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FUKUSHIMA: I COSTI ECONOMICI DI UNA FOLLIA!

Scritto il alle 19:59 da icebergfinanza

  

Guardateli bene i volti di questi bimbi giapponesi al loro primo giorno di scuola a Fukushima dopo l'apocalisse che ha colpito la loro terra, sono l'emblema dell'incertezza sul loro futuro, l'emblema di un mondo al quale importa ben poco dei suoi figli in nome del profitto.

Tremonti ha detto che la cambiale atomica sta arrivando. Occorre sapere chi paga, dove e come, chi rischia ha aggiunto. Chi paga lo sappiamo siamo noi tutti, quelli che quotidianamente paghiamo il prezzo delle azioni di un manipolo di esaltati il cui dogma è la massimizzazione a breve termine del loro profitto.

(…) Quello che comincia ad essere chiaro, però, è che mentre le condizioni della centrale nucleare continuano ad essere effettivamente pericolose e precarie, pochi sono disposti a guardare con indulgenza alle difficoltà incontrate dai responsabili della Tepco, data la mancanza di trasparenza e il perdurare di una notevole arroganza da parte dell’azienda. Questa settimana, infatti, è emerso che la Tepco aveva richiesto appena dieci giorni fa il permesso di costruire due nuovi reattori nucleari di fianco a quelli ora danneggiati (permesso rifiutato), e che per cercare di far diminuire la rabbia nei suoi confronti ha cominciato a distribuire centinaia di migliaia di dollari Usa in contante alle prefetture più colpite dalle radiazioni (ma non tutte finora hanno accettato il contributo).(La Stampa)

Questo branco di iene e schiacalli crede di poter pagare tutto con il loro sporco denaro di comprare qualunque cosa.  

In tempi non sospetti Greenpeace ha pubblicato un rapporto di un gruppo di ricercatori indipendenti che dimostra come  a causa dei costi, dei lunghi periodi di costruzione, degli enormi contributi richiesti, delle preoccupazioni riguardo alla sicurezza e alle incertezze legate a tecnologie non ancora provate, le centrali nucleari rappresentino un pericoloso e costoso diversivo per le politiche di salvaguardia del clima globale. Esistono alternative molto più efficaci, sicure e meno costose come le tecnologie che usano le fonti rinnovabili e quelle che aumentano l'efficienza energetica.

Download document Leggi la sintesi in italiano Leggi la versione integrale in inglese

Executive summary:

Nel mondo i progetti di costruzione di centrali nucleari in corso sono molto al di sopra dei costi previsti, fino ad arrivare a costi del 300 per cento superiori rispetto alle previsioni. Questo vuol dire che in futuro questi progetti non saranno competitivi con i programmi di efficienza energetica o con le fonti rinnovabili.

I continui ritardi nella fase di costruzione delle centrali nucleari – fino a 4 anni in più rispetto alle previsioni – stanno contribuendo ad aumentare i costi e le preoccupazioni degli investitori. Questi ritardi, aggiunti ai normali tempi di pianificazione e costruzione, dimostrano semplicemente che le nuove centrali nucleari non sono una soluzione contro i cambiamenti climatici.

L'industria nucleare sta promuovendo una nuova generazione di reattori non ancora testati a sufficienza, stanno accusando seri problemi di sicurezza già in fase di costruzione.

I problemi storici non risolti e l'incertezza sui costi effettivi rendono il nucleare meno competitivo delle fonti rinnovabili e dei programmi di efficienza energetica, come sottolineato negli scenari presentati nel rapporto Energy [R]evolution di Greenpeace.

Leggi la sintesi in italiano . 

In Italia invece il museo di cera della politica ha pensato bene di concedere una moratoria di un anno alla memoria della gente comune spostando la data del refferendum in un momento nel quale il popolo italiano dovrebbe andarsene al mare e dimenticare tutte queste fantasie per permettere di non raggiungere il quorum.

Noi invece di Icebergfinanza saremo vigili a ricordare che il nostro futuro che si tratti di acqua o nucleare è nelle nostre mani e non in quelle dell'interesse di un manipolo di burattini che quotidianamente leggifera a seconda delle correnti di interesse del momento, per preservare il bene comune e non quello assoluto.

 

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29 commenti Commenta
utente anonimo
Scritto il 10 Aprile 2011 at 20:05

Io credo che se per creare e consumare energia oggi, dobbiamo lasciare scorie radioattive alle prossime 100 generazioni qualcosa non va.

E' come se per acquistare un auto oggi facessi un debito da lasciare alle generazioni future. Che diritto abbiamo di lasciare una simile eredità alle prossime generazioni? 

Questo senza considerare eventuali incidenti delle centrali.

utente anonimo
Scritto il 10 Aprile 2011 at 20:50

predichiamo bene, ma al vento Andrea.
non basta più. è l'ora dello scontro, dell'uscire allo scoperto e dare corpo, voce e azione al coraggio e alla rabbia.
io sono nipote di civili MORTI sotto i bombardamenti anglo-americani in quel di Cassino.

http://www.dalvolturnoacassino.it/asp/doc.asp?id=082
 e ricordiamoci anche:
http://it.wikipedia.org/wiki/Bombardamento_di_Treviso

Son passati più di settant'anni e ci ritroviamo con dei pazzi che bombardano popolazioni incolpevoli.
non apro il capitolo finanza. sappiamo già tutto.

non è più il tempo delle manifestazioni civile e del rispetto delle istituzioni, soprattutto di queste istituzioni rappresentate da gente che va da Napolitano a Berlusconi. 
I media sono da ribaltare, non c'è altro verso.
Basta illusioni. basta speranze.
e' l'ora della lotta, contro tutti.

utente anonimo
Scritto il 10 Aprile 2011 at 22:17

Purtroppo ho la sensazione che il commento anonimo che precede  rappresenti lo stato d'animo prossimo venturo di molti. E questo a buon diritto.

Non voglio imbarcarmi in disquisizioni sulla necessità o meno di costruire centrali nucleari. Mi limito a fare tre considerazioni.

a) c'è bisogno di consumare MENO energia. Si può. Si possono costruire case in classe A. Si possono fare meno kilometri in auto e con mezzi che consumano meno. Si può promuovere il telelavoro.

b) si possono promuovere le rinnovabili e non solo a parole. Solare vero (con pannelli di nuova generazione e non con la robaccia inquinante a silicio, costosa e dalla resa bassa).

c) cosa direste voi di una tecnologia teoricamente sicura, ma che se va storto qualche cosa, rende inabitabile (a tacer dei morti)  un'area variabile tra i 100 e i 1000 Kilometri quadrati per migliaia di anni?

Cosa altro dire?

Buona notte
Daniele

Scritto il 10 Aprile 2011 at 22:24

Si Daniele non serve dire altro… sempre che non si tratti di un popolo di zombie affascinato ogni sera da quella scatola infernale che emette radiazioni che distruggono il cervello anche se solo al massimo per un centinaio di anni nella migliore delle ipotesi! Andrea

utente anonimo
Scritto il 10 Aprile 2011 at 22:45

si Daniele.
A buon diritto, lo possiamo dire forte.
Che ne pensa Andrea??

utente anonimo
Scritto il 10 Aprile 2011 at 23:14

chi si sente rappresentato dalla nato, da questa unione europa, dalle varie coalizioni di "umanitari" volenterosi  menefreghisti di foronte alle varie emergenze umanitarie del pianeta.
diciamo le cose come stanno, senza paura.doj

utente anonimo
Scritto il 10 Aprile 2011 at 23:18

dove sono i commenti di quelli che si crogiolano di fronte a un indice che sale??

utente anonimo
Scritto il 11 Aprile 2011 at 00:51

la soluzione non è difficile.  basta volere, e senza sparare un colpo. 

via tutti i politici.  non votate più.  

poi via tutti i soldi dai conti correnti.    

poi via da questa merda di europa. 

infine bisogna volere la democrazia diretta.  

poi sovranità monetaria.

poi sovranità alimentare.

poi sovranità politica.

ce la fate  voi tutti a far questo??  è tutto nelle vostre mani.

quindi svegliarsi subito ed agire.

                          BYE  BYE

utente anonimo
Scritto il 11 Aprile 2011 at 07:23

Il nucleare è allo stato attuale la nostra salvezza.
Votiamo SI al referendum..

utente anonimo
Scritto il 11 Aprile 2011 at 07:52

Non so se #9 è un filonuclearista semplicemente ignorante (nel senso tecnico della parola) oppure è semplicemente un personagio ironico.

Mi spiego: il referendum in Italia è di tipo abrogativo. Dunque se voglio dire NO al nucleare devo votare SI (= voglio abrogare la legge che conferisce la possibilità di costruire centrali nucleari).

Per il resto, chiarito questo aspetto, se valesse la prima ipotesi, inviterei #9 a farsi una gita a Fukushima e a stabilire colà permanente residenza, in maniera tale da conquistarsi l'agognata salvezza, per lui e per le sue future generazioni

Scusatemi, ma proprio non ce la facciamo a comprendere… forse perchè è una "roba che non si vede". Forse perchè non fa rumore, forse perchè non ha odore. La mente umana è debole, l'immaginazione è poca.

Buona giornata a tutti, anche al sig #9
Daniele

utente anonimo
Scritto il 11 Aprile 2011 at 08:49

Caro Mazzalai, ancora con la storia di Maria Antonietta? Vedi che dentro di te c’e’ tanta volgia di catastrofismo?
Comunque sia non ci sara’ nessuna rivincita dei NERDS, nessuna rivoluzione, la finanza vincera’ sempre anche quando sembra piangere, in realta’ te lo sta mettendo in c..o ancora con piu’ gusto di prima.
Possibile mai che le tue idee folli attechiscono in menti cosi’ sensibili a stranezze, fatti almeno questa domanda?
Va bene che confondi la verdura con la cultura, pero’ interrogati, 12 punti di variazione negativa del bund sono niente?
Ma non voglio sprecare parole tanto non capisci, volgio solo che tu sappia che per quanto possa contare l’eventuale onda di ribasso non iniziera mai fino a quando tu non sarai ottimista …….. O almeno fino a quando non ti arrendi all’evidenza.

Ahahahahahahahahahahah

utente anonimo
Scritto il 11 Aprile 2011 at 09:03

n.11, forse sei tu che devi porti qualche domana.
sei quello che aspetta la mattina per postare i soliti, inutili commenti, anonimi ovviamente.
E' il tuo divertimento quotidiano.
Fossi in te mi preoccuperei. Si, lo so, non sei preoccupato, e' normale, altrimenti non ti comporteresti cosi.
In ogni caso ti auguro una buona giornata. Ne hai bisogno, viosto che ti sei giocato il tuo bonus di divertimento quotidiano.
raffaele

utente anonimo
Scritto il 11 Aprile 2011 at 09:14

sempre per il n.11, in un certo senso vivi all'ombra di Andrea, lo segui, lo scruti, gli fai gli agguati anonimi. Tutto questo ti da gusto, un gusto malato. Ma fondamentalmente rosichi. Sei il classico rosicone.
Andrea e' la tua ossessione.
raffaele

utente anonimo
Scritto il 11 Aprile 2011 at 09:17

Raffaele, tu sei invece il paladino difensore degli sfigati.
Sicuramente e’ divertente sentire come Mazzalai difende le sue folli idee davanti ad una realta’ indifendibile, parla dell’america senza mai averla vista, parla di etica nella citta’ dove c’e’ il piu’ alto tasso di evasione al mondo.
Comunque non. E’ un divertimento insultare il lavoro altrui, ho molte alte cose che mi divertono, questo e’ lavoro, capire la mente chi sbaglia e’ fondamentale, questa e’ l’ unica replica che le concedo Raffaele anche se immagino che anche lei potrebbe avere i canoni di sfigato da tenere in considerazione come studio, ma ormai abbiamo individuato il ns. Benchmark ed e’ sufficiente.
Cordiali saluti e le auguro ogni bene (senza ironia)

utente anonimo
Scritto il 11 Aprile 2011 at 09:45

"Mazzalai difende le sue folli idee davanti ad una realta' indifendibile".

Bene, allora fammi tu un'analisi dettagliata della realtà che smentisca "le folli idee" di Andrea.

Spero (ma temo il contrario) che la tua anlisi non si basi solo sull'andamento di un indice…anche perche' in passato, sturmenti del genere si sono rivelati dei pessimi indicatori, non sono stati capaci di anticipare un bel nulla.

Aspetto fiducioso la tua anlisi.
raffaele

utente anonimo
Scritto il 11 Aprile 2011 at 09:47

sarebbe oltremodo dignitoso non continuare a postare insulti almeno fino a quando non avrai portato argomenti seri e analitici a supporto della tua critica.

Altrimenti, di ossessione si tratta.
raffaele

Scritto il 11 Aprile 2011 at 09:50

Raffaele lascialo perdere e’ un povero prodotto dell’industria finanziaria che ha bisogno di ingenui per poter continuare a lavorare. Speravo che fosse più intelligente anche se in passato ha perso la sua battaglia che era anche la nostra per migliorare questo sistema ma evidentemente ha preferito adeguarsi al sistema. Comunque sia ignoralo e’ troppo illuminato per le nostre limitate capacita’ di comprensione. Andrea

utente anonimo
Scritto il 11 Aprile 2011 at 09:53

ciao Andrea.
gli ho semplicemente chiesto di supportare le sue critiche.
aspetto.
raffaele

utente anonimo
Scritto il 11 Aprile 2011 at 10:59

Lasciate perdere i troll, e il loro insignificante contributo alla discussione.

Il nucleare e' una rimessa economica, e questo gli investitori privati, che non sono scemi come si pensa, sanno bene, e questo lo conferma il fatto che negli ultimi anni le rinnovabili hanno attratto investimenti privati per circa 150 miiardi di dollari, contro lo ZERO assoluto del nucleare.

Se andate a guardare, a costruire centrali sono solo fondi pubblici, sarebbe a dire stati, e se andate a guardare gli stati che costruiscono, o travate nazioni che si sono legate mani e piedi all'industria nucleare, come la francia, o che intendono avvalersi dell'eneriga atomica anche per le malcelate ambizioni di potenza nucleare ( dall'iran al pakistan alla corea, se vigliamo Israele o lo stesso giappone: quest'ultimo detiene, scomposte in varie parti dislocate sul territorio, il materiale per la costruzionie di una decina di bombe atomiche rapidamente assemblabili, in funzione di deterrenza) o entrambe.

Il nucleare e' sconveniente economicamente, questo e' oramai assodato, e se certi stati fanno sobbarcare alla loro popolazione i costi, tramite agevolazioni finanziarie o tassazione indiretta, e' solo per scopi squisitamente politici e militari. Il resto e' pura propaganda.

Chiuso il discorso.

Saluti
Phitio

utente anonimo
Scritto il 11 Aprile 2011 at 11:13

Chiaro e conciso.
bravo Phitio.
rafafele

utente anonimo
Scritto il 11 Aprile 2011 at 19:59

Va bene che confondi la verdura con la cultura, pero' interrogati, 12 punti di variazione negativa del bund sono niente? 

@ 11 Guardati i grafici ignorante e al posto della verdura in testa metti un po di cultura sempre che tu riesca a svilupparla

utente anonimo
Scritto il 12 Aprile 2011 at 08:06

 

LA DECISIONE DELL'Agenzia per la sicurezza nucleare e industriale

È ufficiale: Fukushima come Chernobyl
Nuova scossa, evacuato l'impianto

Alzato il livello di gravità a 7, come nel disastro del 1986. «La fuoriuscita di radiazioni potrebbe essere superiore»
http://www.corriere.it/esteri/11_aprile_12/giappone_livello_alzato_cenrale_fukushima_f3ee4a46-64c3-11e0-99a5-e45596b05597.shtml?fr=box_primopiano

anche qui…"quanti dotti medici sapienti"

utente anonimo
Scritto il 12 Aprile 2011 at 08:06

 

LA DECISIONE DELL'Agenzia per la sicurezza nucleare e industriale

È ufficiale: Fukushima come Chernobyl
Nuova scossa, evacuato l'impianto

Alzato il livello di gravità a 7, come nel disastro del 1986. «La fuoriuscita di radiazioni potrebbe essere superiore»
http://www.corriere.it/esteri/11_aprile_12/giappone_livello_alzato_cenrale_fukushima_f3ee4a46-64c3-11e0-99a5-e45596b05597.shtml?fr=box_primopiano

anche qui…"quanti dotti medici sapienti"

Scritto il 12 Aprile 2011 at 08:27

E pensare che questa fecia aveva chiesto di costruire due nuovi reattori accanto….non aggiungo altro. La verità e’ figlia del tempo! Andrea

utente anonimo
Scritto il 12 Aprile 2011 at 08:40

non c'è altro da aggiungere speriamo solo di svegliarci Gente ben svegli,e non facciamo dormire la memoria max allerta.

ghost

utente anonimo
Scritto il 13 Aprile 2011 at 06:39

 http://www.stampalibera.com/?p=25129

http://oggiscienza.wordpress.com/2010/03/22/benedetto-sia-il-nucleare/

 il Vaticano  si rende complice, attraverso un messaggio laido e mendace,  di  un disgustoso falso ambientalismo. Le questioni ecologiche citate, sono state smascherate.

 Il Vaticano approva la costruzione di nuove centrali. Un opuscolo spedito alle diocesi rassicura i fedeli di non temere il ritorno all’atomo. Ma l’operazione nasconde un conflitto d’interessi. E un gruppo religioso “antinuclearista” ha reagito. Con un manuale di contro-informazione
….
A ben guardare, dietro l’operazione editoriale, apparentemente anonima, si nasconde un’agenzia di comunicazione chiamata Mab.q, vicina alle curie e che vede l’Enel tra i suoi principali clienti. Guarda caso, proprio all’Enel spetta la guida della realizzazione di quattro reattori da 1600 megaWatt degli otto previsti nell’accordo tra Italia e Francia. Lecito notare il conflitto d’interessi.

utente anonimo
Scritto il 13 Aprile 2011 at 06:39

 http://www.stampalibera.com/?p=25129

http://oggiscienza.wordpress.com/2010/03/22/benedetto-sia-il-nucleare/

 il Vaticano  si rende complice, attraverso un messaggio laido e mendace,  di  un disgustoso falso ambientalismo. Le questioni ecologiche citate, sono state smascherate.

 Il Vaticano approva la costruzione di nuove centrali. Un opuscolo spedito alle diocesi rassicura i fedeli di non temere il ritorno all’atomo. Ma l’operazione nasconde un conflitto d’interessi. E un gruppo religioso “antinuclearista” ha reagito. Con un manuale di contro-informazione
….
A ben guardare, dietro l’operazione editoriale, apparentemente anonima, si nasconde un’agenzia di comunicazione chiamata Mab.q, vicina alle curie e che vede l’Enel tra i suoi principali clienti. Guarda caso, proprio all’Enel spetta la guida della realizzazione di quattro reattori da 1600 megaWatt degli otto previsti nell’accordo tra Italia e Francia. Lecito notare il conflitto d’interessi.

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