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FED BCE …HARAKIRI!
La storia non lascia dubbi, anche il pensieri di due dei più importanti economisti degli ultimi 100 anni, le banche centrali servono poco o a nulla, soprattutto a creare crisi e poi cercare di risolvere con alti costi sociali ed economici.
Lo abbiamo scritto più volte, le banche centrali, sono le principali responsabili di questa crisi, primo perché hanno ignorato i chiari segnali premonitori e non hanno vigilato, secondo perché con il mare di liquidità prodotto stanno alimentando disuguaglianze sociali e squilibri economico/finanziari.
Vi ricordate Anna, si Anna Schwartz la signora che insieme a Milton Friedman era considerata la regina del monetarismo , venerata all’interno della Federal Reserve una donna senza peli sulla lingua, che qualche anno fa, prima di morire, ha accusato la banca centrale americana di essere essa stessa la principale responsabile della bolla del credito.
” Non vi sarebbe stato alcun fenomeno subprime se la Fed avesse vigilato, è il momento di dire le cose come stanno, ammettere i propri errori e voltare pagina(…)
Ma soprattutto…
“Liquidity doesn’t do anything in this situation. It cannot deal with the underlying fear that lots of firms are going bankrupt…”
Beata saggezza cara nonnina, si la liquidità non serve a nulla in questa situazione, a nulla! Per comprendere quello che sta accadendo come sottolineo da tempo, bisogna prima fare lo sforzo di comprendere la natura dell’attuale “disturbo” del mercato.
Nessuna banca centrale in realtà ha ritirato la liquidità dai mercati, quello che serviva, non l’aumento dei tassi, che inserito in un simile contesto, il più alto livello di debito totale della storia in assoluto, è come una camera a gas satura nella quale, prima o poi ci sarà la scintilla.
Tutto ciò che accade, non è dovuto alla mancanza di liquidità, ma alla mancanza di fiducia del mercato sulla capacità dei debitori di onorare i propri debiti, i bilanci delle imprese finanziarie non sono credibili. Come dice Anna, tenendo in piedi aziende fallite, non si fa altro che prolungare la crisi, l’agonia dell’economia.
Anche il grande J.K.Galbraith, non scherzava …
(…) la perniciosa inutilità della politica monetaria e i rischi che derivano dal fare affidamento su di essa sono oggi una realtà.
Milton Friedman era ancora più chiaro …
…Noi non abbiamo bisogno di una Fed, per molti anni sono stato a favore della sostituzione della Fed con un computer. La Fed ha avuto molti pochi periodi di relativa buona performance…per la maggior parte della sua storia è stata una mina vagante e non un fattore di stabilità.
In questi giorni, i segnali sono chiari, il picco dell’inflazione in America è stato raggiunto, il Europa deve ancora arrivare.
Consumers have a big cushion of savings. Corporations have lowered their debt-service costs.
For the Fed, a more resilient private sector means that when it comes to rate rises, the peak or “terminal” policy rate may be higher than expected. https://t.co/VCqKG9kERm
— Nick Timiraos (@NickTimiraos) October 30, 2022
Questo signore accudisce i canarini da inviare nella miniera della Fed, una provocazione, non può essere considerata in altra maniera la sua uscita…
I consumatori hanno un grande cuscinetto di risparmio. Le società hanno ridotto i costi del servizio del debito. Per la Fed, un settore privato più resiliente significa che quando si tratta di aumenti dei tassi, il tasso di riferimento massimo o “terminale” potrebbe essere più alto del previsto.
Secondo la Fed di St.Louis, il risparmio è vicino ai minimi storici, ovvero il nulla e il ricorso al debito, alle carte di credito ai massimi degli ultimi anni.
Una simile affermazioni di chi è così vicino alla Fed o è una provocazione o semplicemente una scusa per continuare ad aumentare i tassi, facendo più danni possibili, per poi dire che era imprevedibile.
Poi le società hanno ridotto il costo del debito, hanno ridotto i debiti…
Ma certo, qualche fesso o ingenuo lo trovano sempre per raccontare barzellette al bar della Federal Reserve!
Infatti…
Circa il 37% delle piccole imprese, che tra loro impiegano quasi la metà di tutti gli americani che lavorano nel settore privato, non sono state in grado di pagare l'affitto per intero in ottobre… non siamo in recessione! https://t.co/5swoM4TBiY
— Andrea Mazzalai (@icebergfinanza) November 1, 2022
… circa il 37 % delle piccole e medie imprese americane che danno lavoro al 50% della popolazione non sono state in grado ad ottobre di pagare gli affitti.
Ragazzi, va che è una meraviglia!
Infatti, devono nascondere i danni, gli effetti collaterali come questo…
US pending home sales are crashing as housing demand deteriorates.
Source: @Redfin pic.twitter.com/nvX5JRgkvp
— (((The Daily Shot))) (@SoberLook) October 28, 2022
Il mercato immobiliare si sta letteralmente sbricciolando, siamo ad oltre il 30% in meno di preliminari di acquisto rispetto allo scorso anno, a settembre il peggior crollo degli ultimi 8 mesi, un indicatore anticipato delle vendite di case esistenti per ottobre e novembre.
In parole povere i prossimi dati saranno ancora in caduta libera, sia nelle vendite di abitazioni esistenti che in quelle nuove.
E ci mancherebbe che non fosse così con i mutui saliti ben oltre il 7% dal 2,5 % in media.
The monthly mortgage payment needed to afford the median priced home for sale in the US has increased 48% over the last year ($1,712 –> $2,542) to a record high as mortgage rates have moved from 3.14% to 7.08%. Wages in the US are up 5% over the last year. pic.twitter.com/EC6LBkWXa0
— Charlie Bilello (@charliebilello) October 28, 2022
Il costo medio di un mutuo è salito del 48% in un anno, ma va bene così, gli investimenti residenziali per molti trimestri deprimeranno il pil, più o meno quello che vuole la Fed.
Ieri dopo il dato sul settore dei servizi e manifatturiero, anche l’indice ISM manifatturiero conferma che in America, l’ultimo trimestre è stato solo un’illusione statistica, nulla di più.
La buona notizia è che i prezzi pagati alla produzione, stanno tornando alla normalità anche se le imprese per il momento non vogliono trasferire questa riduzione al mercato finale…
È importante sottolineare che tutti gli arretrati sono svaniti nel nulla, non c’è più alcuna scusa sugli approvvigionamenti, i magazzini sono pieni ma non si vende. I produttori non saranno più in grado di compensare gli ordini in calo con gli arretrati.
Fine della storiella sulla pandemia!
Ma veniamo in Europa, dove in questi giorni si sono raggiunti nuovi massimi sull’inflazione, si guardando sempre nello specchietto retrovisore…
La stupidità non ha confini! Bce deve continuare ad alzare tassi anche se rischio recessione aumenta – Lagarde" – https://t.co/7MvYlxClmM
— Andrea Mazzalai (@icebergfinanza) November 1, 2022
FRANCOFORTE (Reuters) – La Banca centrale europea deve continuare ad alzare i tassi di interesse per combattere l’inflazione, anche se la probabilità di una recessione nella zona euro è aumentata. Lo ha detto la presidente della Bce Christine Lagarde in un’intervista con l’agenzia di stampa lettone Delfi, pubblicata oggi.
A parte queste cosuccie, va tutto bene, non aggiungiamo altro.
Per i più esperti qui un messaggino …
Happened again: foreigners buying loads of LT USTs only for Americans to sell them once US markets open.
Foreigners fear US$ and falling economy, Americans afraid of…the Fed. It's the only thing the Fed does well. pic.twitter.com/TGjFOgb8tU
— Jeffrey P. Snider (@JeffSnider_EDU) November 1, 2022
I rendimenti sono scesi, il dollaro resiste egregiamente sotto la parità, la festa sui mercati è finita, ora una pausa, giù veloci e poi il rally di Babbo Natale, sempre che…
Mi dicono che Powell ha un diavolo per capello, sperava di ammazzare il mercato azionario americano, ha fallito poverino. Chissà cosa dirà questa sera,, il pizzino dei mercati è chiarissimo!
Nessuna recessione, va tutto bene, ci vediamo, la verità è sempre figlia del tempo!