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INFLATION…PUFFETE!

Scritto il alle 10:14 da icebergfinanza

Cartoon of the Day: The Sound of Deflation

Noi non avevamo alcun dubbio, bastava dare un’occhiata ai dati in giro, analizzare bene, l’inflazione non poteva che scendere, quasi ovunque.

Ma prima di iniziare, una chicca ve la mostriamo.

Ben pochi vi aiutano ad analizzare e ragionare su questi dati che sono spesso e volentieri un mistero, in grado di trasformarsi ovunque, grazie a metodologie o invenzioni.

Abbiamo visto nei mesi scorsi come la metodologia del BLS per rilevare l’occupazione sia obsoleta ad essere gentili.

Ieri il BLS ha comunicato l’inflazione, calata ben oltre le aspettative.

Ma a noi non basta!

Come potete vedere qui sotto, sarebbe interessante comprendere per quale motivo nello stesso mese, assistiamo ad un crollo del costo della benzina e di altri prodotti energetici tra il 14 e il 17 %.

Allo stesso tempo, il BLS ci mostra un rialzo di quasi il 14 % del costo dei trasporti.

Hanno cambiato tutti la flotta?

Per carità, magari qualcuno si sinventerà qualche speiegazione razionale, ma qualcosa non torna.

Ma torniamo a noi e ai dati sull’inflazione USA in generale, poi vi spiegheremo anche la reazione dei mercati obbligazionari, visto che in molti ci hanno scritto e non hanno capito nulla.

C’è chi dice che non basta, c’è chi dice che il calo è dovuto solo al crollo dei costi energetici, c’è chi non sa leggere le tendenze!

Vi abbiamo già raccontato che il costo degli affitti NUOVI è in declino da mesi, per quelli in essere ci vuole tempo.

Lo abbiamo scritto più volte da inizio anno, mostrandovi anche quando ci sarà la svolta che farà crollare l’inflazione.

Perchè è importante?

Perchè vale circa il 30 % di tutto l’indice CPI sull’inflazione in America.

I prezzi degli affitti nazionali per i nuovi contratti di locazione scendono per il 6° mese CONSECUTIVO!

E’ possibile che i prezzi degli affitti degli appartamenti in corso, abbiamo raggiunto il picco e si possano stabilizzare nei prossimi 2 mesi, allo stesso tempo come abbiamo detto più volte puntiamo a giugno per un picco definitivo.

Ad aprile vedremo quanto il recente rialzo del petrolio inciderà sull’inflazione di aprile.

Ieri sono stati rilasciati i verbali dell’ultima riunione della Fed.

I verbali della Fed ammettono che ci sarà una recessione quest’anno insieme a un aumento della disoccupazione.

Peccato che non vogliono ammettere che la recessione è già iniziata.

Le loro ridicole proiezioni che nella storia non ci hanno preso una volta, prevedono una lieve recessione a partire dalla fine di quest’anno, con una ripresa nei due anni successivi.

Hanno ammesso che i recenti sviluppi della crisi bancaria potrebbero tradursi in condizioni di credito più rigide per le famiglie e le imprese.

A noi interessa che i salari stanno tornando a casa, è stato solo un innocente fuoco di paglia che non è servito neppure a contrastare l’inflazione, visto che in America siamo al 24 mese consecutivo in cui i salari reali sono negativi!

Peseranno sull’attività economica, sulle assunzioni e sull’inflazione, ma che la portata di questi effetti è incerta.

La recessione è già iniziata, ma loro ve lo raccontarenno solo tra qualche mese, con le loro revisioni, revisioni che arriveranno solo quando loro lo riterranno opportuno.

Quello che è certo, è che continueranno ad alzare ancora i tassi!

Il mercato resta ancora orientato per un ultimo rialzo dei tassi nella prossima riunione.

Ma le scommesse sono scese dal 73 al 66%.

Nel frattempo dopo che la Banca centrale giapponese ha confermato la politica di tassi negativi e il controllo sulla curva dei tassi, la Banca centrale canadese, segue quella australiana interrompendo da subito i rialzi dei tassi.

Il Fondo monetario internazionale, in una recente analisi, vede tornare i tassi a zero, una volta che l’inflazione è sotto controllo.

Ieri, nonostante il buon dato sull’inflazione, i rendimenti sono saliti dopo un crollo iniziale.

Poi addirittura sono saliti per poi scendere all’uscita delle minute.

Se vi perdete a guardare come reagiscono i mercati nel breve termine, con una volatilità che nulla a che vedere con la tendenza, vi fate solo male in qualunque campo.

Si muovono esclusivamente su basi cinematiche, seguono solo l’econofisica.

Ciò che conta è che la situazione giorno dopo giorno sta peggiorando!

Le aspettative di inflazione al consumo a 1 anno sono scese al 4,2%, il minimo da maggio 2021. Le aspettative di inflazione a 3 anni sono scese al 2,7%, il minimo da giugno 2020.

Il mercato immobiliare commerciale sta letteralmente crollando!

I prestiti delle banche commerciali sono diminuiti di quasi 105 miliardi di dollari nelle due settimane terminate il 29 marzo, il massimo secondo i dati della Fed risalenti al 1973. Federal Deposit Insurance Corp…

I pignioramenti aumentano di giorno in giorno…

Le vendite di appartamenti sono diminuite del 74 % solo un po sotto il 77% anno record del 2009…

 I depositi non stanno fuggendo solo dalle banche regionali, ma anche dalle big banks…

Venerdì, inizieranno ad uscire le trimestrali delle banche e ci sarà da divertirsi se rifletteranno l’ultima crisi.

Ma soprattutto occhio agli accantonamenti per le perdite presunte sui crediti e a quale è l’entità del vero credit crunch, sempre che abbiano il coraggio di raccontarcelo.

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5 commenti Commenta
ddd71
Scritto il 13 Aprile 2023 at 11:46

questo articolo come tanti altri del nostro capitano è il motivo per cui adoro leggerlo,supportarlo e comprendere una lettura di dati a me difficile. per questo fino a quando posso lo supportero’ nelle sue analisi.
Pero’ la realta’ è che il dollaro ha perso il 15% nelle ultime settimane, i nostri btp sono vicino ai minimi dell’ultimo anno e mezzo,la fatidica soglia del 2,5% di yeld sul trentennale americano che si dava per invalicabile è stata stracciata e chi detiene tressury lunghi americani ascoltando il nostro capitano detiene un 30% di perdita in un anno e mezzo anche se il dollaro si è apprezzato ormai di soli 4 punti percentuali rispetto a dicembre 2021.Gli indici europei sono sui massimi degli ultimi anni ,gli indici mondiali msci hanno perdite inferiori alle due cifre,le cedolucce che noi tutti percepiamo di bond comprati dal 2020 non compensano le enormi perdite.non parliamo poi dei bond europei che sono sui minimi da anni.
detto questo ritengo che lo scenario deflattivo sia da considerare e prossimo ma autocelebrarsi continuamente che voi siete stati tra i primi ecc ecc mi fa sorridere..
la realta’ è un altra il futuro forse vi dara’ ragione.
buona giornata

icebergfinanza
Scritto il 13 Aprile 2023 at 11:57

ddd71,

Sorry, è dal 2007 che compriamo reddito fisso e scommettiamo sul dollaro! Troppo semplice fissare la partenza dalla linea dove si preferisce, troppo semplice. Peccato che in questi anni nessuno o pochi abbiano creduto alle nostre visioni. Molti mi hanno raccontato che andavano in banca e bancari e consulenti sconsigliavano dollari e reddito fisso e piazzavano le loro cianfrusaglie. Non posso farci nulla se nel 2008, 2011, 2013, 2018 in molti non hanno creduto a quello che abbiamo raccontato. Poi nel 2020 pandemia e guerra hanno spostato per un po l’ago della bilancia. Il trend sta per riprendere. Scommetto che anche ora in molti perderanno questa occasione.
Il resto sono chiacchere, in un mondo dove tutti volgliono tutto e subito, noi non abbiamo fretta

ddd71
Scritto il 13 Aprile 2023 at 12:24

si capitano ma mica ho scritto io esattamente un anno fa che era una inflazione farlocca,del massimo sul dax e che il 2.5% di yen sul bond americano non sarebbe mai stato rotto,la line di partenza l’ha fissata lei,con le sue sicurezze che non esistono ,perchè la storia ama fare la rima ma non è mai uguale,,complimenti ancora per le sue analisi

ddd71
Scritto il 13 Aprile 2023 at 12:25

e i miei complimenti non sono ironici sia ben chiaro,pochi fanno informazione come lei,e chi non si espone non sbaglia mai..

icebergfinanza
Scritto il 13 Aprile 2023 at 12:33

ddd71,

Hai troppa fretta… goditi lo spettacolo, io intanto continuo a ristrutturare portafogli di fondi che hanno perdite che è meglio non raccontare, quelli si senza cedola o prospettive di recupero da qui a 5 o 10 anni.

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