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VIAGGIO ATTRAVERSO LA TEMPESTA PERFETTA
In questi mesi il libero sostegno al mio lavoro e’ quasi completamente scomparso a parte qualche piccola e grande perla. Non sono qui a chiedervi nulla,in fondo questa resta principalmente una grande passione condivisa che va oltre la questione economico/ finanziaria sino alle radici di questa immensa crisi antropologica!
Forse regalare un libro ad un amico può essere un modo simpatico di sostenere il lavoro quotidiano di questo blog … Semplicemente Grazie
All’orizzonte si intravvede l’ ESTATE terra promessa, terra di conquista, terra di avventura, reale ed intellettuale. Quale migliore occasione per leggere un libro, per viaggiare nella realtà, per scegliere se continuare a vivere inconsapevoli o provare ad essere consapevoli della tempesta perfetta che ci sta avvolgendo.
Un’occasione per un regalo ad un amico, ad un collega, ai tuoi figli, ai tuoi nipoti ma un’occasione anche per Voi ragazzi per cercare di comprendere quello che in Realtà sta accadendo.
Per ordinarlo basta cliccare sopra il banner che trovate qui sotto direttamente all’autore con dedica o alla casa editrice e in massimo 3 giorni sarà a casa Vostra o a casa dell’Amico al qual volete regalarlo…
Il libro è presente nelle maggiori librerie della grandi città e su ordinazione in qualunque città, ma via mail è possibile averlo in due o tre giorni senza spese postali, cliccando in cima al blog sul banner, sia con carta di credito che con bonifico bancario.
E’ trascorso ormai quasi un anno e mezzo dalla nascita di “Viaggio attraverso la tempesta perfetta” il mio e Vostro libro, si perché senza di Voi questo viaggio non sarebbe ma stato possibile. Oggi un libro più attuale che mai per comprendere quanto sta accadendo nell’inferno della finanza mondiale, nella vita quotidiana!
Oltre 2500 copie vendute, un grande successo per noi! Ora il sogno è riprovarci con “Italia la principessa sullo spread” ma ho bisogno di una grande casa editrice che mi dia maggiore visibilità per ripagare lo sforzo economico e il tempo necessari per imbarcarsi in una nuova avventura. Se qualcuno di Voi ha contatti in tal senso sarebbe il benvenuto!
Molte delle cose di cui abbiamo parlato si stanno verificando, altre in molti non avrebbero mai immaginato che potessero accadere e un nuovo libro e’ risposto nei cassetti dei sogni quel ” Italia: La principessa sullo spread “
Io e la mia Casa Editrice non abbiamo la potenza di fuoco mediatica delle grandi case e quindi contiamo solo su di Voi per diffondere il nostro messaggio!
Vorrei ringraziarVi tutti per il lavoro di diffusione e condivisione fatto nello spazio di un istante, un’onda umana di stima e amicizia che ci ha accompagnati in questi mesi.
E’ grande la mia soddisfazione soprattutto per i rimandi giunti in particolar modo dalle giovani e future generazioni e dai “non addetti ai lavori“, segno che il messaggio e la nostra tensione alla semplificazione sono giunti a destinazione. Splendida è stata l’esperienza tra i giovani nelle scuole, una brezza di Speranza, la Rabbia di osservare come vanno le cose e il Coraggio e la Speranza di proporre un cambiamento possibile, reale, realizzabile quotidianamente!
Per me e per il mio editore era importante riuscire a semplificare un argomento, una materia, troppo spesso lontana dalla gente, che gli esperti amano circondare di un alone misterioso ed esoterico, trattandola talvolta in modo solenne, al punto tale che non sono ammessi ne ironia, ne umorismo.
E’ stato scritto che “Viaggio attraverso la tempesta perfetta” è una combinazione di saggio economico, un genere letterario tra lo scritto polemico e quello satirico, un racconto, una sorta di romanzo divulgativo.
Restano ancora troppi oceani da solcare, il viaggio sarà lungo,difficile ma affascinante. Come ho spesso scritto anche le critiche costruttive sono benvenute a bordo!
Quello che è importante è che il vento della Consapevolezza e un messaggio alternativo possano accompagnare il lettore attraverso la genesi della madre di tutte le crisi, la più grande crisi economico/finanziaria della storia.
Di seguito, per coloro che fossero interessati, sono disponibili alcuni pezzi inediti e l’indice del libro. Per ordinarlo è sufficiente cliccare sul banner in cima al sito o QUI , seguendo le istruzioni.
INDICE
Premessa «La verità è figlia del tempo» 7 parte prima HISTORIA MAGISTRAE VITAE Capitolo I Il battito d’ali di una farfalla 17 Capitolo II Il fiore della follia 25 Capitolo III L’azzardo del Mississippi 31 Capitolo IV La crisi dei Mari del Sud 39 Capitolo V 1929… il grande crollo 49 Capitolo VI Il decennio perduto 61 parte seconda LA TEMPESTA PERFETTA Capitolo VII La mano di Dio 71 Capitolo VIII Dinamica di una crisi 79 Capitolo IX Subprime: il paese dei balocchi 85 Capitolo X I geni della lampada: Greenspan & Bernanke 93 Capitolo XI La favola subprime e la lampada magica della cartolarizzazione 101 6 Capitolo XII Agenzia di rating delle mie brame, sono o non sono la più bella del reame? 105 Capitolo XIII Subprime, solo la punta dell’iceberg: le centrali nucleari del rischio 111 Capitolo XIV Il pendolo della finanza 119 Capitolo XV Conti che tornano sempre (e comunque…): il modello mark to market 123 Capitolo XVI Private equity e hedge fund, meteore del rischio 129 Capitolo XVII Un mondo derivato, ovvero un mondo alla deriva 137 Capitolo XVIII La leggenda della leva finanziaria 147 Capitolo XIX Tra Scilla e Cariddi: inflazione e deflazione 153 Capitolo XX Esplorando gli abissi dell’animo umano 165 Conclusioni Un mare attraversato,
una nuova terra da coltivare 173 …Nell’atmosfera surreale di un oceano silente, dove la brezza leggera invitava a solcare le onde senza alcuna paura, senza alcun dubbio, era difficile ascoltare la voce del capitano. Una voce spesso controcorrente, di un uomo che sapeva girare la prua della sua nave controvento, invece di lasciarsi cullare dal dolce canto delle sirene di un sistema che assicuravabenessere in abbondanza a tutti, senza alcuna fatica. Si dice che per sopravvivere qui bisogna essere matti, e per fortuna io lo sono! «La gente vede la follia nella mia colorata vivacità e non riesce a vedere la pazzia nella loro noiosa normalità» direbbe il Cappellaio Matto. I racconti del capitano erano incomprensibili per molti, le sue visioni al limite della realtà. Sembrava quasi che il suo realismo fosse la visione catastrofica di un mondo che, in fondo, in questi anni aveva prodotto le isole felici di un presunto benessere materiale collettivo. Non importava a nessuno se la crescita era stata raggiunta sulle fragili zattere dell’indebitamento insostenibile, sull’onda dello sfruttamento del lavoro dei Paesi emergenti, poveri e impoveriti, dentro la schiuma di una serie di onde e bolle pronte a deflagrare. Al di là dell’amara soddisfazione di essere stato uno dei pochissimi in Italia a prevedere e comprendere la madre di tutte le crisi, devo ammettere che la dinamica reale della tempesta perfetta si è spinta al di là di qualsiasi immaginazione.
È importante cercare di comprendere come questa crisi non sia semplicemente la nemesi del battito d’ali della farfalla dei mutui subprime, proveniente dall’America: squilibri ed eccessi arrivano da molto lontano, prima di concretizzarsi nell’ultimo respiro della follia immobiliare. La tempesta perfetta è piuttosto la nemesi dell’illusione della globalizzazione, delle merci e dei capitali innanzitutto, una globalizzazione che ha sì contribuito a diminuire la povertà materiale di milioni di persone, ma che ha aumentato le disuguaglianze, il deserto relazionale e la solitudine esistenziale nelle società occidentali. È la vendetta di un sistema fondato sul debito, un mondo di carta che annulla la realtà, esaltato solo dalla sua presunta onnipotenza. Un detto di sant’Agostino può essere applicato oggi alle dinamiche impazzite del debito e dei consumi: «Un’abitudine, se non contrastata, presto diventa una necessità».
Purtroppo quella che era un’abitudine è diventata una necessità, una droga, che quotidianamente le banche centrali continuano ad iniettare nell’economia… nel cervello di un gruppo di esaltati che ha sequestrato la vita sociale di intere comunità, attraverso la speculazione più becera e selvaggia, alimentando il più imponente trasferimento di ricchezza della storia, la più incredibile socializzazione delle perdite dalla notte dei tempi.
Solo i Giovani possono offrircela… e gli onesti! Il resto è pura illusione!
Dobbiamo ancora toccare il fondo e attendere la morte naturale della generazione precedente. Solo allora potrà iniziare la nuova era.
icebergfinanza:
ilcuculo@finanza,Solo i Giovani possono offrircela… e gli onesti! Il resto è pura illusione!
Parole SACROSANTE Andrea…ma i giovani di oggi non hanno forza e coraggio…e forse fanno anche finta di non vedere certe cose. Non sai quante discussioni abbia con i miei coetanei (mid 30s) e tutti dicono che vorrebbero contribuire ma poi, all’atto pratico, rinunciano perchè risucchiati dal vortice.
ciao capitano. tu parli di esaltati, psicopatici, cocainomani. eh si’. e dove la mettiamo la banda dei cretini? chi sono? ma eccoli qui. ste merde. leggere sotto.
DI PAOLO BARNARD
Moody’s ci ha declassati a Baa2, che sta solo due scalini sopra al giudizio ‘Spazzatura’ (Junk).
Monti e il suo rigore sono quasi spazzatura, lo dice Moody’s. Aggiungo che, Monti e il suo rigore sono anche un piano criminale, come già spiegato da tempo.
Ma la cosa interessante sono le reazioni qui in Italia. Un Paese che fa piangere.
I falsari sono come sempre quelli di Repubblica, veri ratti indecenti, che pubblicano la notizia citando in evidenza come ragione per la bocciatura “l’incertezza politica del dopo Monti”. Cioè: non ci bocciano perché Monti è un fallito in malafede e l’euro un disastro. Noooooo… ci bocciano, scrivono gli epigoni di Scalfari, perché abbiamo troppo poco Monti! Ok.
Se si va a leggere la sentenza di Moody’s, il fattore politica italiana è appena accennato alla fine. Ora leggete cosa invece pesa veramente nel giudizio di Moody’s:
in primissimo luogo la nostra suscettibilità ai collassi imminenti di Spagna e Grecia. Poi…
il sostanziale rischio nell’applicare le riforme e l’esasperazione per le austerità e per le riforme fra il popolo italiano. Poi…
il rischio crescente dei i tassi d’interesse alti che dobbiamo pagare per emettere i nostri titoli di Stato, a causa sempre del fattore crollo Spagna e Grecia e del fatto che non ci sono compratori internazionali per i titoli italiani (e questo è drammatico, signor fallito Monti). Poi…
l’economia italiana che sta crollando. Poi…
la pochezza dei fondi del tanto decantato Fondo salva Stati (MES).
Ma Repubblica dice che “pesa l’incertezza politica del dopo Monti”, pagliacci del giornalismo di puttane vendute a De Benedetti.
Nella realtà ogni singola voce del il giudizio negativo di Moody’s fa capo a un solo problema, e sempre quello: l’infermabile spirale distruttiva dell’insostenibile sistema Euro. Già spiegata alla noia. E ci arriva pure Moody’s a preoccuparsi per “l’esasperazione per le austerità e per le riforme fra il popolo italiano”. Repubblica zitta.
Ora la banda dei cretini. E chi volete che siano? Ma certo! Il PD. Ecco lo splendido Francesco Boccia, sempre da Repubblica: “Dura la reazione del coordinatore delle commissioni economiche del Gruppo Pd della Camera, Francesco Boccia: “Se un Paese come l’Italia – dice Boccia – fa tutti i sacrifici richiesti dall’Ue e poi un’agenzia di rating declassa addirittura i titoli di Stato definendoli di fatto a rischio, e l’Esma o la Consob non intervengono, allora è la resa della politica”.”
Non sovviene al luminare che se si fanno i sacrifici e ci bocciano lo stesso forse, dico forse?, c’è qualcosa che non va nei… sacrifici? Eh Einstein? Non sovviene al luminare che la resa della politica c’è già stata, se siamo ridotti a non riuscire in nessun modo a cavarci fuori da questo disastro? Ed è soprattutto la resa degli encefali del PD, questo è certo, che proprio non ce la possono fare a scostarsi dalla scheda prestampata che la parrocchia gli ficca in cranio.
E poi il cretino di scorta, e chi mai sarà? Ma sì, lo Squinzi. Eccolo: “Il numero uno di Confindustria, poi, ha ribadito la necessità di rafforzare l’euro, definendo ‘inaccettabile’ la messa in discussione della moneta unica e riconoscendo gli sforzi del governo nell’intraprendere la strada giusta: “È doveroso – ha detto – riconoscere a Monti il merito di essersi assunto sulle proprie spalle l’impegno di un nuovo corso. Stiamo facendo sforzi sul fronte del rigore – ha aggiunto – ma per la crescita bisogna fare di più”.”
Il rigore genera crescita dice sto scienziato. Ci vuole più euro! Ok, allora togliamo il concime dal campo, che il contadino se lo deve mettere sotto al letto, e vedrete che il campo fiorirà. Ma perché ho studiato Schopenhauer quando cotanti lumi erano fra noi?
Vabbè, mi si perdoni, ma non ce la si fa nel mezzo di sta tragedia a non mandare almeno a fan culo i falsari e la banda di cretini.
Paolo Barnard
Fonte: http://www.paolobarnard.info
by DORF
Grande Barnard, uno dei pochi a scrivere senza remore nè servilismi la verità sul servo monti.
Ecco dorf. a questo serve l’euro questo splendido esperimento di dissociati mentali che chiamano unione e solidarietà la competizione e la guerra economica fra nazioni chiuse in gabbia in cui ad alcune vengono fornite le armi mentre altre sono incatenate per essere certi che perdano.
Siamo ad un tale livello di delirio che si riesce a dare ragione addirittura a moody’s! Pure moody’s e il fondo monetario internazionale segnalano la follia delle politiche intraprese e sembrano popolate da filantropi e persone razionali oramai siamo oltre il paradosso e il deliro.
Basta vedere la parabola dell’esimio sottosegretario tecnico Polillo che a dicembre rispondeva a chi avvisava che le manovre intraprese dai salvatori della patria avrebbero portato ad una contrazione dell’economia fino al 3% peggiorando il rapporto debito-pil ridendo e spiegando che 20 mld servivano a mettere in “sicurezza” i conti e 10 mld per la crescita in modo da stabilizzare la situazione definendo pagliacciate irrazionali e ridicole le voci dissidenti.
Ora nel luglio 2012 quando tutti gli indicatori indicano un rapporto debito pil al 126% e una recessione che si avvicinerà al 3% rivela candidamente che le azioni erano rivolte ad annullare il deficit di bilancia dei pagamenti di 50 mld deflazionando l’economia non potendo svalutare la moneta e che loro in realtà non riescono a spiegarsi perché la situazione invece di migliorare peggiora rivelando che le azioni intraprese erano corrette ma che misteriosamente sembra non stiano funzionando ammettendo che in realtà non ci STANNO CAPENDO NULLA. Questo oltre ovviamente a spiegare che la colpa è di bbbberlusconi che senza l’euro sarebbero arrivate le cavallette e i cavalieri dell’apocalisse e che le manovre dei tecnici hanno salvato la patria e il futuro degli italiani dal totale disastro.
Ma che è uno scherzo? Io francamente comincio a pensare che non siano in malafede sono proprio SCEMI perché non li reputo all’altezza di avere le doti recitative richieste per mentire in questo modo.
Giuseppe
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