in caricamento ...

MACRON LEPEN… UNA NOIOSA GIORNATA PARIGINA!

Scritto il alle 08:14 da icebergfinanza

I 12 candidati in corsa per le presidenziali francesi

Alla fine la rimonta c’è stata, la LePen ha raggiunto il 24% di cui l’accreditavano i sondaggi, peccato che i vecchi partiti francesi si sono disintegrati, prendendo percentuali ridicole, tutte percentuali finite al banchiere francese, osannato dalla quasi totalità dei pensionati, il vero cancro della società moderna, amanti dello status quo.

I giovani hanno votato per Melanchon, il comunista inutile, il leggendario 2 di picche perenne e in parte per la LePen.

“Non bisogna dare un solo voto a Marine Le Pen”

La matematica è semplice, ma non sempre in politica la matematica funziona, anzi il contrario.

Pecresse e Hidalgo, gollisti e socialisti sono il nulla storico della Francia attuale, il comunista Roussel e la verde Jadot cespugli che si sono subito dichiarati a favore del banchiere.

Se togliamo, il 25% degli elettori che hanno dichiarato che voteranno comunque Macron o non voteranno, a favore del banchiere resta circa il 55%.

Eric Zemmour e il sovranista Nicolas Dupont-Aignan valgono insieme il 9 % ovvero poco o nulla. Lassalle e i 2 comunisti estremi Poutou e Arthau difficilmente appogeranno Marine Le Pen.

L’astensionismo c’è stato, ma non abbastanza per far cambiare le sorti di una battaglia fondalmentalemente persa, tranne che per le proiezioni IFOP.

Troppo poco, il banchiere ha vinto. A Parigi, dove erano segnalati un sensibile calo della partecipazione al voto, ma si sa, le grandi città sono luoghi dove i voti cambiano all’improvviso,  problemi per votare, lunghe code ai seggi e chissà che altro.

Immagine

La realtà è che il sistema ha tutto sotto controllo, basta pensare a quello che è successo con la pandemia, dopo la Brexit, nessuno lascia più nulla al caso, le elezioni americane lo hanno insegnato.

Qualcuno mi ha già chiesto perchè l’euro non ha gioito per lo scampato pericolo, è l’econofisica bellezza, l’euro ha un appuntamento con il destino che non mancherà.

Nel frattempo la guerra continua, il cancelliere austriaco non si sa bene cosa vada a fare a Mosca, il banchiere italiano tenta di accreditarsi presso Algeri per elemosinare un po di gas, con un Paese che non ha condannato la Russia.

Non si capisce se in Italia sono ignoranti o preferiscono fare finta di niente.

Una buona parte delle imprese italiane sono in grave difficoltà, ma il banchiere continua a far finta di nulla, con provvedimenti ridicoli e inutili.

Un eventuale embargo sul gas russo che non arriverà mai, significa recessione o depressione sicura per l’Europa, un crollo dell’occupaizone, le alternative al gas russo non sono immediate, ci vogliono come minimo 3 anni per riuscire a modificare questa enorme dipendenza. Se l’Europa smetterà di acquistare il gas russo, non succederà nulla, andrà alla Cina, India e altri Paesi a un prezzo fortemente scontato.

Continua l’incredibile lockdown a Shangai e in alcune parti della Cina, saccheggi alimentari in Perù, Sri Lanka e nella stessa Shangai, tempi davvero difficili, tempi pericolosi!

Il resto l’abbiamo raccontato nel fine settimana in ”Guerra e Pace” non resta che attendere.

A questo indirizzo il nostro PUNTOSELLA aggiornerà nei commenti la sua personale rubrica mensile…

ANGOLO CINEMATICA PUNTOSELLA

I manoscritti da inizio anno sono più che sufficienti per comprendere come coglierla, l’ultima grande occasione, la più colossale della storia, perché oggi sono tutti sul lato sbagliato di una barca che sta di nuovo per affondare.

Ricordo a tutti coloro che avessero bisogno, che ICEBERGFINANZA è anche consulenza a 360 gradi, in mezzo a questa tempesta perfetta.

Cliccando sul link qui sotto e mandando una mail a icebergfinanza@gmail.com è possibile avere una consulenza strategica sui possibili sviluppi macroeconomici e finanziari dei prossimi mesi, oltre a ricevere i nostri manoscritti. Buona giornata Andrea

Chiunque volesse sostenere il nostro viaggio riceverà in OMAGGIO le analisi di Machiavelli. Per contribuire al nostro viaggio basta cliccare SUL BANNER  a fianco dei post sul lato destro della pagina o andare alla sezione DONAZIONI…

SEMPLICEMENTE GRAZIE!

 

Tags:   |
12 commenti Commenta
ilcuculo69
Scritto il 11 Aprile 2022 at 09:40

Andrea,
a me sfugge il ragionamento che ti porta a pensare che se in Francia vincesse la Le Pen o se in USA avesse vinto Trump qualcosa andrebbe meglio.
Avevi auspicato la vittoria del M5S in Italia, hanno avuto il 35% e si sono dimostrati, come era prevedibile, totalmente inetti al governo.
Abbiamo avuto 4 anni di Trump , non necessitano commento.
Lo status quo non ci soddisfa di sicuro ma nessuna delle “forze antisistema” sembra in grado di proporre un sistema migliore. Le tue analisi econofisiche le capisco e le apprezzo , la tua visione politica mi lascia spesso perplesso.

icebergfinanza
Scritto il 11 Aprile 2022 at 10:01

Nessuna alternativa ha mai governato, è sempre stata osteggiata in una maniera o nell’altra. Trump, Salvini e Conte si sono dimostrati inadeguati, sfumature rispetto al sistema attuale, ridicoli per certi versi, ma chi governa ora è più pericoloso, subdolo, criminale, ti fa amare questo status quo e io non lo amo.

ilcuculo69
Scritto il 11 Aprile 2022 at 11:09

Andrea,
alle nostre latitudini lo stato quo è decisamente tollerabile, quando non gradito, alla maggioranza, non è pensabile rovesciare lo status quo a fronte di un imprecisato senso di giustizia nei confronti di una minoranza locale o di situazioni lontane (geograficamente) dal nostro quotidiano vivere e sentire.
Soprattutto se chi si presenta come sovvertitore dello status quo non ha credibilità, preparazione, si presenta con argomentazioni strampalate e sostiene teorie improbabili, è privo di una visione di insieme, ha scheletri nell’armadio quando non è un delinquente o un soggetto borderline.
Tra un rivoluzionario ed un riformista sceglierò sempre un riformista.

icebergfinanza
Scritto il 11 Aprile 2022 at 11:20

Evidentemente ami chi li scheletri li nasconde bene, ma inutile proseguire il discorso, il riformista lo lascio alla tua fantasia, io preferisco il rivoluzionario.

ilcuculo69@finanza,

luebete
Scritto il 11 Aprile 2022 at 11:29

ilcuculo69@finanza,

Nessuna forza realmente antisistema non può vincere, perchè o non la fanno vincere. Giocano alla piccola democrazia per darci l’illusione di poter contare qualcosa.

In realtà è il deep state che ha le mani in pasta ovunque e pensare che un partito “antisistema” una volta vinte le elezioni possa spazzare via, in pochi anni, la metastasi incistata da decenni è pura utopia (e se fosse possibile, forse sarebbe preoccupante).
Ma, se il sistema osteggia continuamente una certa parte politica, forse quella parte politica è pericolosa per il sistema o contiene in essa dei granelli pericolosi. Se Trump fosse stato ininfluente non avrebbero buttato su tutto il circo delle votazioni per posta per far vincere Biden, se Salvini fosse stato ininfluente, non lo avrebbero indotto a mollare il Conte I e non lo farebbero stare al governo ora, se la Le Pen non fosse un problema, non si coalizzerebbero per far vincere Macron.

Ogni granello di sabbia che entra nell’ingranaggio è un granello di sabbia in più, non sufficiente sicuramente, ma è un granello di sabbia in più. Poi non si rivela sabbia ma farina? Meglio tentare con la farina che oliare ulteriormente l’ingranaggio. Purtroppo ci vuole tempo, tempo che forse non abbiamo, ma almeno ci si prova.

ilcuculo69
Scritto il 11 Aprile 2022 at 11:44

luebete,

Posto che non possiamo, per logica, accusare chi è al potere di comportamento antisportivo, visto che la prima preoccupazione di chi è al potere è proprio il suo mantenimento.

Io sono uno studioso della storia, amo guardarla su un orizzonte temporale molto più lungo di quello politico e molto più lungo di quello della vita del singolo individuo.
Nei secoli abbiamo avuto grandi cambiamenti, mediamente lenti, con qualche accelerazione in un senso e nell’altro, le cadute sono sempre più rapide delle salite. Oggi alle nostre latitudini stiamo assai meglio di 50 anni fa (incrociamo le dita su cosa farà la Russia) decisamente meglio di 100 anni fa ed incomparabilmente meglio di 200-300… anni fa.
Questo è il riformismo un lento progressivo miglioramento delle condizioni ottenuto da un mix di sviluppo scientifico tecnologico che migliorando le condizioni pratiche di vita permette di migliorare anche gli altri aspetti meno materiali, i diritti, l’istruzione, la consapevolezza…
Io vi domando, quale movimento rivoluzionario, nella storia, ha dato un risultato permanente positivo al miglioramento della qualità della vita degli umani? Io penso che l’invenzione del frigorifero abbia migliorato molto di più la qualità della vita di ogni altra rivoluzione.

aorlansky60
Scritto il 11 Aprile 2022 at 19:44

Una buona parte delle imprese italiane sono in grave difficoltà, ma il banchiere continua a far finta di nulla…

Proprio così, e si tratta di un atteggiamento incomprensibile che rasenta l’assurdo : Confindustria ha più volte richiamato l’esecutivo di governo, che rispetto al suo ‘ottimista’ +3% di crescita prevista nel DEF per il 2022, nella migliore delle ipotesi quest’anno il PIL crescerà di +1,9% (Confindustria ha fatto uno studio di 3 possibili scenari) nella peggiore ipotesi saremo a crescita ZERO rispetto al 2021. Questa ‘disattenzione’ da parte di Draghi sui ‘campanelli d’allarme’ lanciati da Confindustria è davvero strana e fa perfino venire dei dubbi (circa il reale obiettivo di Draghi e per chi davvero Draghi lavori…)

Se l’Europa smetterà di acquistare il gas russo, non succederà nulla, andrà alla Cina, India e altri Paesi a un prezzo fortemente scontato.

ESATTAMENTE. Putin perderà 500 milioni di potenziali consumatori (l’UE) ma (senza considerare altre parti del pianeta) si ritroverà con 2,8 miliardi di potenziali consumatori tra le sole India e Cina; quest’ultima, poi, oltre ai consumatori presenta una GIGANTESCA fame energivora di gas e petrolio per rifornire tutte le sue industrie, che per numero e quantità non hanno nulla da invidiare al ‘vecchio continente’…

magari sbaglierò per quello che penso, ma tutte queste ‘sanzioni’ inflitte alla Russia dai ‘geniali’ vertici direttivi della Com.UE (su ordine perentorio proveniente da ‘oltre oceano’…) favoriranno la ‘transazione energetica’ dell’UE in misura e velocità molto più repentina ed accelerata, rispetto ai più lunghi tempi previsti di realizzo… e su questo qualcuno già ci lucra di certo, meno i consumatori Europei -la gente comune- che saranno chiamati ad uno ‘sforzo’ straordinario, “in nome” di quello che si inventeranno questa volta i vertici direttivi Europei…

ilcuculo69
Scritto il 12 Aprile 2022 at 12:29

aorlansky60,

Mi sembra che molte volte su questo blog il fattore tempo non venga preso nella dovuta considerazione. Ciò che avviene oggi ha un impatto ed un costo completamente diverso rispetto a ciò che avviene tra 3 o 5 anni.
Il gas Russo per andare in India o in Cina ha bisogno di pipeline oggi non esistenti.
Putin sta sparando velocemente tutte le sue munizioni, perchè deve arrivare ad un risultato che possa essere considerato una vittoria, o almeno spacciato per tale, prima che la situazione economica interna si deteriori in modo importante.
Il Pil della Russia è inferiore a quello della Spagna, il PIL pro capire è un terzo di quello dell’Italia, e la guerra costa.

ilcuculo69
Scritto il 12 Aprile 2022 at 12:37

aorlansky60: “Una buona parte delle imprese italiane sono in grave difficoltà, ma il banchiere continua a far finta di nulla…”

Si accettano suggerimenti…

l’accordo con l’Algeria mi pare un buon passo, poi si dovrebbe agire “whateveritakes” per ripristinare una produzione di GAS italiano ai livelli di almeno 15 mld di m3 (la metà di quanto estraevano nel nel 1990) contro i 4 attuali , sommato a ciò che possiamo importare da Algeria, Libia e dal TAP (con buona pace degli ulivi) e potenziando i rigassificatori potremmo essere indipendenti dal gas Russo in meno di due anni.

reader
Scritto il 12 Aprile 2022 at 14:08

ilcuculo69@finanza,

Non è tanto l’invenzione del frigorifero. È la scoperta e lo sfruttamento del potere energetico del carbone, del petrolio e di tutti gli idrocarburi che, negli ultimi due secoli, ha consentito all’umanità un enorme sviluppo (anche demografico).
Liberata dalla condanna a un lavoro solo manuale e affaticante, solo un po’ coadiuvato da qualche macchina semplice e lavoro animale, l’umanità ha potuto progressivamente evolversi sino alle condizioni di vita odierne (materiali o meno).
Guardiamoci intorno: tutto (o quasi) quello che vediamo e che possiamo toccare è stato pensato, inventato, progettato e costruito (e anche ormai rottamato) a ritmo crescente negli ultimi 200/250 anni, con macchine sempre più sofisticate, alimentate da energie ricavate “principalmente” dalla combustione di carbone, gas e petrolio (e loro derivati) ricavati dal sottosuolo.
In un barile di petrolio c’è l’energia di otto anni di lavoro di un operaio. Oggi vengono estratti ca. 90 milioni di barili di petrolio al giorno.
Non fosse stata scoperta e sfruttata l’energia dei combustibili fossili, oggi vivremmo in un mondo molto simile a quello precedente alla rivoluzione industriale.

ilcuculo69
Scritto il 12 Aprile 2022 at 16:30

reader,

E’ ovvio che tutto discende dalla disponibilità di energia pro-capite a fare la differenza, oggi consumiamo circa 4 barili all’anno a testa, in media, in Italia quasi 7 negli USA circa 10, ma è il primo barile che fa la differenza tra sviluppo e sottosviluppo. Piano piano saremo in grado di sostituire il petrolio con fonti rinnovabili, piuttosto uniformemente distribuite sul pianeta, e nel medio termine la fusione nucleare ci metterà a disposizione una quantità di energia oggi inimmaginabile a costi contenuti e bassissimo impatto…
A quel punto i signori del gas e del petrolio non potranno più ricattare il pianeta, per questo oggi fanno tutto il possibile per ricavare il massimo da un beneficio che non avranno più in futuro

aorlansky60
Scritto il 13 Aprile 2022 at 08:33

@ ilcuculo

Il gas Russo per andare in India o in Cina ha bisogno di pipeline oggi non esistenti.

Ma la velocità con la quale i Cinesi riescono a realizzare le opere [che a loro importano] è sorprendente, decisamente più spinta ed accelerata rispetto ai [lenti] tempi standard ‘occidentali’… e i Cinesi sono molto astuti quando si tratta di contrattare, fosse anche con una controparte come la Russia che considerano un alleato [contro l’occidente]…
Peraltro la Russia ha recentemente sottoscritto nuovi contratti di vendita di PETROLIO verso l’India, e un dettaglio interessante è che Putin non pretende da loro pagamenti in Dollari, ma sotto altre forme valutarie (e non, come cripto valute per es. ma penso che Putin sarebbe felice di essere pagato anche in ORO, che lui ha fatto fixare alla Banca Centrale Russa 5000 Rubli/oncia fregandosene del fixing occidentale) e questa decisione rientra nella strategia congiunta ‘Cina-Russia’ per cercare di togliere potere al dollaro quale ‘valuta di riserva’ mondiale (la vera fortuna degli USA ormai da molti decenni sul quale hanno costruito il loro potere egemonico), e l’aspetto interessante è che stanno iniziando a farlo con materie prime importanti (come GAS e PETROLIO) che servono disperatamente all’occidente (specie all’Europa che ne è quasi del tutto sprovvista), materie prime che costituiscono la vera fonte di ricchezza della Russia. La sfida che Putin (con la Cina dietro) ha voluto lanciare all’occidente si può così riassumere “voi occidentali basate la ricchezza della vostra economia sulla stampa illimitata di un ‘foglio di carta verde’ che non è ancorato a nulla, noi invece basiamo la nostra ricchezza su MATERIE PRIME fisiche e tangibili, che per voi sono indispensabili.

il PIL pro capire della Russia è un terzo di quello dell’Italia, e la guerra costa.

La Russia è un Paese così particolare -per la distribuzione delle risorse economiche- da non poter essere equiparato agli standard occidentali; in Russia 120 oligarchi (capitanati ovviamente da Vladimir Putin) detengono il 50% dell’intera ricchezza del Paese (un dettaglio che fa della Russia il 1mo Paese al mondo per diseguaglianze sulla distribuzione della ricchezza), mentre il resto dei suoi 150 milioni di abitanti (un numero davvero basso per lo Stato sovrano dal territorio più esteso sulla faccia della Terra) ‘naviga’ in una situazione ben lontana (in peggio) da quella della ‘classe media’ europea o statunitense… la verità è che in Russia Putin fà quel che vuole (visto che non si tratta di un Paese ‘democratico’ dove dover prestare particolare attenzione ai cittadini e alle loro esigenze, al contrario di quelli occidentali), e lui usa quasi tutte le entrate derivanti dalla vendita di idrocarburi all’estero per potenziare quella che lui considera la priorità num.1 : l’apparato militare. Starei molto attento a sottovalutare la Russia, soprattutto perchè a livello geopolitico internazionale non è sola ed isolata come vorrebbe far credere la propaganda occidentale, ma può contare su un potenziale alleato anche più forte, come la Cina (guarda caso altro Paese governato da regime totalitario).

CONSULENZA FINANZIARIA GENERICA
SOSTIENI ICEBERGFINANZA
SOSTIENI IL NOSTRO VIAGGIO
IL NOSTRO LIBRO clicca qui
Segui IcebergFinanza su
http://www.facebookloginhut.com/facebook-login/ http://www.facebookloginhut.com/facebook-login/ http://www.facebookloginhut.com/facebook-login/
CONTATORE