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TRUMP: SIAMO IN GUERRA!
Nessuna novità, solo il livello dello scontro che si è alzato, ora nessuno ha più paura di parlare di guerra commerciale, siamo in guerra e vi resteremo sino a quando Trump resterà presidente degli Stati Uniti d’America.
Nel fine settimana mi sono riletto gli ultimi tre manoscritti, mancano ancora alcune considerazioni ma direi che c’è quasi tutto quello che serve per tenere la barra dritta.
Siamo in guerra per la Brexit, e per lo stretto di Gibilterra… siamo in guerra commerciale con i francesi per un cantiere navale sull’Atlantico, figurarsi se non siamo in piena guerra commerciale.
Gli americani pensano di potersi tenere ancora ” l’esorbitante privilegio ” senza avere un deficit commerciale, si affidano a dilettanti come Navarro e Ross, mentre il fantasma di Triffin bussa alla loro porta…
Dazi Usa, Trump firma due decreti e avvisa: “Chi viola le regole ne …
Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha firmato due ordini esecutivi che hanno come obiettivo quello di frenare le “violazioni” nelle pratiche commerciali da parte di paesi stranieri. «Questi decreti inviano un messaggio forte e chiaro e pongono le basi per una rivitalizzazione della grande industria manifatturiera statunitense – ha detto parlando alla Casa Bianca -. Da oggi in poi chi viola le regole deve sapere che subirà le conseguenze. Con me finirà l’era in cui c’è chi ruba la prosperità dell’America con le politiche commerciali».
Cina ma soprattutto Germania sono avvertiti! Prima che firmasse i due decreti, il segretario al commercio americano, Wilbur Ross, aveva avvertito il mondo dicendo
«Siamo in una guerra commerciale, gli Stati Uniti non si inchineranno più al resto del mondo sul fronte del commercio».
Ross ha parlato di una guerra commerciale che in realtà dura da decenni: «Ma adesso – afferma – la differenza è che le nostre truppe alzeranno i bastioni. Perché gli Usa non si ritrovano in deficit commerciale per caso».
Si non si trovano per caso in deficit, invece di scrivere una letterina a Babbo Natale, scrivila a Triffin che te lo spiega lui il motivo per cui siete in deficit.
«Il nostro deficit commerciale – ricorda il ministro – ammonta complessivamente a circa 500 miliardi di dollari l’anno». Ross quindi sottolinea come «la Cina, senza il suo enorme surplus commerciale, non sarebbe mai potuta crescere ai tassi con cui è cresciuta la sua economia».
Ma tu guarda questi minacciano la Cina, la Cina scarica il suo portafoglio di treasuries e dollari e i treasuries non fanno una piega, anzi nelle ultime aste c’è pure la corsa ad accapararseli!
Da noi invece, i re degli ignoranti urlano che ci vuole più euro, facendo finta che ci voglia più Europa, aspettando il momento del boomerang, quando all’improvviso, quando meno nessuno se lo aspetta il dollaro spazzerà via tutte le illusioni di un euro debole, di questa fragile e sofferta unione monetaria.
Ahahah…non ci inchineremo piu’ al resto del mondo….magari il resto del mondo non si inchinasse piu’ ai vostri comodi.
Non trovo 1 azione di politica estera che abbia avuto un effetto positivo, gli US hanno sostenuto dittature militari in SudAmerica per esportare ed imporre con la forza il liberismo. Grazie.
Hanno finanziato i Talebani in Afghanistan dove le donne potevano girare in gonna negli anni 80 e le hanno rinchiuse negli scafandri del burka e oggi sono trattate come animali. Grazie.
Hanno rimosso Saddam che guidava un Iraq dove, caso unico in medio oriente, la Sharia non esisteva, come vivono in Iraq e’ ben chiaro oggi. Grazie.
Nelle primavere arabe sono caduti solo dittatori laici, Ben Ali in Tunisia, Mubarak in Egitto, Gheddafi in Libia, che fantastici posti sono diventati oggi. Grazie.
In Yemen bombardate con i vostri alleati Saudito gli Hutni, che sono senza barba e si lamentavano che il presidente dello Yemen non faceva abbastanza contro Al-quaeda. Curioso no? Grazie.
Posso andare avanti ma forse qualcosa di bello lo avete fatto quando spedivate valigie di soldi in Italia:
Noi sfidiamo i presagi. C’è una speciale provvidenza nella caduta di un passero. Se è ora, non è a venire. Se non è a venire, sarà ora; se non è ora pure è a venire. Essere pronti è tutto. Poiché nessun uomo sa nulla di ciò che lascia, che è lasciare prima del tempo? Sia come sia.
(Atto V, sc. 2) Amleto
😉
emzag,
“quando all’improvviso, quando meno nessuno se lo aspetta il dollaro spazzerà via tutte le illusioni di un euro debole, di questa fragile e sofferta unione monetaria.”
hO LETTO BENE IL $ SI SVALUTERA’ GIUSTO ?
Grazie a chi vorra confermare
Saluti
E’ una frase non chiara ma Andrea sta dicendo da molto tempo che il dollaro salirà quindi credo che vada intesa così:
“Quando il dollaro spazzerà via le illusioni di un euro che non ha la forza necessaria per opporsi al suo strapotere (del dollaro)…”
Però non capisco perché un dollaro forte dovrebbe essere un problema per l’Europa…magari per i paesi emergenti che sono pieni di debiti in dollari ma agli europei che gli frega?
Per le materie prime più care?
Poi magari ha ragione Apprendista e Andrea stava dicendo che il dollaro calerà tanto da creare problemi all’euro…ci vorrebbe una delucidazione da parte di Andrea…
ho qui di fronte a me la statistica del Ministero d.Sviluppo Economico sugli ultimi 4 anni di export ITA;
il Nord America (CANADA-USA-MEX) riveste il 10% dell’intero volume di EXPORT del ns Paese (totale nel mondo di 417 miliardi di € nel 2016, dato interessante ma quasi una quisquiglia se paragonati ai 1200 miliardi totali di export della germania);
l’ITALIA esporta soprattutto in Europa (66% = 276 miliardi di € nel 2016) e maggiormente in ASIA come seconda area geo per importanza (= 15%)
direi che, pur essendo allarmanti i potenziali problemi legati ai recenti annunci, all’ Italia dovrebbero far più paura le conseguenze della Brexit in prospettiva futura per quanto riguarda il suo export, rispetto ai bronci di Donaldo annunciati verso il mondo intero,
e che più dell’Italia, a doversi preoccupare delle recenti paventate direttive di zio Donaldo [in materia di sbilancio import&export legati espressamente verso gli USA] debbano essere China e Germania;
domanda : se in tre soli mesi di mandato, Donaldo è riuscito a suscitare così tanta fibrillazione internazionale,
quanto danno riuscirà a compiere in 4 ANNI DI MANDATO – ammesso che glieli lascino fare tutti, non so quanto siano vere le voci, ma il teorema “impeachment” proveniente dagli USA sembra prendere un certo corpo.
…dimenticato di dire che, per quanto riguarda le ns principali importazioni sul VOL TOT,
gli USA sono solo marginali con il 3,8% – l’Italia importa molto da Germania (16%) Francia (9%) e China (7,5%) dati al 2016 sempre dal doc del Min.d.Sviluppo Economico
aorlansky60,
Grazie per i dati che riporti.
Hai qualche info anche sul ns. export verso la Russia, prima e dopo le sanzioni?
Perché ho l’impressione che mentre i riflettori sono tutti puntati verso Trump e le potenziali conseguenze del suo programma, non ci curiamo affatto (come politica italiana) di un mercato altrettanto importante che masochisticamente ci siamo già preclusi da alcuni anni, con le nostri docili mani, perché…ce lo chiede l’Europa!
Stessi tuoi dubbi. Però se l’unione monetaria è “debole e sofferta” sembrerebbe che il dollaro dovrebbe rafforzarsi sulla moneta di tale unione. Concorderei quindi con Emzag, ma personalmente non ci ero arrivato. Se vedi un mio intervento dove oggi Mazzalai ha scritto di treasuries bond, capirai che anche io sono confuso, anzi pieno di dubbi. Lo attribuisco al fatto che non so leggere le “carte nautiche” e forse mi perdo in un bicchier d’acqua, altro che mare.
Sul dollaro non cambia nulla – stop – stiamo parlando di scenari di medio e lungo termine – stop – gli obiettivi restano sempre gli stessi – stop – arriverà il momento che il trend inverte – stop – per i treasuries non cambia nulla nel medio e lungo termine – stop – nel breve alta volatilità – stop – passo e chiudo abbraccio
Capitano Andrea se ho compreso bene per il momento possiamo stare tranquilli.
Però ci sarebbe un piccolo problemino…….dove posso trovare gli EURO necessari a comprarmi i treasuries? Visto che in circolazione ce ne sono sempre meno. In usa probabilmente non hanno questo problema, visto che “stampano” quanto gli pare senza dover rendere conto a nessuno.
Un saluto
SD
sd@finanza,
L’avremmo gia’ risolto il problema. Abbiamo una eccellente scuola a Giugliano, produzione di qualita’ anche superiore, rispetto alla bce. Il retrostante non e’ molto diverso. Ma interviene sempre la finanza…
@ Aglio
questi sono i dati relativi all’export ITA verso la Russia nel periodo preso in considerazione dal documento visibile dal sito del M.I.S.e. :
2012 = 9979 miliardi
2013 = 10772 miliardi
2014 = 9503 miliardi
2015 = 7093 miliardi
2016 = 6720 miliardi
ora, non mi ricordo esattamente quando scattarono le sanzioni dell’UE -per volere dello zio SAM- alla Russia, ma dai numeri qui riportati si può intuire che il 2015 sia l’anno “zero”.
Grazie.
Dunque, sono oltre 2.700 miliardi in due anni (2016 rispetto al 2014).
E le sanzioni continuano nel 2017.
Però per la stampa nostrana il problema è se la Vespa venderà ancora negli Usa….
@ ndf
si hai ragione, ora che me lo fai notare,
si tratta di
9,979 mld
10,772 mld
9,503 mld
7,093 mld
6,720 mld
etc etc
…oppure sostituire “milioni” a miliardi lasciando intatte le cifre.
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Ma non vi fa un effetto strano pensare che in tutta Italia (forse) siamo gli unici che stanno capendo cosa sta per succedere?
Grazie ad Andrea, è vero, ma se permettete il fatto che nell’oceano dell’informazione sovrabbondante siamo riusciti a identificare l’unico che sembra conoscere la rotta va tutto a nostro merito.
Per adesso siamo sul “verosimile” ma un giorno avremo la prova definitiva e lì probabilmente potremo congratularci con noi stessi.
P.S. E se vince la Le Pen è già pronta roba da stappare di livello stratosferico, ovviamente…