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INVAG MEDIOBANCA E GENERALI …LA CASSAFORTE DEI POLLI!
Era l’ormai lontano 2007 agli albori della crisi quando un gruppo di polli che probabilmente si credevano aquile…
MILANO – Alla guida c’ è Mediobanca, in cordata imprenditori amici come Gavio, Arvedi, Brunori, Zannoni, più altri soggetti coperti, per ora, da fiduciarie e società lussemburghesi. Tutti insieme sono partiti con la Invag tra febbraio e marzo: direzione Trieste, Assicurazioni Generali. Non è una gita ma un’ operazione finanziaria di notevoli dimensioni con l’ obiettivo di mettere insieme un consistente pacchetto di Generali. E il veicolo è una società «dormiente», la Invag appunto, che è stata messa in moto un mese fa (ne ha dato notizia Mf) con un’ iniezione di 300 milioni di capitale. Altri 100 sono stati già deliberati ma con il meccanismo dei derivati e la leva dell’ indebitamento il plafond potrebbe almeno raddoppiare. Insomma, tra 800 milioni e un miliardo «dedicati» a Generali. Con Mediobanca in regia.
Affascinante no ma non è finita e a dirla con il tormentone Lavazza più la leva la tiri su e più quella ti butta giù…
(m. ger.) Se tutto fosse andato come nelle speranze di Mediobanca e degli investitori, l’illustre «salottino» finanziario avrebbe dovuto chiudere i battenti quest’anno con una plusvalenza. La Invag (Investimenti Assicurazioni Generali) era partita per Trieste sei anni fa con soci del calibro di Lavazza, Arvedi, Ferrero, Gavio, Minozzi e altri. Non una gita ma un’operazione finanziaria da oltre mezzo miliardo di euro organizzata e in parte finanziata da Piazzetta Cuccia, cioè l’assemblaggio di una quota pari all’1,35% del Leone. Probabilmente un mix di acquisti sul mercato e di pacchetti già posseduti dagli azionisti e riuniti in Invag. La finanziaria, secondo lo statuto, doveva cessare la sua esistenza a fine 2012 dopo aver rimborsato a Mediobanca, che è anche socia, un finanziamento scaduto il 2 aprile scorso e il cui saldo è di circa 280 milioni. Ma la picchiata delle Borse ha costretto Invag a svalutare il pacchetto Generali. Da 29,12 euro a 26 l’anno scorso e da 26 a 23 euro quest’anno. Risultato: un rosso da 115 milioni che grava sul bilancio 2011. Dunque Invag ha abbattuto il capitale da 321 a 207 milioni per coprire le perdite. Contestualmente i soci hanno prorogato la durata della finanziaria al 31 dicembre 2017 e chiesto a Mediobanca di negoziare il rinnovo del finanziamento. Nel frattempo, però, Generali è precipitata a 8,5 euro. A questi prezzi Invag sconterebbe una potenziale minusvalenza di oltre 300 milioni. Ma si è data tempo cinque anni per sperare che Generali riprenda a correre. ( Corriere della Sera )
Celestiale verrebbe da dire, anche i ricchi alle volte piangono senonchè quei milionucci che Mediobanca rinnoverà ai polli che si credevano aquile probabilmente faranno fatica a raggiungere l’economia reale e naturalmente vi racconteranno che le condizioni del mercato sono quelle che passa il convento e che i coefficienti patrimoniali vanno sino in fondo preservati.
Chissà che ne pensa il governatore Draghi dei suoi azionisti, quando si rivolge proprio alle banche salvate dalla Bce dicendo che “è vitale, per la crescita e l’occupazione, che gli istituti di credito tornino a porsi in condizione di rifinanziare l’economia”.
Una dettagliata analisi su quanto sta accadendo ” Euro fu…siccome immobile!” è stata inviata a tutto coloro che hanno sostenuto questo viaggio e a disposizione di tutti coloro che vorranno liberamente sostenerci ora…Semplicemente GRAZIE!