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SEPTEMBER … HARD LANDING!
Ormai in questa gabbia di matti che è diventata la finanza, nessuno si meraviglia più di nulla, figurarsi se in Cina alla televisione appare un povero giornalista che si assume tutte le colpe per il crollo del mercato cinese.
Cina, giornalista arrestato ‘confessa’ in diretta tv: ‘Crollo delle borse? Colpa mia’
Il colpevole si chiama Wang Xiaolu. E’ lui che ha fatto crollare a più riprese le borse asiatiche, trascinando giù lunedì scorso anche tutti i listini occidentali. Non il rallentamento dell’economia cinese, il timore che la transizione da un modello di crescita basato su investimenti ed esportazioni a uno centrato sui consumi interni fallisca e l’incapacità di Pechino di mettere in campo contromisure adeguate. Né i dubbi sull’efficacia degli interventi delle banche centrali di Ue e Usa.
Si è tutta colpa sua se l’industria manifatturiera cinese sta decisamente contraendosi ad essere buoni!
Fermiamoci qui, perchè se ciò che intravvediamo all’orizzonte per l’inizio del 2017 è vero, rischiamo di essere portati davanti alla corte marziale.
Nel frattempo mentre i meteorologi della Fed segnalano bel tempo ovunque sull’economia americana l’indice ISM scende ai minimi da oltre due anni, maggio 2013 e i prezzi pagati dalle imprese crollano per il decimo mese consecutivo.
Giù nuovi ordini, produzione, occupazione e esportazioni, questa è la realtà, la verità uscirà solo tra qualche mese!
Il Canada è ufficialmente in recessione Canada in recessione tecnica, Pil -0,5% nel 2° trimestre e l’Australia, piano, piano si avvia incontro al suo destino. Australia: crescita del Pil sotto alle attese nel secondo trimestre
L’ Europa è quello che è, tutto per uno, ognuno per se…
Alla Francia ormai non fa più caso nessuno e credo sia un errore che pagheremo caro!
Ormai solo gli ottimisti di maniera, le banche centrali e le istituzioni fanno finta di non accorgersi della sensibile frenata dell’economia mondiale, oltre naturalmente al governo italiano aiutato dalle revisioni istituzionali dell’Istat. Certo che dopo la figuraccia di qualche giorno fa sulla crescita dei posti a tempo indeterminato, un minimo di prudenza non guasterebbe.
Eppure basterebbe un pò di buon senso per non uscire con simili fesserie come è accaduto a Jackson Hole…
Fischer ha dichiarato che a suo avviso le aspettative future ancorano a sufficienza previsioni di recuperi dell’inflazione verso il target ideale del 2 per cento.
Questi ormai sono come i giapponesi sperduti su isole deserte nel Pacifico che combattono ancora contro una guerra ormai persa, combattono contro il fantasma dell’inflazione, ignorando anche grafici, dati, la realtà.
Non tutti ovviamente ragionano così…
New York, 1 set. (askanews) – Eric Rosengren, presidente della Federal Reserve di Boston, sostiene che le incertezze sul fronte globale alimentano la tesi secondo cui serve essere cauti nell’iniziare la normalizzazione della politica monetaria della banca centrale americana, che è accomodante dal dicembre del 2008 (allora i tassi furono portati al minimo storico dello 0-0,25%).
“Indicazioni di un’economia globale più debole aumentano l’incertezza sulle stime di crescita dell’economia e dell’inflazione dei governatori” della Fed, ha detto in un discorso tenuto a New York. Ciò potrebbe condizionare la modalità con la Fed decide di procedere a un rialzo dei tassi.
Rosengren non ha fatto trapelare alcuna preferenza in merito alla tempistica di una stretta, ma ha spiegato che l’outlook della Fed “deve tenere conto dei recenti sviluppi, inclusi i dati che suggeriscono un rallentamento delle economie stranierie insieme a prezzi volatili dell’azionario e al calo di quelli delle materie prime”, due fattori, questi ultimi, che indicano “un’economia globale più debole”.
Nessuno in Italia come noi si è preso la responsabilità di tenere da sei anni la barra sempre a dritta con rotta verso la deflazione.
E’ un po come Obama che fa il drammatico suggerendo che la terra è a rischio mentre di nascosto, ma non troppo, aiuta la Shell a trivellare l’artico, dopo quello che è accaduto nel golfo del Messico.
Ma oggi va così, bisogna farsene una ragione, questa è gente che sta semplicemente prendendoci per i fondelli.
Il greggio sembra diventato uno yoyo ma il suo destino di lungo termine è ormai segnato, servirebbe l’ultima disperata iniezioni di liquidità delle banche centrali che stiamo aspettando a partire dalle dichiarazioni di Mario Draghi domani, le solite frasi di circostanza spazzate via dalla disinflazione o come meglio volete chiamarla per non usare l’espressione deflazione.
Questa è gente che ha provocato la crisi chiudendo gli occhi sulla deregulation e ora si travestono da salvatori della patria, salvando stati e banche fallite.
Gli ultimi dati relativi all’occupazione del settore privato di agosto segnalano debolezza solo 190.000 posti poco più del mese scorso e venerdi l’ultima indicazione per la Fed.
A breve anche produttività, costo del lavoro e ordinativi all’industria, la sensazione è che forniranno un assist alla Fed per non fare nulla a settembre.
UPDATE: Costo del lavoro 2 trimestre in USA rivisto da 0,5% a MENO 1,4 % pietra tombale per il rialzo dei tassi!
Esageriamo a prendere in seria considerazione quello che sta accadendo nei mercati emergenti ben dall’analisi di novembre ” Machiavelli 2015: Esplosione deflattiva”?
Questo grafico condiviso da Cullen Roche vi può aiutare a comprendere la dimensione temporale del problema attuale, ricordando che anche se la storia non si ripete, ama maledettamente fare la rima.
Nel frattempo chi compra i treasuries che i cinesi stanno liquidando?
Nelle prossime puntate la risposta!
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1)—- ” Alla Francia ormai non fa più caso nessuno e credo sia un errore che pagheremo caro! ————
R 1 ) Tra quelli che contano, più di qualcuno tra noi è parecchio incacchiato del fatto che il loro spread sia solo di 30 contro il nostro 120 , senza contare il loro 4% http://www.tradingeconomics.com/france/government-budget contro il nostro 3% in costituzione.
2) —- ” … le solite frasi di circostanza spazzate via dalla disinflazione o come meglio volete chiamarla per non usare l’espressione deflazione. ” ——-
R 2) Quando invece possiamo chiamarla STAGFLAZIONE in casa di quei cani che volevano ipotecassimo il colosseo.
http://www.tradingeconomics.com/finland/gdp-growth
http://www.tradingeconomics.com/finland/inflation-cpi
sarebbe il caso che il nostro illuminato rappresentante oltre a mangiare il gelato si faccia spiegare come
http://www.tradingeconomics.com/finland/unemployment-rate
hanno fatto a diminuirla in recessione.
3) —– “Ormai solo gli ottimisti di maniera, le banche centrali e le istituzioni fanno finta di non accorgersi della sensibile frenata dell’economia mondiale, oltre naturalmente al governo italiano aiutato …. ” ——-
R 3 ) Si aiuta da solo. Han ben capito come fare ad aumentare il PIL ovvero grazie al debito che contrarranno con ….. http://www.anarpe.it/decreto-ministeriale-n-637-del-28-agosto-2015-prezzi-primaria/ dove troviamo scritto …. VISTO il decreto ministeriale del 28 agosto 2015, n. 636, che ridetermina i prezzi di copertina dei libri di testo della scuola primaria per gli aa. ss. 2010/2011e 2011/2012, 2012/2013, 2013/2014, in esecuzione della citata sentenza n. 3559 /2015 del Consiglio di Stato-sez. VI;
RITENUTO pertanto di definire i prezzi di copertina dei libri di testo della scuola primaria per l’anno 2015/2016 in conformità alle statuizioni della predetta sentenza del Consiglio di Stato;
RITENUTO altresì di determinare i prezzi di copertina dei libri di testo della scuola primaria per l’a.s. 2015/2016 assumendo come base di calcolo i prezzi per l’a.s. 2014/2015, modificati alla luce di quanto previsto nella predetta pronuncia del Consiglio di Stato-sez. VI, n.3559/2015;
VISTE le note del 5 febbraio 2014 e dell’11 febbraio 2015 del Ministero dell’economia e delle finanze che comunicano, rispettivamente, che il tasso d’inflazione programmata per l’anno 2014 è pari all’1,5% e il tasso di inflazione programmata per l’anno 2015 è pari allo 0,6%
DECRETA
per l’anno scolastico 2015/2016 i prezzi di copertina dei libri di testo della scuola primaria, nella versione on line o mista, sono stabiliti come segue.
VEDERE LA TABELLA
Solo un esempio
classe 1 — lingua inglese € 3,45 lo scorso anno erano invece € 3,10 pari ad un aumento dell’ inflazione dei prossimi x anni.
Come se aumentando artificialmente i prezzi di un certo tipo di bene non si finisse per contrarre automaticamente i consumi ed i prezzi in altri settori…La gente non ha mica una stamperia di denaro in cantina.
Adesso sono riuscito a capire che si tratta di un finanziamento occulto per la riconversione dell’industria grafica che dai testi scolastici passerà alla stampa di cartamoneta per la gioia degli amanti dell’inflazione gallopppante. Forse sfugge che i libri di testo per la SCUOLA PRIMARIA ( elementari ) non li paga direttamente il genitore, contrariamente a quanto avviene per la scuola secondaria ( medie ) e superiori dove ” GIUSTAMENTE ” quest’anno in alcuni casi non c’è stato un aumento. Io mi sono chiesto il perchè di questa disparità visto anche che l’accordo è avvenuto alla data del 28 agosto quando mancano solo 18 giorni all’ inizio dell’anno scolastico. ( P.S. Stiamo sereni che il pil italiano del terzo trimestre sarà positivo. )
Io mi sono chiesto il perchè di questa disparità , nell’ ordine anche del + 10% e solo per la primaria, visto anche che l’accordo è avvenuto alla data del 28 agosto quando mancano solo 18 giorni all’ inizio dell’anno scolastico.
Carissimi, per chi ha tempo e per chi non conosce o non ha seguito Andrea dagli inizi, suggerisco di rivedere gli articoli di maggio 2007 (solo per esempio, ma potremmo anche rileggere giugno etc etc) in tempi non sospetti, in pieno boom azionario, nei quali già era inequivocabilmente citato cosa ci aspettava e i riferimenti storici (il grande crollo di Galbraith) … caro Andrea riesci a stupirmi anche rileggendoti, anzi, dirò di più, a distanza di tempo quello da te scritto assume un valore tanto tanto maggiore di allora e posso ritenermi fortunato il giorno in cui mi imbattei nel tuo blog. Un grazie ancora e buonanotte a tutti
@ KRY
“più di qualcuno tra noi è parecchio incacchiato del fatto che il loro spread sia solo di 30 [FR ndr] contro il nostro 120 ”
…
presente! 😉
lo sai che non esito ad appoggiarTi su questo particolare argomento, anche se si tratta di una crociata contro i mulini a vento, purtroppo.
A [quasi] parità di debito pubbl tra noi e francesi, paghiamo lo scotto di essere un paese meno “credibile” rispetto alla FR sotto molti punti di vista; è una vecchia storia che va avanti da decenni e putroppo la fiducia -essendo una questione seria- non è cosa che si recuperi facilmente, non nell’immediato almeno; occorre tempo, molto tempo. E tanto lavoro, possibilmente di qualità.
Intanto però questa netta distinzione fà molto comodo ai francesi.
La faccenda del diverso livello di “credibilità” tra questi due paesi si riflette anche verso altre componenti, per es :
perchè ai francesi è stato gentilmente concesso, ripeto CONCESSO dalla UE di poter sforare allegramente il limite del 4% di deficit, quando all’italia è stato imposto, ripeto IMPOSTO di NON oltrepassare il limite del 3% ???? – che qualche coglione ha fatto sottoscrivere perfino in Costituzione bah!…
diciamo anche che questa possibilità di farlo, i francesi se la sono presa, e la Germania [con finlandesi e olandesi dietro] ha dovuto ingoiare il rospo; se una simile presa di posizione l’avesse assunta l’italia, è chiaro che il giorno dopo ci saremmo trovati le panzer division alle ns frontiere, metaforicamente parlando…
@ IcebergFinanza
@ Kry
Ormai solo gli ottimisti di maniera, le banche centrali e le istituzioni fanno finta di non accorgersi della sensibile frenata dell’economia mondiale
…
Ognuno tra questi [autorevoli personaggi con le istituzioni che rappresentano] cerca di sostenete il castello di carta come meglio può, e le parole di costoro sono linfa verso le orecchie assetate dei rialzisti, degli inguaribili ottimisti e dei mercati in genere, che non vogliono guardare in faccia la realtà anche perchè, è bene dirlo, molti di questi sono anche PESANTEMENTE coinvolti in investimenti a leva in chissà quale anfratto speculativo [tra i molti guazzabugli offerti dalla finanza creativa di ultima generazione] per cui se dovesse crollare improvvisamente tutto [con enfasi stile ’29 per esempio] loro sanno bene quanto hanno da rimetterci.
Per cui cercano di fare il mestiere di abili incantatori, anche se questa parte non è prevista nel loro inquadramento professionale… ma il peso della loro posizione è DETERMINANTE : per es presa J.Yellen da una parte e dall’altra un povero mentecatto, se fuori piove e quest’ultimo dice “beh, si, piove…” e la Yellen ribatte “ma no, c’è il sole!” c’è da giurare che il parco buoi intero crederà alla Yellen…
Queste sono le parole di Laszlo Birinyi pronunciate qualche giorno fà :
“Quello che stiamo cercando di dire alla gente è di crederci ancora, non lasciare che le cattive notizie possano creare nervosismo… Non c’è motivo per cui non possiamo andare avanti.“
Ciao. Grazie. Ci risentiamo tra qualche giorno. Buona giornata a tutti.
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tutto l’articolo sopra, si può ben definire crisi di civiltà. l’umanità è impazzita. sta correndo come WILL coyote a velocità folle lungo il baratro.
chi ci salverà? non aspettate DIO.
dovete farlo da soli. LUI vi ha dotato di tutto quello che vi serve. guardate bene dentro di voi.
nel profondo del vostro cuore.
BY DORF