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L’ULTIMA GRANDE OCCASIONE CONTINUA!

Scritto il alle 10:14 da icebergfinanza

Era il 27 di luglio quando scrissi…

 ” Credo che il compito di un buon consulente è quello di isolarsi emotivamente il più possibile da quello che sta accadendo, esplorando in maniera pragmatica e razionale tutte le variabili e le soluzioni che possono intervenire modificando rischi ed opportunità (…) Più volte in questi mesi ho condiviso con Voi la realtà fondamentale del nostro Paese nei post precedenti andando oltre l’aspetto emotivo e le variabili endogene (…) Come in dicembre quando ormai nessuno più credeva all’intervento della banca centrale all’inizio della settimana e nei giorni successivi ho condiviso con Voi la necessità di stare tranquilli nonostante tutto, di non fare mai i conti senza l’oste, ovvero Mario Draghi, governatore della BCE, unica istituzione ancora in grado di intervenire in questa crisi politica e di legittimità, per comprare tempo o risolvere tecnicamente gli squilibri monetari di un sistema insostenibile,(…) all’inizio della settimana ho suggerito di non lasciarsi prendere dal panico che difficilmente in una situazione al limite dell’avvitamento, qualcuno non sarebbe intervenuto. Lo studio della psicologia delle masse e l’analisi comportamentale aiuta a guardare oltre tecnicismi e dinamiche che lasciano il tempo che trovano in un oceano di asimmetrie informative e manipolazioni mediatiche …”

Ora l’ultima grande occasione continua e si consolida …

Roma, 22 ott – Il prossimo 1 novembre 2012 entra in vigore il regolamento Ue n. 236/2012 del 14 marzo 2012 relativo alle vendite allo scoperto e ad alcuni aspetti dei cds, i credit default swap. Lo ricorda la Consob nel bollettino settimanale. Il regolamento, si legge nel documento pubblicato oggi, introduce in tutta l’Unione europea: l’obbligo di comunicazione alle autorita’ nazionali competenti delle posizioni nette corte individuali su azioni quotate e titoli di Stato, che scatta al raggiungimento della soglia dello 0,2% del capitale sociale dell’emittente o di un determinato controvalore per i titoli di Stato: quando la posizione netta corta su azioni raggiunge lo 0,5% del capitale sociale, ne e’ prevista la pubblicazione; il divieto di vendite allo scoperto “nude” (cd. divieto di naked short selling), ossia in assenza della disponibilita’ dei titoli, su azioni e titoli di Stato; il divieto di assumere posizioni speculative su credit default swaps (cds) su emittenti sovrani.

Gli obblighi valgono sia per l’operativita’ sui mercati sia per quella over-the-counter.

Obblighi di comunicazione e divieti, precisa la Consob, non valgono per i primary dealer di titoli di Stato e cds sovrani e per i market maker, a condizione della notifica preventiva dell’esenzione all’autorita’ di vigilanza competente. (…)  Gli investitori, a partire dall’1 novembre 2012, dovranno trasmettere alla Consob le loro posizioni nette corte su azioni usando l’apposito sistema di reporting (pubblicato sul sito internet www.consob.it nella sezione “Mercati”, sottosezione “Vendite allo scoperto”, corredato da un apposito manuale utente). Le segnalazioni di posizioni nette corte su titoli azionari saranno pubblicate sul sito della Consob quando la posizione raggiunge lo 0,5% del capitale sociale della societa’ emittente. 

In parole povere, d’ora in poi sarà difficile continuare a scommettere sul fallimento di questo o quel paese sovrano senza detenere i titoli in questione, operazione concessa solo per operazioni di copertura del rischio.

Sembra già di sentire in lontanza, il lamento dei vucumprà della finanza o i loro fornitori che urlano allo scandalo, come farà mai il mercato senza la liquidità che queste anime pie fornivano quotidianamente. Sai, con la loro opera curavano le piaghe purulente degli squilibri statali, disinteressatamente!

Un CDS non è altro che un’assicurazione sul rischio fallimento di un emittente, paese o azienda che sia, stipulata da coloro che hanno sottoscritto titoli o azioni. Continuare a riservare il privilegio di giocare con un candelotto di dinamite  a chiunque volesse scommettere sul fallimento di uno Stato senza detenere la ragione d’essere, era come minimo una forzatura.

Grazie alle menti illuminate che in Europa fanno sempre le cose a metà, ora il rischio è che l’attenzione delle dame di cortesia, si rivolga alle banche o alle aziende di quel paese, cercando di seminare il panico per altre vie.

Update…detto fatto date un’occhiata alla dinamica dei CDS di Fiat e avrete una prima risposta!

Comunque sia, questa misura insieme all’intervento di Draghi ha contribuito alla spettacolare ricopertura che ha prodotto un beneficio rilevante a tutti coloro che in questi mesi non si sono fatti spaventare o scoraggiare da quattro analisti o pseudo economisti all’amatriciana che quotidianamente suggerivano di vendere tutto e rifugiarsi al polo nord, facendo perdere occasioni d’oro!

Dopo  il successo dell’asta di ieri  è stato comunicato che nel 2013 le emissioni dovrebbero ridursi di circa 60 miliardi a 410 e che il fabbisogno annuale è stato coperto per circa il 92 % con possibile riduzione delle emissioni a breve termine.

Come ha riportato recentemente la Banca d’Italia … Nel complesso dei primi sette mesi dell’anno i residenti hanno disinvestito attività estere per 41,6 miliardi di euro, concentrate nel comparto dei titoli a medio e a lungo termine. Tali vendite hanno riguardato più settori residenti:banche e società finanziarie, assicurazioni e famiglie. Nello stesso periodo i
non residenti hanno disinvestito obbligazioni italiane a medio e a lungo termine per 74,8 miliardi e hanno invece effettuato acquisti netti di titoli a breve termine e di azioni e fondi comuni per 31,9 miliardi. Dopo un periodo di ingenti disinvestimenti da titoli di portafoglio emessi in Italia, dallo scorso maggio i non residenti sono tornati a effettuare acquisti netti, sia pure di entità modesta.

Meglio cosi, piano piano, il sistema si renderà conto che il debito concentrato nelle mani degli investitori esteri è un’arma a doppio taglio.

In uno dei prossimi post dedicati ai sostenitori di Icebergfinanza vedremo nei dettagli rischi e opportunità per il nostro Paese il prossimo anno.

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5 commenti Commenta
giobbe8871
Scritto il 31 Ottobre 2012 at 14:53

Andrea Mazzalai sei, sei stato e sarai sempre LUNGIMIRANTE 😉 8)

giobbe8871
Scritto il 31 Ottobre 2012 at 14:54

il regolamento che vieta lo short selling netto è stato voluto dai Crucchi e sai francesi. :mrgreen:

non certo per difendere noialtri del Sud Europa. :mrgreen:

giobbe8871
Scritto il 31 Ottobre 2012 at 14:56

ma per difendere i BUND e OAT francesi :mrgreen: dall’ira CIA post uragano Sandy e 4-6 November :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen: 😆 😆 😆 :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen:

vito_t
Scritto il 1 Novembre 2012 at 14:58

Dopo il successo dell’asta di ieri è stato comunicato che nel 2013 le emissioni dovrebbero ridursi di circa 60 miliardi a 410 e che il fabbisogno annuale è stato coperto per circa il 92 % con possibile riduzione delle emissioni a breve termine.

Scusa ma cosa vuol dire ? ….. il fabbisogno annuale è del 2012 o del 2013 ? ….. poi dici è stato coperto con “possibile” riduzione … ma cosa significa che di 50 miliardi di deficit, hanno emesso solo 4 miliardi di titoli di stato ?
Ciao e grazie

icebergfinanza
Scritto il 1 Novembre 2012 at 19:16

vito_t@finanzaonline,

Vito in italiano suona più o meno così… se il fabbisogno annuale è stato coperto, una sorta di passato prossimo significa che il fabbisogno 2012 e non quello futuro 2013 è stato coperto per il 92 % delle emissioni!

Per quanto riguarda il breve termine significa che in novembre e dicembre verranno probabilmente le emissioni di BOT!

Nel frattempo godiamoci lo spettacolo artificiale dei nostri titoli di stato ben 10 punti percentuali sulle scadenze da noi seguite a 5 anni da fine luglio 2007, alla salute dei conticini svizzeri e delle albicocche alemanne, vero Ragazzi! ,-D

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