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ITALIA PILrla!
In attesa dei dati sul PILrla italiano e sulla produzione industriali, mentre la Confcommercio si lamenta per l’essenza fantasma dei famigerati e leggendari 80 euro che avrebbero dovuto cambiare le sorti del nostro Paese, all’improvviso in una calda mattina di inizio agosto…
“Rassicurare gli italiani, tranquillizzare i mercati, prendere tempo per mettere in campo le opportune contromisure. È la strategia imposta al premier Renzi dall’addensarsi delle nubi sul fronte dell’economia (domani le previsioni Istat sul Pil), dal moltiplicarsi dei campanelli d’allarme (i dati Confcommercio sui consumi) e delle polemiche sui troppi voti di fiducia. Segnali di tempesta, ma ci sono anche le schiarite, vedi accelerazione in Senato sulla riforma costituzionale. L’invito di Renzi è dunque quello di «fare le vacanze di farle in tranquillità». La situazione dell’Italia, ammette, «ancora non è quella che ci aspettavamo. È un pò come l’estate: non è che è arrivata quando volevamo, magari non è bella come volevamo, arriva un pò in ritardo ma arriva».
.. E stringere le mani per fermare qualcosa che e’ dentro me
ma nella mente tua non c’e’ Capire tu non puoi tu chiamale se vuoi
emozioni…
Chiedo scusa se oggi la metto sull’ironia, ma francamente quando ho sentito che la crescita …È un pò come l’estate: non è che è arrivata quando volevamo, magari non è bella come volevamo, arriva un pò in ritardo ma arriva… ho compreso perchè uno o due punti di PILrla non cambiano la nostra vita… che la crescita del Pil sia dello 0,4 o 0,8 o 1,5 per cento non cambia niente dal punto di vista della vita quotidiana delle persone»
Non c’è alcuna fretta, anche se non arriva subito, anche se non sarà bello il dato di oggi, arriverà un pò in ritardo, più o meno verso le ore 11, ma arriva #statesereni, giustamente non cambia niente dal vostro punto di vista della vita quotidiana, il lavoro arriverà, magari in ritardo, magari tra qualche anno, ma va bene così, andate in ferie tranquilli intanto mangiatevi una riforma al mese, se la trovate.
Non ce l’ho con Matteo sia ben chiaro, ma con la superficialità con la quale il governo sta affrontando la questione economica…
«A quelli che dicono che gli 80 euro non sono serviti a niente ricordo che ci sono 11 milioni di italiani che la pensano diversamente e sono quelli che hanno ricevuto un piccolo aiuto per andare avanti, poi cercheremo di fare di più e meglio»
Sarà anche vero ma guarda caso la coincidenza è che il PD alle europee ha ricevuto 11,1 milioni di voti e che bisognerebbe avere l’onestà di ammettere che così come sono stati distribuiti, per favorire il voto, senza distinguere, non sono serviti a nulla e che servirà una manovra correttiva per confermare solo questi lasciando il nulla a chi ha realmente bisogno.
E ancora il ministro dell’Economia Padoan al Sole 24 Ore… No, non mi iscrivo a nessun partito dei gufi, sono sempre stato iscritto al partito dei realisti e qui resto. I dati dell’economia anche più recenti confermano un’economia che stenta a uscire dalla recessione. Rimango, però, convinto che esistano segnali positivi che andranno apprezzandosi nei prossimi trimestri e nei prossimi anni
…sono sempre stato iscritto al partito dei realisti?
Mi sono forse perso qualcosa? 16/04/2014 · Padoan: “Il 2014 è l’anno della svolta per la crescita” Realismo? Che è un movimento pittorico e letterario dove la velocità delle pitture di riforma è tutto?
Nel frattempo gli sciacalli dell’uomo d’oro si sono accorti che qualcosa non quadra, ovvero di un topolino in una stanza di cristalli mentre l’elefante FRANCIA vi balla dentro e fanno finta di non vederlo…
Goldman Sachs scarica l’Italia
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Abbiamo l’unico indice in EU che ha rotto al ribasso il canale rialzista di medio periodo (2 anni).
Il motivo secondo me è semplice: tutti pensavano che dopo aver evitato il default per il rotto della cuffia nel 2012-13 e con l’arrivo di Renzi e di un governo giovane finalmente sto paese demente facesse le riforme che si attendono da 30 anni…che poi sono il taglio di un buon 10-12% di spesa pubblica e il conseguente taglio di tasse come IRAP e IRPEF che strangolano appunto da 30 anni l’economia.
A sto punto spero che arrivi la Troika tra qualche mese e metta in pratica ricette “Greche”: taglio dall’oggi al domani del 20% degli stipendi pubblici di TUTTI, licenziamento di almeno 200.000 statali/comunali/regionali/provinciali (partendo dagli innumerevoli personaggi che timbrano e vanno a spasso o che sono in ferie/malattia/permesso per 7-8 mesi all’anno.
Concordo sulla necessitá di tagliare la spesa pubblica improduttiva.
Ed anche sul fatto che ad ogni Governo che si insedia l’elettore italiano guarda sempre come alle squadre di campionato: siiiiiiii, dajeeee, fateci sognaaaaa…
La portata delinquenziale e depauperante dell’IRAP è nota a molti: paghi anche se hai il bilancio in perdita e soprattutto se hai molta manodopera e pure se hai fatto investimenti produttivi finanziandoti dal canale bancario.
Lo sanno anche in Europa, ma non l’hanno soppressa perchè da tempo hanno deciso di decimare il sistema produttivo italiano, troppo frammentato e sottocapitalizzato.
Avanti, facciamo spazio alle multinazionali e mangiamo, usiamo e moriamo con quello che vogliono loro.
Non mi rimane che una sola parola da dire ” RIVOLUZIONE ”
Ma fin quando milioni di Italiani hanno in mente l’iphone, facebook e altre amenità simili, io mi domando chi potrebbe farla………
Non ho nulla da aggiungere, come al solito Ottimo Andrea, ottimo articolo. Noi tutti conosciamo l’Italiano medio e molte volte ne facciamo parte..ma se siamo qui a leggere, a informarci e a suggerire è perchè ogni tanto abbiamo qualche barlume di lucidità.
Oggi possono dire che il pil è sceso dello 0,2-0,3..possono dire quello che vogliono anche che, invece la produzione è salita dello 0,9 ma noi sappiamo dove ci troviamo e dove stiamo andando a sbattere, non è solo l’Italia ma è tutta l’Europa che non è degnamente rappresentata.
AZIENDA ATK SETTORE ARMI USA
SSE Composite Index..in gestazione bolla a partire dal 21 luglio +8,6%
tempo rimasto di creazione 6 mesi..per chi vuole speculare, questo dovrebbe essere il mercato, più adatto.
Poi da Gennaio 2015 prossima crisi Cinese, a meno che il governo locale non decida una politica di adeguamento salariale per aumentare i consumi interni.
La troika c’è già, ma se tra le 3 a comandare diventa il FMI..allora siamo Spacciati..
NON POSSIAMO PENSARE CHE I PROBLEMI CE LI RISOLVINO GLI ALTRI, E’ IMPOSSIBILE!.
SE NON PRENDIAMO UNA VIA TOTALMENTE DIVERSA ALLORA TRA UN LUSTRO SAREMO PEGGIO DELLA GRECIA PERCHE’ QUI NON ABBIAMO NULLA, NEMMENO IL GAS NATURALE.
Ma non c’e’ affatto da tagliare la spesa pubblice del 10-12%, giacche’ e’ in linea se non inferiore agli altri…ci sono spese improduttive da eliminare o ridurre ma solo per avere piu’ risorse da destinare (lo stato) a cose piu’ utili….le troppe tasse che si pagano non derivano dalla spesa pubblica, ma dai trattati accordi capestro firmati tanto per non fare nomi dai piddini (euro maastricht, fiscal compact, fondi salva banche tedesche ecc.)….(B. e’ stato ormai sconfitto e si e’ arreso/inglobato)…gli altri contano poco….intanto il governo fa benissimo quello che e’ il suo unico obiettivo, guadagnare tempo affinche’ le nostre migliori aziende chiudano o vengano comprate dagli stranieri, ma piano piano senza che gli italiani ormai in preda all’autorazzismo indotto, capiscano, e si estingua finalmente la razza imprenditoriale italiana, che tanta noia ha dato ai tedeschi e francesi…come nelle migliori tradizioni traditrici del nostro paese a partire dai tempi dei tempi, tipo per fare un nome Alfonso d’Este duca di ferrara reggio e modena… la storia si ripete(intanto, non sia mai che gli italiani dopo rinascano, meglio farli invadere -piano kalergi- con svariate decine di milioni di extracomunitari, approfittando della mostruosa moneta e dell’assenza di sovranita’ monetaria e politica grazie ai traditori)…..
Eppur si muove diceva chi osservava…ricordo a tutti che la maggioranza di noi, di conseguenza anche in questo blog, due mesi fa non anni, ha votato pd/ forza italia o è stato a casa. Tanto, i ricchi possono scappare, vedi agnelli, mentre i fessi si bevono tutto e pagano fino a crepare contenti di essere arrivati fin li.
non c’è più la possibilità di abbattere le spese e ridurre il debito, non lo farà nessuno se non un rivoluzionario (che non esiste in Italia)
L’unica nostra speranza di non fare default nel medio periodo è che la Bce si ricomperi i debiti come succede in USA e Giappone. Non c’è purtroppo altra speranza.
Ovvio che il default non è dietro l’angolo, ma con questi ritmi non ci mettiamo tanto ad arrivare al 200% del pil (il pil scende e il debito sale) quindi 2+2= ….
io eviterei fin da subito di continuare a fare manovre lacrime e sangue, farei un default al 30% e si tagliano le tasse.
Non che torneremo ad avere un pil stile Cina, ma almeno con meno tasse le aziende sopravvissute non scappano all’estero a produrre.
Questo vuol dire un poco più di lavoro per molti
Considero noi italiani un popolo di “furbi e piagnoni, avidi e creduloni” (o quanto meno con una elevata rappresentanza dei suddetti). Quanto offre il panorama politico ne rappresenta la logica conseguenza.
Attenzione però ad additare sempre e solo i cosi-detti Big (peraltro decisamente incapaci di dare risposte coerenti alle necessità del Paese e apparenti ostaggi di giochi che vanno oltre le loro capacità) perché di fatto è nella pletora dei volonterosi complici che si annida il marciume.
Pensate a chi occupa i vari posti di dirigenza di aziende pubbliche e PA, chi comanda negli uffici, nelle procure, nei tribunali, nelle caserme. Quelle decine di migliaia di capi che sono di carriera e occupano posti di comando e controllo a vita, interpretano e applicano circolari ministeriali a loro discrezione senza risponderne MAI a nessuno. Costoro sono una casta nascosta che costa ben più dei politici e fa il bello e il cattivo tempo per il cittadino senza neanche la speranza di poterli mandare a casa alla prossima tornata elettorale. Il governo e il parlamento fanno le leggi ma il coltello dalla parte del manico lo ha chi quelle leggi le applica nella vita del singolo ogni santo giorno.
aggiungerei tutti quelli che non fanno lo scontrino, tutti quelli che non lo richiedono, tutti quelli che invece di rendere più bello ef ruibile il notro paese, lo rendono più sporco, incivile e invivibile….
Premetto che non ho votato per gli euristi alle ultime europee ed HO VOTATO, anche se sono rimasto MOLTO DELUSO del pecoronismo “degli Italiani”, come si dice (racchiudendo tra essi persone che mi sono carissime).
Ora ” i gufi” pare abbiano ragione, ma essi si dividono a loro volta tra i fanatici dell’idiozia dell'”austerità espansiva” e quelli più illuminati che considerano come tutto sia derivato dalla camicia di forza che ci siamo autoimposti accettando di entrare nell’Eurozona.
Non a caso il prof. Bagnai sul suo blog l’indomani del trionfo del “Bomba” commentava: i populisti hanno vinto, ma la loro “popolarità” avrà vita breve. Come mi aspettavo, è stato buon profeta.
Sono pienamente d’accordo col commento di Magicx che la vera casta è in realtà quella dei dirigenti delle varie burocrazie, lo so benissimo facendo il disgraziato mestiere di commercialista (e non ho capito se il buon Andrea è un mio collega), preciso inoltre che nel mio caso specifico sono da incolpare principalmente i funzionari entrati con le varie tendenze dei ministri al Ministero dell’Economia e delle Finanze, oltre che i loro suggeritori “occulti”.
Ciò nondimeno, sono coerente con il paradigma che seguo da un paio di anni (prima ero un pecorone anch’io, non mi vergogno a dirlo) e sostengo che la spesa pubblica italiana non è eccessiva, è solo male distribuita, e globalmente sarebbe un bene se la si aumentasse, certamente non indirizzandola nei meandri già oggi oscuri, ma nei settori dove c’è più carenza effettiva (istruzione ed infrastrutture, direi, in questo il governo è stato ben consigliato, ma purtroppo ha carenze di competenze tali da restare al palo senza capacità di prendere provvedimenti concreti).
Come piccolo investitore sono angosciato che il crollo dei corsi dopo lo scoppio della bolla e le probabili batoste che saranno “suggerite” dai funzionari ministeriali per “trovare le coperture” che ci verranno imposte “dal vincolo esterno” (e scommetterei che stavolta lo farà Draghi…), falcidieranno il piccolo gruzzoletto accumulato in 20 anni di duro lavoro anche dipendente, in un periodo dove il reddito sta scendendo a livelli di pura sopravvivenza…(e non è un piagnisteo, parlo in termini reali).
Non nutro più alcuna fiducia nella classe politica attuale, sia ben chiaro che non vedo i 5 Stelle come la salvezza dell’Italia, sono un serbatoio di voti di protesta che purtroppo non trova canali più adeguati per incanalarsi, ma le loro ricette economiche sono un’accozzaglia incoerente di misure troppo simili, nella sostanza, a quelle dei governicchi degli ultimi 30 anni. Vedere Parma a me molto vicina: tasse alle stelle, tariffe ai massimi, tagli di facciata, consulenze a tutt’andare. Per fare così bastava un normale sindaco del PD…
Siamo consapevoli, è vero, grazie ad Andrea, al prof. Bagnai, al prof. Rinaldi, al prof. Barra Caracciolo, al prof. Guarino, anche al dott. Seminerio, pure ferocemente a favore dell’euro, ma francamente vorrei evitare di vedere l’emigrazione (per me molto difficile) come unica soluzione…è una salvezza individuale, ma la consapevolezza deve portarci ad elaborare una soluzione comune che punti alla salvezza dell’intero Paese!
E’ un pezzo che mi chiedo come mai ci ostiniamo caparbiamente a rimanere nell’Euro, da chi o da che cosa dipende? Visto che non abbiamo nessuna convenienza a rimanerci, perché non usciamo, che cosa stiamo aspettando?
Quello ci impedisce è semplicemente il sistema Target2, in pratica se noi uscissimo dall’Euro la Germania e gli altri Paesi “core” vedrebbero decurtati i crediti che hanno verso il sistema bancario italiano della stessa percentuale di svalutazione che avrà la ns. “New Lira” verso l’Euro…correggetemi se ho detto una bestialità, ma ciò implica che la Germania e gli altri creditori faranno carte false pur di non farci uscire dall’Euro, alla lunga se avessimo politici capaci e tecnici al servizio del ns. Paese e non quaquaraquà e mercenari si potrebbe dimostrare che il coltello dalla parte del manico lo tiene il debitore, e riusciremmo da bravi conterranei di Machiavelli ad imporre agli “austeri nordici” quelle misure che favoribbero veramente il rilancio dell’economia non solo italiana ma europea
Giusto, ma purtroppo non e’ solo la Germania e/o i paesi nordici ma anche la geopolitica, leggasi gli Usa, senza cui, per ora, non si muove paglia….
Giusto, propongo di non toccare gli stipendi dei politici, in fondo se come politici non se li meritano, come capri espiatori e paraventi si. Anche noi, a chi diamo la colpa di tutte le nostre disgrazie? Ai politici, mentre i nostri furti, le nostre astuzie, le nostre carognate sono solo piccole cose no? Certo, qualcuno dovrebbe ricordare che milioni di piccoli furti fanno un grandissimo furto, ma siamo in democrazia, dire la verità non porta voti. Cosi si legge “povera anziana derubata dei gioielli di famiglia, valore 400.000 euro. Povera? Oppure ci si lamenta in TV delle tasse sulla seconda casa al mare, costruita con i sacrifici. Sacrifici? Per comprare la seconda casa al mare? M’immagino quelli fatti per comprarsi lo yacht.
Come sempre dopo alcuni commenti di livello superiore deve arrivare quello che rompe le pa lle con delle stupidaggini che manco si sentono più al bar.
Perche se uno ha onestamente lavorato non si può comprare quello che gli pare??
Io i soldi per la casa non li ho ma se uno li ha onestamente a te che ca zzo ti frega se ci compra la casa??
Da quando si è instaurata questa teoria che tutto è superfluo e tutto si deve tagliare che tutto è spreco che chi a un gruzzolo è perche ha rubato…ma fammi il piacere….
Buona sera
Non mi son mai divertito tanto….negli ultimi tempi…..tutto quadra !!!!!
E’ solo questione di “quantita” 80 euro o 8.000.000 di euro….la sostanza è sempre quella, tutto è realtivo al proprio portafoglio e “mondo” di riferimento.
Un saluto e Buona Fortuna a tutti….ne avremo bisogno.
SD
quando ho cliccato per entrare mi è apparso schermata google avviso di sito malevolo…..
anche su intemarket…strano.
gianni z.
reragno@finanzaonline:
Non mi rimane che una sola parola da dire ” RIVOLUZIONE ”Ma fin quando milioni di Italiani hanno in mente l’iphone, facebook e altre amenità simili, io mi domando chi potrebbe farla………
sicuramente come dice Andrea non…….quelli che dicono che gli 80 euro non sono serviti a niente ricordo che ci sono 11 milioni di italiani che la pensano diversamente e sono quelli che hanno ricevuto un piccolo aiuto per andare avanti. ( ricordiamoci che la medaglia ha sempre due faccie …… e un bordo ).
gnutim@finanza:
io eviterei fin da subito di continuare a fare manovre lacrime e sangue, farei un default al 30% e si tagliano le tasse.Non che torneremo ad avere un pil stile Cina, ma almeno con meno tasse le aziende sopravvissute non scappano all’estero a produrre.
Questo vuol dire un poco più di lavoro per molti
Io son convinto che ” se ” si fa default anche del 30 % le tasse non diminuiscono e tutto rimanga PEGGIO di prima. ( Il 30% a chi lo tagliano ai post CAC o a tutti ). Io preferisco la soluzione impossibile di un inflazione 5/8% annua con tassi BCE sotto 1% ma Andrea con la storia del doppio decennio perduto giapponese c’insegna che ciò non è possibile. Certo che se si sbagliasse e questa volta è diverso e avanti tutta in senso contrario …… bhe si è solo un illusione.
Supponiamo che ” Laforzamotrice ” sia una persona che abbia un età tra i 38/42 anni pensa veramente che ONESTAMENTE si possa minimamente pensare di comprare la seconda casa quando è impossibile andare in banca a richiedere un mutuo per la prima casa. Dice bene quando dice onestamente e onestamente uno su mille ce l’ha fa non alcune decine.
” Nel frattempo gli sciacalli dell’uomo d’oro si sono accorti che qualcosa non quadra, ovvero di un topolino in una stanza di cristalli mentre l’elefante FRANCIA vi balla dentro e fanno finta di non vederlo…” Scusa Andrea è un pò tardi e all’ironia preferisco il sarcasmo forse perchè più diretto ma non capisco cosa vedono l’elefante o il topolino? Ciao.
Andrea dimenticavo di dirti che Niccolò mi ha fatto l’onore di ricordarti che la Francia non ha più il fiato di suonar le trombe e che purtroppo a roma non c’è il fiorentino PIER CAPPONI che comunque farà suonare le campane per risvegliare i rintronati italiani che continuano a martellarsi i marroni.
Reragno ha scritto :
“Non mi rimane che una sola parola da dire ” RIVOLUZIONE ”
Ma fin quando milioni di Italiani hanno in mente l’iphone, facebook e altre amenità simili, io mi domando chi potrebbe farla…”
giusta osservazione; anche per fare una rivoluzione occorre pur sempre, oltre al propellente(l’idea) la materia prima, vale a dire LA MANO D’OPERA, meglio se molto numerosa.
il guaio del nostro paese è che è un paese vecchio, il più vecchio d’europa – oltre 16 milioni di pensionati – e si sa, oltre a non essere forza produttiva per raggiunti limiti d’età, il vecchio si rassegna : accetta, tace e subisce. Impossibile fare una rivoluzione con questi.
poi abbiamo cresciuto una generazione di giovani imbambolati da “iphone facebook & C” che stanno sopravvivendo grazie alle scorte accumulate negli anni da padri e nonni, e che non hanno di conseguenza ancora la pancia vuota… troppa e prolungata astinenza da cibo porta all’incazzatura, e la storia non mente, la Rivoluzione Francese del 1789 si accese proprio per questo motivo… È possibile fare una rivoluzione con questi, ma occorre attendere che il livello di esasperazione giunga al culmine, perchè non è ancora colmo…
l’altro grosso guaio dell’italia è che annovera una folla (milioni) di “cialtroni-ruffiani-mafiosi” che per tradizione
culturale propria è stata abituata a vivere di sussistenza alle spese dello Stato, principalmente localizzata da un certo meridiano dello stivale in giù… quando vedo quelle processioni religiose con inchino che si tengono al sud, e alla mentalità di quella gente ma soprattuto al loro livello culturale/intellettivo (da capra o poco di più) poi penso “ma che razza di fiducia può incontrare, soprattutto da parte di altri popoli e Stati esteri, un paese popolato da gente simile??!!” IMPOSSIBILE FARE UNA RIVOLUZIONE CON QUESTI, troppo abituati a rufianare chi li comanda.
Questo nostro paese, da Roma compresa in giù, ha creato da oltre 50anni un autentico mostro, riassunto in queste parole :
IL VOTO DI SCAMBIO = “tu mi dai il voto, e dopo io assicuro a te e famiglia un posto pubblico”
Uno dei tanti CANCRI italiani. Il più subdolo ed il più difficile da debellare.
Partendo da questo concetto, si sono formati autentici eserciti di dipendenti pubblici -vogliamo parlare di sicilia campania e calabria, guarda caso le regioni che posseggono la spesa pubblica più elevata in assoluto delle 20 regioni italiane, dati ufficiali???- che non hanno nessuna utilità pratica ma un costo elevato da sostenere.
risulta ovvio capire perchè le riforme -specie quella della P.A.- non vengono (mai)attuate : uno non può lasciare a casa improvvisamente, anche se i dati gli darebbero ragione di farlo- 50.000 persone inutili e/o in sovrannumero, perchè primo gli tolgono il voto, secondo gli tagliano la testa (letteralmente; ricordate il governatore della regione sicilia Lombardo, quando affermò -prima di dimettersi per inquisizione di associazione mafiosa nei suoi confronti – “io so benissimo che alla regione sicilia ci sono oltre 50.000 dipendenti in esubero, ma io non mi prendo la responsabilità di lasciare 50.000 famiglie alla fame…”
Un italiano no, ma la TROIKA si…
Se accade ciò che mi prospetto (se la situazione precipita, e il secondo semestre 2014 non promette nulla di buono circa un inversione della tendenza) un arrivo della TROIKA in tutta la sua potenza nel paese di pulcinella provvederebbe ad una cura da cavallo “stile Grecia” con tanti saluti a tutti quei boiardi-rufiani-mafiosi che si annidano in ogni anfratto della struttura pubblica italiana, vivendo a sbaffo a carico dei contribuenti. Sarebbe già un inizio di svolta.
Una simile asfaltata stile “panzer division” nell’ambito della P.A. è forse l’unico rimedio per rimettere in carreggiata un paese come questo e riportarlo a livelli competitivi di altri paesi civili quali Francia UK Germania e paesi scandinavi.
Con buona pace anche di certi sindacati collusi.
Ciao Kry, se non ristrutturi e non puoi far volare l’inflazione come cakkio facciamo?
Non se ne esce, non se ne esce.
Ma io mi chiedo perchè devono pagare tutti gli italiani e non ristrutturiamo subito il debito? Subito senza perdere tempo.
Io ero tra quelli che sostenevano di uscire dall’eruo, ma ormai a cosa servirebbe?
Ad avere la lira, ok …
ma se la nostra banchetta centrale stampa a manetta le lire per ricomprare il debito nessuno accetterà più le lire, mica sono dollari usa.
Il dollaro viene accettato universalemente come riserva, non le future lire.
Dovevamo uscire prima al tempo di monti, ora c’è solo la ristrutturazione.
Del resto i btp sono al 50% in mano estera (e chi se ne fotte) un 40% in mano alle banche italiane e un 10% al popolo.
Se ristrutturiamo nazionalizzeremo le banche e il popolo pacherà una tassa del 30% sui btp tutta e subito poi però avremo un futuro….
Naturalmente c’è del vero in questo commento, ma è semplicistico buttare la croce solo su un settore o su alcune regioni. Non nego gli sprechi enormi, ma l’economia è una scienza complessa, siamo sicuri che questa spesa pubblica immotivata abbia fatto solo del male? Lasciamo stare il moralismo, se i soloni della Commissione Europea hanno deciso che oltre al “nero” deve essere conteggiato nel Pil anche “il fatturato” delle attività criminose come lo spaccio di droga ed il racket della prostituzione, vuol dire che il campo dell’economia e quello della morale non coincidono necessariamente. L’osservazione più pertinente è che poiché l’Italia è un Paese manifatturiero, e non campa solo sulla finanza come alcuni Paesi “civili” (ogni riferimento al Regno Unito, o meglio a Londra, che conta da sola il 30% del Pil del Regno Unito, è voluto), questo flusso abnorme di spesa pubblica ha mantenuto alti in alcune regioni “mantenute” per decenni i consumi (probabilmente in gran parte provenienti da industrie del Nord Italia, non solo americane, tedesche o giapponesi). Questi a loro volta hanno alimentato un’economia locale di commercio e servizi che a loro volta ha consentito ulteriori consumi di prodotti manifatturieri o servizi ad alto valore aggiunto del Nord Italia, ecc. Questa è un’esemplificazione un po’ schematica del ciclo virtuoso dell’economia. Ripeto, il volume complessivo della spesa pubblica italiana non è il male, specie in una crisi epocale come questa il più grande economista del Novecento, Keynes, ci insegna che è solo la mano pubblica che può creare la ricchezza che il sistema non è più in grado di produrre da solo. Se gli sprechi vanno ridotti, bisogna però liberare risorse ed anzi aumentarle per dare finalmente impulso alla crescita. L’unico messaggio corretto che Renzi veicola al Paese è che solo la crescita può ridurre il rapporto debito pubblico/Pil, perché è una conseguenza matematica del fatto che se il denominatore cala o è fermo mentre il numeratore cresce, il rapporto non puo’ che aumentare! Il premio Nobel mancato Monti non si era “accorto” nemmeno di questo…Renzi tuttavia non contesta gli assunti fondamentali dell’ultraliberismo imperante, ossia che è il debito pubblico il male assoluto e che i tagli alla spesa pubblica “nel medio termine” producono crescita economica. Il debito pubblico elevato rende naturalmente difficile il finanziamento esterno dello Stato, ma in mancanza di crescita non può che autoalimentarsi, perché se l’economia non cresce mancano le entrate fiscali e lo Stato per finanziare le spese correnti è costretto ad emettere nuovo debito (che è una bestialità anche per le regole della ragioneria pubblica). Vogliamo finalmente dire che se non ci fosse stato “il divorzio” della Banca d’Italia dal Ministero del Tesoro nel 1981, fortemente voluto dal monetarista Ministro del bilancio Andreatta, lo Stato potrebbe emettere debito pubblico ai tassi che fissa lui e non lasciarne la determinazione “ai mercati”??? Il grafico del debito pubblico italiano come si vede sul sito della Banca d’Italia mostra chiaramente è che da questo momento che la curva del rapporto debito pubblico/Pil si impenna. Per di più si è poi deciso di suicidarci definitivamente entrando nell’Euro, che è una moneta straniera, in quanto la Germania ha deciso di crearlo ad immagine e somiglianza del Marco tedesco, e nessuno degli sprovveduti politici dei Paesi latini e periferici si è opposto, anzi ha chiesto a gran voce di entrarci! Per tutti il seguace di Andreatta, Romano Prodi: “Con l’Euro lavoreremo tutti un giorno in meno alla settimana ed avremo stipendi più alti!” In realtà con l’entrata dell’Euro l’Italia ha deciso di adeguarsi al mantra neo-liberista proveniente da oltre Atlantico, per cui solo un costante aumento della produttività poteva garantire una reale crescita dell’economia. Qualcuno forse lo aveva spiegato agli Italiani??? Alla flessibilità del cambio, insomma, alla tanto disprezzata “liretta” che aveva garantito 40 anni di sviluppo economico e di benessere con le sue svalutazioni periodiche che consentivano puntualmente la ripresa dell’economia, si è deciso di sostituire la flessibilità del lavoro, in pratica il calo costante dei salari in presenza di un elevato e crescente tasso di disoccupazione, ossia la ricetta che si era già rivelata fallimentare nei primi anni ’30 dopo la grande crisi del ’29 ed a contrastare la quale erano emerse le teorie di Keynes!!! E per finire qualcuno pensa forse che criteri come “il rapporto deficit/Pil al 30%” o “il rapporto debito pubblico/Pil al 60%” siano criteri cui il mostro di Bruxelles tiene tanto perché hanno un vero valore intrinseco? O piuttosto perché facendo gli sforzi necessari per raggiungere queste “chimere” gli Stati creano in realtà il vero obiettivo dell’ultraliberismo mondiale, ossia la stagnazione economica, la deflazione, l’elevata disoccupazione, la concentrazione della ricchezza in poche mani a causa della scomparsa delle piccole imprese e della classe media, e in definitiva il calo dei salari e l’aumento dei grandi profitti? E non vi dice niente la famosa “lettera della BCE” dell’agosto 2011, firmata da Trichet sotto dettatura di Draghi, che presto provvederà a inviarcene una di “sollecito” scritta di suo pugno????
Dante5 ha scritto :
“Vedere Parma a me molto vicina: tasse alle stelle, tariffe ai massimi, tagli di facciata, consulenze a tutt’andare. Per fare così bastava un normale sindaco del PD…”
conosco bene quella realtà essendo parmense -parmense, non parmigiano…-
Ma in fondo, è lecito chiedersi che altro poteva fare il sind. Pizzarotti (o un altro insediato al suo posto), se non di alzare al massimo del consentito le aliquote fiscali per rientrare dal debito che ha ereditato??? Parma non possiede certo la forza persuasiva di altri comuni come Roma o Napoli o Palermo, che quando piangono verso lo Stato per possibile default, ecco che gli arriva subito in soccorso un versamento “una tantum” di 500 milioni di € a fondo perduto…
Poi però c’è da sottolineare un altra cosa : il caso di Parma è emblematico per il debito che la precedente giunta di centro destra Vignali è riuscita a produrre in poco più di due anni: quasi 1 miliardo di € di passivo (come certificati ufficialmente dal commissario Ciclosi quando venne incaricato dopo l’estromissione opportuna di Vignali) ha dello SPAVENTOSO se rapportato a una comunità di soli 200.000 abitanti.
Aggiungo che quel passivo non è stato solo prodotto per cattive scelte di gestione, ma anche da alcune vicende personali che sono direttamente sfociate nel PENALE per le quali alcuni assessori di quella sciagurata giunta sono tutt’ora indagati.
E allora la morale è immediata : finchè in questo paese nessun amministratore pubblico sarà messo di fronte alle proprie responsabilità in caso di cattiva o poco accorta gestione, o peggio ancora in caso di scelte a risvolto PENALE, tutti coloro che saranno incaricati di gestire la faccenda “pubblica” sapranno benissimo di non rischiare assolutamente nulla e di potere comportarsi di conseguenza.
Andrea ti stanno tagliando fuori da internet questa è la pagina di accesso al sito..
NOI SAPPIAMO CHE NON C’E’ ALCUN SOFTWARE MALEVOLO, SOLO INFORMAZIONE MALEVOLA AL SISTEMA IMPOSTO
La verità è che l’euro sarebbe una grande moneta, il problema è che non è una moneta ma un TITOLO DI DEBITO, di proprietà della Bce e non del popolo..questo l’ha fatto precipitare al 3 posto tra le valute mondiali, sebbene l’Ue sia la “confederazione economica” con il 1° GDP al mondo ben superiore alla Cina e all’Usa
Questo è il concetto di base dell’elite: RIUSCIRAI MAI A RIPAGARE UN DEBITO CON UN ALTRO DEBITO?
IL DEBITO UE AUMENTA MESE DOPO MESE..l’unico modo per NON FORMARE ALTRO DEBITO E NON ANDARE SUL MERCATO, MA L’ITALIA E’ UNA DI QUELLE NAZIONI CHE HA BISOGNO DI LIQUIDITA’ A BREVE TERMINE E QUINDI IL SUO DEBITO AUMENTA ESPONENZIALMENTE, molto diversa è la condizione della Germania che si rifornisce di Liquidità dal mercato secondario e dal FORTISSIMO EXPORT..ed è quello che fino ad ora l’ha tenuta a galla.
Quando una delle grandi nazioni PARTNER COMMERCIALE, è in recessione o in deflazione , la loro bilancia ne risente..e anche la Germania smette di crescere.
Ma il sistema è così concepito, se entrano in recessione oltre all’Italia anche la Francia e la Spagna, la nazione Tedesca va letteralmente a gambe all’aria..e presto anche loro se ne accorgeranno.
I Capi di governo, sanno benissimo che l’Italia ha un debito oltre il 146% (anche se noi tutti crediamo essere del 135%) e sanno benissimo che l’Italia avrebbe dovuto ristrutturare 200 Mld di euro fa nel 2011..ma i fondi pensione Tedeschi e Francesi oltre a diverse banche : Dbk, l’Ing , Paribas..etc avevano titoli per 500 Mld a scadenza di 3-5 anni..da qui la necessità di “allegerire” la loro esposizione e posizione.
Ora quei 500 Mld sono in mano agli Italiani e la maggiore detentrice dovrebbe essere l’Unicredit, seguita dal BPM,Monte dei Paschi, SanPaolo…
I titoli di Stato non sono per il 50% in mano estera..magari lo fossero!! Oggi deteniamo una quota in debito in misura del 68% la restante parte è di Germania 8 %, Francia 6% , Usa 8%, Giappone, Cina e Arabia Saudita (tutte insieme fanno il 7%)..il restante è diviso in minima parte con tantissime altre nazioni.
Ci faranno ristrutrturare quando il debito sarà in mano Italiche direttamente o indirtettamente per un valore superiore al 75% ovvero tra circa 150 Mld di Euro…
Quando si fallissce Tecnicamente, si fallisce comunque e aumenta l’incertezza e la difficoltà di qualunque rifornimento sui mercati globali..
Quindi se si deve fallire , rimane solo il RIPUDIO DEL DEBITO e ritornare a una moneta nazionale e a rifornci interamente dai paesi-extra europei, qdell’altra sponda del mediterraneo (non è un caso che i Francesi abbiano fatto saltare la Libia, oltre a dare alla Total una posizione dominante), Russia, Sud America..
Andrea ti stanno tagliando fuori da internet questa è la pagina di accesso al sito..
NOI SAPPIAMO CHE NON C’E’ ALCUN SOFTWARE MALEVOLO, SOLO INFORMAZIONE MALEVOLA AL SISTEMA IMPOSTO
La verità è che l’euro sarebbe una grande moneta, il problema è che non è una moneta ma un TITOLO DI DEBITO, di proprietà della Bce e non del popolo..questo l’ha fatto precipitare al 3 posto tra le valute mondiali, sebbene l’Ue sia la “confederazione economica” con il 1° GDP al mondo ben superiore alla Cina e all’Usa
Questo è il concetto di base dell’elite: RIUSCIRAI MAI A RIPAGARE UN DEBITO CON UN ALTRO DEBITO?
IL DEBITO UE AUMENTA MESE DOPO MESE..l’unico modo per NON FORMARE ALTRO DEBITO E NON ANDARE SUL MERCATO, MA L’ITALIA E’ UNA DI QUELLE NAZIONI CHE HA BISOGNO DI LIQUIDITA’ A BREVE TERMINE E QUINDI IL SUO DEBITO AUMENTA ESPONENZIALMENTE, molto diversa è la condizione della Germania che si rifornisce di Liquidità dal mercato secondario e dal FORTISSIMO EXPORT..ed è quello che fino ad ora l’ha tenuta a galla.
Quando una delle grandi nazioni PARTNER COMMERCIALE, è in recessione o in deflazione , la loro bilancia ne risente..e anche la Germania smette di crescere.
Ma il sistema è così concepito, se entrano in recessione oltre all’Italia anche la Francia e la Spagna, la nazione Tedesca va letteralmente a gambe all’aria..e presto anche loro se ne accorgeranno.
I Capi di governo, sanno benissimo che l’Italia ha un debito oltre il 146% (anche se noi tutti crediamo essere del 135%) e sanno benissimo che l’Italia avrebbe dovuto ristrutturare 200 Mld di euro fa nel 2011..ma i fondi pensione Tedeschi e Francesi oltre a diverse banche : Dbk, l’Ing , Paribas..etc avevano titoli per 500 Mld a scadenza di 3-5 anni..da qui la necessità di “allegerire” la loro esposizione e posizione.
Ora quei 500 Mld sono in mano agli Italiani e la maggiore detentrice dovrebbe essere l’Unicredit, seguita dal BPM,Monte dei Paschi, SanPaolo…
I titoli di Stato non sono per il 50% in mano estera..magari lo fossero!! Oggi deteniamo una quota in debito in misura del 68% la restante parte è di Germania 8 %, Francia 6% , Usa 8%, Giappone, Cina e Arabia Saudita (tutte insieme fanno il 7%)..il restante è diviso in minima parte con tantissime altre nazioni.
Ci faranno ristrutturare quando il debito sarà in mano Italiche direttamente o indirtettamente per un valore superiore al 75% ovvero tra circa 150 Mld di Euro…
Quando si fallisce Tecnicamente, si fallisce comunque e aumenta l’incertezza e la difficoltà di qualunque rifornimento sui mercati globali..
Quindi se si deve fallire , rimane solo il RIPUDIO DEL DEBITO e ritornare a una moneta nazionale e a rifornci interamente dai paesi-extra europei, quelli dell’altra sponda del mediterraneo (non è un caso che i Francesi abbiano fatto saltare la Libia, oltre a dare alla Total una posizione dominante), Russia, Sud America..
@Dante5 (in risposta al suo ultimo intervento) :
– In relazione al recente “consiglio” della Comm.Europea rivolto a tutti gli stati membri di considerare anche proventi da attività “illegali” da inquadrare nel Pil, penso che l’italia si ritrovi in una posizione privilegiata per farlo;
poi però, voglio proprio vedere quali possano essere i criteri per conteggiare questi tipi di “proventi”… da ridere…
– Con l’€ sfondi una porta aperta; c’è un tarlo che mi ronza in testa da tempo, che mi fà pensare che i tedeschi hanno imparato bene la lezione: dopo due conflitti(mondiali) persi, devono aver compreso che ci sono altre modalità per imporre il loro volere; con la messa in pratica della moneta unica hanno raggiunto i propri scopi: principalmente quello di tagliare le gambe al paese esportatore europeo concorrente per loro più pericoloso; negli anni 80 la vera locomotiva dell’economia europea era l’italia, che produceva e esportava a ritmo pazzesco con conseguenti crescite di Pil che oggi non ci possiamo nemmeno sognare. L’avere a disposizione una divisa sovrana debole come la lira nei confronti del marco o di altre divise estere precludeva il trucchetto tanto caro ai ns politici governanti che ogni tanto veniva messo in atto : una leggera svalutazione e alè! ritrovata competitività con l’estero -che per un paese dalla peculiarità fortemente esportatrice è l’ideale- che ora non è più attuabile per ovvi motivi : la gabbia dell’€.
Oltre questo, ad aggravare il quadro vanno citati (molti)altri punti critici :
– l’italia è un paese fortemente evasore (le stime e i dati ufficiali parlano chiaro, non siamo secondi a nessuno a livello europeo che vede primeggiare italia e grecia, guarda che caso…) a tutti i livelli.
ci si potrebbe chiedere come mai in italia non è mai stata attuata una riforma fiscale tanto da rapportarla a quella di un paese che funziona a quel livello, come gli USA, e la risposta scontata è che “in italia evidentemente conviene che vada così…” senza specificare gli artefici di tali scelte ma lasciandoli semplicemente a voi immaginare…
– l’italia è un paese il cui settore “Giustizia” è una barzelletta se confrontata ai modelli di altri paesi occidentali.
(purtroppo però se ti ci ritrovi a che fare, scopri direttamente sulla tua pelle tutte le negatività e le conseguenze di un simile sistema)
– l’italia è un paese stracarico di burocrazia, fattore che allarma potenziali investitori e allontana capitali esteri.
– l’italia è un paese che ha visto nascere sul proprio territorio alcune realtà storiche di malavita organizzata altamente nidificate in ogni strato sociale; fa male dirlo e ancora di più sentirselo dire, ma “mafia camorra n’drangheta e sacra corona unita” non sono nate in Groenlandia ne in Canada ne in Svezia ne in Australia, ma sappiamo bene dove… questa è una verità che non può essere messa in discussione.
– l’italia è un paese fortemente accentratore di potere: se andiamo a spulciare i cda delle maggiori società per capitalizzazione -o quello che ne rimane- scopriremo stranamente ripetersi gli stessi nomi…
– l’italia è un paese che ha consentito ad uno che possiede un impero mediatico impressionante di candidarsi e di ricoprire alte cariche pubbliche, cosa che negli altri Stati occidentali liberisti è vietato da opportune regolamentazioni.
– l’italia è un paese ingessato dal punto di vista delle riforme, perchè quei poteri che tengono stretto questo paese non hanno nessuna convenienza a vedere cambiare davvero questo paese.
potrei andare avanti ancora per molto, salvo notare che questi particolari mi deprimono ogni volta che li prendo in esame e mi vien voglia, oltre che di darci un taglio, di andarmene a vivere in un paese serio al di fuori dei confini italiani tutte le volte che ne parlo…
volevo poi esternare un sincero plauso ad Andrea Mazzalai; anche se mi sono iscritto solo oggi è da parecchio tempo che conosco il sito e leggo le sue analisi puntuali e veritiere; veritiere perchè sempre supportate da numeri e dati oggettivi indiscutibili, al contrario di tanta fuffa e fumo che il ns sistema informativo nazionale ha sempre cercato di somministrarci, probabilmente colluso con quella classe politica che non ha alcun interesse affinchè vengano dette certe verità.
@Glare :
“I titoli di Stato non sono per il 50% in mano estera..magari lo fossero!! Oggi deteniamo una quota in debito in misura del 68% la restante parte è di Germania 8 %, Francia 6% , Usa 8%, Giappone, Cina e Arabia Saudita (tutte insieme fanno il 7%)..il restante è diviso in minima parte con tantissime altre nazioni.”
Recentemente sono capitato di fronte a questa nota di Bankitalia :
MILANO (fonte Reuters 14.07.2014) – Ad aprile il controvalore dei titoli di Stato italiani detenuti da investitori non residenti è salito a 671,5 miliardi € da 655,9 miliardi di marzo.
Lo dicono i dati mensili a cura di Banca d’Italia, contenuti nel supplemento al bollettino statistico ‘Finanza pubblica, fabbisogno e debito’.
In base ai calcoli Reuters sui dati di via Nazionale, la quota dei titoli del debito pubblico italiano in mano ad investitori esteri passa al 37,1% dal 36,8% di marzo. Da che se ne deduce che il totale delle obbligazioni statali italiane in circolazione ad Aprile 2014 è pari a 1.815 mld €
possono scrivere quello che vogliono quanti Italiani sanno leggere uno Stato patrimoniale e un conto economico..comunque per
Bankitalia questi sono i numeri:
Debito verso investitori esteri ad Aprile 2014 : 671, 5 Miliardi
Debito totale a Marzo: 2108 Miliardi
% di debito = 671,5/2108 pari al 31,8% ovvero ci prendono in giro pure sulle divisioni..
La verità è quella dei numeri, se poi non sono 500 Mld saranno 480 ma comunque spostati in soli 4 anni dal 2010 ad oggi.
@Glare :
se posso permettermi, quella percentuale del 37,1% così come calcolata è rapportata non al livello di deb publl assoluto a Marzo 2014 (2.120 mld €, non 2108 mld € dato relativo a Feb2014) ma bensì alla massa totale circolante di obbl statali italiane sparse “in giro” per il mondo ad Aprile 2014 (pari a 1.815 mld € secondo quella fonte)… e allora aritmeticamente il conto torna (37,1% di 1.815 mld = 671,5mld € in mano ad investitori esteri).
È chiaro che in entrambi i casi, vuoi fosse il 31,8% o il 37,1% il discorso non cambia : siamo di fronte ad una cifra ugualmente impressionante in mano ad investitori esteri, ed è anche il motivo maggiore di preoccupazione di quest’ultimi per l’elevatissimo livello -in rapporto al proprio Pil- di deb pubbl raggiunto dall’italia specie nel considerare che esso non diminuisce nonostante tutti gli sforzi promessi alla UE.
Per questo motivo, io non riesco a spiegarmi il livello di spread così basso raggiunto dal ns paese nel 2014 : fossi un investitore estero, altro che un 2,6% di interessi sul btp decennale chiederei per concedere la mia fiducia (e i miei soldi) ad un paese con i dati come quelli dell’italia.
L’escalation del ns deb pubbl nei primi 5 mesi 2014 è qualcosa di veramente impressionante : +96,9 mld € rispetto al dato di fine 2013 (2069 mld € ; conosco bene queste cifre perchè sono anni che mi diletto a tracciare la mia personalissima statistica del deb pubbl nazionale prelevando i dati periodicamente emessi da Bank italia.)
Quella percentuale del 37,1 si presta ad altre osservazioni : fosse quel livello di deb pubbl assoluto interamente in mano agli italiani (istituzionali e privati) di certo quel debito incuterebbe assai meno timori agli occhi di tedeschi francesi e finlandesi ed altri (lo stesso concetto del deb pubbl giapponese tutto quanto in mano loro) rispetto a quello che nutrono nei ns confronti.
Non gliene importerebbe poi molto di ridarci la libertà e farci fuoriuscire dalla moneta unica per ritornare alla lira, salvo da parte dei tedeschi considerare come punto assai negativo un ritorno dell’italia ad una divisa maggiormente competitiva legata all’export rispetto all’€… e i tedeschi conoscono bene la peculiarità esportatrice italiana…
Se ci pensiamo, 2 anni fà si sono preoccupati così tanto della Grecia e dei suoi miseri 350 mld € di deb pubbl (miseri se paragonati al ns livello di deb assoluto) solo perchè c’erano in quei 350 mld forti capitali investiti da parte di banche estere (francesi e tedesche soprattutto) altrimenti sai quanto gliene importava se la Grecia “saltava”… stesso discorso per l’italia.
Caro amico parmense, le verità che dice Andrea Mazzalai non sono le stesse certezze che ha Lei e che rispolvera puntualmente nel Suo post di cui sopra.
L’Italia è anche il Paese primo al mondo nell’autorazzismo – se Lei ha la pazienza di cercare un po’ sul web troverà che le stesse nefandezze che gli Itagliani (qui con la !a “g”) attribuiscono UNICAMENTE a sé stessi sono sparsi uniformemente in tutto il globo terracqueo, ed in particolare l’evasione fiscale di un Paese non virtuoso ma addirittura “ariano” non di razza ma di “spirito” come la Germania è SUPERIORE a quella italiana (a fronte di un Pil molto superiore, beninteso), che la CORRUZIONE delle massime aziende tedesche è clamorosa, che ci sono stati i casi della Volkswagen con tanto del padre della riforma del mercato del lavoro tedesco Hartz condannato alla reclusione e non di meno neo-nominato consulente dell’attuale Governo francese socialista!, che la Deutsche Bank è definita da Andrea Mazzalai “il buco con la banca intorno”, poiché nel suo patrimonio c’è una massa tale di derivati tossici che la leva degli impieghi sul patrimonio è di 43 a 1, la più alta del mondo, mentre una banca definita “tossica” come MPS si limita a 22 a 1, che l’Unione bancaria europea espressamente esclude dal controllo le Landesbanken e Sparkassen tedesche che sono l’equivalente delle ns. banche popolari, che però vi sono soggette!, e non voglio tediarLa più a lungo.
Mi sembra di capire dalla difesa d’ufficio di cui sopra che Lei è un simpatizzante dei 5 Stelle. Purtroppo questo movimento fa un grande polverone sui cosiddetti “principi” ma non è credibile, né può esserlo, in quanto ogni decisione viene vagliata da una platea democratica presa solo su internet, che è quanto di più facilmente influenzabile possa esistere. Bastano 20 voti a decidere di un’espulsione o di una proposta economica, ma chi può dire che i 20 votanti avessero le informazioni necessarie per tale decisione?
Alla lunga i vecchi, vituperati partiti con tutti i loro difetti ed il loro marciume su questi aspetti continuano ad essere più affidabili. Nondimeno concordo con Lei che andare all’estero è una soluzione possibile per evitare di restare intrappolati, ma nessun Paese è un Paradiso in terra, soprattutto non possiamo scappare in 50 milioni dall’Italia, la soluzione va trovata per tutti gli Italiani e non da soli come siamo abituati a fare.
Certo il tuo discorso non fa una piega..ma noi Italiani non siamo Giapponesi e soprattutto non possediamo la nostra moneta.
per il resto potrebbe essere come dici tu che considerino solo le obbligazioni e non anche il cosiddetto debito totale compreso pure di quello che Renzi chiama il “tesoretto”..purtroppo non so per me è il debito quello che conta e se oggi siamo a 2167 mld di cui anche 88 di tesoretto..sono soldi che si dovranno restituire prima o poi..
Ora nel 2010 la nostra esposizione verso terzi era ben oltre i 1150 Mld..e se oggi ne dobbiamo restituire anche solo 671,5 è visibile che i creditori hanno fatto bene il loro compito.
Il problema è che dopo 14 anni ripartiamo come nel 2000 ma con molto più debito e senza alcuna possibilità di controllo sulla moneta, con un’industria pari al 70% di quella di una volta e solo una trentina di multinazionali di medie dimensioni, con il settore edilizio distrutto, senza innovazione tecnologica, con il più basso livello di cultura nella Ue a 23, oltre ad avere in tutti i campi enne nazioni competitors di grosse dimensioni, libere indipendenti, flessibili e con tantissime materie prime a disposizione..
Insomma se ci costringono alla rigidezza con determinati paletti che tutti noi conosciamo e a restituire anche solo altri 450 mld in 3 anni..l’italia muore al pari della Grecia
@Dante5 :
“Mi sembra di capire dalla difesa d’ufficio di cui sopra che Lei è un simpatizzante dei 5 Stelle”
No, in questo momento -e da molto tempo a dir la verità- non mi sento più rappresentato da alcun partito politico sorto nel “belpaese” (paese dal quale mi dissocio, ovviamente, avendo una mentalità assai diversa rispetto a quella tipica “italiana standard”, pur dovendone pagare le conseguenze appartenendoci e avendoci da convivere quotidianamente).
Per chiarire, ciò che ho affermato riferito a Pizzarotti non proviene da alcuna tendenza politica personale ma solo dal buon senso : chiunque nella sua posizione avendo ereditato un debito mostruoso come quello ben noto non avrebbe potuto agire diversamente, se non inasprendo la pressione fiscale locale nei limiti consentiti, non possedendo le doti di Mandrake ne quelle risolutive del Padre Eterno che è nei cieli. Lei ha qualche idea alternativa da suggerire, forse???…
Io una in particolare ce l’avrei : prendere tutti quelli responsabili di quella sciagurata gestione, primo fra tutti vignali e particolarmente quelli che sono sfociati nel PENALE non per caso ma per loro precise scelte e defraudarli di ogni loro bene, mobile e immobile, lasciando a loro e fam solo l’aria pubblica da respirare e le mense della Caritas dove cibarsi; per la notte i ponti della parma.
In italia ad uno come calisto tanzi non riescono neppure a dare 10anni di reclusione; in USA ad uno come MADDOFF hanno dato 150 (centocinquanta) anni di prigione; non occorre aggiungere altro per sottolineare la differenza del concetto di “giustizia” che passa tra due Stati quali USA e italia… il permissivismo e il garantismo tipicamente italiani hanno fatto di questo paese il luogo ideale per chi intende delinquere, specialmente ad alto livello.
Ripeto, il comune di Parma non possiede una potenza pari a quelle dei comuni di roma napoli e palermo che quando piangono per imminente default (è da 50anni che sono in bilico per continuo default, questi!!!) si aprono le casse dello Stato -cioè le nostre- a loro favore con bonus a fondo perduto; non lo dico io, sono fatti già ampiamente accaduti in passato : l’ultimo governo berlusconi di centro destra concese nel 2010 a favore dei comuni di napoli e palermo rispettivamente 300 e 400 milioni di € “a perdere” per evitarne il fallimento; ultimo in ordine di tempo il decreto “salvaroma” di inizio 2014 da 600 milioni di € concesso dall’attuale gov di centro sinistra al comune di roma, così in onore della “par condicio” abbiamo accontentato tutte le parti politiche.
Per il resto, per la sua crociata a favore del “belpaese” vs lo Stato Teutonico, contento lei…
Ripeto : mafia, camorra, n’drangheta e santa corona unita non sono nate in Germania ma sappiamo fin troppo bene dove.
E, attenzione, è errato considerare quelle associazioni solo a livello di malavita organizzata; esse celano al proprio interno tutta una filosofia culturale di pensiero e conseguente comportamento altamente consolidato tramandato ad ogni livello sociale di appartenenza, tanto che alla fine testimoniano adeguatamente la differenza tra popoli mediterranei e popoli nordici europei.
Non mi si vorrà mica tentare di far credere, ora che ho passato i 50, che italiani e svedesi sono uguali, oppure che portoghesi e norvegesi sono uguali, eh…?? (senza nemmeno tirare in ballo altri popoli “seri” quali Francesi, Tedeschi e Britannici)
SERIETÀ : la qualità che più manca agli italiani. Uniti solo quando la loro nazionale vince i mondiali di football.
……..
@Glare : “Certo il tuo discorso non fa una piega… ma noi Italiani non siamo Giapponesi e soprattutto non possediamo la nostra moneta.”
Appunto. Non solo, ma in questo momento storico la capacità industriale italiana paragonata a quella giapponese è la stessa di quella di un pigmeo disarmato che a mani nude si trova di fronte un maschio di elefante adulto da 6 tonn…
sarà anche per questo che il pur più elevato deb pubbl giapponese -il secondo in ordine mondiale per livello assoluto- non è fonte di preoccupazione -per meglio dire non frega niente a nessuno- a differenza di com’è invece il nostro deb, soprattutto paragonato al “sistema paese” italia che abbiamo sotto gli occhi; e infatti il resto del tuo ultimo intervento non può che trovarmi d’accordo, delinea in maniera precisa lo sfracelo che è stato perpetrato ai danni della grande industria italiana negli ultimi 30anni almeno (unica nota positiva: esistono ancora nel ns paese piccole realtà imprenditoriali produttrici di componentistica di alta ingegneria che in tutto il mondo ci invidiano; ci resta solo che il mondo ce le porti via -cosa non improbabile dato il particolare momento economico- poi il deserto sarà stato realizzato in tutta la sua evidenza… quando la politica italiana non avrà più da spolpare l’industria ridotta a scheletro, le rimarrà solo la ricchezza privata degli italiani su cui mettere le proprie mani per continuare a garantirsi i propri privilegi).
Finchè i tempi lo concedono, periodi da “vacche grasse”, tutti i potenziali problemi passano in secondo piano e non preoccupano e si ha pure lo spirito per concedersi dei lussi, come le “baby pensioni” gentilmente elargite al personale della P.A. dalla politica compiacente anni 80 (vi ricordate quando molti economisti esteri facevano notare l’alto livello di deb pubbl italiano ben prima dello scoppio della crisi 2007, e non fregava niente a nessuno, soprattutto qui in italia dove il politico di turno affermava che “i conti pubblici sono a posto” ??? quante volte l’ho sentita, questa barzelletta…) poi la storia con i suoi cicli puntuali testimonia che arrivano anche i tempi da “vacche magre” ed allora tutti quei problemi passano dallo stato potenziale a quello reale e risolutivo in tutta la loro potenza, a palesare l’impreparazione italiana a fronteggiare questa crisi.
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La nostra è una nazione il cui popolo (o popolino) ama farsi cullare dai proclami, soprattutto quelli che esaltano e promettono paradisi con “vergini e idromele per tutti”…
I più hanno dimenticato i cinegiornali dell’Istituto Luce, oggi egregiamente sostituito da altri mezzi di “informazione”, che cullava le speranze con le famose uscite tipo “le nostre truppe vittoriose sui monti della Grecia” oppure “Tripoliiii bel suol d’amoooor, sarai italiana al rombo del canooooon”. C’era pure “faccetta neeeraaaa…” e poi si sa com’è finita.
Il melodramma non è nato in Italia?
Probabilmente c’è una vocazione…
Molto più probabilmente anche del dolo, dal momento che, dice una statistica di due anni fa, circa 1 milione di Italiani campa grazie alla politica e di questo, all’estero, ne avranno tenuto conto…
Buona consapevolezza?
Chissá perchè non mi basta più…