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TRUMP: STEEL NEW COMMERCIAL WAR!

Scritto il alle 07:20 da icebergfinanza

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L’immagine è emblematica, la bocca di fuoco di un’acciaieria, la stessa bocca dove è in procinto di esplodere una guerra commerciale globale.

Ieri su twitter ho preannunciato il ritorno del fantasma del Smoot–Hawley Tariff Act

Trump: annuncio sui nuovi dazi previsto per settimana prossima

Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump annuncerà nuovi dazi la settimana prossima: saranno del 25% sull’acciaio e del 10% sull’alluminio. Lo ha detto Trump parlando dalla Casa Bianca. Questa mattina il governo americano aveva prima detto che avrebbe pubblicato le informazioni sulle nuove restrizioni alle 11, le 17 in Italia, ma dopo circa un’ora ha rimandato,. Il motivo? Diversi consiglieri del presidente non avrebbero trovato un accordo. Gli executive dei gruppi che producono alluminio e acciaio sono andati alla Casa Bianca per un incontro con i membri del governo.

“Ricostruiremo la nostra industria dell’alluminio e dell’acciaio”, ha detto il presidente americano nel corso dell’incontro.

Da tempo l’amministrazione Trump sta prendendo in considerazione la possibilità di imporre dazi molto pesanti sull’alluminio e l’acciaio importato. Qualche mese fa il presidente Usa aveva dato il via libera a dazi sulle lavatrici e sui pannelli solari, con l’intenzione di colpire la Cina, principale esportatore mondiale di pannelli solari. Rispetto all’era Obama, caratterizzata da una profonda deregolamentazione, Trump ha annunciato più volte di voler rinegoziare tutti gli accordi per arrivare a intese più convenienti per gli Stati Uniti. America 24

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L’attacco diretto alla Cina e all’Europa è evidente, ma sopratutto a Germania e Italia.

In effetti la risposta del mercato c’è stata, anche se il crollo del DAX che è arrivato a perdere oltre tre punti, è iniziato in mattinata per questioni tecniche. Il tutto con tanti saluti all’Araba Fenice ormai tornata arrosto e a coloro che in questi mesi hanno magnificato chissà quale occasione persa.

Giusto che siamo in tema, queste sono le parole del nuovo Governatore della Fed pronunciate ieri davanti al Congresso americano…

“Non sta alla Federal Reserve fermare la gente dal perdere o guadagnare denaro nel mercato azionario”. 

Chiaro il concetto?

Ci ha pensato anche il nuovo Governatore Powell a gettare benzina sul fuoco, appoggiando il suo nuovo padrone Trump…

Fed: Powell, il commercio fa bene ma i suoi benefici non equi

“Il commercio fa bene ma i suoi benefici non sono condivisi da tutti equamente”. Lo ha detto Jerome Powell, governatore della banca centrale Usa, nel suo secondo giorno di testimonianza al Congresso Usa. America 24

Inoltre mi sono commosso, dopo mesi che vi spieghiamo per quale motivo non ci sarà alcuna crescita del 3 o 4 % in America ci sono arrivati anche loro…

Fed: Powell, alto debito studentesco potrebbe frenare la crescita

L’alto debito studentesco americano potrebbe tenere a freno la crescita dell’economia. Lo ha detto Jerome Powell, governatore della banca centrale Usa, nel suo secondo giorno di testimonianza al Congresso Usa. Il successore di Janet Yellen ha aggiunto che il debito studentesco “impatta la rotta della vita economica” delle persone incapaci di onorare i prestiti contratti per andare a scuola. “Non capisco perché”, come gli altri tipi di debito, anche quello studentesco non possa portare a procedure di bancarotta, ha aggiunto.America 24

Non tutti però sono d’accordo, paradossalmente il sostegno non viene dai repubblicani, ma dai democratici…

Le scelte di Donald Trump da sempre dividono in due gli schieramenti politici americani ma per una volta è il partito del presidente Usa ad andare contro di lui. Ai repubblicani non piace la decisione di imporre tariffe del 25% sull’acciaio e del 10% sull’alluminio, che verrà annunciata la settimana prossima. Alcuni democratici – abituati a ostacolare il miliardario di New York sin da quando ha messo piede alla Casa Bianca – per una volta hanno invece apprezzato. La reazione divergente dei due partiti – che si accompagna a una Casa Bianca spaccata in due e a Wall Street che teme guerre commerciali …America 24

Nel frattempo a meno di improvvisi cambiamenti dell’ultima ora, la miccia è innescata…

Ue: contro dazi Trump su alluminio e accaio, promette contromisure

Dopo il Canada, anche la Ue ha criticato l’annuncio di Donald Trump che la settimana prossima annuncerà tariffe del 25% sull’acciaio e del 10% sull’alluminio. “Siamo fortemente contrari a questa mossa, che sembra rappresentare un intervento palese per proteggere l’industria Usa e non sembra basarsi su alcuna giustificazione relativa alla sicurezza nazionale”, ha detto Jean-Claude Juncker, il presidente della Commissione Ue. Stando a quanto promettendo nei prossimi giorni di presentare una proposta compatibile con le regole della Wto contro le mosse Usa “per riequilibrare la situazione”.America 24 

Peccato che la risposta è arrivata direttamente dall’ubriacone di turno, Juncker…

“Non staremo a guardare mentre la nostra industria è colpita da misure ingiuste che mettono a rischio migliaia di posti di lavoro europei … L’UE reagirà fermamente e in modo proporzionato per difendere i nostri interessi”.

Peccato che come scrive Mike, secondo la World Steel Association, gli edifici e le infrastrutture utilizzano il 50% della produzione mondiale di acciaio. Inoltre nel 2016 sono stati prodotti quasi 95 milioni di veicoli. In media vengono utilizzati 900 kg di acciaio per veicolo. Sono 1.102 libbre di acciaio per auto.

Il costo del rifornimento di infrastrutture è aumentato in modo significativo così come i costi di costruzione-. Le case automobilistiche non erano contente di questo annuncio.  

I posti di produzione di acciaio risparmiati, se ce ne saranno, saranno a costo di maggiori spese, una minore produzione e più perdite di posti di lavoro in ogni altro settore dell’economia. Una vera e propria guerra commerciale in grande stile, ma gli ignoranti non imparano mai dal proprio passato, una guerra che arriva proprio mentre l’economia globale si prepara ad una nuova grande recessione o depressione. 

E ora tenetevi forte e sorridete…

Fed: Powell, salari salgono ma non indicano accelerazione inflazione

I salari degli americani stanno salendo un pochino ma il loro rialzo è contenuto e non suggerisce un’accelerazione dell’inflazione. Lo ha detto Jerome Powell, governatore della Federal Reserve, nel suo secondo giorno di testimonianza al Congresso Usa.

La misura preferita dalla Federal Reserve per calcolare l’inflazione, il dato Pce (personal consumption expenditures price index), (…) la componente “core” del dato, depurata dagli elementi volatili, è salita dello 0,3% su base mensile, in linea alle stime: è dal gennaio 2017, quando questo dato sali dello 0,4%, che non si registra una performance superiore. su base annuale la componente core è cresciuta dell’1,5%. Il valore Pce è contenuto nel dato diffuso dal dipartimento del Commercio e relativo ai redditi personali e alle spese ai consumi.

Il dato è ampiamente lontano dall’obbiettivo principale della Fed intorno al 2 %.

Rassegnatevi, la deflazione da debito resterà con noi ancora per tanti lustri!

Appuntamento alla prossima settimana con ” Macchiavelli: REVOLUTION! “, domani invece un breve accenno alle imminenti elezioni italiane.

27 commenti Commenta
[email protected]
Scritto il 2 Marzo 2018 at 11:26

Ma quindi dopo tutte queste notizie il dow jones continuera’ a crollare? è gia arrivato il bear market?

noldor
Scritto il 2 Marzo 2018 at 13:24

È interessante notare che il DAX si è portato allo stesso livello di un anno fa, performance in 12 mesi = 0.

alexandersupertramp
Scritto il 2 Marzo 2018 at 13:41

Inizialmente una guerra commerciale credo porterebbe ad un indebolimento del $ nei confronti dell’€ e delle altre valute. Salvo sorprese eclatanti da elezioni Italia e referendum SPD in Germania

icebergfinanza
Scritto il 2 Marzo 2018 at 13:57

Chi l’avrebbe mai detto … tutti a lamentarsi perché a giugno suggerivo di liquidare l’Araba Fenice 😉

alexandersupertramp
Scritto il 2 Marzo 2018 at 14:31

Abbiamo perso una delle virtù fondamentali: la Pazienza. Si vuole tutto e subito
icebergfinanza,

icebergfinanza
Scritto il 2 Marzo 2018 at 15:17

Ecco perchè è un perfetto idiota…è tutto facile!

(Reuters) – Il presidente Usa Donald Trump ha pubblicato un tweet in cui sostiene, all’indomani dell’annuncio di dazi su acciaio e alluminio, che “le guerre economiche sono positive e facili da vincere”.

“Quando un Paese (Usa) perde molti miliardi di dollari con virtualmente tutti gli Stati con cui fa affari, le guerre commerciali sono positive e facili da vincere”, dice il suo tweet. “Esempio, quando siamo sotto di 100 miliardi di dollari con certi Paesi e loro fanno i furbi, non ci commerci più e vinciamo alla grande. E’ facile!”.

idleproc
Scritto il 2 Marzo 2018 at 15:29

Un benvenuto a tutti nell’economia “classica”, in particolare agli amici crucchi, al resto degli “europei” e al partito unico italiota.

madmax
Scritto il 2 Marzo 2018 at 15:51

icebergfinanza,

Capitano,
Scusa se insisto, ma quando si e’ troll e si e’ vecchi manca l’elasticita’ mentale.
Gli US sono in guerra (reale) con mezzo mondo, tipo Russia, Iran, Venezuela, Siria, Iraq e via dicendo. Ora si lanciano in una guerra commerciale con l’altra meta’ Cina, Europa, Korea, Giappone con dazi commerciali e via dicendo.
Di fronte a questo “amerika first” contro il resto del mondo mi spieghi, in due parole, perche’ il verdone dollaro dovrebbe salire a lungo termine. Credimi non e’ polemico e pure io ho dollari comprati a 1.25.
Capisco il fattonche il mondo si spaventa nelle crisi, ma la scusa del porto sicuro (US Dollar) nella tempesta regge fino ad un certo punto se proprio dal quel porto (US) che dovrebbe essere sicuro partono le navi che bombardano.
Grazie del feedback se hai tempo e voglia.
Portate pazienza, magari cambio il nick in Troll Russo
🙂

apprendista
Scritto il 2 Marzo 2018 at 16:14

TBOND,AUD,GBP tutto perfettamente all’opposto di quanto previsto,ok per i primi 2 ma il terzo!!!!! comunque io condivido le tesi del capitano (tranne il 3 punto) ma nel panorama attuale con un sistema pilotato,drogato nell’attuale contesto (vicini ad un crack di dimensioni epocali) dove i delinquenti sanno bene che per loro sarebbe finita non e’ questione di tempo,qualsiasi investimento a mio parere e’ a rischio,come gia’ detto l’unica cosa sensata (con il senno di poi) e’ depositare in svizzera e pregare ,se anch’essa avesse problemi seri noi in italia dovremmo pensare a ben altro che al denaro,comunque oramai siamo dentro e preghiamo molto in quanto hanno gia’ dimostrato ampiamente di fare cio che vogliono ,figurati se ne va della loro esistenza potrei anche aspettarmi che facciano diventare il $ dello zimbabwe la nuova valuta di riserva internazionale.
Saluti
ale­xan­der­su­per­tramp@fi­nan­za,

alexandersupertramp
Scritto il 2 Marzo 2018 at 16:46

ice­berg­fi­nan­za,

Può ancora cambiare idea prima della settimana prossima.
E’ sicuramente un idiota ma messo a confronto con i politici nostrani appare uno statista 😀

apprendista
Scritto il 2 Marzo 2018 at 16:47

poi anche avessimo ragione e facessimo +50% dell’investimento iniziale per me,ripeto per me che sono sempre stato attentissimo a evitare incastri che mi stressano in quanto in taluni momenti tra tassi e $ si e’ arrivati anche al 25% e tolgono risorse non ne vale la pena ,ogni 2 giorni c’e un sell off sui treasury,l’euro sembra (scherzo) la nuova valuta di riserva internazionale che fa il culo a qualsiasi altra valuta (per noi vedere GBP E AUD) il tutto senza apparente motivazioni,una volatilita’ da far invidia alle criptovalute che a mio parere, contrariamente a queste, non ripaga con altrettanto rendimento,poi su una cosa sono assolutamente in disaccordo con il capitano,questo investimento non e’ per tutti ci vuole disciplina ed attitudine che non tutti anno e non devono necessariamente avere e non basta dire ad un certo punto con scazzo estremo va be se non siete pronti lasciate perdere oppure copritevi,coprirsi? non e’ una cosa semplice perche se per lui lo e’ ripeto allora per me tutti devono sapere risolvere le equazioni differenziali e infine benche io avessi scritto in un post uno specchietto in cui illustravo i principali metodi per coprirsi non un cane che mi abbia dato un’imbeccata per cercare di fare qualcosa; il punto e’ che nemmeno lui pensava andasse cosi’poi onestamente, cosi dico tutto quello che ho ancora da dire,la frase TUTTO CIO’ CHE SALE POI SCENDE sua frase e del mondo finanziario in genere io me la ricordavo molto bene mentre titubante tentennavo sul pulsante di BUY dopo l’ennesimo invito alla grande occasione con il $ a 1,05 (tutto cio’ che sale poi scende) e qui entra in campo i problemi di autostima che mi porto dietro da anni grazie alla mia meravigliosa e psicopatica (nel vero senso del termine) madre,non ripetero 2 volte lo stesso errore non in termini di investimenti ma piu in generale.
Saluti

apprendista
Scritto il 2 Marzo 2018 at 17:07

scusate ma cosi ho detto tutto: inoltre ora il capitano mi fa molta paura e’ indubbiamente un ottimo analista ma chi mi dice che non sia un innamorato delle proprie idee (come dice lui) a tal punto di portarle avanti anche di fronte all’evidenza dell’errore (plausibile e’ umano) non lo conosco poi cosi’ bene sembra un ottima persona ma avete idea di quanti psicopatici apparentemente normali ed equilibrati affollano il pianeta? a quel punto chi deciderebbe le sorti dei miei tbond, io? che sono un bifolco nel campo,insomma non dico che il capitano sia uno psicopatico sia chiaro penso, ma non posso averne la certezza oltre ogni ragionevole dubbio, che sia una brava persona,quindi rimarrei solo come ogniuno di voi a gestire il problema,non sara’ sicuramente il caso ma sapete quante volte e successa tale situazione nel campo della finanza ? l’esperto consiglia poi le cose non vanno come dovevano andare e ti girano la frittata o non li vedi piu’.
Scusate per quanto detto forse non troppo carino ma e cio’ che penso/provo.
saluti

luigiza
Scritto il 2 Marzo 2018 at 18:08

icebergfinanza,

>> Ecco perchè (il Trump) è un perfetto idiota…è tutto facile!

E ne sono convinto pure io, che ho fatto la meningite da piccolo e credo che sia anche il motivo per cui un gran numero dei suoi collaboratori anche di lunga data hanno dato via via le dimissioni. L’ultima in ordine di tempo é quella ‘bella gnocca’ sua portavoce (mi pare che fosse) che le ha motivate col desiderio di poter sfruttare nuove opportunità altrove.
Si certo, come no, anche i polli ci credono. Anzi probabilmente solo loro.

corvaz
Scritto il 2 Marzo 2018 at 19:15

Se i dazi son solo su alluminio e acciaio sono solo alcune compagnie che possono risentirne o trovare la scusa per ampliare i margini … Il Nasdaq è già positivo dopo una inizio da panico ed è pure venerdì… Settimana prossima vedremo qualche risposta. Dove vogliono andare andranno mentre noi penseremo ad una guerra commerciale.

[email pro­tec­ted],

icebergfinanza
Scritto il 2 Marzo 2018 at 21:50

E che palle…

icebergfinanza
Scritto il 2 Marzo 2018 at 21:52

Si sono uno psicopatico sei contento adesso… Quanta pazienza Ragazzi!

icebergfinanza
Scritto il 2 Marzo 2018 at 21:55

madmax,

icebergfinanza
Scritto il 2 Marzo 2018 at 21:58

Chiudo perché francamente mi sono rotto le palle! Ma di che cazzo stai parlando dei titoli più sicuri al mondo con probabilità ZERO assoluto di non vederteli rimborsati alla scadenza? Ma fatemi un piacere dedicatevi ad altro e chiudo definitivamente!
apprendista@finanza,

madmax
Scritto il 2 Marzo 2018 at 22:44

icebergfinanza,

Grazie capito il concetto…nel caso finisse la corrente potrebbero passare ai vecchi ciclostili a manovella!!!!

madmax
Scritto il 2 Marzo 2018 at 22:47

Chiudo veramente ultimo commento da Troll Russo, gli US pero’ per la prima volta nella loro storia si trovano ad affrontare DUE NEMICI DIVERSI sul campo militare (Russia) e sul campo commerciale (Cina).
Buonanotte

sd
Scritto il 2 Marzo 2018 at 23:17

Ma se un “investitore” in strumenti finanziari non deve dormire alla notte per paura di perdere i propri soldi…………forse è meglio che non lo faccia. Potrebbe spenderli per godersi la vita oppure donarli ai poveri.

SD

puntosella
Scritto il 2 Marzo 2018 at 23:37

Quando ci si avventura su strumenti che non si conoscono
si può andare incontro a delusioni, per cui è meglio con
una barchetta farsi un giro sotto costa che avventurarsi per mare
aperto, dove il cambio del vento può essere improvviso e se non si dispone
di attrezzatura adeguata….. le conseguenze possono essere non
facili da gestire, mentre altri naviganti che dispongono solo di imbarcazioni
adeguate ne sono fornite e vengono avvisati in tempo utile a rientrare
a terra.

Le sottoscrizioni di fondi comuni sono al massimo di sempre ed
i conti correnti sono strapieni di liquidità, anche per le scadenze
di BTP sottoscritti in passato e soprattutto perché in sostanza
si ha paura e non si sa dove investire.

Soprattutto in Italia chi poteva mettere da parte qualche risparmio lo investiva
in Titoli di Stato italiani, e adesso che il rendimento è ZERO o su scadenze corte
anche NEGATIVO il BotPeople preferisce non rischiare avventurandosi a
comprare azionario.

Non è il momento del ritorno SUL capitale ma del RITORNO del CAPITALE,

E quale strumento più sicuro dei Bonds AMERICANI?
Certo cercando il TIMING buono per entrare e non avere perdite
sul cambio, ma non sempre si può avere la botte piena e la moglie ubrica.

Dovrebbe succedere la fine del mondo perché gli USA e GETTA falliscano,
e se dovessero fallire loro, cosa ne sarebbe degli altri?

Vi lascio questa nota con l’analisi su questo strumento finanziario:
obbligazione US912810RK60 Usa t bond 2,5% 15fb45

il peggio sembra essere alle spalle.

PS:

Anche sull’ARABA FENICE di cui giorni addietro avevo anticipato l’evento.

idleproc
Scritto il 3 Marzo 2018 at 20:01

Trump non è uno stupido.
Il “lavoro” non campa di finanza ma di produzione e di servizi alla produzione di beni reali, prodotti a casa propria e con una conseguente politica economica nazionale ed estera.
L’unico vero rischio che corrono gli USA è la stabilità sociale.
Gli altri “globalisti”, cioè l’europa ove risiedono gli estremisti, sono messi molto peggio.
Dato che lo scopo della globalizzazione è cercare di trovare i luoghi ove il costo del lavoro è più basso e di mantenerlo o generarlo più basso con tecniche monopolistiche e geopolitiche, su questa strada c’è solo da discutere dove ci sarà prima una rivoluzione.
Scommetterei sull’europa e se fallice Trump, gli USA.

noldor
Scritto il 4 Marzo 2018 at 09:05

Ritengo che una rivoluzione sia improbabile, ci aveva provato in Italia il Comitato 9 Dicembre a dicembre 2013, recentemente ci hanno provato in Catalogna, ma l’ordine costituito è troppo forte in questa fase storica. Non si sono rivoltati nemmeno i greci, o meglio ci hanno provato eleggendo uno che si proclamava rivoluzionario ma il risultato è stato il niente. Troppo pessimista? Staremo a vedere…

stanziale
Scritto il 4 Marzo 2018 at 21:04

idleproc@finanza,

Mi unisco a chi ha scritto che dovresti commentare piu’ spesso.
Comunque “su questa strada c’è solo da discutere dove ci sarà prima una rivoluzione.
Scommetterei sull’europa ”
Probabilmente l’italia e’ decisiva, e nei prossimi 40 giorni verra’ formato un nuovo governo…

aorlansky60
Scritto il 5 Marzo 2018 at 11:08

“Ma se un “investitore” in strumenti finanziari non deve dormire alla notte per paura di perdere i propri soldi… forse è meglio che non lo faccia. Potrebbe spenderli per godersi la vita oppure donarli ai poveri.

questa che riporto letta da SD mi sembra decisamente uno dei consigli più SAGGI mai letti qui, ora (e ieri)…

Oltre questo,

un concetto GRANITICO (perchè difficilmente attaccabile) è quello espresso dal Capitano, a proposito degli USA e relative emissioni di debito:

i titoli più sicuri al mondo con probabilità ZERO assoluto di non vederteli rimborsati alla scadenza.

Qualcuno vuole mettere in discussione questo ? Mettere in discussione la tenuta di Un Paese che ha imposto la sua divisa nel mondo intero (non da oggi ma da decenni), imponendola MILITARMENTE ???

suvvia, alcuni commenti appena letti qui fanno davvero tenerezza…
🙂

Vorrei sottolineare un altro aspetto : quello della presunta idiozia del suo attuale pres. Donaldo “briscola” Trump;

il tizio è sicuramente stolto e idiota, ma fa MOLTO COMODO a chi ci stà dietro : ma qualcuno davvero crede che un uomo solo al comando regga le sorti degli USA e decida arbitrariamente a livello di singolo le scelte strategiche del PAESE più importante del mondo ???…

Dietro a d.trump (come qualsiasi pres. degli USA, passati o futuri) ci stanno un accumulo di lobbies di potere la cui grandezza e POTENZA economica è pari solo alla loro cinicità e spietatezza (da leggere = non gliene frega niente della sorte di miliardi di numeri insignificanti pari agli esseri umani che popolano il pianeta a livello di basso profilo, ovvero quello di “peones”, perchè la loro unica priorità è arricchire i loro profitti)

sono questi che davvero muovono la pedina presidenziale americana (sia essa repubblicana o democratica);

questi poteri sono assai pragmatici : quando un pres. eletto va contro corrente (contro i loro interessi cioè) sono soliti eliminare “il problema” (come fecero con JF Kennedy, uno che aveva deciso “di fare di testa sua”…);

altro concetto basilare : questi poteri non sono stupidi; sanno quel che fanno e perchè lo fanno, anche se agli occhi della maggioranza dell opinione pubblica non sempre è comprensibile. E sono decisi e spietati, non sprovveduti.

Finchè l’organizzazione USA (cioè dello Stato sovrano num 1 in Terra) sarà retta da questi è più facile vedere invertire la rotta del Sole piuttosto che gli USA non rimborsino le proprie emissioni a scadenza…

stanziale
Scritto il 5 Marzo 2018 at 19:35

Scusami IDLEPROC, in questa circostanza mi riferivo a PUNTOSELLA. Anche se , per quanto mi riguarda, pure i tuoi commenti non sono affatto malvagi, anzi,

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