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AMERICA “SHUTDOWN TO FANTASY”
Probabilmente molti di Voi ricorderanno come per risolvere il sostanziale fallimento di mezzo sistema finanziario mondiale, fu deciso di lasciare che le banche valutassero non al costo di origine, ma secondo la loro fantasia contabile buona parte della spazzatura subprime e derivata che avevano nei loro bilanci contabili, pratica che ovviamente continua mentre oer quanto riguarda titoli di Stato, si continua ad imporre una valutazione “mark to market” ovvero il valore attuale di mercato.
In un’America surreale dove piano, piano si fa sempre più strada la possibilità di un default tecnico, un pò per gioco ideale, un pò per vedere cosa succederà, dopo aver mandato a casa oltre 800.000 dipendenti pubblici, il Pentagono non si fa fermare dallo shutdown, richiama 350.000 dipendenti L’operazione è possibile grazie a una legge firmata lunedì scorso dal presidente Obama
Il Pentagono non si fa fermare neppure dallo shutdown e ha fatto sapere che intende richiamare al lavoro 350.000 dei suoi 400.000 dipendenti civili mandati a casa in attesa di un accordo sul budget tra Camera e Senato. A permettere l’operazione è una legge firmata dal presidente Barack Obama proprio il giorno prima che scattasse lo shutdown, la quale assicura che i militari americani in servizio in tutto il mondo (circa 1,4 milioni) continueranno ad essere pagati, così come i dipendenti del Pentagono e contractor che sostengono la loro attività. Come spiega il Wall Street Journal, il segretario alla Difesa Chuck Hagel ha “interpretato la legge in modo ampio”, dicendo che gli permette di richiamare al lavoro tutti coloro che contribuiscono anche al “morale, al benessere e alla prontezza” delle truppe. Il Pentagono è stata l’agenzia federale maggiormente colpita dallo shutdown: su 800.000 impiegati del governo mandati a casa, la metà lavorava per la Difesa. “Alleluia!”, ha commentato il senatore democratico della Florida Bill Nelson.
La notizia è arrivata sabato, lo stesso giorno in cui la Camera ha approvato con 407 voti a favore e nessuno contrario una misura che – una volta trovato un accordo sul budget e terminato lo shutdown – restituirebbe ai dipendenti statali lo stipendio perso in questo periodo. La misura è stata accolta con favore dalla Casa Bianca, ma attende ancora il voto del Senato.
Il segretario alla Difesa Chuck Hagel ha “interpretato la legge in modo ampio”, dicendo che gli permette di richiamare al lavoro tutti coloro che contribuiscono anche al “morale, al benessere e alla prontezza” delle truppe. E ci mancherebbe che non interpretassero la legge in modo ampio, in mezzo ad una crisi nella quale per salvare migliaia di banche fallite che continuano a distribuire stipendi stratosferici, un pugno nello stomaco a 250.000 milioni di disoccupati creati dalla crisi, si è manipolato di tutto, dalle leggi contabili alle normative.
In fondo cosa volete mai che sia modificare qualche dato e mentre decidete di chi e quali fidarvi…
(ANSAmed) – MADRID, 3 OTT – La Spagna corregge al ribasso la previsione del debito pubblico, portandola a 98,9% del PIL, anziché 99,8 come era stato annunciato lunedì scorso dal ministro delle Finanze, Cristobal Montoro, presentando al Congresso il Bilancio dello Stato per il 2014. Si è trattato – ha spiegato oggi il segretario di stato ai bilanci statali, Marta Fernandez Curras – di un semplice errore materiale nello scrivere il documento, così 98,9 è diventato 99,8, quasi un punto in più che aveva determinato non pochi allarmi visto che sfiorava il 100%. L’errore nella digitazione dei numeri non avrà alcuna ripercussione sui conti, hanno sostenuto fonti del ministero. “La nostra economia – ha detto la Curras – sta migliorando e il bilancio redatto ci aiuterà a uscire dalla crisi e ad avviarci sulla strada della ripresa”.
In fondo era già accaduto sempre in positivo avviamente anche ai secchioni… Berlino, 29 ott. – (Adnkronos) – La Germania e’ piu’ ricca di ben 55 mld di euro. Il ministero delle Finanze tedesco ha fatto sapere di aver riscontrato un errore contabile che permettera’ di abbassare il debito dall’83,7% del Pil all’81,1%.Germania, scoperto un ‘piccolo’ errore contabile.
Ma torniamo in America , dove continua a levarsi tanto fumo senza arrosto, verrebbe da dire, nessun licenziamento, anzi una volta finita la farsa, si restituiscono anche i soldi persi stando a casa, ma la farsa continua…
Mentre Obama non si sposta giustamente dalle sue posizione sull” Obamacare di un solo millimetro, i repubblicani… “Questa situazione non è un dannato gioco, noi chiediamo di sederci a un tavolo e discutere”. Lo ha detto lo speaker della Camera, il repubblicano John Boehner, durante una conferenza stampa in cui ha parlato di shutdown.
Lo stesso John Boehner che in una recente intervista dichiara …
“It Is Time For Us To Stand And Fight”
E’ tempo per noi di resistere e combattere ma non è finita, ascoltate cosa dicono questi eroi del popolo, fighetti del Tea Party… Boehner Says We Are “On The Path To Default”, “It Is Time For Us To Stand And Fight”
Boehner also appeared to back off of private assurances he’s offered colleagues that the nation would not default on its debt. Treasury Secretary Jack Lew has said the nation will run out of ways to continue to pay all of its bills Oct. 17, making an increase in the debt limit an urgent priority.
Boehner said repeatedly that he does not intend to have the nation default on its debt. But he declined to guarantee that he’d bring a debt-limit bill to the floor of the House without concessions from Democrats. Asked by Stephanopoulos whether that no negotiations means the country will default on its debt, Boehner responded: “That’s the path we’re on. Listen, the president canceled his trip to Asia. I assumed, well, maybe he wants to have a conversation. I decided to stay here in Washington this weekend. He knows what my phone number is. All he has to do is call.”
STEPHANOPOULOS: When is this going to end?
BOEHNER: If I knew, I would tell you.
Quando finirà tutto ciò…se solo lo sapessi te lo direi è stata la conclusione di questo genio da tazzina di te…l’intervista completa la trovate Qui
Nel frattempo il “miracolo” italiano continua in attesa della manovrina autunnale per tirare le somme del deficit, sono curioso di osservare le svendite di inizio autunno e soprattutto l’ennesimo cavallo di troia di questa immensa crisi italiana. Carlo Cottarelli sceglie l’Italia e lascia il Fmi sarà il commissario della spending review Scelto da Letta e Saccomanni era direttore del dipartimento per gli Affari Fiscali del Fondo monetario internazionale…
“Carlo – prosegue Lagarde – è stato responsabile dello sviluppo del ‘Fiscal monitor’, il prestigioso principale fiscale del Fondo. Sotto la sua guida, il dipartimento ha anche svolto un ruolo centrale nella fondamentale assistenza tecnica del Fondo ai Paesi membri”.
Noi non ci dimentichiamo che in aprileCrisi: Cottarelli (Fmi), all’Italia non serve manovra correttiva – ASCA.it …
”Noi non prevediamo che sia necessario. Adesso abbiamo una previsione di deficit del 2,6 per l’anno in corso cui corrisponde grosso modo un equilibrio strutturale di bilancio. Ovviamente questo non tiene ancora conto dell’effetto di un maggiore aumento del deficit relativo al pagamento dei debiti della Pubblica Amministrazione. Pero’ non dovrebbe essere altissimo. La cosa importante da ricordare e’ che l’ancora fondamentale per una politica economica in Italia dovrebbe essere il raggiungimento dell’equilibrio di bilancio in termini strutturali. E come dico ci siamo molto vicini. Credo che si abbia un deficit strutturale dell’ordine dello 0,2%. Quindi l’equilibrio di bilancio e’ stato raggiunto. E questo credo che sia questo il punto importante su cui fermarsi”.
Stiamo a vedere cosa accadrà, noi non dimentichiamoe restiamo sulla riva del fiume!
Nel frattempo l’uovo di Colombo, l’ ennesima conferma che abbiamo scelto la rotta giusta è in viaggio, per tutti coloro che hanno sostenuto o vorranno sostenere liberamente il nostro viaggio.
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Il problema della Germania dal 1.1.2014 !
La Germania dal primo Gennaio avrà un serio problema, nascosto da tanto tempo, la scadenza del veto di poter lavorare in Germania senza visto di lavoro per Romeni e Bulgari. Nel lontano 2004 si preoccuparono di bloccargli il libero accesso per 10 anni, per evitare ripercussioni sul mercato interno del lavoro.
Il problema che finiti gli anni della crescita ora dovranno aprire i cancelli in un ciclo discendente, per cui oltre ai mini jobs i tedeschi si troveranno una maggior competizione da oltre frontiera…come dire il tempo e’ galantuomo!