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DRAGHI: IL RALLENTAMENTO PROBABILMENTE NON E’ TRANSITORIO!

Scritto il alle 08:41 da icebergfinanza

Mentre i mercati festeggiano chissà quale meraviglie in arrivo a dicembre in Europa e la spettacolare performance dell’economia americana tale da indurre la Fed ad un rialzo dei tassi, in Cina continua la grande ripresa…

China official October factory PMI unchanged at 49.8, shrinks for third month…

Activity in China’s manufacturing sector unexpectedly shrank for a third straight month in October, an official survey showed on Sunday, fuelling fears that the economy may be cooling further in the fourth quarter despite a raft of stimulus measures.

The official Purchasing Managers’ Index (PMI) was at 49.8 in October, the same pace as in previous month and lagging market expectations of 50.0.

Ma come proprio ora che tutti credevano ad un piccolo incidente di percorso, alla tempesta in un bicchiere d’acqua? Ma tu pensa dopo oltre mille miliardi di iniezione di liquidità, nulla si muove in Cina.

Ma tu pensa quei terroristi della Challenger, Gray & Christmas  si sono messi in mente di distruggere la leggenda di Babbo Natale e la meravigliosa stagione natalizia che attende gli Stati Uniti d’America.

Amazon assumerà 100.000 lavoratori stagionali per fine anno, il 25 % in più dello scorso anno, Macy invece come lo scorso anno 85.000, Wal-Mart 60.000 uguale al 2014 e JC Penney 30.000 in calo dai 35.000 del 2014, anche Toys 40.000 riducendo di 5.000 unità la forza lavoro stagionale.

Confesso che non capisco il perchè di tutto questo pessimismo visto che i redditi volano e i consumi decollano…

A settembre le spese per consumi negli Stati Unitisono cresciute al passo più lento da gennaio, segno che la più lenta creazione di posti di lavoro e le turbolenze all’esterno inducono alla cautela i consumatori americani. I redditi, inoltre, sono saliti meno delle previsioni. Secondo quanto riportato dal dipartimento del Commercio, le spese per consumi sono salite dello 0,1%, mentre gli analisti attendevano un aumento dello 0,2%. In agosto il dato era salito dello 0,4%.

I redditi personali sono cresciuti dello 0,1%, meno dello 0,2% atteso dagli analisti e l’aumento minore da marzo 2015. Il tasso di risparmio, che all’inizio dell’anno aveva toccato il 5,4%, è salito al 4,8% dal 4,7% di agosto. La componente che misura l’andamento dell’inflazione è calata rispetto al mese precedente dello 0,1%, il ribasso maggiore da gennaio, e sale dello 0,2% da settembre 2014. In rialzo dell’1,3% su base annuale la componente “core”, depurata dagli elementi volatili, al di sotto del 2% considerato ottimale dalla Federal Reserve per il 41esimo mese di fila. America24

Ma tu pensa e loro vogliono aumentare i tassi a dicembre giusto un paio di settimane prima di Natale.

La settimana entrante si preannuncia davvero interessante con l’indice ISM manifacturing lunedi e le spese per costruzioni, mercoledi il rapporto ADP sull’occupazione del settore privato, l bilancia commerciale e l’indice ISM dei servizi. Venerdì infine il tanto sospirato rapporto sull’occupazione di ottobre, altro tassello che manca alla Federal Reserve.

A…dimenticavo! Nel fine settimana Mario Draghi in un’intervista al Sole 24 Ore ha detto che il rischio frammentazione dell’Europa è quasi sparito 😉 e che “Indubbiamente, le condizioni delle economie nel resto del mondo si sono rivelate – sottolinea – più deboli rispetto a pochi mesi fa, in particolare nei mercati emergenti, con l’eccezione dell’India. Le previsioni di crescita mondiale sono state riviste al ribasso. Probabilmente, il rallentamento non è transitorio”. (…) “Sicuramente – spiega Draghi – ci sono rischi al ribasso sia per la crescita sia per l’inflazione, anche per il possibile rallentamento degli Stati Uniti, di cui bisogna capire bene le cause.

Probabilmente, il rallentamento non è transitorio Probabilmente, il rallentamento non è transitorio Probabilmente, il rallentamento non è transitorio Probabilmente, il rallentamento non è transitorio Probabilmente, il rallentamento non è transitorio Probabilmente, il rallentamento non è transitorio…

Probabilmente, il rallentamento non è transitorio!

…anche per il possibile rallentamento degli Stati Uniti, di cui bisogna capire bene le cause.

Hei Ragazzi non lo dico io, il gufo parlante, ma lo dice Mario, si Mario Draghi 😉

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1 commento Commenta
gnutim
Scritto il 2 Novembre 2015 at 09:43

e noi aspettiamo l’ennesimo rally del tresuri

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