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BOOOOOM! UN’ESPLOSIONE DI DEBITO!

Scritto il alle 10:15 da icebergfinanza

Risultati immagini per esplosione deflattiva

Mentre da ormai più di sette anni gli inquilini di turno a palazzo Chigi vi raccontano leggende metropolitane sulla crescita che verrà e Renzi e Padoan si trastullano con lo zero virgola del documento di programmazione economica, arriva la notizia per noi ormai vecchia e sepolta che …

Il mondo rischia di affondare in un mare di debito. Fmi: è il 225% del Pil

In sintesi da anni i lettori di Icebergfinanza sanno che non ci sarà alcuna ripresa sino a quando il debito verrà cancellato, si proprio così cancellato, perchè come dice il manuale della deflazione da debiti ci sono solo 4 possibilità per uscire da questa crisi e tre le abbiamo già bruciate…

DEFLAZIONE DA DEBITI: COSA POTREBBE ACCADERE

Il risultato è che in 23 episodi la crisi si risolse con una crescita futura del debito inferiore a quella del Pil, attraverso un calo del debito in termini nominali, in 12 episodi vi fu un aumento nominale della crescita attraverso la creazione di inflazione, la quale riduce il rapporto debito/crescita economica, in 7 episodi la contrazione del debito avvenne ad opera di fallimenti generalizzati pubblici e privati e solo in tre casi l’economia mostrò un livello di crescita in grado di far diminuire il rapporto debito/PIL.

Purtroppo, al momento attuale l’evidenza sembra far propendere tutto verso la terza ipotesi, ovvero la contrazione del debito attraverso fallimenti generalizzati o ristrutturazione del debito.

E’ evidente a tutti, tranne che ai fobici dell’austerità e ai sostenitori del debito pubblico brutto e cattivo che questa è stata essenzialmente una crisi di debito privato ( DUE TERZI ) scatenata dalle banche, che nel report le più deboli vengono viste sparire dal mercato.

Peccato poi che pochi vi raccontano che il restante terzo, ovvero il debito pubblico è esploso per pagare i danni provocati dalla crisi di debito privato, per salvare banche decotte e fallite, per continuare a pagare generosi bonus a banchieri psicopatici e psicolabili.

IL debito che ha in pancia Deustche Bank è la sua ipoteca sulla crescita, non riuscirà più per anni a produrre utili, non ci sarà alcuna crescita in questa banca se non attraverso manipolazioni contabili.

Ieri Gundlach ha detto che DB verrà salvata ovviamente dal governo tedesco, ma il problema è cosa accadrà a banche come Credit Suisse e le francesi.

Peccato che come sempre accade, il FMI si sia premurato di raccontarvi l’ennesima balla ovvero che il sistema bancario più fragile è quello italiano; nessun accenno a Deustche Bank o Commerzbanlk e al sistema finanziario più fragile al mondo ovvero quello tedesco.

Nel documento presentato a Washington, il Fondo insiste sulla debolezza del sistema bancario e in particolare di quello italiano, mettendo in luce che le sofferenze dell’Eurozona sono molto elevate e che gli sforzi riconosciuti al governo del Belpaese potrebbero non bastare.

Ma i sicari dell’economia sono così, se qualcuno suggerisce loro di forzare la mano nel report su qualche settore in particolare, loro grazie a qualche bustarella, lo fanno con piacere.

E si che alla fine di giugno proprio loro avevano suggerito …

FMI: Deutsche Bank è maggior fonte di rischi sistemici al mondo

Che qualcuno abbia suggerito loro di soprassedere, di non citare Deutsche Bank visto che si corre il rischio di scatenare un inferno?

“La storia ci ha insegnato che è facile sottostimare i rischi associati con il debito privato” nei periodi di crescita.

WASHINGTON – Il mondo affonda in un mare di debito. A livello globale, il debito dei governi, delle famiglie e delle imprese ha toccato il livello record di 1.520 miliardi di dollari, oltre due volte e mezzo le dimensioni dell’economia mondiale, secondo un calcolo diffuso dal Fondo monetario nel suo Fiscal Monitor. «Il debito globale è ai massimi e sta crescendo», ha detto il direttore del dipartimento fiscale dell’Fmi, Vitor Gaspar. Per due terzi circa si tratta di debito del settore privato, che secondo il Fondo rappresenta un importante ostacolo alla ripresa mondiale e un rischio alla stabilità finanziaria.

La crescita del debito è stata particolarmente pronunciata negli ultimi quindici anni ed è stata più rapida di quella dell’economia, portando il rapporto fra debito e prodotto interno lordo mondiale dal 200% del 2000 al 225% del 2015. (Sole24Ore)

 E’ chiaro ora che con questa mole di debito in circolazione creato dalle banche centrali i tassi non saliranno per lungo tempo, tempo immemorabile? Do you remeber Japan?

C’è un’altra cosuccia che ha riportato il FMI che chi segue il nostro Machiavelli si sta preparando ad affrontare nei prossimi anni…

In particolare, entrare  in una nuova crisi finanziaria con una posizione finanziaria debole, aggrava la profondità e la durata della conseguente recessione…

Anche questa volta la prossima crisi non ci troverà impreparati, noi che siamo stati tra i pochissimi ad anticipare e prevedere la crisi del 2008 abbiamo un alleato formidabile, la storia e la verità figlia del tempo.

Soprattutto non dimenticatevi mai la nostra bussola attraverso la storia, che sino ad oggi ci ha permesso di ottenere risultati strepitosi, solo negli ultimi due anni in media un risultato minimo del 8 % con punte addirittura superiori al 20 %.

A proposito, ho la sensazione che nelle prossime due settimane ne vedremo di belle!

Contribuisci anche tu LIBERAMENTE a tenere in vita un’isola di condivisione quotidiana nell’oceano infinito di questa tempesta perfetta, l’informazione indipendente…

8 commenti Commenta
idleproc
Scritto il 6 Ottobre 2016 at 13:39

Parrebbe che la Merkel a mezzo Ué voglia aumentare le sanzioni ai russi.
Deve essere il previsto effetto secondario DB.
Come sia arrivata a fare il cancelliere degli amici tedeschi con l’opportuno pedigree cmi pare ovvio.
Purtroppo l’ IQ basso sembra imperversare sulle due sponde dell’Atlantico.
A casa nostra bhé… e anche beeeeee…

madmax
Scritto il 6 Ottobre 2016 at 14:08

idleproc@finanza,

Scusa ma vi e’ ben poco da capire, basta riflettere, gli US vogliono fare la guerra finale alla Russia, ti sei bevuto per anni che la guerra fredda era finita vero? La Russia nonostante spenda una caccola in armamenti 66 miliardi di USD contro i 650 degli US (dieci volte maggiori) sono gli unici che bloccano il loro dominio planetario!
Con i krukki hanno giocato la carta DB, noi non la facciamo fallire, voi ci date mano libera!!!
La Siria e’ il punto di scontro, Aleppo l’ultima carta, gli US hanno detto Aleppo non deve cadere altrimenti gli oppositori di Assad perdono e hanno cominciato a bombardarlo (per sbaglio) ma andranno avanti.
Una bella WWWIII ci toglie tutti dai pasticci (forse) e fa pensare ad altro. Quello che non e’ chiaro e’ che modello di Siria vogliono dopo, stile Iraq o stile Libia? In entrambi i casi fiumi di disperati che arrivano sulle coste!!!
Non potevamo lasciare tutti al loro posto? Hassad, Gheddafi, Assad gia’ ma dopo non vendevano ste cacchio di armi!!!!

idleproc
Scritto il 6 Ottobre 2016 at 15:09

madmax,

Mai bevuta.

d
Scritto il 6 Ottobre 2016 at 15:11

Ma che domande fai?
http://federicodezzani.altervista.org/ondata-migratoria-record-italia-ungheria-aperta-ribellione/
per quanto invece riguarda la Siria, si tratta di far passare qualche tubo che verrebbe da sud e che servirebbe per rifornire gli Europei, sostituendo i tubi che vengono da est…

mad­max,

emzag
Scritto il 6 Ottobre 2016 at 15:43

Sono d’accordo. Per adesso non succede nulla perché gli US non hanno ancora il presidente
Ma ho l’impressione che il 2017 sarà un anno drammatico.
madmax,

stanziale
Scritto il 6 Ottobre 2016 at 19:53

Bollettino di oggi, mentre il governo non fa nulla per evitare che il francese di unicredit venda alla francese amundi la pioneer con i suoi 400 miliardi di risparmio italiano che quindi lasceranno l’italia in quanto saranno gestiti dalla francia(l’operazione che vale 4 miliardi e’ interamente finanziata -occorre ricordarlo ai piddioti/fognatori in lettura- con i fondi esm che lo stato italiano ha regalato alle banche francesi -by grecia portogallo spagna-), il governo non ha nulla da dire sul fatto che la bce soccorra le banche tedesche con un ennesimo provvedimento ad hoc due pesi due misure https://www.google.it/url?sa=t&rct=j&q=&esrc=s&source=web&cd=1&ved=0ahUKEwjW1oj81sbPAhWBwBQKHSkUC_QQqQIIHjAA&url=http%3A%2F%2Fwww.milanofinanza.it%2Fnews%2Fbce-soccorre-le-banche-tedesche-201610052141043962&usg=AFQjCNHvCyMcjT-pN5iaRICLVCiKBrYhcA&sig2=1YRtGF7vK6sShsgFrI_WCg spero qualcuno piu’ bravo di me indaghi bene su cosa vuol dire accettare in pegno i titoli subordinati ad altre passivita’, penso sia accettare pura carta straccia non garantita da nulla….ricordo che ieri la bce ha portato dal 5% al 2,5% la possibilita’ di emettere subordinati uncovered e quindi il titolo mps e’ andato giu’….invece i titoli subordinati ad altri subordinati ma solo se tedeschi gli vanno bene……
Questo mentre persino Serra dice che la bce ha commesso un sopruso non autorizzando l’acquisto di ubi delle 3 banchette. Intanto la soc. tedesca che ha comprato italcementi -naturalmente sempre con i fondi esm che l’italia ha regalato in quota parte alle banche tedesche impelegate in grecia spagna portogallo- licenziera’ molti italiani oltre a portarsi via il know how italiano; si sapeva ovvio…

madmax
Scritto il 6 Ottobre 2016 at 22:30

Grazie per i commenti precedenti, se fanno ste robe:

https://www.thebureauinvestigates.com/2016/10/02/fake-news-and-false-flags-how-the-pentagon-paid-a-british-pr-firm-500m-for-top-secret-iraq-propaganda/

Figurati che fanno nel mondo della finanza!!!!

veleno50
Scritto il 7 Ottobre 2016 at 11:23

stan­zia­le@fi­nan­za,

Stanziale leggi il testamento del Boss di Esselunga a chi vuole vendere l’azienda. Ho la netta impressione che con questa difesa del made in italy da parte tua ci sia incopetenza e non conoscenza della storia di alcune realtà industriali.per spostare un investimento da Pioneer ad Eurizon o a Azimut o Mediolanum ci vuole solo il contatto telefonico.Se c’è una cordata italiana per Esselunga si faccia avanti.Stop alle cretinate che scrivi sulle colpe politiche del Pd

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