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G8 CAMP DAVID COMUNICATO FINALE CHAMPIONS LEAGUE!
Chiedo scusa se per una volta provo a divagare ma francamente il nulla è divenuto il simbolo dell’odierna politica internazionale, il nulla che accompagna le trasferte e i divertimenti di questi uomini bambini, il nulla che trapela ormai da anni nei comunicati ufficiali di ogni incontro, di ogni summit.
Prendo in prestito questo articolo dalla StampaIl G8: “L’imperativo è la crescita” – LASTAMPA.it – La Stampa con qualche piccolo aggiustamento per rendere più fluido e comprensibile il risultato del vertice alla luce dei diversi stati d’animo che hanno accompagnato i protagonisti del vertice a Camp David…
«Il nostro imperativo è promuovere la costruzione di nuovi campi da gioco per assicurare nuovi posti di lavoro nel mondo del calcio. Sono le prime parole del comunicato finale del summit del G8 a svelare quanto avvenuto al summit di Camp David: il presidente Barack Obama, sostenuto dal francese François Hollande e dall’italiano Mario Monti, ottiene l’avallo della cancelliera tedesca Angela Merkel a portare il Bayern di Monaco in cima all’agenda delle maggiori economie. Nell’austera cornice della residenza di Camp David, seduti attorno a un tavolo rustico in un bungalow immerso nei boschi del Maryland, gli Otto si godono la finale di Champion League tra il Bayern di Monaco e il Chelsea. Dopo due anni di allenamento per arginare la crisi del debito, l’urgenza ora è di «adottare tutti i passi necessari per rafforzare e rinvigorire la linea difensiva delle nostre economie e combattere le folate offensive sulle fasce laterali degli stress finanziari».Il focus è anzitutto sulla Champions League : «E’ importante che la linea difensiva sia forte e coesa, e la Grecia deve rimanerne parte anche se relegata alla panchina , abbiamo interesse nella sua crescita, l’importante è che continui ad allenarsi per dimagrire e tornare in forma ». Da qui la declinazione di una vera e propria agenda per far ripartire con l’azione di contropiede produttività e occupazione: «Sosteniamo riforme strutturali dell’organico, investimenti nell’educazione al rispetto delle regole in campo e nelle infrastrutture, sostegni alla domanda di aumento ingaggio e contratti, dalle piccole aziende alle partnership fra pubblico e privati» assieme a un «calciomercato giusto, forte e nel rispetto delle regole fra mercati aperti dove le combine siano all’ordine del giorno». (…) La Merkel, alfiera dell’austerity che ha permesso alla sua squadra di evitare un inflazione di goal nel primo tempo coerenti con la fobia di weimariana memoria ma rimasta senza alleati dopo la sconfitta del suo Bayern in quel di Monaco , ammorbidisce le resistenze e la linea difensiva e incassa un goal di testa a pochi minuti dal termine e il sostegno alle politiche di «responsabilità fiscale» da lei promosse. «Sosteniamo misure di consolidamento del risultato con catenaccio puro all’italiana che tengano conto delle condizioni nei singoli Paesi» recita il comunicato finale, assegnando di fatto alla Germania il riconoscimento per averle rese possibili. Ma il cambio di passo è lampante e si rispecchia nelle parole di Obama: «Siamo tutti assolutamente impegnati a far sì che cross, passaggi e goal procedano di pari passo». Ovvero, se finora a prevalere sono stati tagli ai bilanci della squadra e tasse collettive fra i giocatori ora arriva il momento di adoperare le risorse ricavate per creare calcio spettacolo e occupazione dei tifosi al fine di rimettere in moto le illusioni. La Merkel si adatta in fretta al nuovo clima, sposando la formazione concordata da Obama e Hollande ( 1-9-1-0) nell’incontro negli spogliatoi di venerdì alla Casa Bianca: «Goal e autogoal del deficit si rinforzano a vicenda, dobbiamo lavorare su entrambi i fronti difesa e difesa e ancora difesa» tenendo presenti, come il comunicato finale sottolinea in omaggio alla vittoria del Chelsea del britannico David Cameron e alle su posizione , «le situazioni dei singoli Paesi perché le misure giuste non solo le stesse per ognuno di noi».
Certamente per zia Albione le misure non sono mai giuste soprattutto se stanno strette ai pargoletti della finanza che hanno bisogno di poter distruggere con la fionda tutte le vetrine immaginabili per potersi sfogare.
Non so se assisteremo mai ad un clamoroso autogol britannico, una nazione di carta straccia con un indebitamento complessivo mostruoso il primo in assoluto, difficilmente la manovra offensiva delle formazioni degli hedge fund proverà a fare goal nella porta dove si trova il portiere che da loro libertà assoluta di distruggere e giocare senza regole, ma prima o poi verrà anche il suo momento e non sarà un bel momento!
Per intanto godiamoci la faccia di Angelina di fronte alla sconfitta del Bayerna di Monaco!
Una dettagliata analisi su quanto sta accadendo ” Euro fu…siccome immobile!” è stata inviata a tutto coloro che hanno sostenuto questo viaggio e a disposizione di tutti coloro che vorranno liberamente sostenerci ora…Semplicemente GRAZIE!
ciao Andrea
1) ho letto l’ultimo post dedicato tutto d’un fiato….OTTIMO come sempre
2) perchè non vai a spiegare qualcosa a Ballarò? conduttore e ospiti ne avrebbero bisogno. Mi pare facciano parte di quelli a cui piacciono le profezie auto-avverantesi, visto che fanno da cassa da risonanza alle famigerate agenzie di rating. Se vuoi possiamo avviare un’iniziativa tempestando di mail la redazione.
3) Infine una metafora calcistica me la voglio concedere, sebbene odio questo tipo di metafore fin dalla famigerata “discesa in campo” dell’innominabile. La Germania baldanzosa rappresentata dal Bayern è tornata con le pive nel sacco dalla finale di champions league, IN CASA PROPRIA. Ho sentito dire da un cronista “contro ogni pronostico”. Ora non è che il Chelsea sia una squadretta di periferia,visto che cmq viene da Londra, ma non è che un segno premonitore? La faccia della Merkel nella foto che hai commentato nel post di oggi è tutto un programma.
ciao
Carlo
e….. mentre i burattini del G8 fanno l’ennesimo 0-0, il “calcioMERCATO” continua imperterrito a gestire i propri interessi incuranti delle grida dei tifosi.
Che sia giunto il momento di chiudere gli stadi o quantomeno fermare questo osceno campionato
ripensandolo?
Comunque avallo in pieno l’idea di Karlito74, seguirei con piacere una puntata di Ballarò con ospite Andrea.
Grazie Ragazzi ma Ballarò è un salotto per gente …politicamente corretta! Io non lo sono e darei molto fastidio. Loro non mi chiameranno mai!
Allora bisognerebbe trovare un altro canale: scrivere a Grillo, Saviano o Santoro, non importa
ma divulgare la sostanza: alla gente occorre una sveglia, rompere questo silenzio assordante di rassegnazione.
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La sterlina a 0,81 sull’euro la vedo come una parata sulla linea di porta su retropassaggio del difensore,quindi un quasi autogoal. Forse adottano la strategia che la miglior difesa è l’attacco e in fatto di notizie (bugie) giornalistiche sono degli assi anche nel fornire assist agli usa.