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GUEST POST: BLUDRUNNER MINORITY RATING

Scritto il alle 18:45 da icebergfinanza


" Siamo impegnati in un gioco in cui non possiamo vincere. Alcuni fallimenti sono migliori di altri, questo è tutto " direbbe oggi il nostro George Orwell, osservando quello che sta accadendo. Oggi è con noi Ken Falco,  una vecchia volpe della finanza, che ci condurrà in un viaggio immaginario, ma non troppo, in un futuro non lontano, dove il valore di ognuno di noi sarà deciso da un' agenzia di rating, un marchio da tramandare di generazione in generazione, con la speranza di un "outlook" migliore..

BLADERUNNER: MINORITY RATING – un futuro con il tesserino delle agenzie nel proprio portamonete?
 
All’approssimarsi del Sole ferragostano, sprofondati nella sdraio ad oziare con il piacevole vociare in sottofondo della spiaggia, interrompendo una piacevole lettura, con lo sguardo che si perde lungo l’orizzonte azzurro e sui castelli di sabbia in riva al mare,  il pensiero fluttua liberamente e così, del tutto casualmente, vengono alla mente due grandi visionari film degli anni scorsi, chissà se per una ipotetica fusione e parafrasi degli stessi, quadri di uno scenario cupo forse futuribile dal quale far scoccare la scintilla per ipotizzare un futuro nel quale oltre alla carta d’identità, le persone potrebbero “possedere” il proprio personale rating.

Il Titolare di questo seguitissimo e prolifico blog faceva notare che negli USA quache cosa di simile è già in vigore, ovvero il famigerato f.i.c.o.  -A credit score in the United Statesis a number representing the creditworthinessof a person, the likelihood that person will pay his or her debts– .

Se vogliamo estendere tale ipotesi in futuro, ognuno di noi, come un tesserino nel portamonete, potrebbe avere il personale rating, e per i figli, il rating che discende dai genitori (meglio forse, dalla media ponderata -per reddito- dei due…)

La mente scorre libera lungo il lontano orizzonte, immaginando un mondo regolato da questa valutazione: si potrà comprare una certa auto solo se si ha un certo rating (presentando il tesserino..), si potrà comprare un certo tipo di computer solo con un certo rating, si potrà comprare la seconda casa da un certo rating in su, i figli potranno frequentare delle scuole solo in base al loro livello di rating (pagheranno i meriti e le colpe dei genitori…), il televisore 3d solo se hai un certo rating, i matrimoni si combineranno solo fra famiglie di rating paritetici oppure con un massimo di un “notch inferiore”, ecc ecc ecc.

Un “apartheid” plasmato e rinnovato del nuovo millennio in base ad un tesserino?….In confronto, il grande fratello di Orwell apparirebbe così solo un maldestro, grezzo tentativo di controllare la collettività…

Eppure in questo scenario futuribile, riflettendo con calma ritroviamo però qualche preoccupante ombra di questa ipotesi già oggi. Sorge il dubbio che i promulgatori di rating, dopo le disfatte del periodo subprime e altri clamorosi, purtroppo per loro incancellabili misfatti a partire dal più clamoroso, il caso Enron, abbiano probabilmente scoperto di recente che è possibile ormai di fatto influenzare i destini dei popoli con le loro pagelle.

E non solo i destini dei popoli, ma anche dei loro governanti in un mondo prossimo che dovrà essere giullare delle loro idee e pretese??

Mah…. Quanti dubbi mentre il pensiero fluttua!! Quando da una delle agenzie di rating si comunica che il declassamento degli Usa non avrà alcun impatto sui mercati, i casi probabilmente sono due: o si mente spudoratamente sapendo di mentire oppure non si ha alcuna percezione del funzionamento del mondo.

E questa seconda ipotesi è particolarmente preoccupante, se fosse vera. Anche perchè allora, si potrebbe pensare, quale valore avrebbe il giudizio di una persona o di un intero staff che non ha la percezione del mondo che le circonda? E quali sono i danni che nella misura di perdita di lavoro-crisi-distruzione di capitale-nuova povertà  ecc ecc così imputabili?? Quanti miliardi di dollari, di euro, di altre valute sono stati bruciati in pochi giorni? Quanti posti di lavoro nel mondo verranno cancellati nei prossimi mesi a causa di questa caduta generalizzata, magari forse anche temporanea?  Quanta nuova povertà verrà creata?

Se si bruciano miliardi di capitale, prima o poi però si bruciano posti di lavoro….e’ una equazione indiscutibile.

A proposito, qualcuno per caso ha visto delle condanne pecuniarie a qualche agenzia o altro attore economico in merito al caso Enron? Qualcuno che ha cosi’ perso il lavoro o peggio la pensione ha chiesto loro i danni?

Eppure…la missione di queste agenzie di rating appare così forte oggi come una missione persa, fallita ancora prima di cominciare: se ci pensiamo, non si potranno mai dichiarare i default di una qualsiasi società, ente o Stato prima dell’effettivo default, cosa che di fatto, in fondo in fondo, le rende praticamente inutili.

E dall’altra parte, se venisse dichiarato il default in anticipo e poi questo non avvenisse, questo non farebbe altro che confermare l’errore di giudizio e quindi nuovamente la loro inutilità.

E se si premiasse AAA uno stato o una società che poi fra un po’ di tempo si scoprirà non lo è affatto….occhio alla Francia, la prossima vittima, purtroppo per loro. Malgrado tutte le smentite ufficiali, le conferme di stabilità di giudizio URLATE da queste agenzie sono servite a far invertire ai mercati la strada destinata ad un altro tonfo?

I listini il giorno dopo hanno detto di no, i mercati probabilmente hanno dato più peso al fatto che il simpatico e quantomai deciso Sarko’ ha lasciato la Sua Carla per rientrare precipitosamente a Parigi. Come mai questa fretta, si saranno chiesti molti???

E cosi’, a nuova conferma dell’inutilità, anche la voce delle agenzie sono rimaste parole al vento. Il mercato ormai non crede più a nessuno?
I dubbi proseguono….ma serve avere un giudizio di rating?

Proviamo a chiederlo al povero Obama? Macchiato ormai a fuoco nella storia dei prossimi secoli e millenni, come il Presidente che ha fatto perdere la tripla A al suo grande Paese. O alla Sec, che dopo averle lasciate spadroneggiare in giro per il mondo, una volta che il problema è scoppiato in casa le rincorre con una scopa come una solerte domestica a cui hanno sporcato il tappeto per rinchiuderle da adesso in poi in uno stanzino?

O lo chiediamo all’oracolo di Omaha? Il mitico e apprezzato Buffett, forse giustamente, dichiarava in questi giorni che gli USA meritano un AAAA (ovvero una quadrupla A, non una tripla A) e allora, come farà quell’agenzia, evidentemente in contrasto al loro più grande nonchè leggendario azionista, pronunciarsi a sua volta magari in futuro per un declassamento mandando cosi’ in fumo svariati miliardi di dollari dello stesso per le ovvie conseguenze sulle Borse?

Eppure a pensarci bene comunque queste così discusse agenzie qualcosa di buono avranno fatto, no? Di sicuro aver risvegliato le coscienze di tanti, anche a loro sfavore, e ceratmente suonato una triste campana ad un classe politica globale troppo impegnata a controllare sondaggi e popolarità piuttosto che essere cuore pulsante e propulsivo del proprio stato e quindi del futuro e del benessere delle generazioni delle singole nazioni.

Un sorriso emerge al pensiero che forse i cinesi con la loro idea della propria agenzia di rating probabilmente effettueranno quel salto, magari per primi, di qualità su cui molti in questi tempi discutono, ma non si può dimenticare che questo grande Stato -prossima prima potenza mondiale, è ovvio-  peraltro già effettua, a quanto pare, un controllo più o meno costante sulla propria collettività…. Orwell e’ sullo sfondo.

Forse una agenzia di rating che vada operativamente in futuro più sul controllo della qualità effettiva dell’economia in tutte le sue pieghe piuttosto che sul mero e sintetico giudizio su uno stato, ente e società o sulla singola persona potrebbe essere una valida soluzione…..speriamo che anche la cara vecchia Europa abbia compreso la lezione….e che presto confezioni una soluzione apprezzabile.

Un pallone sbatte sull’ombrellone e un’onda si abbatte sui castelli di sabbia, dolce risveglio da cupi pensieri….cambia la marea, domani è un altro giorno e si ricomincerà a costruire castelli di sabbia…. E  lo sguardo volge sul libro riprendendo a leggere il capitolo successivo…
                                                                                                                      Ken Falco

 
 
 

20 commenti Commenta
utente anonimo
Scritto il 12 Agosto 2011 at 18:17

…la prima parte mi sembra superficiale tutti coloro che fanno ricorso al credito finanziario o bancario hanno uno score creditizio che rileva la pregressa solvibilità e intensità di utilizzo del creditonon capisco dove sia lo scandalo!

utente anonimo
Scritto il 12 Agosto 2011 at 22:50

Hai perfettamente ragione anonimo 1, però immagina se dopo il tuo commento ogni volta che decidessi di intervenire ti apparisse il messaggio: "blablabla", lei non è più abilitato a lasciare commenti su questo blog, poichè i suoi messaggi passati sono risultate delle critiche improduttive.

Penso che ti darebbe fastidio: per primo, perchè essere etichettato (blablabla) non è carino; secondo, perchè immagino che per sbloccare il tutto dovresti rivolgerti ad Andrea o a chi gestisce il server o a chi per esso, perdendo tempo ed energie. Perchè stai sicuro che il metodo esisterebbe, altrimenti la cosa sarebbe davvero preoccupante.

Anonimo 1, questa te la dedica un famoso signore "To preserve independence, we must not let our rulers load us with perpetual debt" – Thomas Jefferson

Bibbi Ching

Scritto il 12 Agosto 2011 at 23:43

Molto belli questi ultimi tre post gentilissimo Andrea, il freddo analista che parla con animo umanista.
Tu hai semplicemente fatto le addizzioni e sei arrivato, più di tre anni fa, alla conclusione che l'aumento dell'indebitamento era insostenibbile e che la crisi di fiducia avrebbe creato un crack epocale.
La tua convinzione deflazionistica, che tutti si augurano. Sarebbe il minore dei mali, ma molti non ritengo l'ipotesi più probabile. Semplicemente per il  fatto che la deflazione non è "sostenibbile" questa di fatto accellerebbe la crisi fino a far raggiungere il "Ground Floor" dell'economia.
Ora caro Andrea tu hai l'inchiostro e la carta e devi finirci di raccontare questa storia!

Ma naturalmente gli scenari sono molteplici e non di facile lettura, la pura e semplice verita è che l'economia mondiale e come un boing con quattro motori, due sono andati a fuoco, il terzo è saltato e il pilota sta provando un disperato atterraggio di emergenza!

Molto presto sapremo come andra a finire!

Alla fine ricordatevi che il denaro è un mezzo e che voi siete persone che hanno un'anima non dei consumatori che possono o meno ottenere un tot di credito da spendere.

La mia anzianissima nonna, vi racconterebbe, di quando durante la seconda guerra piovevano le bombe, i Tedeschi imperversavano la fame era imperante.
Alla fine furono introdotte le Arms-lira dagli alleati, dato che la Lira Italiana (ma l'italia non esisteva più) era meno di cartaccia.
Mia nonna mi direbbe come poi le persone hanno ricominciato, usando i  sacchi di iuta e i copertoni per farsi le scarpe!
Quella era più di qualunque "terribile crisi finanziaria" e chi era vivo poteva dirsi fortunato.
Quindi tranquilli alla fine tutto sarà superato.
 

Scritto il 13 Agosto 2011 at 08:22

Sara depressione purtroppo Compasso, ne inflazione ne iperinflazione cancelleranno la realta perche le manovre finanziarie che circolano sono deflattive e depressive e nessuno ormai a qurdto punto della storia riuscira a cambiare la naturale dinamica di questo ciclo. Un occasione unica forse l ultima per cambiare e migliorare il sistema. Non sara indolore ma non e certo difendendo strumenti e assurdita del sistema finanziario che cambieranno le cose anche se la tentazione sara quella di far finta di cambiare tutto per non cambiare nulla. Andrea

utente anonimo
Scritto il 13 Agosto 2011 at 12:31

Penso di averlo già scritto qui.

L'italia non ha mobilità in una realtà che pretende fluidità. La rigidezza del paese è data da sudati o meno privilegi settoriali, ogni settore ha conquistato i propri privilegi e non intende rinunciarvi. Piuttosto preferisce vedersi salire l'acqua fino al naso ma dal gradino non scende.

Badate, sicuramente non intendo che sia giusto rinunciare a diritti sociali raggiunti (il risultato del progresso è anche questo) ma se ti piace avere privilegi e diritti di un sistema così fatto devi accettare anche i periodi di tempesta dello stesso. Non ti può piacere solo fintanto che va tutto bene (e soprattutto al tuo orticello).
Cos'è l'italiano medio si rende conto che forse esiste anche la povertà??? Ecchè ve ne siete accorti solo ora? Sono miliardi i poveri nel mondo. Assaggiarne un po' anche solo per spavento ci potrebbe far capire qualcosa del mondo.

Che poi come giustamente dice compasso si potrebbe pensare ai nostri nonni e riflettere è vero.I miei nonni vivevano in campagna, autoproducevano tutto (terreni ed allevamenti) principalmente per autosostentamento ma saltuariamente vendevano o barattavano addirittura e come dicevano loro la crisi della guerra gli passo oltre la testa…non se ne accorsero quasi per nulla se non per gli aerei che sorvolavano, o per i vari soldati di qualunque parte a cui non rifiutarono mai del cibo (avevano tutti dei parenti soldati).

Quel tipo di autonomia, con la tecnica e le conoscenze di oggi.
I grandi servizi (scuola,sanità e trasporti) pubblici e per il resto tutto come a quel tempo.
Invece da anni la tendenza è l'opposto.

NxT

utente anonimo
Scritto il 13 Agosto 2011 at 13:24

Capitano, quarda che dice stiglitz, in merito al modello italiano delle piccole e medie aziende….un esempio da seguire per gli USA:

http://www.ilsole24ore.com/art/economia/2010-10-07/nobel-stiglitz-italiane-sono-085828.shtml?uuid=AYJtdXXC

Marcoe

Scritto il 13 Agosto 2011 at 17:58

Anche se non ho la preparazione tecnico-economica del Capitano Andrea anch'io credo che ci sarà deflazione e depressione…………la mia forse è semplicemente una "senzazione" . 
Un giorno, quando arriverà l'inflazione quella vera probabilmente in molti dovranno fare un mutuo (hehehe) se vogliono ristrutturare la propria abitazione. NON CI SONO SOLDI veri nell'economia reale e nessuono vuole o non può spendere…………..più semplice di così !!!!!!

Allego un articolo interessante che spiega la "cosa":
http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=8781

E se qualcuno si è perso un documentario interessante ri-posto il link:
http://www.youtube.com/watch?v=zAWivIQxuG0&feature=player_embedded

Un saluto e buone ferie a tutti e naturalmente buona fortuna……..e buoni guadagni

SD

Scritto il 13 Agosto 2011 at 17:58

Anche se non ho la preparazione tecnico-economica del Capitano Andrea anch'io credo che ci sarà deflazione e depressione…………la mia forse è semplicemente una "senzazione" . 
Un giorno, quando arriverà l'inflazione quella vera probabilmente in molti dovranno fare un mutuo (hehehe) se vogliono ristrutturare la propria abitazione. NON CI SONO SOLDI veri nell'economia reale e nessuono vuole o non può spendere…………..più semplice di così !!!!!!

Allego un articolo interessante che spiega la "cosa":
http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=8781

E se qualcuno si è perso un documentario interessante ri-posto il link:
http://www.youtube.com/watch?v=zAWivIQxuG0&feature=player_embedded

Un saluto e buone ferie a tutti e naturalmente buona fortuna……..e buoni guadagni

SD

utente anonimo
Scritto il 13 Agosto 2011 at 18:29

Io anche darei un rating con tanto di tesserino, quello dell’evasore. Chi ha scudato, chi ha avuto precedenti da evasore fiscale chi ha tentato in qualsiasi modo di raggirare lo stato non ha diritto ad alcun servizio pubblico, pena l’arresto in appositi centri di accoglienza, e nel caso delle imprese la confisca dell’azienda. Il vero privilegio all’italiana e’ la possibiita’ di evadere soprattutto per i liberi professionisti. Queto fenomeno ben coincide con conti pingui e stato indebitato. Forse e’ arrivato davvero il tempo del rating antievasione. A proposito e’ appena saltata l’addizionale IRPEF per i lavoratori autonomi…perché’ si sa in italia paga tutto il dipendente.

Il Fringuello.

Scritto il 14 Agosto 2011 at 19:40

Il Fringuello #8

Vorrei ricordarti che qualche secolo fà davano la caccia alle Streghe, le torturavano fino a che non confessassero le proprie colpe e poi le mandavano al rogo………………………ma le Streghe non esistevano e non esistono tutt'ora !!!!!!!!!!!!
Quindi prima di parlare di cose che non si conoscono è meglio informarsi.

Un saluto

SD

PS. Io personalmente conosco un sacco di dipendenti che……………………arrotondano !!!!!

utente anonimo
Scritto il 14 Agosto 2011 at 19:49

Per forza con 1200 euro al mese cosa persi che riesci a fare? Mica possono andare a rubare?

Scritto il 14 Agosto 2011 at 20:05

Bene……forse qualcuno riuscirà a capirla….prima o poi…..specialmente sè è bravo in matematica!!!!! ed economia di mercato. 
Provate a leggervi questo articolo e non parlatemi di evasione spicciola (per l'altra concordo):

http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=8786

Se quello che c'è scritto è tutto vero oppure solo in parte non ha molta importanza, quello che conta è il SISTEMA

SD

Scritto il 14 Agosto 2011 at 20:05

Bene……forse qualcuno riuscirà a capirla….prima o poi…..specialmente sè è bravo in matematica!!!!! ed economia di mercato. 
Provate a leggervi questo articolo e non parlatemi di evasione spicciola (per l'altra concordo):

http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=8786

Se quello che c'è scritto è tutto vero oppure solo in parte non ha molta importanza, quello che conta è il SISTEMA

SD

utente anonimo
Scritto il 14 Agosto 2011 at 21:23

E no ,caro#10 CHI EVADE RUBA! A TUTTI! TROPPO COMODO IL TUO RAGIONAMENTO?

utente anonimo
Scritto il 15 Agosto 2011 at 08:15

OH S.D. finalmente gettiamo la maschera, anche tu appartieni al club dei furbetti.Al primo che prova a parlare di antievasione arriva subito la voce dell'autonomo oppresso dai lacci del fisco che deve giustificare agli altri e a se stesso perche' e' giusto gabbare lo STATO, nel concetto che lo stato non siamo noi lo STATO e' il nostro peggior nemico.  e lascia stare le streghe che non mi sembri di Benevento.

utente anonimo
Scritto il 15 Agosto 2011 at 15:30

Qui non è questione di essere un autonomo od un dipendente. Purtroppo, se ognuno di noi guardasse con attenzione a se stesso, si renderebbe conto che, in qualche occasione, o magari in parecchie occasioni, anche noi abbiamo "gabbato" il fisco…..("…dottò, faccio la ricevuta o…..????")
La realtà è che viviamo in un "sistema paese" che si è autoalimentato per decenni di questo ragionamento individualista e nulla, temo, ce lo farà cambiare!
Chi è senza alcun peccato scagli pure la prima pietra! ù
Ah, Bersani è già escluso……:-))))

Scritto il 15 Agosto 2011 at 19:31

Per gli Anonimi #12 e #13

Leggo che come al solito si risponde ad argomenti articolati e corredati di link ad articoli che parlano di cose simili con semplice demagogia e "frasi fatte"……….per caso siete dei "debunker" ? (o meglio mistificatore !!!); io invece sono un artigiano che paga regolarmente le tasse sul reddito al 60-65% (anzi facendo bene i conti forse è 80-85% !!!!) sul lordo ed oltretutto il mio reddito e tutto "sudato" e nessuno mi ha mai "regalato" o "agevolato" un bel niente.

Comunque se voi credete di risolvere i problemi dell'Italia correndo dietro ad una fantomatica evasione (non parlo di elusione o società di comodo !!!) vuol dire che per prima cosa non capite niente di contabilità, di studi di settore, di rapporti con l'agenzia delle entrate e del fisco e di gestione di piccole aziende…………..ma cosa credete che la gente vi paghi sulla parola??? o che vi "sganci" i soldi per niente ?………..correte………correte…….dietro all'evasore ed intanto i ladri quelli veri ve lo mettono in quel posto………….correte.
A poi dove sarebbe questo famoso STATO se ormai ha quasi ceduto tutta la propria sovranità ad altri ??

Io non riconosco nessuna sovranità alla BCE e compagnia e non gli devo proprio un bel niente a questi signori.

SD

Scritto il 15 Agosto 2011 at 21:43

Incredibile telepatia nonno Carpe Diem vedrai domani…

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