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MONTI, MERKEL e SARKOZY: LA PARANOIA DI WATERLOO!
E’ incredibile come la storia stia giocando a nascondino con la crisi attuale, incredibile è osservare come stia divertendosi a fare la rima…
” Come sempre nella storia capacità finanziaria e perspicacia polita sono inversamente proporzionali. La salvezza a lunga scadenza non è mai stata apprezzata dagli uomini d’affari se essa comporta adesso una perturbazione nel normale andamento della vita e nel proprio utile. Cosi si auspicherà l’inazione al presente anche se essa significa gravi guai nel futuro. Questa è la minaccia per il capitalismo (…) E’ ciò che agli uomini che sanno che le cose vanno molto male fa dire che la situazione è fondamentalmente sana! JK GALBRAITH
”
Ma in fondo chi la conosce, chi la legge e ascolta la storia! Sono anni che leggo e rileggo i passi della storia, la storia delle grandi crisi e ogni giorno che passa è un brivido in più, gli stessi errori, la stessa avidità, le stesse paranoie, lo stesso egoismo, la stessa incompetenza…
Non più tardi di qualche mese fa…
Roma, 18 ago. (TMNews) – Nessuna nuova recessione è all’orizzonte, né nella zona euro né tantomeno a livello mondiale, malgrado il rallentamento generalizzato della crescita: ne è convinto il presidente dell’Unione europea Herman Van Rompuy, secondo cui “non c’è nessuna prospettiva di crescita economica negativa: la crescita può essere più debole del previsto, ma non prevediamo alcuna recessione”.
Hanno mai previsto qualcosa di interessante questi pseudoilluminati tecnocrati?
Purtroppo lo scuolabus delle Nazioni è in mano a dei falliti, egocentrici e paranoici, è in mano a Napoleone e Bismark, uomini e donne che lo hanno distrutto facendolo cadere nel canyon della loro sete di potere, della loro avidità…
MILANO – «La situazione di crisi nella quale ci troviamo è peggiorata». È il parere di Mario Draghi, presidente della Bce, sentito dalla commissione parlamentare economico-finanziaria di Strasburgo come presidente dell’autorità europea per i rischi sistemici. Trichet, predecessore dell’italiano sulla poltrona di numero uno della Banca centrale europea, aveva già parlato di dimensioni sistemiche per la crisi in atto. Ma «da allora la situazione è peggiorata», ha sottolineato appunto Draghi. È «vitale», ha spiegato, che le decisioni prese dai leader europei sui fondi salva-Stati siano attuate «tempestivamente e completamente».
LE AGENZIE DI RATING
– L’ex presidente della Banca d’Italia ha poi commentato le ultime notizie sui downgrade disposti da Standard & Poor’s: «Dobbiamo imparare farne a meno. Bisogna vivere non senza di loro, ma con loro, dando un potere molto più limitato di quello che hanno attualmente».
MONTI SU S&P
– Anche il premier Mario Monti ha commentato il recente provvedimento di S&P, facendo riferimento in particolare al giudizio sull’operato del suo governo. In un’intervista al Financial Times, Monti ha ribadito che l’agenzia ha menzionato come un elemento «negativo» di rischio politico «le istituzioni politiche europee», non il suo governo tecnico. Il presidente del Consiglio ha poi chiesto alla Germania e agli altri paesi creditori di fare di più per aiutare l’Italia a ridurre i costi di finanziamento del nostro Paese, avvertendo che se non lo facessero ci sarebbe una «forte reazione negativa» fra gli elettori dei paesi periferici dell’Eurozona.
DECLASSATO IL FONDO SALVASTATI
– La Standard & Poor’s nel frattempo ha tagliato anche il rating dell’European Financial Stability Facility (Efsf) a «AA+» da «AAA», dopo l’ondata di downgrade di paesi europei decisa venerdì scorso. L’agenzia è altrimenti nota come il fondo Salvastati, incaricato di vigilare sulla tenuta finanziaria dei Paesi europei in questa fase di turbolenze sui mercati.
GRECIA A UN PASSO DAL DEFAULT
– Uno dei manager di punta dell’agenzia di rating, Moritz Kraemer, ha poi annunciato a Bloomberg Tv le sue stime a proposito del Paese in questo momento in maggiore difficoltà: «La Grecia fallirà molto presto. Non posso dire se vi sarà una via d’uscita al termine di questo ciclo di negoziati molto serrato». Ha affermato il responsabile per i rating sovrani dell’Europa, aggiungendo subito dopo: «C’è un tema di politica del rischio calcolato – ha aggiunto – e un default disordinato avrebbe effetti su altri Paesi, ma credo che i leader politici vorranno evitarlo. Il gioco resta aperto» (http://www.corriere.it/)
Si la Grecia è fallita se lo dicono loro che arrivano sempre dopo c’è da credere…è fallita e non ce l’hanno detto birbanti!
Tornando a Van Rompuy uno sbuccato dal nulla di questa immensa nebbia…
Il 9 gennaio a Copenaghen, il presidente del Consiglio Europeo, Van Rompuy, ha dichiarato che le misure di austerità non possono essere portate avanti a scapito della crescita economica; i paesi membri dell’Ue devono evitare ad ogni costo la recessione economica.BRUXELLES – La ”strategia anti-recessione” europea sara’ al centro del vertice europeo informale dei leader convocato per il 30 gennaio prossimo. Lo ha detto il presidente permanente della Ue, Herman Van Rompuy, affermando che essa dovra’ essere ”ampia ed efficace” e fondata su tre principi: evitare tagli agli investimenti nell’azione di consolidamento di bilancio, incremento della domanda, stimolo della creazione di posti di lavoro con legislazioni di ”lavoro flessibile”. ( Blitz quotidiano )
Nel frattempo Napoleone è ritornato all’Elba rinviando il vertice trilaterale…( brivido) in programma a Roma il 20 gennaio per importanti impegni interni!
Che stiano preparando una nuova Waterloo…
Nella vera Waterloo Napoleone voleva attaccare le forze alleate alle sette del mattino, bombardandole con i cannoni ma, dato che era piovuto a dirotto tutta la notte e il giorno precedente, non riusci a muovere i cannoni prima di mezzogiorno.
Speriamo che i francesi ma soprattutto i tedeschi non facciano lo stesso errore rimandando il fuoco d’artiglieria, altro che bazooka!
Nel frattempo Monti vuole convincere la City e in un’intervista al Financial Times avverte la Germania che in Europa in molti stanno perdendo la pazienza, la favoletta della Crande Gemania ha un limite nascosto nelle ombre del passato! Al di la delle paranoie sulla sobrietà fiscale e sul pareggio di bilancio è ora che nonna Merkel invece ch stampare marchi dia il via libera alla BCE ultima risorsa per una massiccia iniezione di droga che allontani il momento della verità come sta accadendo in America, Inghilterra e Giappone.
Se nonna Merkel vuole passare alla storia per aver perso la terza guerra mondiale “finanziaria” si accomodi, siamo seduti su una santabarbara sociale, basta solo una scintilla e la storia farà capolino!
Vertici e summit a non finire per dire niente e rimandare in attesa di Godot! L’Europa unita è morta, quella dei capitali e delle monete agonizzante, altro che Italia o Spagna!
Europaranoici altro che euroscettici sono questi pseudo illuminati politici e tecnocrati, magari conniventi con l’oligarchia finanziaria che gli sta sequestrando.
Non vorrei ricordare la storia, lasciamo perdere Napoleone, Bismark o zio Adolfo, ma quello che è accaduto dopo il trattato di Versailles dovrebbe essere un monito profondo e illuminante, mentre il fantasma di Churchill se la ride insieme a zia Albione!
Spiace arrivare a simili conclusioni ma come spesso ho ricordato è stato un fallimento mettere insieme un’Europa dei capitali e delle monete, dimenticando la tragica realtà di anni di guerra, che i nazionalismi e i protezionismi che serpeggiano quotidianamente nell’Europa contribuiscono a risuscitare.
Domani è un altro giorno e si vedrà, ma un brivido scende lungo la schiena! E’ la storia ragazzo e tu non ci puoi fare niente, niente…purtroppo!
Il mio ottimismo si spinge a sperare che per una volta soltanto le ombre del passato possano essere cancellate in nome del bene comune e non di quello assoluto.
Per un problema tecnico l’analisi “Anno 2012: Esplosione del debito ” verrà inviata questa sera.
Se ne è parlato poco, parlo di Belgio, l’unico paese che andava declassato sul serio. Dexia non è una banca di periferia, ha asset marci di entità confrontabile con il PIL belga, paese senza un governo da due anni e preda di pulsioni separatiste molto forti tra ben tre minoranze. Eppure, nessun declassamento. Se proprio devo trovare un esempio per spiegare la totale e completa strumentalità dei pareri di S&P, beh è questo.
La strumentalità dei rating è parte integrante e fondante della loro attività.
Non credo esista al mondo un conflitto di interessi più grande di quello di S&P, Moody’s e Fitch.
E’ talmente evidente che se ne accorgerebbe anche un bambino:
http://lemieconsiderazioniinutili.blogspot.com/2012/01/agenzie-di-rating-limmane-conflitto-di.html
Eppure non si fa niente per arginare il loro potere fraudolento…
vero, l’unica spiegazione che trovo è che bruxeselles è in tala nazione, bah.
un interessante articolo sull inghilterra…
http://ablog.typepad.com/keytrendsinglobalisation/2012/01/the-incredible-shrinking-uk-economy.html
buona giornata 🙄
I tedeschi tramite il capo consigliere economico della furhessa, hanno gia’ risposto picche all’appello di Monti: l’Italia puo’ fare da se’. Si va allo scontro. Con Monti si’ e’ perso 3 mesi di tempo. Pero’ e’ anche vero che ora le cose per tutti sono piu’ chiare i e bene o male ci siamo ricompattati.
Molto interessante, la consapevolezza si và diffondendo anche tra le autorità, ce ne hanno messo di tempo però…
http://it.finance.yahoo.com/notizie/pressioni-per-vendere-titoli-stato-144500010.html
Capitan Andrea , è sempre bello leggere i tuoi post , conditi di sapere, competenza, e ironia che non guasta mai. 😉
Ben detto Stanziale. Farà una brutta fine la Merkel e il suo consigliere.
La Crande Germania subirà l’ennesima sconfitta tra non molto, credo tra qualche settimana. 8)
Andrea però mi/ci devi spiegare una cosa. Quando tu scrivi:
“Al di la delle paranoie sulla sobrietà fiscale e sul pareggio di bilancio è ora che nonna Merkel invece ch stampare marchi dia il via libera alla BCE ultima risorsa per una massiccia iniezione di droga che allontani il momento della verità come sta accadendo in America, Inghilterra e Giappone.”
Insomma, da quello che affermi, o in un caso o nell’altro non avremmo scampo. Si tratterebbe di decidere se “morire” prima o dopo. E allora come salvarci? Probabilmente mi risponderai che la soluzione la stai ripetendo da anni nei tuoi post. E tuttavia ho bisogno di sentirmela ripetere ancora una volta. Non foss’altro per sapere che una soluzione ci sarebbe, anche se mai verrà applicata.
Nazionalizzazione e redistribuzione!
Chi deve fallire deve fallire, azinisti ed obbligazionisti devono assumersi le loro responsabilità!
La liquidità della BCE come quella della BOE, della FED e della BOI e BNS serve solo per allontanare il momento della verità ma che almeno per le paranoie tedesche cerchiamo di non affogare sotto il bombardamento altrui! Andrea
Ragazzi mi sto piegando in due dalle risate a leggere gli articoli e i commenti dei lavavetri che vendono cioccolatini svizzeri e wurstel tedeschi…decisamente isilarante! Andrea
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Declassato anche il fondo ESFS.
Da una parte ci sono Paesi, nazioni con secoli di storia e potere come la Francia, la Germania, l’Italia, la Spagna, l’Olanda, i Paesi Scandinavi…dall’altra una piccola società privata di 6300 pistola in giacca e cravatta che si chiama S&P.
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Questa vicenda si concluderà con il fallimento di S&P per “fine credibilità”, faranno la fine della mitica Arthur Andersen Consulting che hanno dovuto trasfromare in Accenture causa vergogna e totale sputtanamento.
Faccio tra l’altro notare che AA andò in malora per scandali legati a Enron e MCI Worldcom, entrambe all’epoca con rating S&P elevati e poi FALLITE come pere cotte.
Stesse società, stessi errori, stessi pistola.