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EURO BREAK UP: IL MOMENTO DELLA VERITA’ SI AVVICINA!
Questa è la prima slide di una lunga serie di oltre 120, una ricerca durata oltre due mesi, una relazione tenuta presso una importante istituzione presente sul suolo nazionale. Analisi empirica, economico/finanziaria, giuridico/legale che prende in considerazione tutte le variabili storiche per un’eventuale rottura della moneta unica.
Mi sono sempre meravigliato di come sia grande l’ignoranza sul tema, non tanto da parte della gente comune, ma da parte delle istituzioni, di chi invece dovrebbe contribuire a sostenere un dialogo il più sereno possibile senza preconcetti ideologici o politici.
Il fallimento dell’euro, da distinguere da quello dell’Europa, è ormai evidente, è sotto gli occhi di tutti.
Dice bene Benjamin Jerry Cohen, professore di Economia politica internazionale presso l’Università della California a Santa Barbara. Le sue ricerche riguardano principalmente questioni sulle relazioni monetarie e finanziarie internazionali e ha scritto su argomenti che vanno dai tassi di cambio e all’integrazione monetaria ai mercati finanziari e al debito internazionale.
Allo stesso tempo sottolinea una cosa fondamentale, ovvero la strenua volontà politica a non abbandonare questo esperimento, a qualunque costo.
L’ultima frase di Angela Merkel è un’autentica fesseria, ” L’euro è molto, molto più che una moneta, è la garanzia di unità dell’Europa.”
Basterebbe guardare alla storia, per capire che una moneta non ha mai garantito un’unione…
… ripeto MAI in nessun caso della storia.
Basterebbe osservare questa immagine per comprendere che l’euro è un progetto destinato al fallimento al di la della volontà politica attuale. Solo alcuni stati di secondo piano, africani e del Centro America, adottano il dollaro, il resto dei Paesi ha la propria moneta.
Ma lasciamo spazio all’ultima novità in arrivo dalla Germania riportata dal Die Welt
Grazie alla traduzione di Voci dalla Germania una piccola sintesi…
A Berlino alcuni economisti molto noti martedì si sono riuniti per discuterne. Il loro obiettivo era quello di sviluppare un piano di emergenza a cui ricorrere in caso di disintegrazione della moneta unica. Con il titolo „Is the Euro sustainable – and what if not“ alcuni importanti economisti tedeschi e internazionali si sono trovati per discutere i costi e le conseguenze di un possibile collasso dell’euro, le riforme che potrebbero facilitare l’uscita di un paese e le esperienze storiche relative alla caduta delle precedenti unioni monetarie.L’invito a Berlino è arrivato dal’università privata ESMT e dal Max-Planck-Institut per il diritto fiscale e la scienza delle finanze. E’ possibile che la situazione nell’unione monetaria si sia stabilizzata grazie alla ripresa economica congiunta, ma i saldi Target in continua crescita evidenziano le fratture economiche all’interno della zona euro. E le elezioni italiane hanno mostrato che il pericolo di una dissoluzione dell’euro è tutt’altro che scomparso. In Italia il capo della Lega Italiana, il partito populista di destra – uno dei vincitori delle elezioni – ha dichiarato che solo la morte è irreversibile, una moneta certamente non lo è. Mentre la politica si preoccupa di stabilizzare l’eurozona, gli economisti vorrebbero invece essere preparati nel caso in cui la moneta unica dovesse fallire.“La probabilità che l’euro finisca non è pari a zero. Come economisti dobbiamo prenderla in considerazione”, ha detto Kai Konrad, esperto di finanza presso il Planck-Institut. Ad assecondarlo c’era il presidente del Consiglio dei Saggi Economici (Sachverständigenrat), Christoph Schmidt: “bisogna essere preparati anche ad eventi alquanto improbabili”.E’ necessario discutere una clausola di uscitaSecondo gli economisti presenti ci sarebbero tre scenari di uscita ipotizzabili:l’uscita di un paese senza il consenso degli altri, l’uscita con il consenso degli altri, oppure l’esclusione di un paese contro la volontà del paese uscente. Per tutti questi scenari non esiste un quadro giuridico chiaro, afferma Clemens Fuest, presidente dell’Ifo.
Sebbene l’eurozona con l’articolo 50 del trattato UE abbia previsto una clausola di uscita, l’abbandono della moneta unica nei trattati resta legato indissolubilmente anche all’uscita dall’UE. Non è desiderabile, dice Fuest: “al momento l’uscita di un paese non è all’ordine del giorno, proprio per questa ragione sarebbe il momento buono per discutere una clausola di uscita dall’euro”, dice Fuest. Potrebbe essere incluso nei trattati nell’ambito dell’attuale processo di riforma. Fuest tuttavia non raccomanderebbe a nessun paese di uscire. Secondo Fuest una tale clausola potrebbe avere un’influenza disciplinante. “L’adesione all’euro è accompagnata dal fatto che il paese deve accettare le regole della zona euro”, dice Fuest, riferendosi soprattutto all’Italia. Li’ il capo della Lega Salvini ha chiesto che l’Italia ignori gli accordi di politica fiscale che l’Italia stessa ha sottoscritto. “Questo è incompatibile con l’appartenenza all’area dell’euro”, dice Fuest.Alcuni economisti vorrebbero far uscire dall’euro chi infrange in maniera seriale le regole comuni. I trattati al momento non contemplano la possibilità che alcuni paesi si difendano dall’obbligo di dover trasferire risorse agli altri paesi tramite una opzione di uscita, ma per il futuro non sarebbe da escludere.E’ necessario che ci siano regole per l’uscita“I vantaggi derivanti dall’avere regole di uscita chiare consisterebbero nel ridurre i costi macroeconomici legati all’uscita, compresa l’incertezza, rendendo i conflitti fra gli stati meno probabili”, afferma Fuest. Potrebbe esserci maggiore incertezza sul futuro dell’eurozona. “Tutto questo spinge verso la creazione di ostacoli procedurali elevati che rendano difficile l’uscita, ma non per un’assenza di una procedura di uscita”, dice Fuest.Le clausole di uscita potrebbero servire come protezione contro la redistribuzione delle risorse a spese dei singoli stati. Paesi piu’ ricchi come la Germania o l’Olanda, grazie ad una clausola di uscita, potrebbero difendersi dalla trasformazione dell’eurozona in una unione di trasferimento. Una clausola di uscita potrebbe aiutare anche i paesi piu’ deboli, come l’Italia, che con una loro moneta nazionale, potrebbero tornare nuovamente competitivi.Quanto siano grandi le differenze lo ha illustrato chiaramente Sinn. Affinché i paesi piu’ deboli possano raggiungere la Germania in termini di prezzi, la Germania dovrebbe avere un’inflazione del 4.5% piu’ alta rispetto a quella degli altri paesi della zona euro per i prossimi 10 anni.I migliori economisti su un terreno politico minatoL’uscita di un paese sarebbe costosa anche per la Germania. Se un paese dovesse uscire, la Bundesbank finirebbe per perdere i suoi crediti Target nei confronti del paese uscente. La sola Italia attualmente ha un debito verso l’eurosistema pari a 444 miliardi di euro.Se ad uscire fosse invece la Germania, ad essere coinvolto sarebbe l’intero importo dei 900 miliardi di crediti Target. In questo caso sarebbe infondata la preoccupazione di una eccessiva sopravvalutazione del nuovo D-Mark: “la Bundesbank, secondo il modello della Banca Nazionale Svizzera, potrebbe intervenire con acquisti massicci per mantenerne basso il valore”, ha affermato Fuest.Ma gli storici dell’economia mettono in guardia dall’accettare con troppa semplicità uno scenario di rottura dell’euro. La storia mostra che il crollo di un’unione monetaria porta con sé delle turbolenze. “Di solito, il crollo di un’unione monetaria causa anche il crollo della corrispondente unione doganale”, ha detto Albert Ritschl, storico economico della London School of Economics.E questa è stata la quintessenza della euro-conferenza. Anche se un piano generale ancora non c’è: dopo tutto era il primo incontro fra economisti di alto livello a muoversi su di un terreno politicamente minato.
Non sarà una passeggiata, non lo è mai stato nella storia, ma Bertrand Russel, filosofo e matematico gallese, diceva che il problema dell’umanità è che gli sciocchi e i fanatici sono estremamente sicuri di loro stessi, mentre le persone più sagge sono piene di dubbi. Nulla è irreversibile!
Questo in sintesi il mio pensiero … Italia più povera con questo euro.
l’algeria l’angola il mozambico … tutta l’africa ha compiuto la transizione monetaria dovuta alla fine del colonialismo … ergo ??? grazie alla radiosa idea della svalutazione si è incamminata verso il sol dell’avvenire della crescita economica … sicuri ??? p.s. gli USA ancora resistono come unione monetaria … p.p.s. bagnai borghi e compagnia cantante non hanno ancora fatto studi sulla caduta dell’URSS dovuta ad un ocr non ottimale ??? sarebbe di grande interesse didattico …
Facciamo prima a morire noi dell’Euro mi sa. Purtroppo….
non capisco il riferimento al dollaro, unione monetaria di una nazione sovrana messa a confronto con monete usate da stati separati? non mi risulta che ogni stato degli USA abbia una sua politica economica, un suo esercito ed un governo indipendente, e’ una federazione di stati, ma tutti appartenenti alla stessa nazione. Per quanto riguarda il parallelismo con le nazioni africane, l’unione monetaria era dovuta proprio al loro colonialismo. Questo e’ quello che l’Euro sta facendo, trasformare i paesi europei in delle colonie di paesi che esercitano controllo ed egemonia sopratutto attraverso il controllo monetario degli altri. Potremmo fare la fine delle ex colonie, ma giusto ricordarsi che fino all’arrivo dell’Euro colonia non eravamo e guarda un po dove stavamo nella classifica delle economie mondiali. concordo che sia d’interesse didattico, ma solo se distinguiamo bene i precedenti storici e paralleli senza fare generalizzazioni contorte. Vorrei offrire uno spunto didattico, secondo lei sarebbe piu’ vantaggioso per l’Italia l’eventuale svalutazione della sua moneta o l’inevitabile esagerato apprezzamento di quella tedesca? si parla di deficit di competitivita’, pensi un po a quanto sarebbero competitivi i primi della classe con un Marco che vale 6 euro di oggi
oratrix magna,
Ad ALEXANDERSUPERTRUMP, che pensa molto lontana la morte dell’euro, dico solo che indubbiamente scommettere contro l’euro in questo inizio d’anno (come del resto l’anno scorso) non ha dato per il momento grandi risultati, anzi… Già l’anno scorso il mio portafoglio comprendeva una quota notevole di treasuries decennali e trentennali e in misura minore obbligazioni in altre valute. Da inizio anno ho ulteriormente incrementato questi asset, per cui i treasuries sono adesso circa il 35% e le obbligazioni in altre valute circa il 15%. Sabato ho fatto una verifica del rendimento complessivo del portafoglio e ho calcolato che sto perdendo in tre mesi il 3,2%. Non ho intenzione di cambiare impostazione per il momento e spero che le scelte fatte, assumendomene in toto la responsabilità, si rivelino azzeccate quando arriverà il momento della verità evocato nel titolo dell’articolo di oggi del capitano.
Però certamente sono in gioco molte altre cose, oltre al guadagno che uno si aspetterebbe dai sudati risparmi per integrare la pensione e per mantenere decorosamente la famiglia. Dal momento della verità evocato da Mazzalai dipenderà il futuro di questa nazione, e il benessere di chi ci vive, almeno per i prossimi dieci anni.
Nel mio piccolo mi sono preso delle belle responsabilità, oltre che verso la famiglia, anche verso l’Italia, essendo io schierato dalla parte dei “populisti” (come si evince dai miei brevi commenti).
Per finire, vorrei salutare quelli che bazzicano questo blog e che hanno idee diverse dalle mie, ma coi quali lo scambio di opinioni è sempre stato corretto e rispettoso. Intendo MADMAX (col suo Marx che rispetto), LAFORZAMOTRICE (amico della Germania) e VELENO (col suo Renzi da me detestato). Io penso che il recupero della sovranità politica e monetaria (e meno sottomissione alla unione europea) sarebbe la strada giusta da percorrere, strada in salita ma con un bel panorama finale. Voi la pensate diversamente. Staremo a vedere. Visto -me lo permetterete- che noi siamo piccoli, ciascuno speri nelle capacità delle forze politiche che ha delegato col voto del 4 marzo.
“Il fallimento dell’euro, da distinguere da quello dell’Europa, è ormai evidente, è sotto gli occhi di tutti”.
Dissento da questa vostra visione. Scrivevo a suo tempo qui
“Quanto a questa Europa, è ormai evidente agli occhi di tutti che l’errore capitale è stato quello, di stampo dirigista, di volerla far nascere dal tetto, cioè dalla moneta unica – che ora mostra tutta la sua strutturale intrinseca debolezza – anziché dalle fondamenta, e cioè da quella concretissima consonanza ideale tra i popoli, della quale solo la nostra antica tradizione greco-giudaico-cristiana può essere il cemento che non si sgretola.
Su questo, non sarà mai troppo tardi per cominciare a lavorare di buona lena!…
Parlavo della questione anche qui
E, dove voi dite
“Allo stesso tempo sottolinea una cosa fondamentale, ovvero la strenua volontà politica a non abbandonare questo esperimento, a qualunque costo”.
E’ vero: i grandi massoni che dirigono l’Europa, cercheranno di tenere insieme il mostro di Frankenstein che hanno creato, a qualunque costo… a carico nostro, si capisce.
Giustamente, a questa Europa di oligarchi, propongo un’alternativa, questa:
E buona serata a voi…
La mia considerazione esulava dal discorso degli investimenti. Ritengo che nessun paese, Italia compresa, abbia la forza di sottrarsi alla schiavitù dell’Euro (cioè della Germania) senza un forte aiuto esterno. Per il semplice motivo che chi si troverebbe a governare l’evento dovrebbe anche spiegare al popolo italiano che la libertà ha un costo. E quel costo sarebbero un pò di anni di sofferenza prima di godere dei privilegi della ritrovata libertà. E io, sarò pessimista, ma non ce lo vedo il popolo italiano accettare questa condizione. Quanto meno la maggioranza, nella quale è compresa quella considerevole percentuale che ha votato per avere un reddito senza far fatica. Perché l’italiano è quello del “Franza o Spagna purché se magna”; quello dell’ “armiamoci e partite”. Certo non tutti ma la maggioranza sì…
Charlie,
sono commosso, lascia che ti risponda con una frase di Voltaire: “l’apprezzamento e’ una cosa meravigliosa, fa si che cio’ che e’ eccellente negli altri appartenga anche a noi”.
Mi fa piacere che tu ricordi le mie posizioni Marxiste, e spero ti resti in mente quella che le riassume tutte: “il Capitalismo distruggera’ se stesso” non ci siamo lontani.
In bocca al lupo per la tua scelta (che non e’ la mia), quello che mi fa paura e’ che Casaleggio jr. sia gia’ a dare la lingua in bocca al Washington Post (giornale del deep state US) che il tempo del vaffa sia finito, che magari tante intenzioni (non le apprezzo tutte) finiscano le dimenticatoio e che magari Giuseppe Tomasi di Lampedusa con il suo: “bisogna che tutto cambi affinche’ tutto resti cosi’ come e’…” abbia ancora una volta ragione.
Un abbraccio
Mm
nell’artiicolo si fa riferimento ad alcuni stati centroamericani, non agli stati facenti parte degli stati uniti’america. mi risulta si usi il dollaro a Panama e El Salvador, ad esempio, ma non si tratta della valuta ufficiale, ad es a Panama è il balboa, qua la valuta ufficiale è l’euro.credo sia diverso, a parte la dimensione esigua di quei paesi .
giacomocambiaso78@finanza,
mi sono chiesta se non vi siano dei segnali di stretta alla circolazione del denaro mascherati dal monito della ue contro i cambi di residenza (residenze per investitori, pensionati che si spostano, ecc)
Perplessa,
Un blocco della circolazione di capitali di certo non viene dall’Europa, che spinge per libera circolazione.
Piuttosto da chi ha paura che i capitali scappino, diciamo stile Argentina dove fecero il “corallito” ovvero cambiaro a tasso definito tutti i dollari in peso obbligatoriamente e non li lasciarono uscire!!!
Che noi possiamo vivere in tempi interessanti come dicono i cinesi!
@ Toussaint
“Quanto a questa Europa, è ormai evidente agli occhi di tutti che l’errore capitale è stato quello, di stampo dirigista, di volerla far nascere dal tetto, cioè dalla moneta unica – che ora mostra tutta la sua strutturale intrinseca debolezza – anziché dalle fondamenta, e cioè da quella concretissima consonanza ideale tra i popoli, della quale solo la nostra antica tradizione greco-giudaico-cristiana può essere il cemento che non si sgretola.”
… … … … … … … …
Mi permetta :
prima di fare entrare in scena eventuali “collanti” storico-religiosi a forgiare una possibilità di unione europea [tuttora irrisolta] che l’adozione della divisa unica NON ha [finora] concretizzato,
e
prima ancora di citare idealismi di facciata, ovvero la “concretissima consonanza ideale tra i popoli” molto belli da sentire e da citare, ma che lasciano tutto il tempo che trovano alla prova dei fatti (ovvero che i Paesi membri pensano ed agiscono per fare PRIMA di tutto i loro interessi, specie QUELLI PIU’ FORTI [economicamente-finanziariamente-industrialmente compresa la loro CREDIBILITA’ INTERNAZIONALE] poi magari pensano all’ Unione Europea e agli altri paesi membri minoritari, cosa che gli ultimi 15anni di storia europea hanno dimostrato appieno, guardando da vicino COSA HANNO DECISO DI FARE e COME HANNO DECISO DI MUOVERSI FRANCIA e GERMANIA all’interno del contesto UE)
dicevo prima di tutto questo occorre pensare a “collanti” più pratici e più realisticamente realizzabili,
per esempio quella famosa UNITA’ FISCALE EUROPEA ed altrettanto famosa UNITA’ BANCARIA EUROPEA che davvero potrebbero mettere basi assai più solide per forgiare l’unione stessa rispetto a tutti gli sterili tentativi tentati prima (€uro compreso),
che però la Germania per prima rigetta di volere accettare e concedere [ai paesi membri più deboli]
per ovvie ragioni :
i vertici tedeschi -ma non solo, anche tutti i cittadini elettori tedeschi presi nei loro 80 milioni di esseri-
NON NE VOGLIONO SAPERE di farsi carico dei problemi (debiti e passività) dei Paesi minoritari.
Anzi, per come stanno pensando e per come si stanno muovendo i vertici tedeschi attuali (possibile adozione di un organismo unico ed indipendente dalla stessa Com.UE per quanto riguarda il FONDO SALVA STATI, tanto citato e voluto da un certo Schauble, l’ineffabile omino in carrozzella della politica tedesca)
mi sembra di capire che i tedeschi vogliano ulteriormente inasprire la costrizione verso i Paesi più deboli [e deficitari] dell’Unione;
da qui, facile capire che con una simile strategia d’azione, non si fa altro che alimentare movimenti politici palesemente ANTI EUROPEISTI (come le ultime elezioni politiche Italiane hanno dimostrato) e non si fa altro che allontanare i popoli da un eventuale “spirito europeista” (specialmente i popoli dei Paesi che maggiormente hanno dovuto subire l’€uro e la politica della Germania in contesto UE negli ultimi 15anni) .
Riescono a capirlo i tedeschi, questo ? (credo proprio di no, sapendo della loro proverbiale “testa dura”…)
Da quanto ho esposto, personalmente sono molto scettico su una possibile “unione europea” dagli esiti positivi PER I POPOLI (non per le banche o per la finanza), anche solo a livello teorico prima ancora della sua realizzazione pratica.
Uella ragazzi la discussione si scalda????
Vedo che bastonate l’Europa coma causa prima di tutti i mali economici che affliggono la societa’ creano disoccupazione, bassi salari e quant’altro.
Allora vi pongo un ragionamento controintuitivo, come ma gli US sono alla canna del gas? Hanno alto debito, lavori mal pagati, problemi di disgregazione sociale!!!
Mica sono in Europa e hanno l’Euro? La semplice risposta che mi darete e’: perche’ sono governati da rincitrulliti…ve la sospendo e passo oltre.
Come mai pure il Giappone e’ nelle pesti? Non cresce, gente insoddisfatta, stagnazione e via dicendo. Hanno per caso l’Euro? Sono per caso in Europa? No ad entrambi, la tentazione sarebbe quella di dirmi come sopra: governati da bambascioni!!!
La realta’ che vi piaccia o meno, e’ che il problema e’ modello economico basato sul Kapitalismo che e’ incapace di dare risposte, ma questo non lo si vuole accettare, come quando si propose alla Chiesa che era la terra a girare intorno al sole!!!!
Togliete il Kapitalismo che arricchisce pochi e scapito di tanti.
infatti il riferimento agli USA di cui accennavo non lo trova nell’articolo, ma nel commento della persona a cui rispondevo, Oratrix Magna. Non ho nessuna obbiezione da sollevare sull’articolo che riflette pienamente il mio pensiero e da tempi ben meno sospetti di quelli attuali
perplessa@finanza,
Ciao Andrea,
gli americani lo dicono da vent’anni che l’euro può portare solo miseria ma non frega a nessuno. Col taglio della spesa e il consolidamento fiscale abbiamo spostato una enorme massa di denaro dal continente europeo che è andata a finanziare tutto il mondo questo e solo questo conta. Stessa moneta con sottostanti diversi era ovvio non funzionasse. I santoni ci dicono che in Europa le cose vanno così un passo avanti poi mezzo indietro si consolida e si riparte. Ora seguendo la demenziale ma imperante filosofia abbiamo fatto il mezzo io direi triplo passo indietro percui sarebbe l’ora di ripartire ma non possiamo chiedere di farlo a coloro che hanno lavorato per il mezzo indietro non ne sono capaci. Puoi chiedere all’attuale presidente di operare per la uniformità fiscale? Direi proprio di no conoscendo il soggetto e la sua storia. E così per tutti gli altri che sono uomini scelti per una precisa fase storica quella della costrizione delle restrittezze espansive della negazione dei moltiplicatori della austerità che non ha mai funzionato e mai funzionerà ma che serviva per fare il mezzo passo indietro nella loro mente illuminata. Dico questo perché ricordo che tutti che i discorsi che facciamo su questo vascello sono considerate eresie e noi sovranisti siamo i barbari innamorati dell’inflazione sudici ed ignoranti che non comprendono la grandezza del pensiero nuovo pensiero economico. Le prossime europee potranno definire nuove linee di pensiero ed operare per andare avanti almeno mi auguro. Sai che condivido molto del tuo pensiero economico ma sul futuro dell’euro la penso diversamente perché tecnicamente era fallito in partenza percui a chi dovrebbero interessare le corrette contraddizioni che spesso evidenziamo. Sono palesi evidenti eppure ignorate fin dall’inizio il che mi fa propendere per l’idea che l’euro é fatto per durare. L’hanno voluto gli americani e solo loro possono permettere che si dissolva. L’ipotesi di una Germania che ci molla e va a est gira dall’inizio ma ci vorranno decenni prima che l’est possa raggiungere parametri adeguati alle ambizioni tedesche. Per un bel po di annetti navigheremo ancora in questo mare a mio modesto parere.
Buonagiornata a tutte/i
Certo, devono circolare i capitali delle multinazionali, ma quelli della gente comune, quando diventa troppa, non lo so. Intanto qua Bagnai racconta della limitazione in Grecia : http://goofynomics.blogspot.it/
madmax: Un blocco della circolazione di capitali di certo non viene dall’Europa, che spinge per libera circolazione.
Io un conto corrente in EUR in Lussemburgo l’ho aperto senza problemi. I trasferimenti li posso fare tranquillamente in/out.
Certo che nei momenti critici allora tutto diventa difficile ma se vi sono delle imposizioni queste te le mettono gli stati nazionali…non certo l’Europa che non puo’ legalmente fare una cosa del genere.
Per quello che riguarda la Grecia non riesco a capire a quale articolo del blog ti riferisci, se mi parli dell’ultimo post menzionano il Single European Act molto vecchio roba del 1986!!!
Ripeto l’Europa non ha strumenti legislativi per bloccare l’esportazione di capitali tanto piu’ che e’ verso la libera circolazione degli stessi ma riconosce che gli Stati Membri (ovvero le Nazioni) possano interrompere tale circolazione temporaneamente in caso di motivi reali come una crisi finanziaria…ma ripeto SONO GLI STATI che ti ingabubbano….
Silvio,
Le mie domande “eretiche” per i sovranisti sono sempre quelle: se torni alla Lira lasci i tuoi risparmi in Lire? Se mi dici di si’ non ho problemi ma se mi dici che li metti in USD allora torni al punto di partenza usi una moneta non tua, che controlla un altro e sei al punto di partenza.
Sovranisti poi solo con la moneta o pure con la NATO dove adesso lasciamo che i Turchi e gli Islamisti macellino i Curdi (che prima erano eroi?) senza battere ciglio e magari con il rischio di trovarci in guerra proprio al loro fianco?
Forse nessun modello economico-sociale è perfetto, perché non può prescindere dagli uomini che lo applicano.
Non voglio assolutamente fare polemica con te che hai sempre girato la polemica in dialogo. Vedi, anche tu sei un marxista particolare, sei un marxista tollerante.
Ci sono stati periodi storici in cui certi stati sono progrediti e si sono fatti passi avanti sulla strada dell’uguaglianza senza applicare il marxismo.
Forse l’unico stato al mondo dove il marxismo ha avuto modo di consolidarsi è stata la Cina, della quale tu non parli. Ma era marxista la Cina di Mao o era marxista quella di Den Tsiao Ping o è marxista la Cina di Xi Jinping? Non voglio per così dire mettere in crisi chi ha tanta fiducia in una ideologia che tende all’eguaglianza, solo evidenziare la complessità dei problemi,
Chi non ha la certezza che il marxismo sia la soluzione migliore ai mali del mondo può cercare solo di migliorare la situazione attuale razionalizzando, cercando di eliminare le cause che aumentano la povertà e la disuguaglianza portando la consapevolezza tra gli inconsapevoli: un po’ come fa Mazzalai su questo sito e come fa il professor Bagnai, che io, ultimo arrivato, ho conosciuto durante la campagna elettorale.
Assolutamente però non voglio gelare i tuoi entusiasmi e le tue speranze in un mondo davvero migliore.
Scendendo più in basso (ma in realtà io non sono mai l’aquila che vola sulle alte cime) ti dirò che le perplessità che tu hai su Casaleggio & C. le ho anche io, che mi sono schierato questa volta con i populisti: ma quelli più paesani e meno internauti, anche se -appunto- illuminati in ultimo dal riformismo espresso da Bagnai.
giacomocambiaso78@finanza,
Ben arrivato, ottimo commento.
Perchè, avete qualche dubbio che ci sarà una fuga di capitali, a partire da quelli (che hanno e possono) che qui parlano tanto di ritorno alla lira? Non scommetto neanche, sarebbe disonesto.
charliebrown@finanza,
Io non sono “amico della Germania” sono solo uno che quando vedo chi ottiene risultati migliori dei miei non perdo tempo a sputtanarlo, ma cerco di studiarlo e imparare qualcosa da lui. A proposito, “oltre al guadagno che uno si aspetterebbe dai sudati risparmi per integrare la pensione” perchè vi risulta IMPOSSIBILE immaginare che sono i risparmi stessi che dovrebbero essere usati per “integrare la pensione”? Che la speculazione finanziaria si nutre di questa aspettativa? Si può sapere perchè sono considerati un qualcosa che debba essere solo lasciato ai figli che spesso se li sputtanano? Mah.
“NON NE VOGLIONO SAPERE di farsi carico dei problemi (debiti e passività) dei Paesi minoritari.”
Nemmeno io ne voglio sapere di farmi carico dei problemi altrui, specie se questi “altrui” http://www.adnkronos.com/soldi/economia/2017/06/25/bankitalia-cresce-ricchezza-finanziaria-delle-famiglie-italiane_xsqiIZqto2QrN5UMBv3wlJ.html non sono poi cosi “poveri”.
Se qualcuno però vuole farsi carico dei problemi altrui, si evidenzi, conosco molte persone che sarebbero interessate.
ciao madmax. tu scrivi : La realta’ che vi piaccia o meno, e’ che il problema e’ modello economico basato sul Kapitalismo che e’ incapace di dare risposte, ma questo non lo si vuole accettare, come quando si propose alla Chiesa che era la terra a girare intorno al sole!!!!
Togliete il Kapitalismo che arricchisce pochi e scapito di tanti.
esatto è quello. ora vado al punto. si parlava anche di fede, religione, cristiani.
voglio citare il professor Rocco Errico, esperto di testi biblici. ha scritto tra l’altro un libriccino, di 120 pagine titolo : Otto accordi con Dio.
leggo a pag 99 e 100 cosi’ : Certo, dobbiamo aspirare a dei miglioramenti cosi’ come dobbiamo soddisfare le nostre necessità. Tutto ciò che otteniamo deve circolare, diffondersi e non semplicemente accumularsi. Sappiamo che l’equilibrio esistente nell’universo dipende dalla circolazione dei doni che la natura elargisce.
chiaro il concetto? Dio ha creato tutto per tutti. il giusto per tutti. ce n’è abbastanza per tutto il mondo, tutti i popoli. siete disposti a levare dal vostro cuore l’avidità???
e i politi ne sono capaci? e anche a capire questo concetto? se lasciamo tutto in mano ai massoni schifosi, che sono tutti i super ricchi e le multinazionali e altro, come facciamo a cambiare questo mondo?
mi direte…serve la guerra. ma anche no!!
7 anni fa ve lo dicevo si può fare una non guerra e vincere. si chiama informazione in tv al 100%. allora quando la gente saprà tutta la verità, ma su tutto, non avranno più motivo i potenti di ammazzare alcuno. ormai la verità è venuta fuori. fine!
finisco. un certo GESù diceva : e la verità vi renderà liberi.
by DORF
@La voce del Padrone!!!!
Ahahah il “nuovo” che avanza? Curioso che Salvini sia andato a prendere “istruzioni” dall’Ambasciatore Americano ancora prima di parlare con Mattarella!!!!
Di fatto lo ha anticipato Casaleggio Jr. andato a parlare al Washington Post e Berggruen Institute (guarda caso lo stesso di Stigliz). Siete proprio sicuri che questo “vento di cambiamento” sia trasparente, chissa’ magari la Cambridge Analitycs ha operato pure da noi!
Sono questi i “salvatori” della patria?
Che tutti noi possiamo vivere in tempi interessanti.
Baci e abbracci!
giacomocambiaso78@finanza: si parla di deficit di competitivita’, pensi un po a quanto sarebbero competitivi i primi della classe con un Marco che vale 6 euro di oggi
Perchè mettete numeri in libertà? Vi piace l’iperbole? l’arte della bufala ?
se ci fosse un break-up potremmo fare riferimento al USD per definire i rapporti valutari tra le nuove divise europee.
Le stime parlano di un
Dutch € = 1.5 USD
Italian € = 1.15 USD (non troppo distante dall’attuale)
quindi l’Italia guadagnerebbe competitività rispetto alla Germania (e dintorni ma sono economie piccole) ma non molto rispetto al resto del mondo.
Andrea,
sempre con tutto il rispetto, ma mi pare che nessuna delle situazioni raccontate dalla tabella, sia per momento storico che per paralleli macroeconomici possa essere presa a riferimento per l’Euro. Poi sono convinto anche io che la storia porterà ad una evoluzione anche della UE e dell’Euro.
Dorf,
Parole verissime, ma esiste un dubbio al riguardo delle religioni, tutte le religioni: che predicano la pazienza e la sofferenza in terra per la felicita’ eterna nel regno dei cieli. In parole povere pazienta qua e starai meglio di la’.
Ovvero perche’ non cominciano a chiedere il cambiamento terreno delle cose per far stare meglio tutti sulla terra? Papa Francesco ha dato un’impostazione diversa ma credimi esiste molto da fare.
Charlie,
Mi piace fare chiacchere con te, vedi io credo che qualsiasi pensiero politico NON possa fare a meno dell’ideologia sottostante.
Per anni ci hanno detto che le ideologie erano finite solo per evitare che il Capitalismo (e’ un’ideologia) non avesse riferimenti alternativi da contrapporre.
La Cina e’ l’applicazione del Marxismo con caratteristiche cinesi, lo insegnano ancora nelle universita’ il risultato? Hanno preso 1,4 miliardi di straccioni e li hanno alzati (non troppo) ma sicuramente per tanti la qualita’ di vita e’ migliorata eliminato l’analfabetismo e via dicendo.
Che cosa ha proposto l’occidente capitalistico in alternativa? Una diminuzione delle condizioni di vita dei propri cittadini (euro o non euro e’ cosi’ ovunque) e per il paesi in via di sviluppo come in Africa la fame cronica!
Ovvero non ha saputo dare risposte, ce la meniamo con la fame del Mondo da anni e il CAPITALISMO non la vuole risolvere perche’ non e’ nel suo DNA togliere la poverta’ il Capitalismo si occupa solo di permettere una migliore accumulazione del Capitale.
Certo poi tutto dipende dagli uomini e da come le cose sono applicate, ma una cosa e’ certa le Big Tech in Occidente NON PAGANO tasse mentre in Cina Alibaba paga 3,5 miliardi di USD di tasse…la differenza e’ tutta qua per far star meglio i propri cittadini.
era un numero ipotetico, non stavo sostenendo che se l’euro si disgragesse oggi il marco domani gia’ varrebbe 6 euro, ma seguendo la logica, dopo anni che sento di come vorrebbero gestire la loro valuta i tedeschi rispetto agli italiani e di come funziona l’Euro rispetto alle economie dell’eurozona, la certezza e’ che, come prima dell’avvento dell’Euro, se la logica reazione della lira sarebbe il suo deprezzarsi, la logica conseguenza del marco sarebbe il suo apprezzarsi. le stime lasciano il tempo che trovano rispetto alle naturali inclinazioni economiche di due paesi storicamente in competizione, ma con approcci di politica monetaria diametralmente opposti. le ricordo che il prezzo da pagare per l’assenza d’inflazione e’ la deflazione salariale, qui su icebergfinanza non si parla praticamente d’altro. forse entrambe le strade portano all’inferno, ma penso sia preferebile finirci per mano nostra piuttosto che per mano altrui, almeno sappiamo chi andare a prendere dopo. il problema dell’UE e’ che non risponde a nessuno o davvero qualcuno pensa che le elezioni europee siano altro che non una farsa mediatica
ilcuculo@finanza,
giacomocambiaso78@finanza: se la logica reazione della lira sarebbe il suo deprezzarsi, la logica conseguenza del marco sarebbe il suo apprezzarsi.
Le valutazione econometriche finanziarie tendono a dire che l’Italia, che , vorrei rammentarlo, ha un significativo surplus nella bilancia commerciale secondo in europa solo alla Germania, si trova più o meno in una situazione bilanciata in un ipotetico cambio di monete nazionali europee rispetto al USD.
Ovvero una moneta Italiana sganciata dall’euro si deprezzerebbe rispetto ad una moneta di area Franco-Tedesca, cosa che migliorerebbe la nostra competitività nel mercato europeo, se però restasse in vigore l’unione doganale, cosa improbabile. Mentre il nostro cambio rispetto al USD ovvero rispetto al resto del mondo probabilmente rimarrebbe simile a quello attuale.
Scusa ultimo punto che mi sono dimenticato causa “oldzhaimer” … il fatto che esista la prova che un sistema “diverso” da quello propagato dal MAINSTREAM OCCIDENTALE Capitalistico e’ un grande problema per la sua stessa esistenza, ricordi cosa diceva la Thacher? “THERE IS NO ALTERNATIVE” ed invece l’alternativa esiste.
Adesso capisci l’accanimento contro Cina e Russia (unico grande paese NO OGM) non c’azzecca nulla il commercio o le guerre va dimostrato che il pensiero “unico” e’ l’unico possibile!!!
Concludo con il ringraziare il Capitano, anche se sa che sono spesso critico su alcune idee che espone gli devo dare adito del grande lavoro che occorre per mantenere tale blog!
Sapete quale rapporto c’è tra studenti che escono dalle scuole tecniche tedesche e italiane? 100 a 1, 800.000 contro 8.000. Colpa dell’euro.
Dimenticavo che però noi sforniamo milioni di avvocati. Siamo in una botte di ferro.
giacomocambiaso78@finanza,
la svalutazione della nuova lira sarebbe probabilmente molto mitigata dai tedeschi….la loro banca centrale dovrebbero svenarsi a comprare lire, per non farle svalutare troppo…
La ricerca che ho fatto parla anche di questo per ovvi motivi è riservata e mette sul piatto anche altri esempi come ad esempio questo https://www.lantidiplomatico.it/dettnews-la_dissoluzione_dellarea_monetaria_del_rublo_spiegata_da_uno_dei_protagonisti/82_9351/
e perchè non potrebbe stampare marchi come fa la svizzera?
Ps, siete sicuri che non stiamo rischiando una guerra?
La cifra da te riportata mi sembra irrealistica, i diplomati tecnici in Italia sono un po’ di più di 8000 all’anno.
laforzamotrice@finanza:
Sapete quale rapporto c’è tra studenti che escono dalle scuole tecniche tedesche e italiane? 100 a 1, 800.000 contro 8.000. Colpa dell’euro.
icebergfinanza:
La ricerca che ho fatto parla anche di questo per ovvi motivi è riservata e mette sul piatto anche altri esempi come ad esempio questo https://www.lantidiplomatico.it/dettnews-la_dissoluzione_dellarea_monetaria_del_rublo_spiegata_da_uno_dei_protagonisti/82_9351/
icebergfinanza:
La ricerca che ho fatto parla anche di questo per ovvi motivi è riservata e mette sul piatto anche altri esempi come ad esempio questo https://www.lantidiplomatico.it/dettnews-la_dissoluzione_dellarea_monetaria_del_rublo_spiegata_da_uno_dei_protagonisti/82_9351/
Poiché l’economia non è una scienza difficilmente può utilizzare metodi deduttivi per giungere ad una qualche legge predittiva. Per cui si utilizza ampiamente ed ahimè impropriamente il metodo induttivo. Che però ha molti limiti. E spesso si rischia di cadere nel paradosso di Hempel.
Concordo sul fatto che l’affermazione che l’EURO , come qualsiasi altra costruzione umana è irreversibile, sia una cazzata sesquipedale,
Tuttavia mi pare che anche l’esempio dell’area del Rublo non riesca a trovare molte similitudini e parallelismi sia dal punto di vista storico che politico che economico con quella dell’Euro.
se ti riferisci agli ITS è vero, ma consiedera che sono nati solo nel 2010.
laforzamotrice@finanza: Sapete quale rapporto c’è tra studenti che escono dalle scuole tecniche tedesche e italiane? 100 a 1, 800.000 contro 8.000. Colpa dell’euro.
Ma l’assunto che tutte le unità monetarie si sono dissolte è logicamente equivalente all’assunto che tutte le unità monetarie che non si sono dissolte non sono unità monetarie ma altro…
Questo dato la ho preso da una trasmissione radiofonica, onestamente non ho controllato, ma è vero che tra gli studenti che conosco pochissimi frequentano scuole tecniche, è io sono di Brescia, dove con certi diplomi e lauree il posto di lavoro e assicurato.
Il mio riferimento era il passato, ove la germania quando l’italia svalutava comprava lire. Se non ce le comprassero piu’, meglio! la nostra divisa non sarebbe artificialmente piu’ alta, un toccasana per le nostre esportazioni. Ragiono a naso, non voglio certo sostituirmi agli economisti.
@ Madmax
“perche’ non cominciano a chiedere il cambiamento terreno delle cose per far stare meglio tutti sulla terra? Papa Francesco ha dato un’impostazione diversa ma credimi esiste molto da fare.”
…
Nobilissimo proponimento,
che però cozza fortemente, fino a soccombere, contro la prospettiva determinata dall’organizzazione dell’uomo in Terra,
e qui non si tratta più di Capitalismo(**) o di Socialismo(*) (o di altra forma di governo dei popoli),
ma di qualcosa di ancora più duro da erodere :
l’organizzazione tipica attraverso Stati Sovrani che l’Uomo si è dato,
ognuno dei quali deve favorire per prima cosa I PROPRI INTERESSI, nella logica di DOMINIO esercitata dai VERTICI degli stessi, in connubbio con le lobbies ovvero i poteri forti degli stessi, siano essi finanziari, tecnologici o altro (armamenti) e in questo non è affatto un caso che in cima alla piramide attuale siano seduti gli USA.
Come ho appena scritto in un altro thread, tale organizzazione è in voga sulla faccia della Terra dai tempi dei primi insediamenti umani stanziali, fin dai primi regni ed imperi della “mezzaluna fertile” – Egitto Israele Siria Mesopotamia(Babilonia) – 5000 anni fà,
e perdura fino al giorno d’oggi [magari attraverso forme più sofisticate e più subdole studiate dai vertici per meglio far digerire la pillola a miliardi di esseri costituenti le NAZIONI, facendo loro credere di essere comunque “ancora in stato di Democrazia” – China e Russia a parte, ovviamente]
… …
(*) nella logica di DOMINIO quale priorità assoluta, se J.Stalin avesse potuto (se non ci fosse stato cioè alcun valido contrapposto ad impedirglielo) avrebbe fatto in modo che l’URSS si DIVORASSE l’intera Europa (non solo quella orientale come ha fatto, per meglio dire per quello che gli è stato concesso di fare prima a Jalta confermato poi a Potsdam), per poi ambire a qualcosa di ancora più vasto, perchè questo rientra nella logica di DOMINIO;
(**) stessa cosa avrebbero fatto i nuovi padroni del mondo occidentale (gli USA) nei confronti dei Russi, se quest’ultimi non avessero opposto valido contrapposto ai primi, specialmente da quando anche l’URSS pervenne al possesso della propria ARMA ATOMICA)
… …
Affinchè si possa raggiungere il modello in Terra che auspichi, caro Madmax, ovvero “stare meglio tutti sulla Terra” occorre[rebbe] FRANTUMARE il CONCETTO di “STATO SOVRANO” con relativi confini -e ideologie- da difendere, cosa NON facile, considerate tutte le barriere storiche che ancora dividono i popoli (religioni comprese, una delle più dure in assoluto)
fino a raggiungere quello che prescrisse il profeta ISAIA :
“un unico popolo mosso da unici e comuni intenti”
purtroppo la Terra [per ora] non potrà mai vedere realizzato questo.
La razza umana non ha ancora raggiunto un livello evolutivo tale da potere anche solo pensare di potervi ambire.
@ IlCuculo
“l’Italia ha un significativo surplus nella bilancia commerciale secondo in europa solo alla Germania”
Questa che rammenti è anche e sopratutto in conseguenza della “cura monti” (poi continuata dai successivi esecutivi di governo “letta-renzi-gentiloni” che si sono succeduti nel corso dell’ultima legislatura) :
il salasso fiscale -come da lui stesso ammesso in un’intervista all’emittente televisiva americana CNN8- aveva/ha come obbiettivo la distruzione della domanda interna (il consumo delle famiglie italiane), con il conseguente crollo dell’import e il riequilibrio della bilancia commerciale.” Obiettivo puntualmente raggiunto : missione compiuta.
Grazie per il commento,
A dire il vero l’invenzione degli Stati Sovrani e’ figlia del Trattato di Vestfalia del 1648 ovvero il primo riconoscimento del concetto di stato sovrano come lo immaginiamo.
In realta’ si riconosceva che in un territorio fosse riconosciuta la legge del proprio re e la religione che professava il re mettendo cosi’ fine alla guerra dei trantanni.
Concordo con te sul fatto che gli Stati mantengono gli interessi delle proprie elites, questo punto pero’ bisognerebbe spiegarlo ai sovranisti che sono convinti che ci si muova per l’interesse comune.
Purtroppo l’ottimo Paretiano e’ lontano ….
Visto che la razza umana non ha raggiunto questo livello evolutivo, e non lo farà per i prossimi 100.000 anni almeno, non sarebbe più ragionevole se cercassimo di far funzionare (alla meno peggio) quello che c’è invece di sprecare energie fisiche ed intellettuali per realizzare l’impossibile? Cosi, una proposta.
@ Laforzamotrice
La ricerca della Verità (per chi si pone delle domande sul significato della Vita in qualità di Uomini) è una materia MOLTO PERSONALE;
Tu mi chiedi delle proposte; io ti posso rispondere parlando [solo] per me.
Non sono un “evoluzionista” perchè credo che “la Verità” NON appartenga alla teoria elaborata a suo tempo da C.Darwin.
Da questa base, ciò che penso :
Finchè il genere umano NON AVRÀ ACQUISITO UNA ACCURATA CONOSCENZA di DIO, fino ad agire secondo la volontà di DIO, mediante le opere che DIO richiede all’Uomo (iniziando dal DECALOGO = NON RUBERAI, NON UCCIDERAI, NON DESIDERERAI LE COSE D’ALTRI, fino ad arrivare a quanto Gesù Cristo illustrò mediante PAROLE ed OPERE, completando LA LEGGE, durante il suo ministero in Terra) l’Uomo non riuscirà mai ad acquisire quel livello di evoluzione tale da consentirgli di vivere in pace e in armonia sulla Terra, insieme ai suoi simili.
Tutto ciò che è avvenuto nei secoli passati sulla Terra, per opera della razza Umana, testimonia di quanto l’Uomo abbia fallito nel suo tentativo di governo in qualità di specie dominante : guerre ed uccisioni continue, sopprusi e corruzione altrettanto continui, non sono certo un biglietto da visita edificante per l’Uomo.
Lo stesso per quanto stà accadendo nei tempi attuali : si sono dismesse armi convenzionali, ma si sono adottate armi più sofisticate e letali, quali il potere del DENARO ad uso della FINANZA, per continuare l’atto di soppruso ad opera di pochi verso la moltitudine, in misura più spietata e scientifica rispetto al passato.
Non casualmente Gesù Cristo definì “principe del mondo” [Giovanni 14:30] “colui” che tiene in proprio potere l’uomo in Terra. Non per sempre, visto che a costui è stato concesso [da DIO] “un tempo limitato” (Rivelazione 12:12).
Non casualmente Gesù Cristo citò due padroni agli occhi dell’Uomo : DIO e il denaro [Matteo 6:24] Ed esortò l’Uomo ad una scelta. La scelta possibile è quella tra i due unici poli posti nei rispettivi piatti della bilancia fin dall’inizio dei tempi : il BENE e il male.
signor pomata@finanzaonline,
parafrasando: risponderti non è difficile, è inutile.
aorlansky60,
La Fed non è l’insieme delle varie banche centrali dei vari Texas, Ohio, Florida, Kansas ecc.ecc. con un’unica moneta? E teoricamente non lo è anche la BCE con l’euro? La BoJ, la Fed, la BOE ecc, sono anch’esse private, come lo è la Banca d’Italia, o sbaglio? Continuo a non vedere la differenza se non dal punto di vista dimensionale.
Che tutto il sistema sia basato sul bluff, siamo d’accordo, ma si sa. Forse che se i correntisti andassero tutti insieme a ritirare i loro risparmi in una banca, qualsiasi banca, potrebbe farvi fronte? ASSOLUTAMENTE no. Sappiamo tutti cos’è la riserva frazionaria no? E allora? In realtà è sempre la stessa storia, si fa debito, finchè funziona… .
Più prosaicamente la cosiddetta “europa” è tenuta insieme dalla NATO.
Laonde conta molto il parere su futuri vari degli amici che stanno dall’altra parte dell’Atlantico.
laforzamotrice@finanza,
La storia di specie non è un movimento lineare con crisi, rotture e aggiustamenti sullo stesso percorso di un sistema socioeconomico.
Esistono nette separazioni e salti qualitativi tra un sistema e l’altro.
Anche nella percezione della realtà.
Il punto è se siamo o meno prossimi ad una di queste rotture con le ovvie resistenze e salti volontaristici in avanti.
Nessuno sa come sarà il sistema futuro qualitativamente diverso da questo in quanto non è in grado di pensarlo.
Se ci sarà una rottura sistemica, sarà globale con sopravvivenze circoscritte solo marginali.
Sarà una rottura simile al passaggio tra feudalesimo e capitalismo.
Per quanto riguarda la nostra specie che è la specie sociale di predatori più sofisticata e avanzata che domina per questa sola ragione il pianeta, esistono alcune illusioni un po’ ipocrite da togliersi.
Essendo una specie sociale non saremo mai “liberi” e saremo sempre “gerarchici” che sono due aspetti che ci hanno garantito la sopravvivenza finora.
L’altra cosa da tenere presente è che siamo i più cattivi bastardi su questo pianeta.
Tenendolo sempre presente, in particolare i “buoni”, avremo un futuro senza autodistruggerci.
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Per quanto mi consta, la disintegrazione dell’EU non e’ una probabilita’ remota, ma una certezza.
L’italia, in questo frangente, sarebbe proprio il caso si posizionasse in anticipo, ragionando come se al termine del processo fosse lasciata in balia di se stessa, perche’ e’ esattamente cosi’ che si ritrovera’ una volta che la Germania avra’ deciso di uscire.
Piu’ nel dettaglio, l’uscita della germania sara’ prima vista come un evento reversibile, poi un certo numero di nazioni, legate alla Germania, opteranno anche loro per l’uscita. A questo punto le nazioni rimanenti, dopo un periodo di indugio, scopriranno che l’unione e’ divenuta cosi’ disfunzionale che non ha alcun senso tenerla in piedi, e sara’ la fine della EU.
l’italia non sara’ in buone acque in ogni caso, ma tra le due opzioni (prendere l’iniziativa o attendere la dissoluzione finale), sarebbe meglio che scegliesse almeno in autonomia cosa fare, invece di subire gli eventi.