Abbiamo appena finito di raccontarvi che…
“Per rispettare gli obiettivi del Fiscal compact europeo non sono necessarie maxi-manovre di riduzione del debito pubblico, perchè basterebbe mantenere il bilancio in pareggio con una crescita vicina al 3%. La regola sul debito pubblico, ha sottolineato Visco, «richiede una riduzione media annua del suo rapporto rispetto al Pil pari a circa un ventesimo della parte che eccede il limite del 60%. Per rispettarla non è necessario ridurre il valore nominale del debito. In condizioni di crescita ‘normale’, vicina al 3% nominale, sarebbe infatti sufficiente mantenere il pareggio strutturale del bilancio”.
…che subito arriva la notizia che il misero 1,2 % di crescita nominale tendenziale diventa un altrettanto misero UN PER CENTO!
(Teleborsa) – In Italia torna torna la deflazione, dopo un momentaneo recupero dei prezzi, in linea con il trend dell’Eurozona. La crescita dei prezzi al consumo, infatti, continua a ristagnare, anche a causa della debolezza dei consumi, mentre l’inflazione nell’ambito dell’Unione monetaria si conferma lontanissima dal target della BCE. Un elemento in più a favore dei nuovi stimoli che l’Eurotower dovrebbe annunciare giovedì prossimo.Nel mese di novembre, secondo le stime preliminari dell’Istat, i prezzi al consumo sono calati dello 0,4% rispetto al mese precedente, risultando in frenata rispetto al +0,2% di ottobre. La crescita tendenziale si attesta allo 0,1% e risulta in frenata rispetto al +0,3% precedente.
Ma tu guarda c’è già chi da la colpa agli attentati di Parigi, una dinamica postuma che ha effetti retroattivi, un po come la Pasqua alta che tiene l’inflazione bassa e via dicendo.
Aspettiamo con ansia un profeta dell’economia che arrivi a raccontarci la verità ovvero che la tasche della classe media sono vuote e che la deflazione da debiti sta facendo il suo corso.
Naturalmente è tutta colpa della luna e degli attentati visto che stanno già mettendo le mani avanti…
Il ministro Padoan: «La paura del terrorismo può pesare sulla crescita»
Ovvio, dopo una svalutazione del 25 % dell’euro, una pari al 70 % del petrolio e oltre 530 miliardi immessi nei mercati dalla BCE ora sarà colpa del terrorismo…
Padoan: ‘Più inflazione utile per debito, contiamo su Bce’
“Il debito pubblico italiano è “alto”, ma “comincerà a scendere dal 2016”. Lo ha assicurato il ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan, spiegando che pero’ “sarebbe utile che l’inflazione fosse un po’ più elevata. Contiamo sulla Bce, che sta insistendo su una politica monetaria eterodossa”.
Comincherà a scendere dal 2016?
Ma il ministro conosce la dinamica del debito e quella della crescita nominale?
Ovviamente avanti con la deflazione salariale e l’austerità ovunque!
Credo fosse settembre di qualche secolo fa, si il 2015…
Contiamo su Mario ovviamente… 😉
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Caro Andrea, delle due l’una: o sono degli incapaci oppure dei venduti…
in entrambe i casi vanno cacciati a pedate