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RECESSION…REVISIONS!

Scritto il alle 07:55 da icebergfinanza

Cartoon of the Day: Turn for the Worse - 07.03.2023 Yield curve cartoon

La verità figlia del tempo sta arrivando.

Non c’è un dato che sia coerente, nessuna attendibilità, ma davvero qualcuno si è bevuto l’ultimo report della ADP?

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Lo so, non è facile capire quello che sta accadendo, ma non servono dati o scienziati per comprendere che con questi livelli di debito e tassi, le cose stanno precipitando.

Si certo, dotti, medici e sapienti, vi raccontano che gli americani stanno spendeno i loro risparmi, che continuano a ricevere sussidi, che non hanno bisogno di pagare le rate del mutuo, che le carte di credito te le spediscono a casa gratis e poi non devi onorarle.

Poi all’improvviso…

… spariscono oltre 196.000 posti di lavoro, 110.000 solo negli ultimi 2 mesi.

Qualcuno vi ha parlato degli 86.000 posti spariti tra gennaio e marzo.

Nel 2008, anno di fallimento della Lehman Brothers, da settembre a fine anno, nonostante era logico che migliaia di lavori fossero spariti, il BLS riusci a “nascondere” 650.000 licenziamenti.

Tra marzo e aprile del 2020, anno della pandemia, ne sparirono con le revisioni quasi un milione, 922.000 per la precisione.

La precisione dei dati comunicati dal BLS, è più o meno come quella di un ubriaco che usa i lampioni per sostegno più che per illuminazione come diceva il buon Mark Twain.

Si certo, sono le revisioni, interessano a qualcuno?

Non c’è un solo mese di questo 2023 che non sia stato rivisto negativamente.

E non stanno ancora raccontando la realtà.

Non solo, visto che l’istituto luce Biden ha bisogno di tenere in piedi la baracca, magia nella magia, spuntando dal nulla 60.000 posti di lavoro governativi, mai visti negli ultimi 10 anni, ovvero quasi il 30 % del pessimo dato di venerdì.

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Come se non bastasse, si assumono operaio edili come non ci fosse domani da mesi, mentre il mercato immobiliare precipita.

E ovviamente gli allocchi abbondano.

E siccome i consumi vanno alla grande, fioccano i licenziamenti nel settore retail.

Questo il grafico dei consumi reali!

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Oltre il 90 % dei posti di lavoro creati a gennaio, erano dovuti a revisioni annuali dei benchmark.

Ma davvero credete a questi dati?

Il settore privato ci racconta di 42.000 posti ne settore manifatturiero e poi arriva il BLS e sono solo 7.000.

Si inventano 69.000 posti nel settore estrattivo e in realtà non si arriva a 1.000

Chi controlla cosa o chi in America?

Il mercato ignora questi dati e si concentra sulla crescita dei salari scommettendo al 93 % su un nuovo aumento dei tassi.

Per cosa, per un aumento medio di 0,12 centesimi dei salari, che porta il guadagno annuale ad un misero 4,4% che a malapena tiene il passo con l’inflazione dopo averla  sottoperformata per molti mesi?

Ve lo ha raccontato il vostro analista di fiducia o giornalino finanziario che senza le revisioni e il cambio di metodologia con fantasia, il tasso annualizzato della crescita salariale sarebbe un miserabile 3 % negli ultimi 3 mesi?

Ma esiste ancora qualcuno che, non sia a libro paga, in grado di analizzare seriamente questi dati?

Vi interessa sapere che la recessione è già iniziata e che questi posti di lavoro spariranno come neve al sole, con le revisioni?

Non vi è ancora chiaro il concetto di debt deflation, mentre in giro si leggono cazzate sull’inflazione alimentata dalla domanda?

Ma come è possibile che, pandemia esclusa i fallimenti hanno raggiunto i massimi dal 2010?

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Come è possibile che le famiglie non paghino le rate?

Immagino che siano concetti difficili da comprendere, vero?

Dimenticatevi le fesserie che leggete in giro, il quantitative easing non è mai finito e mai finirà.

Cambiando discorso, Biden ha suggerito di aver detto al presidente cinese Xi, che dovrebbe stare attento a osservare cosa è successo con la Russia mentre la Cina fa affidamento sugli investimenti occidentali e che da quando la Russia è entrata in Ucraina, 600 società americane si sono ritirate dalla Russia.

La Yellen è in Cina per raccogliere un pugno di mosche, se non sarà guerra vera, sarà un violenta guerra commerciale.

In settimana, usciranno i dati sull’inflazione al consumo e alla produzione in America a partire da mercoledì.

Una anticipazione però ve la diamo.

In Cina, la deflazione continua a diffondersi…

Inflazione e prezzi alla produzione sono scesi anche a maggio, confermando una tendenza deflazionistica che accompagna la stentata ripresa economica post-Covid. Dati che sembrano confermare le attese di nuove mosse espansive da parte della banca centrale cinese, in controtendenza rispetto al resto del mondo.

(…)Rispetto al mese precedente, invece, i prezzi al consumo mostrano un calo dello 0,2%, a fronte del -0,1% del consensus e dopo il -0,1% precedente.

La spesa delle famiglie cinesi è dunque rimasta debole, nonostante i plurimi sforzi del governo di ravvivare il commercio, che risente ancora dell’onda lunga del Covid.

Frenano ancora i prezzi alla produzione, che si attestano ai minimi degli ultimi sette anni (da febbraio 2016), registrando un decremento tendenziale del 4,6%, peggio delle attese (-4,3%), dopo il -3,6% del mese precedente.

Questi dati confermano che la Cina è anche alle prese con l’indebolimento della domanda estera e seguono i deboli dati dell’attività manifatturiera del mese di maggio diffusi nei giorni scorsi.

Lo senti il profumo della deflazione? Li sai leggere i dati o leggi solo le fesserie che scrivono quello che delirano su un’inflazione da consumi?

Un ultimo consiglio, non perdere l’occasione, per i prossimi 10 anni questi rendimenti non li rivedrai mai più!

Come era quella barzelletta sulla Cina che vende treasuries e dollari a vagonate?

Sembra che in realtà stia comprando dollari come se non ci fosse un domani.

Suvvia, basta inviarmi mail sulla fine del dollaro, le altre valute tenetele per accendere il caminetto.

Stai ancora aspettando la fine del dollaro?

Sarà un’estate interessante, aspettando la verità figlia del tempo e… Jackson Hole!

Machiavelli diceva che per governare …bisogna far credere!

Nel fine settimana è tornato MACHIAVELLI con “RITORNO A JACKSON HOLE” per tutti coloro che sostengono o vorranno liberamente sostenere il nostro lavoro.

Abbiamo ricevuto molti attestati di stima per il nostro ultimo manoscritto, vi ringraziamo di cuore, le Vostre parole sono importanti!

Abbiamo bisogno del Vostro importante sostegno, abbiamo bisogno di Voi, non si resiste sul WEB, in mezzo a un mondo manipolato per 16 anni, se non si racconta la realtà, si cerca di trovare la verità.

Grazie di cuore per il Vostro sostegno!

 

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I manoscritti da inizio anno sono stati una bussola perfetta dopo un periodo di crisi, ma come sempre la verità è figlia del tempo.

Ribadisco per l’ennesima volta che se ci sono problemi di ricezione, firewall, spam, comunicazione tra i diversi provider dovuti a invii multipli,  basta inviare una mail e il nostro STAFF  provvederà a risolvere il problema.

Grazie a chi vorrà contribuire liberamente al nostro viaggio!

MACHIAVELLI!

 

Ricordo a tutti coloro che avessero bisogno, che ICEBERGFINANZA è anche consulenza a 360 gradi, in mezzo a questa tempesta perfetta.

Cliccando sul link qui sotto e mandando una mail a icebergfinanza@gmail.com è possibile avere una consulenza strategica sui possibili sviluppi macroeconomici e finanziari dei prossimi mesi, oltre a ricevere i nostri manoscritti. Buona giornata Andrea

Chiunque volesse sostenere il nostro viaggio riceverà in OMAGGIO le analisi di Machiavelli. Per contribuire al nostro viaggio basta cliccare SUL BANNER  a fianco dei post sul lato destro della pagina o andare alla sezione DONAZIONI…

SEMPLICEMENTE GRAZIE!

 

 

4 commenti Commenta
aorlansky60
Scritto il 10 Luglio 2023 at 11:12

il quantitative easing non è mai finito e mai finirà

questa è una certezza che si potrebbe incorniciare ed appendere a parete come un quadro in bella vista… è una condizione che perdurerà se le BC (Fed in testa) non vogliono che ‘il bel giocattolo’ salti in aria per poi precipitare a terra completamente sgonfio, perchè adesso nel 2023 è MOLTO PEGGIO che nel 2008 (a livello di RISCHI potenziali)… e se il futuro è da leggere così, significa che la Fed continuerà a ‘coccolare’ Wally fregandosene altamente dell’economia reale, dell’opinione pubblica e delle loro sofferenze economiche (la sola preoccupazione di Fed e amministrazione politica sarà quella di raccontare loro storielle credibili per farli star calmi e buoni)… Finchè gli USA siedono sulla ‘potrona’ in cima al vertice della piramide (grazie a vari ‘dettagli tecnici’ che li rendono non solo CREDIBILI ma soprattutto TEMIBILI agli occhi di tutto il mondo) possono fare quello che vogliono, almeno fino a quando il loro $ sarà ritenuto (da tutti) valuta di riserva mondiale e ancora al num.1 assoluto delle transazioni (di trading di ogni bene quotato) con il 70% di preferenza rispetto a tutte le altre valute. Infatti fuori dai confini USA c’è ‘qualcuno’ che ha ben compreso questo (che è alla base della potenza egemonica statunitense), e stà lavorando per cercare di incrinare quantomeno quella ‘credibilità’ che il $ riveste. Senza arsenali nucleari ben forniti tra i rispettivi competitors, ci sarebbero già da tempo i presupposti per la III W.W. combattuta con ARMI di distruzione, non con schermaglie e tramite strategie economiche tra Stati, come effettivamente stà avvenendo…

aiccor
Scritto il 11 Luglio 2023 at 15:19

infatti concordo con aorlansky60, quindi tutti i dati economici taroccati saranno comunque “bevuti” dalla comunità economica, e che la realtà si fotta. Non importano i fatti solo quello che dice il padrone, e se dice che c’è inflazione da pressione salariale così sia. Non si sa quanto si possa tirare nel tempo la narrativa però

mitopoietico
Scritto il 11 Luglio 2023 at 17:40

I dati macroeconomici ultra positivi globali, fino a oggi, sarebbero taroccati se le aziende non avessero incrementato notevolmente i fatturati in questi anni. Cosa che e’ invece puntualmente e diffusamente avvenuta, fino a oggi.

Le cause dell’esplosione positiva dei dati aziendali le sappiamo. Ma i fatti sono indiscutibili

aorlansky60
Scritto il 13 Luglio 2023 at 07:09

@ Aiccor “Non si sa quanto si possa tirare nel tempo la narrativa però

è un quesito che mi sono posto anch’io, che però si sbriciola miseramente di fronte alla realtà:
gli USA sono passati da un DEBITO PUBBLICO di $ 10.000 miliardi a 33.000 miliardi nel giro di solo 10anni, con rapporto DEB/PIL che prima era al 60% ora è al 133%, questo significa che non hanno paura di alcuna conseguenza e che anzi intendono procedere in quella direzione.
Finchè buona parte del mondo concorrerà a sostenere il LORO DEBITO (acquistando treasuries e $), loro non si fanno molti problemi… l’unico loro problema è convincere il mondo nel continuare a sostenere il DOLLARO e il loro DEBITO…

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