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POPOLARE VICENZA VENETO BANCA E LA YELLEN IN WONDERLAND!!

Scritto il alle 09:00 da icebergfinanza

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Ieri mentre i mercati americani smarriti aspettavano qualche buona notizia dal cappellaio matto Trump, la Yellen senza dire una parola di politica monetaria o macroeconomia a professato tutto il suo ottimismo nella festa di non compleanno …

Yellen: “Economia recupera, ma ancora elevate sacche di …

L’economia è in recupero: il mercato del lavoro è “decisamente migliorato”, anche se restano sacche di elevata disoccupazione. Lo afferma il presidente della Fed, Janet Yellen, sottolineando che la disoccupazione resta elevata nelle comunità a basso reddito e fra le minoranze.

In fondo le sacche di cui parlano sono solo 15 milioni di anime che ricevono i food stamps, oltre 43 milioni di americani che ricevono sussidi medi da 124 dollari al mese saliti dai 28 milioni del 2008

Ormai alla Fed è tutto un orgasmo di dichiarazioni ottimistiche, tre quattro, cinque, sei aumenti di tassi, va tutto bene…

Fed, Evans apre a quattro rialzi dei tassi

In tal senso, annotiamo con particolare rilievo le ultime dichiarazioni di Evans (Chicago), che ha affermato che non è escluso che i tre rialzi dei tassi nel 2017 (quale scenario finora centrale, e definito “ragionevole”) non possano divenire quattro. Naturalmente, Evans sottopone tale previsione alla verifica di almeno due requisiti: il primo è la necessità di toccare con mano la riduzione dell’aleatorietà sulle politiche dell’amministrazione Trump, il secondo è l’accelerazione dell’inflazione. Considerato che sia il primo elemento che il secondo elemento sembrano essere difficili da conseguire nei prossimi mesi, riteniamo di mantenere come scenario preferenziale quello dei già ricordati tre rialzi dei tassi fed funds.

A conferma di ciò, Evans ha peraltro dichiarato come al momento i dati macro economici non siano affatto in linea con la sensazione di una forte ripresa della dinamica dei prezzi.

Questa è gente che deve guadagnarsi la pagnotta, se non è nero è bianco, ma quale inflazione rassegnatevi e tornate a studiare, questa è una immensa deflazione da debiti!

Fed, Rosengren: i rialzi dei tassi potrebbero essere 4 nel 2017

Questo scienziato si è chiesto per quale motivo i tassi e i titoli a lungo termine non stanno ancora riflettendo le prospettive di rialzo dei tassi, è sorpreso dal fatto che i mercati sulla parte lunga della curva non credano alla Fed.

reMagari lo mandiamo a lezione da Machiavelli, in una risata la storia li sepellirà!

Noi non abbiamo alcuna fretta, aspettiamo con rigore scientifico lo scoppio della bolla subprime nel settore delle auto e quella enorme, colossale del commercial real estate, in fondo funziona così, finchè c’è musica si balla sul Titanic.

In effetti quando fai un’intervista a 3000 persone su oltre 300.000 milioni di abitanti, scopri che la fiducia dei consumatori del Conference Board torna a salire ai massimi del 2000, addirittura 125,6 dai 114,8 della prima stima, indicatore che negli ultimi anni era mediamente a 96,9 e attorno a 53,7 punti nella grande recessione il miglior risultato in SEDICI anni.

In fondo ci sono milioni e milioni di fessi in America e in tutto il mondo che credono che Trump sia il paladino della classe media, infatti ieri ha fatto un regalo stupendo agli amici degli amici, alla corporate americana…

Usa, Trump e i repubblicani cancellano la privacy sul web

Dopo il Senato, anche il Congresso ha infatti approvato il blocco della normativa che impedisce a provider come At&T, Comcast e Verizon di raccogliere e vendere i dati di clienti senza il loro consenso. La Camera ha inviato la nuova normativa perché sia firmata da Trump, che la sostiene “fortemente”.

Questo davvero è il più spettacolare cavallo di troia della storia degli Stati Uniti d’America, il più colossale bluff, l’innesco della prossima crisi come vedremo tra poco.

Bene così, perchè come riporta John Hussman, nuovi massimi nella fiducia dei consumatori presuppongono l’imminente fine della festa di non compleanno prevista per questa estate…

Ma va bene così, perchè se l’amministrazione Obama era speciale nel manipolare i dati, il cappellaio matto ha bisogno di tutte le meraviglie che possano uscire dal suo cilindro, compresa la ripresa dell’era del carbone e l’annuncio in pompa magna della Ford che produrrà automobiline da vendere a rate, nel Michigan.

Che si sia ridotto il deficit è relativo, visto che export e import si sono ridotti contemporanemente, a noi quello che interessa è che dopo uno dei rally più significativi dei nostri tesorucci negli ultimi nove mesi, la domanda dall’estero nell’ultima asta per i titoli di Stato a cinque anni, è andata a ruba per quasi il 70 % il massimo dallo scorso dicembre, enensima prova di come l’attrattiva per i bond sovrani americani non abbia mai fine.

Nel frattempo in Italia va tutto bene,con il peggior calo della produzione industriale da cinque anni,e le due banche venete che annunciano un bilancio in gran forma, bilancio che attrae particolarmente la speculazione internazionale. che sta scommettendo sulla liquidazione delle due banche, attraverso i bond.

Inutile ricordare a tutti che in Italia una classe politica di ignoranti ancora oggi si limita a prendere atto che le banche tedesche imbottite di derivati e prodotti strutturati marci sino al midollo, sono previlegiate dalla BCE

DEUTSCHE BANK: LA GRANDE TRUFFA!

La Banca Popolare di Vicenza ha chiuso l’offerta pubblica di transazione (Opt) con i soci ‘azzerati’ raccogliendo adesioni pari al 70,3% delle azioni incluse nel perimetro della proposta, al netto dei soci irreperibili e delle posizioni già oggetto di specifica analisi.     Lo comunica la banca in una nota spiegando di aver chiuso l’esercizio 2016 con una perdita di 1,9 miliardi di euro, dopo gli 1,4 miliardi di rosso accumulati nel 2015. Sul risultato hanno pesato accantonamenti e rettifiche per 1,72 miliardi di euro. PATRIMONIO SOTTO SOGLIA BCE La soglia sostenibile per le adesioni era del 80 %

Roma, 28 mar. (askanews) – L’offerta transattiva di Banca Veneta rivolta ai soci ha visto adesioni pari al 68,2% delle azioni rientranti nel perimetro dell’offerta. La percentuale delle adesioni è pari invece al 75% del totale. Lo comunica il gruppo bancario veneto sottolineando che si tratta dei dati preliminari.

Aspettiamo, non c’è fretta, dentro l’euro, senza sovranità monetaria avremo tutto il tempo per vedere fallire altre banche, in fondo siamo solo all’inizio, bellezza, mi raccomando, il problema non è l’euro, non è il bail-in, non è l’impossibilità di nazionalizzare l’intero sistema finanziario italiano come accade nella crisi nordica, il problema vero è il buco nell’ozono!

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