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WALL STREET: UN NATALE DA INCUBO!
Alla fine Santa Claus Powell è arrivato, ha dato un’occhiata in giro, ha alzato i pacchi di carbone di mezzo punto, ha detto che ne porterà altri due il prossimo anno, che molto dipenderà dalle condizioni economiche, anche se lui non capisce tutto questo casino, va tutto bene rilassatevi…
Per loro un Natale da incubo, dopo un ottobre rosso, per noi, per gli amici di Icebergfinanza e soprattutto di Machiavelli, un fantastico Natale!
Quota 3 % nel rendimento del trentennale è stata disintegrata, siamo scesi a sfiorare il 2,95 %, e il dollaro è rimasto forte!
I bond vigilantes, hanno definitivamente sigillato per i prossimi anni la leggendaria linea Maginot che proviene dalla storia, la storia nostra unica stella polare!
Ringrazio tutti coloro che in questi mesi e anni hanno avuto fiducia nelle nostre analisi, la verità è figlia del tempo, la rotta è ancora lunga e ricca di insidie, ma ricordatevi siamo solo all’inizio di un lungo cammino!
Non solo, vorrei ricordare a tutti coloro che leggono solo ora il nostro blog, che negli ultimi mesi, settimane, siamo stati tra i pochi a suggerire puntualmente di non preoccuparsi più di tanto dello spread…
Scriveva il nostro luminare Puntosella (specialista spread) il 15 di novembre … Soltanto se la temperatura del paziente monitorato scendesse sotto i 270 punti i medici potrebbero prendere in considerazione il trasferimento in corsia (continua) … pic.twitter.com/VBxgZEfLa0
— Andrea Mazzalai (@icebergfinanza) December 20, 2018
Chi ha dato retta a Machiavelli e al nostro specialista, oggi festeggia una performance che sfiora il 10% in un mese… la fine del mondo è rimandata! 😉 https://t.co/L7zFbWvrfo
— Andrea Mazzalai (@icebergfinanza) December 20, 2018
Ieri in realtà è caduta la vera linea Maginot dei mercati americani…
… stiamo parlando di un anno che ha visto le peggiore performance per le asset class dal 1901, un bagno di sangue, con il DOLLARO USA come nel 2014 migliore asset dell’anno!
Confesso che non vedo l’ora di iniziare a scrivere l’outlook 2019, “Europa l’ultimo treno.” ma ci prenderemo tutto il tempo che serve per fare un lavoro il più possibile fedele alle indicazioni che provengono dalla storia, dall’analisi epirica, tecnica e cinematica.
Loro non lo dicono, non dicono che il 2018 è stato il peggiore anno per la propria banca, si Deutsche Bank, la voragine, il buco con la banca intorno…
Deutsche Bank: è il peggior anno dal 1901 per gli investimenti https://t.co/tTx7h5C0CZ pic.twitter.com/QoIW6RyqQR
— MilanoFinanza (@MilanoFinanza) December 19, 2018
Se si va a guardare alle serie storiche, il 2018 risulta essere l’anno peggiore per le asset class dal 1901. Lo mettono in evidenza i macro economisti di Deutsche Bank, secondo i quali l’89% delle attività su cui il gruppo tedesco raccoglie i dati per le statistiche ha registrato un rendimento totale negativo da inizio anno, espresso in dollari. I calcoli sono stati fatti da gennaio a fine ottobre e da allora lo Stoxx 600, per fare un esempio, ha perso circa il 5%. Non è andata bene per le altre borse.
Noi invece, staccandoci dal gregge, andando controcorrente, abbiamo evitato quello che è accaduto a chi ha creduto nelle nostre analisi, a chi ha scommesso sulla storia!
La #Fed ignora le pressioni del presidente #Trump e alza ancora una volta
i #tassi: i #Fedfundsrate vengono rialzati nel range 2,25%-2,5%. Alle 20.30 la conferenza stampa del govenatore #Powell, live su @classcnbc (507 sky), e in diretta su https://t.co/K3ry3WqDh9 pic.twitter.com/NXTYY0pSUW— Class CNBC (@classcnbc) December 19, 2018
La Fed “continuerà a monitorare gli sviluppi economici e finanziari globali e valutarne le implicazioni per le prospettive economiche ” .
E’ incredibile che la Fed continui a negare la realtà, una realtà fatta di lavori precari, a tempo determinato e part-time, che neghi la presenza della più colossale mole di debito in circolazione mai vista nella storia, incredibile che continui a negare la presenza della deflazione da debito!
Qualunque cosa abbia detto la Fed, il risultato sarebbe stato un insuccesso!
La Fed non cede a Trump e alza i tassi per la quarta volta. Previste due strette (non più 3) nel 2019: La Federal Reserve ha alzato i tassi a breve di 25 punti base, al 2,25-2,50 per cento. La decisione era attesa dai mercati. Ma era tutt'altro che… https://t.co/VHoYO5TXNz pic.twitter.com/QPLyUEqLeH
— Fisco24 (@fisco24_info) December 19, 2018
La Federal Reserve ha alzato i tassi a breve di 25 punti base, al 2,25-2,50 per cento. Ha annunciato però un rallentamento della futura stretta, indicando per il 2019 due nuovi possibili rialzi (e non più tre, come a settembre). Ha rivisto inoltre al ribasso le stime di crescita per quest’anno e per il 2019. «L’economia americana – ha detto il governatore Jerome Powell – va bene, ma da settembre è aumentata la volatilità dei mercati finanziari».
Va tutto bene, l’economia va bene e allora perché tutto questo panico, tutta questa isteria?
Forse perché stanno arrivando pessime notizie dalla Germania?
A German lender's woes could ripple through the banking system https://t.co/RidQOFn2cN pic.twitter.com/1vYlyUbnLi
— Luxembourg Times (@LuxTimes) December 19, 2018
Dopo il buco con la banca attorno, tanti buchetti intorno, buongiorno dalla Germania, dove sta incombendo una crisi nel settore bancario pubblico. Gli sforzi tedeschi per ricapitalizzare la voragine NordLB, sono in un vicolo cieco e minacciano di contaggiare l’intero sistema bancario tedesco.
La CNN aveva scelto come giornalista dell'anno 2014, Class Relotius (Der Spiegel). Peccato che fosse anche bravo ad inventarsi delle notizie… https://t.co/GNCQns1cfd
— Ríϲϲɑɾժօ Dҽíɑs (@RiccardoDeias) December 19, 2018
E si certo, i tedeschi sono il migliore esempio da seguire, sempre puntuali, i migliori, quelli dove la corruzione non esiste, dove la morale è la regola, proprio un bel esempio.
Buon Natale dalla voragine con la banca intorno! Nuovo minimo storico a 7 euro! #DeutscheBank pic.twitter.com/FfDkNs7TJS
— Andrea Mazzalai (@icebergfinanza) December 20, 2018
Noi ci fermiamo qui, la soddisfazione è tanta, ma sappiamo che la rotta è ancora lunga, prima di giungere all’orizzonte abbiamo ancora molte miglia da navigare, questa volta con il vento a favore o forse chissà!
Ci sarà davvero da divertirsi il prossimo anno, state sintonizzati, la strada per la nuova crisi è ancora lunga, la deflazione da debiti la strada maestra per comprendere cosa accadrà.
Viste le continue richieste, ribadisco che il prossimo manoscritto di Machiavelli, l’outolook 2019, sarà ad esclusivo beneficio di coloro che hanno sostenuto liberamente e generosamente il nostro viaggio, giusto per evitare inutili fraintendimenti.
Impennata del cross euro dollaro.
Mi sarei aspettato il contrario.
Qualche motivo?
In effetti anche oggi tutte hanno perso, ma d.b. e commerz hanno ancora sottoperformato quelle italiane e francesi, mi pare. D.b. -7% oggi, cioe’ dopo questo post.
alayasf@finanza,
Purtroppo il recupero del’Euro azzera il recupero del sottostante.Hai ragione con un aumento dei tassi dovrebbe avvenire il contrario , giù il sottostante su il dollaro.Meglio forse la carta straccia nostrana?Almeno in quel caso non c’è l’effetto cambio.Ciao
Di cosa parli che il cambio è ancora a 1.14… studiate l’analisi tecnica?
Ah….la deutsche bank ha AMMESSO di essere tra le 4 banche sospettate di aver manipolato, per lunghi anni, obbligazioni Usa. UN NUOVO SCANDALO. A questo punto si potrebbe scrivere un libro(o un’ enciclopedia?) sulle porcherie perpetrate dalle banche tedesche, da questi maestrini sempre pronti a dare lezioni all’italia.
Bella la Schadenfreude per il crollo di DB ma poi guardiamo il risultato della manovra dei fasciodementi: blocco adeguamento delle pensioni oltre i 1500
Euro LORDI (i ricconi?) allungamento delle concessioni (non solo spiagge ma pure sala bingo) cancellazione del registro del traporto rifiuti (la
Camorra ringrazia) appalti alla cacchio fino a 150.000 (ottimo metodo per la mangiatoia) non solo cravatta al collo per 80 miliardi di IVA nei prossimi anni, complimenti fasciodementi!!!!
La connessione e il portatile funzionano benissimo.
🙂
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grande Andrea. la realtà affiora sempre. Grazie di cuore di esistere