Ieri leggendo le notizie relative all’inflazione di alcuni Paesi europei all’improvviso mi sono tornati in menti i famigerati “conduits”CONDUITS LA NUOVA MINACCIA GLOBALE …
“ Se sottovalutate il rischio, non venite da noi a cercare aiuto in liquidità! Più a lungo la cosa andrà avanti, più la situazione si farà rischiosa e più avrete bisogno di fortuna.
E’ tempo che il mercato finanziario faccia un passo indietro, verso una più adeguata assegnazione del prezzo in base al rischio e forse di rinunciare ad un accordo anche se sembra attraente….. La liquidità globale si prosciugherà e quando saremo a quel punto, parte di questa svalutazione del rischio si normalizzerà.”
Parole profetiche, parole portate dal vento che le banche centrali di mezzo mondo hanno in sintesi disatteso!
“ Se sottovalutate il rischio, non venite da noi a cercare aiuto in liquidità!
Chiamate l’idraulico Mario, le condutture dell’inflazione fanno acqua da tutte le parti!
Ottimismo è la parola d’ordine di questo sistema, ottimismo ad oltranza, non importa se vi stanno fottendo il lavoro o i risparmi, attraverso la deflazione salariale o la deflazione da debiti, ma la parola d’ordine è ottimismo.
Noi che invece siamo ottimisti ben informati, condividiamo con Voi gli iceberg di questo sistema, per essere insieme consapevoli che cambiare si può, incominciando a comprendere il falso ottimismo, quello che vuole lasciare le cose come stanno, che vive di conflitti di interesse personali e false aspettative.
Come abbiamo visto insieme per anni, esiste un mondo alternativo, etico e sostenibile, fuori da schemi mentali falliti, che ogni giorno, successo dopo successo, testimonia la possibilità reale di un cambiamento.
Ma torniamo in Europa senza dimenticare l’America e soprattutto l’Italia, paese che avrebbe bisogno di una crescita nominale di oltre tre punti per rispettare il fiscal compact che diventa operativo dal prossimo anno e non arriva all’1%…
Facciamoci aiutare da TRADINGECONOMICS.COM per osservare il più grande successo del QE di Mario Draghi…
Italia…
Spagna…
Francia…
…e naturalmente Germania…
A si dimenticavo mancano i due Paesi nei quali l’economia cresce che è una meraviglia…
Inghilterra…
… e America…
E non tiratemi fuori le menate sull’inflazione core, che è tutta colpa del petrolio, perchè vi aggiungo le aspettative di inflazione per i prossimi cinque anni…
Nel frattempo…
I prezzi alla produzione negli Stati Uniti sono calati in settembre, ulteriore segnale del fatto che l’inflazione si mantiene bassa, in un contesto di dollaro forte e prezzi bassi del carburante. Come reso noto dal dipartimento del Lavoro americano, il dato è sceso dello 0,5%, dopo il dato piatto di agosto (invariato rispetto alla prima stima). Gli analisti attendevano un calo dello 0,2%. Su base annuale il dato è in ribasso dell’1,1% rispetto a settembre 2014.
Nel frattempo le vendite al dettaglio, i consumi esplodono di salute in America…
La media annuale è dello 0,25% WOW!
Per non parlare di quello ex auto…
Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti sono cresciute di misura in settembre. E’ un segnale positivo sull’andamento dell’economia nonostante il rallentamento della crescita dell’occupazione e l’incertezza internazionale. Il dato, reso noto dal dipartimento del Commercio americano, è salito dello 0,1%, dopo il rialzo dello 0,2% di agosto (invariato dalla prima stima) e l’aumento dello 0,8% di luglio. Per settembre gli analisti attendevano un rialzo dello 0,2%.
A fare da traino sono state le vendite di auto, cresciute dell’1,8%. Escludendo le auto, il dato è calato dello 0,3%, più del ribasso dello 0,1% atteso dagli analisti.
…che a settembre hanno registrato il massimo da 10 anni, US auto vehicle sales, September ovviamente drogate dal credito al consumo e leasing, con mutui sino a 8 anni per comprare una macchina allucinante.
Tra un pò vi capiterà di trovare la seguente pubblicità!
“Tuo figlio tra 8 anni compie la maggiore età, come regalo pensa ad un’auto, comprala a rate oggi e tra otto anni sarà come nuova!”
Per cancellare una “debt deflation” come questa la storia insegna che bisogna diminuire il debito e invece il debito a livello mondiale dall’inizio della RIPRESA è aumentato di oltre il 45 %. Quindi non resta che l’ultima opzione, ristrutturazioni e fallimenti di massa, non lo dico io, lo dice l’analisi empirica e la storia.
Fatelo sapere agli ottimisti di maniera, a quelli che vi raccontano balle per mantere i loro privilegi.
Ci vediamo nel fine settimana con gli amici sostenitori di Icebergfinanza, Machiavelli torna in Germania.
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Come e’ iniziata la crisi della bolla dei finanziamenti subprime delle case?
E come iniziera’ la crisi di questa bolla dei finanziamenti subprime per l’acquisto di macchine?
E come sta evolvendo la crisi della bolla dei finanziamenti al petrolio subprime (shale) ?
Quando inizieranno i margin calls e questi non potranno essere coperti? Esistono ancora o no i derivati spezzatino contenenti roba buona e roba avariata in proporzioni ignote?
Giusto per sapere, eh?
A proposito, Il nostro caro capitano ha una opinione dell’attuale collocazione in borsa delle Poste? Alla luce della modifica delle regole di coinvolgimento in caso di salvataggi bancari, e visto che anche i correntisti ora possono venire tranquillamente spennati, ci sono rischi all’orizzonte? GIusto per sapere se devo comperarmi un materasso nuovo