Come abbiamo scritto ieri in serata è stato comunicato l’esito del più grande aumento di capitale mai verificatosi in Italia, un aumento mostruoso che ha raccolto 13 miliardi di euro.
Per chi non si interessa di economia e finanza ricordo solo che in Europa ci stanno facendo il contropelo per 3,4 miliardi, da mesi ci rompono le banche per qualche miserabile miliardo…
Il piano di rafforzamento patrimoniale e di rilancio messo a punto dall’amministratore delegato Jean Pierre Mustier e presentato il 13 dicembre scorso ha convinto sia i maggiori azionisti che una larghissima platea di investitori istituzionali cui è dovuto in gran parte il pieno successo dell’operazione.
Giusto per farvi comprendere in che razza di trappola siamo, cosa significa azzardo morale o meglio ancora rischio sistemico, i termini di paragone vanno fatti quando il Governo riesce a tirare fuori in 20 minuti 20 miliardi per salvare banche decotte e ci mette mesi e mesi per trovare tre miliardi per mettere a tacere i burocrati di Bruxelles.
Ovviamente, per fortuna di tratta di capitali privati e non pubblici, che andranno in fumo se l’economia globale non si riprende in fretta, se lo scenario che abbiamo davanti soprattutto in Italia non migliora domani, subito, adesso, perchè se non lo sapete, le sofferenze dipendono dall’andamento dell’economia reale.
il fondo statunitense Capital Research (6,7%) e il fondo di Abu Dhabi Aabar (5,04%) hanno sottoscritto interamente l’aumento per le loro quote – sia una larghissima platea di investitoriistituzionali cui è dovuto in gran parte il pieno successo dell’operazione. Alla fine le sottoscrizioni si sono attestate al 99,8% dell’offerta di nuove azioni per un totale di 12,96 miliardi di euro di nuovi capitali raccolti. I diritti di opzione non esercitati, cui corrispondono nuove azioni per un controvalore di poco superiore ai 30 milioni di euro, saranno offerti da Unicredit in Borsa a partire da lunedì 27 febbraio.
C’è chi dice che questa operazione porterà il sereno su tutto il settore, questo è quello che aspettavamo, ora non resta che attendere se l’ araba fenice decollerà anche dalle ceneri del nostro Paese, senza troppe illusioni, perchè la fuori i cacciatori abbondano e come ben sapete, non sarà un lungo volo, sotto i cieli dell’euro.
“i termini di paragone vanno fatti quando il Governo riesce a tirare fuori in 20 minuti 20 miliardi per salvare banche decotte e ci mette mesi e mesi per trovare tre miliardi per mettere a tacere i burocrati di Bruxelles.”
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Perdonami Andrea,
a parole e anche in meno di venti minuti si riesce a tirar fuori 20 miliardi,
a FATTI e DA DOVE TIRARLI FUORI visto che sono SOLDI PUBBLICI [quelli annunciati per il salvataggio di MPS] che rientrano nel computo di bilancio della ragioneria di Stato, con relativi conti pubblici sotto costante monitoraggio,
temo sia tutta un altra faccenda – correggetemi se dico corbellerie;
a parte che tutto rientra sotto l’occhio di bruxelles e della UE, sempre particolarmente attenta quando si tratta dell’ITALIA (molto meno quando si tratta di altri, tipo il -4% prolungato di deficit permesso alla FRANCIA o il +8% di disavanzo comm.le tedesco…)
E’ un pò come il discorso della BREXIT, annunciata ma ma di fatto NON ancora avvenuta.