“Con l’euro lavoreremo un giorno di meno guadagnando come se lavorassimo un giorno di più”.
In realtà, la ciofeca che tutti chiamano euro, non ci ha protetti da nulla, anzi è stata la nostra tomba.
Ora in classe, si alzerà lo studente modello a raccontarvi che no, sai, senza l’euro, sarebbero arrivate le cavallette e tutti sarebbero morti di peste.
Oggi con il petrolio alle stelle, l’euro è destinato a ritornare dove ha un appuntamento con la storia. Non ci protegge, anzi nessuno lo vuole, visti gli ultimi dati swift.
Ma andiamo oltre, questo sarà l’argomento principe per il 2024.
Per chi ignora o per gli ignoranti, ovvero coloro che non sanno distinguere tra un’inflazione da domanda e una originata da uno schock dell’offerta, consiglio di rileggersi attentamente uno dei post più letti in assoluto sul web in italiano.
Oggi però a noi interessa un altro argomento.
Non serve essere scienziati per capire che con questi tassi, ovunque, nei prossimi mesi, assisteremo a default di massa, tra aziende e famiglie.
Non tutti sono stati così lungimiranti da stipulare un tasso fisso, negli ultimi anni come abbiamo più volte suggerito nelle nostre consulenze.
La storia, suggerisce che si puà uscire da un trend secolare come quello della deflazione da debiti solo in 4 maniere.
Crescita e riduzione del debito, scordatevele, ZERO possibilità.
Cancellare il debito, attraverso l’inflazione è una barzelletta per accademici annoiata che se la raccontano.
Usare l’inflazione per cancellare il debito oggi, è come cercare di fermare il cedimento di una diga tappando i buchi con le dita.
Ma ignoranti si nasce e si resta.
Non resta che l’ultima opzione, perchè quella nucleare non è contemplata dalla politica, ovvero la cancellazione del debito.
Ultima opzione, default di massa.
In America, non sto qui a farvela lunga con decine di grafici, le insolvenze, i pignoramenti stanno salendo ovunque.
Ieri dopo il fallimento di Yellow, questa estate, è saltato un altro colosso dei trasporti, perchè non c’è nulla da trasportare in una recessione dove i tassi stanno esplodendo.
Esplodono, perchè come sempre, nelle banche centrali regna l’ignoranza o forse la scelta premeditata di distruggere tutto per fermare quello che non c’è, l’inflazione da domanda.
La startup di trasporto digitale Convoy, un’azienda fondata da ex dirigenti di Amazon.com che ha attirato una schiera di investitori tecnologici, ha sospeso le operazioni e sta liquidando il suo core business alla ricerca di alternative che potrebbero includere la vendita della sua tecnologia, secondo alcune persone. familiarità con la questione.
Convoy, che lo scorso anno ha raccolto 260 milioni di dollari in un round di finanziamento che ha valutato l’attività a 3,8 miliardi di dollari, mercoledì ha detto ai dipendenti in una e-mail che avrebbe smesso di accettare spedizioni fino a nuovo avviso e che stava riprogrammando o annullando i carichi esistenti.
L’azienda, che è stata colpita dal crollo della domanda di trasporto merci nell’ultimo anno, sta valutando la possibilità di vendere team, software o proprietà intellettuale, secondo una persona a conoscenza della questione.
Ma tu pensa, mentre i fessi credono alle barzellette sul boom di consumi in America, si assiste ad un crollo della domanda di trasporto merci.
E già, in America, le merci si trasportano con i piccioni viaggiatori.
E ma i consumi si fanno tutti su Amazon…
Balle per polli che si credono aquile.
Sembra che quest’anno, Babbo Natale abbia deciso di starsene a casa.
Cosa si inventerà l’istituto luce Biden, per raccontare all’America che i consumi volano?
Non passa giorno nel quale qualche trollo o qualche fesso, mi scriva che sto prendendo un abbaglio, che l’economia americana è in gran forma e altre barzellette.
Settore immobiliare depresso, scioperi ovunque nell’altro settore depresso, le aziende automobilistiche, tassi ipotecari sono all’8%, trasporti in difficoltà sia per terra che per mare, carte di credito e leasing a tassi oltre il 25 %.
Ma c’è sempre il fesso che mi parla di tassi fissi o di risparmio che in America non c’è.
Ci sono analisti ed economisti, pagati per raccontarvi barzellette, noi invece vi raccontiamo la verità, gratuitamente.
Serve però il vostro sostegno!
Anche in Germania la deflazione da debiti, sta facendo una strage…
Da luglio ad oggi, impressionante il numero di operatori immobiliari falliti in Germania.
Qui sotto il link ad un articolo esauriente!
Nel frattempo in America, i costruttori sono disperati, al punto che pur di vendere il nulla, oltre il 62 % mette a disposizione incentivi, sconti o mutui agevolati.
Le vendite di case esistenti sono collassate di quasi il 36 %, tornando a livelli che non si vedevano dagli anni settanta.
Ieri anche i dati dell’avvio di nuove abitazioni, confermano la depressione immobiliare.
September housing starts (blue) +7% m/m vs. +7.8% est. & -12.5% in prior month (rev down from -11.3%); permits (orange) -4.4% vs. -5.7% est. & +6.8% prior (rev down from +6.9%) pic.twitter.com/7opuoeckcJ
— Liz Ann Sonders (@LizAnnSonders) October 18, 2023
Ancora con questa deflazione da debito. Se mai dovesse innescarsi si va di stimoli fiscali come è gia successo e come sempre sarà. Ci saranno dei morti nel mentre? si. ma alla fine si farà del debito pubblico per pagare quei debiti privati e via. Magari un po di inflazione che aiuto a ridurre il debito reale e via.