bello e scende intorno a quota 180.L’Italia ormai ha superato positivamente tre dei quattro esami delle agenzie di rating internazionali. Ora manca solo Moody’s, la più severa, che il 17 darà il suo responso.Le attese degli analisti e dei mercati sono comunque orientate all’ottimismo, anche perché se Moody’s cambiasse idea i titoli di Stato italiani diventerebbero titoli spazzatura.Nella pagella precedente i valutatori americani chiedevano tre cose al nostro Paese: un impegno fattivo e verificabile sulle riforme strutturali (molte delle quali sono legate all’attuazione del Pnrr); un ritorno a dinamiche normali dei prezzi dell’energia (cosa avvenuta, tanto che ha già fatto precipitare anche il tasso di inflazione all’1,8%); un controllo stringente sulla dinamica del costo del debito pubblico (e come sappiamo si arriverà a oltre i 95 miliardi di spesa per interessi) legata soprattutto al rilancio della crescita, cosa di cui si parla poco nella legge di bilancio.Non ci resta che attendere. Venerdì sapremo.

Tutti li con il nasino all’insù ad aspettare il responso delle agenzie del senno di poi e il conflitto di interesse di noi, dopo aver per mesi seminato terrore ovunque.

Ieri una mia parente si è recata in una banca per sottoscrivere titoli di Stato italiani.

Un impiegato le ha detto che sono pericolosi, un’altro che non tratta quella roba li, lui ha roba buona da rifilare.

Mi auguro che Voi, non abbiate perso l’occasione, per una spettacolare opportunità che non oso definire G E N E R A Z I O N A L E.

Per il resto, aspettate che le scadenze tecniche vengano sistemate questa settimana e poi vedrete come ci divertiremo.

Nel fine settimana è uscito il nostro ultimo manoscritto, un altro sguardo approfondito sulla realtà con due importanti novità.

 PARTITA A SCACCHI CON LA MORTE

E’ tornato il nostro Machiavelli, con un’altra puntata spettacolare, ” PARTITA A SCACCHI CON LA MORTE ” da non perdere, dedicata solo a chi sostiene con costanza e convinzione il nostro viaggio!

Davvero hai intenzione di perdere un’occasione G E N E R A Z I O N A L E?

Noi come sempre, confidiamo nella verità figlia del tempo!

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Abbiamo ricevuto molti attestati di stima per il nostro ultimo manoscritto, vi ringraziamo di cuore, le Vostre parole sono importanti!

Abbiamo bisogno del Vostro importante sostegno, abbiamo bisogno di Voi, non si resiste sul WEB, in mezzo a un mondo manipolato per 16 anni, se non si racconta la realtà, si cerca di trovare la verità.

Grazie di cuore per il Vostro sostegno!

I manoscritti da inizio anno sono stati una bussola perfetta dopo un periodo di crisi, ma come sempre la verità è figlia del tempo.

Ribadisco per l’ennesima volta che se ci sono problemi di ricezione, firewall, spam, comunicazione tra i diversi provider dovuti a invii multipli,  basta inviare una mail e il nostro STAFF  provvederà a risolvere il problema.

Grazie a chi vorrà contribuire liberamente al nostro viaggio!

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Ricordo a tutti coloro che avessero bisogno, che ICEBERGFINANZA è anche consulenza a 360 gradi, in mezzo a questa tempesta perfetta.

Cliccando sul link qui sotto e mandando una mail a icebergfinanza@gmail.com è possibile avere una consulenza strategica sui possibili sviluppi macroeconomici e finanziari dei prossimi mesi, oltre a ricevere i nostri manoscritti. Buona giornata Andrea

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SEMPLICEMENTE GRAZIE!

5 commenti Commenta
aiccor
Scritto il 14 Novembre 2023 at 10:10

….”che i tedeschi sarebbe ricaduti nelle trappole che le banche americane rifilano regolarmente ai loro tonti banchieri….”
rimango della mia idea: qui tonti non ce ne sono. Tutti molto furbi. E/o ricattati pesantemente.

aorlansky60
Scritto il 14 Novembre 2023 at 11:11

Ripetete con me, gli Stati Uniti non hanno alcun problema di sostenibilità del debito, perchè hanno una banca centrale sovrana che lo può monetizzare e il dollaro.

Nel contesto considerato, giova ricordare che tra i POTENZIALI POTERI che il Pres. degli USA detiene secondo Costituzione, c’è anche quella di DISCONOSCERE IL DEBITO IN MANO ESTERA, SE QUESTO INFICIA LA GOVERNABILITA’ DEGLI STATI UNITI O PEGGIO ANCORA METTE A RISCHIO LA SUA STESSA SICUREZZA.

Facendola breve, il concetto è semplice :
Se un Paese come Argentina va in default (come successo nel 2000) per non riuscire ad onorare i propri debiti con l’ESTERO, questi ultimi le piombano addosso come AVVOLTOI (come accaduto… infatti quel povero popolo di peones non si è mai più sollevato da allora, con un INFLAZIONE INTERNA che ultimamente ‘viaggia’ sopra il 150%…)…
ma… se vanno in DEFAULT gli USA non potendo onorare il proprio debito (o se il suo Pres. vara esecutiva quella codicilla che ho esposto), i creditori che fanno? Riescono a fare la voce grossa minacciando guerra contro L’APPARATO MILITARE PIU’ FORTE E TECNOLOGICAMENTE PIU’ AVANZATO AL MONDO??…

Grazie al potere del DOLLARO e al mercato delle OBBLIGAZIONI SOVRANE PIU’ SOLIDO AL MONDO, vedete dunque dove gli USA hanno costretto il mondo intero?… (vi do la risposta: in un ‘cul de sac’ senza possibilità di uscita, almeno fino a quando un contendente a livello geopolitico globale può riuscire a fare la voce PIU’ GROSSA rispetto a quella degli YANKEES…)

aorlansky60
Scritto il 14 Novembre 2023 at 11:16

Piuttosto, sempre in tema all’argomento affrontato prima, i veri “peones” della situazione siamo noi Europei, dato che la BCE NON PUO’ MANTENERE TROPPA DISTANZA TRA I SUOI TASSI DI INTERESSE E QUELLI CHE IMPONE LA FED, NON SOLO INTERNAMENTE MA AL MONDO INTERO

ilbiffo
Scritto il 14 Novembre 2023 at 12:40

“DISCONOSCERE IL DEBITO IN MANO ESTERA, SE QUESTO INFICIA LA GOVERNABILITA’ DEGLI STATI UNITI O PEGGIO ANCORA METTE A RISCHIO LA SUA STESSA SICUREZZA.”
Questo lo ignoravo.Credo sia comunque un eventualità remota in quanto si brucierebbero e poi potendo stampare e in una valuta al momento dominante risolverebbero il problema di pagare.

yamamoto
Scritto il 14 Novembre 2023 at 14:47

aiccor@finanza,

Ma infatti, figurati se non sanno quello che comprano.
Semmai sanno bene che per le banche i pasti gratis esistono, eccome se esistono!
Finché macinano utili, tutto ok, se cominciano i problemi, interviene lo stato con i soldi dei cittadini.

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