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BREXIT L’EURO E LA ROSINA: FAKE NEWS INVASION!
Io adoro Google, qualunque motore di ricerca che è in grado di aiutarmi a scoprire le innumerevoli “fake news” mainstream, si quelle che la Germania vuole multare a colpi di 50 milioni di euro.
Peccato che loro credono che le “fake news” si trovino solo sui blog telebani o nelle rete in generale, che in realtà è come una grande fogna infestata di pantegane, ma anche una splendida opportunità di consapevolezza se uno è in grado di comprendere la differenza tra la verità e la menzogna.
Vi lascio solo alcuni esempi che vi dimostrano come loro, si quelli che spendono per influenzare i social media e quindi mantenere lo status quo, utilizzano tutta l’enfasi possibile per terrorizzare il lettore.
Ovviamente ci può anche stare l’errore, ma di solito, ci si scusa e si rettifica, non si cambia alcuni giorni dopo il testo, quando ormai lo hanno letto tutti e nessuno più ci fa caso.
Grazie alla ricostruzione di Grim @gr_grim scopriamo che uno degli articoletti della Rosina, che ieri ho portato alla vostra attenzione scritto il 26 è stato rettificato il 28, senza dire nulla…
Nel primo articolo si enfatizzava tanto per cambiare un’esplosione dell’inflazione nel 1992, tra il 15 e il 20 %, subito ricondotta nella rettifica di un paio di giorni dopo ovvero il 28 di marzo al 5 % / 6 %.
Ma la chicca è che non appena la rete se ne è accorta subito quelli del Sole si sono messi a rettificare ulteriormente l’articolo…
… omettendo però di dire, che la rettifica è stata fatta il 28 di marzo e non il 26, come se si volesse nascondere chissà cosa.
La prossima volta perchè non parlare di perdita del 100 % del pil o di iperinflazione al 1000 %, come fanno quelli di Confindustria?
Attendiamo con trepidazione un’ulteriore rettifica della data al 28 di marzo! 😉
Questa qui sotto invece è una ricostruzione personale di un altro articolo che prefigurava la fine del mondo in caso di Brexit risalente allo scorso anno, marzo 2016, questo è ancora più carino…
Nella prima versione si metteva in bocca la governatore Carney cose mai dette, figurarsi addirittura l’intero Pil dell’Inghilterra che scompare con la Brexit, il Regno Unito raso al suo e cancellato dalla faccia della terra. Ovviamente anche in questo caso nessuna rettifica, o meglio ..SIAMO SPIACENTI ma la pagina che sta cercando non esiste oppure è stata rimossa etc, etc. Ma siccome io e i mastini siamo fratelli di sangue mi sono messo alla ricerca dell’articolo in questione etvoilà… lo ritroviamo giorni e giorni dopo depurato dalle fesserie in anteprima. La data credetemi non è un problema modificarla.
Chiudo infine con una piccola perla, arrivata anche in questo caso dalla rete…
Signori e signore ecco a voi i protagonisti della notte degli Alesini Volanti, si quelli che fanno le contorsioni accademiche e gli articoletti sul Corriere parlando di populismo vario, cliccate sull’immagine per ingrandire…
Insensata uscita dalla moneta unica nel 2017 dopo anni di stragi sociali e nel 1997 il nostro eroe Alesina a richiamare i quattro grandi bluff dell’Unione monetaria di cui qui sotto una sintesi…
Hai ragione bellezza si può sempre rettificare il proprio pensiero, può anche darsi che in dieci anni il nostro Alesina abbia cambiato idea, che preferisce farci cuocere a fuoco lento come le rane, invece di tirarci fuori dalla pentola, ma questa è la realtà, bellezza e tu non ci puoi fare nulla, se non esserne consapevole.
Coloro che dieci anni fa la considerava l’euro un grande bluff oggi lo difendono a spada tratta, il motivo, preferiamo non dirtelo bellezza, in fondo così va il mondo. A proposito Alesina fa rima con Rosina… potrei rettificare il titolo! 😉
Grande Andrea, anche come debunker….
Ora chi lo dice alla Boldrini? Occorre segnalarle diligentemente la fake new
L’unico pericolo di una uscita dall’euro, a mio parere, è un massiccio attacco della speculazione internazionale alla nuova lira e non vedo come i nostri ministri, così esperti, possano reagire.
L’Italia potrebbe trattare da una posizione dinforza se fosse nella condizione di tenere sotto controllo gli squilibri della bilancia dei pagamenti (come spiega Brancaccio)
Inoltre se succedesse l’Italia dovrebbe trovare degli alleati in altri paesi che credo non mancherebbero
L’Italia in default non è la Grecia quindi vorrei vedere con coraggio gli si darebbe addosso sapendo che un crollo del nostro paese significherebbe una specie di apocalisse finanziaria
Infine l’euro cadrà per i fatti suoi quindi non dovremo decidere nulla.
“Quando tornerà sul debito italiano saranno guai”
“un massiccio attacco della speculazione internazionale alla nuova lira”
…
anche senza ritorno alla lira, un problema grosso che si profila all’orizzonte per i ns conti pubblici – e per le tasche di tutti noi – è il termine del QE, quando immediatamente dopo è da prevedere che i mercati inizieranno a chiedere “di più” [in termini di interessi] per finanziare il debito pubblico ITA;
da questi presupposti ci sono tutte le ragioni per prevedere un periodo alquanto incerto (turbolento)…
altra questione : quando termina il mandato di Draghi? …perchè i tedeschi NON VEDONO L’ORA di insediare un LORO UOMO in quella IMPORTANTE POSIZIONE, il che si traduce con un voto sfavorevole in più verso l’italia a differenza di quanto non lo sia ora, nel Board della BCE per quanto riguarda ogni decisione economica rivolta a tutti i Paesi membri.
Infine l’Euro cadrà per i fatti suoi quindi non dovremo decidere nulla.
Senz’altro hai ragione tu l’Euro è destinato a schiantarsi se non sopraggiungono delle volontà costruttive (fiscali,bancarie,sicurezza,difesa, etc ) già ampiamente descritte qui da tanti commentatori compreso il Boss.L’Italia fa parte del progetto ed è quella messa peggio delle grandi realtà mondiali,correggimi se sbaglio dai sondaggi si nota che una forza vincerà sicuramente le elezioni prossime nel nostro paese.Ti chiedo gentilmente se ti va di rispondere,chi dovrebbe gestire il tutto Grillo il leone della Metro Goldwyn Mayer ,Giggino il chierichetto,Fico il moscio,Dibba il gallo cedrone o la Taverna.
Conla massima gentilezza e stima ti chiedo: quelli che hanno gestito l’entrata nell’euro erano meglio del leone della MGM o di Dibba o degli altri più o meno improbabili?
Facciamo un piccolo elenco che ti chiedo simpaticamente di considerare:
1) pareggio di bilancio…a me già sembra una sciocchezza in sé ma metterlo in costituzione è follia, non ti pare?
2) il fiscal compact…che poi si basa su un parametro del tutto incalcolabile come il PIL presunto…per cui non si sa che cacchio fare e alla fine resta lí solo come spauracchio per gli indisciplinati in una ottica tipicamente punitiva che caratterizza questa Europa sbagliata e che la rende sempre più odiosa
3) l’austerità espansiva…per anni hanno negato il moltiplicatore keynesiano…perché…?…per un errore nel foglio excel…
Ora, e te lo chiedo ossequiosamente, questi errori dalle conseguenze gravissime chi li ha commessi?
I grillini? Altri dilettanti?
No, dei professionisti sia della politica che dell’economia di cui una parte incompetenti e profittatori, un’altra competenti – e quindi maggiormente responsabili – ma ugualmente profittatori (quelli che Marx chiamava i pugilatori a pagamento).
Allora – sempre porgendoti i miei rispetti – non posso fare a meno di osservare che preoccuparsi tanto dei grillini, o dei populismi rampanti per esempio in Francia, è un esercizio un po’ sterile dato che fino ad adesso questi ultimi non hanno provocato un singolo problema né a livello europeo né internazionale.
Inoltre con questa mia mi pregio di farti presente che:
credo che siamo governati da una branca di una élite internazionale che non è legata ad alcun territorio ossia ad alcun popolo; gente che se tu sapessi il tedesco o il francese ma anche l’inglese e ti volessi leggere i libri che scrivevano negli anni venti del novecento o anche a metà degli anni settanta ti si drizzerebbero i capelli in testa per il disprezzo di casta a livelli pienamente hitleriani che riuscivano a concepire nei confronti del “popolo” cioè di te e di me; questa gente domina tutti i mezzi di comunicazione ed è riuscita a portare la gente, soprattutto i giovani, a livelli di inconsapevolezza drammatici; quindi sono convinto che il primissimo passo non sia e non possa essere quello della “costruzione” razionale ma quello della diffusione della ribellione che si potrà ottenere solamente impartendo una sconfitta forte e visibile all’establishment.
Il grillismo e la Le Pen, molto più che Salvini, possono dare questo primo colpo che sarà solo l’inizio di un processo conflittuale il cui scopo principale, sempre secondo il mio modo di vedere, sarà la presa di coscienza popolare verso delle nuove forme di gestione politica ed economica della società in termini più collettivisti.
Laonde per cui i sarcasmi sull’incompetenza dei grillini, anche abbastanza immotivati dato che in soli quattro anni sono migliorati in una maniera impressionante, celano semplicemente la paura tanto petit bourgeois che il “cambiamento” possa minare quella rendita di posizione che il bonhomme di classe media considera l’unico sommo e supremo ideale della sua vita al quale è pronto a sacrificare verità, bene, giustizia e qualsiasi altra cosa o perdona che minacci il suo miserabile orticello.
Dopodiché, per dire la verità, non sono affatto sicuro che l’euro crollerà perché la realtà è sempre molto più complessa di qualsiasi schema ma ragionando nella maniera per me più obiettiva possibile non vedo come possa resistere uno “Stato” quando non esiste una politica fiscale comune.
Siccome i tedeschi sono creditori questa politica fiscale comune non la vogliono di comseguenza mi pare difficile che la costruzione possa reggere ancora a lungo.
Se ho visto giusto vedremo i prodromi proprio quest’anno.
sinceramente non mi è mai stato chiaro l’obiettivo politico complessivo di grillo, tantomeno quali siano le classi sociali che intenda tutelare, pertanto non mi piace.
emzag,
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Marineros, leggete questo articolo a pagamento del Wall Street Journalnappena uscito e disponihioenper il copincolla di un tedesco in un certo forum
Si dice che l’Italia è la più grande fonte di preoccupazione per gli investitori m che per adesso il focus è altrove.
Quando tornerà sul debito italiano saranno guai
https://fbkfinanzwirtschaft.wordpress.com/2017/03/29/forget-trump-v-congress-the-real-political-dangers-still-in-europe/