ZEROZEROCINQUE: CAMPAGNA CONTRO LA SPECULAZIONE!

Scritto il alle 09:15 da icebergfinanza

   


Come ho scritto alcuni anni fa all'inizio di questa immensa crisi, in IL TITANIC TRA I VULCANI HEDGE FUND(appunti sulla TOBINTAX) 

La Tobin Tax, dal nome del premio Nobel per l'economia James Tobin, che la propose nel 1972, è una tassa che prevede di colpire, in maniera modica, tutte le transazioni sui mercati valutari per stabilizzarli (penalizzando le speculazioni valutarie a breve termine), e contemporaneamente per procurare delle entrate da destinare alla comunità internazionale.(Wikipedia)

Per ulteriori informazioni… Zerozerocinque  Italiaattac 

Ovviamente oggi molte cose sono cambiate, non mi dilungo troppo sulla discussione in atto a livello politico sull'eventuale applicazione di questa tassa infinitesimale anche perchè il conflitto di interesse che scorre sotto il vulcano della finanza è enorme e solo le belle addormentate nel bosco non lo intravvedono!

Quattro giorni fa i portavoce della campagna ZEROZEROCINQUE si 

si sono rivolti direttamente al ministro dell'Economia e delle Finanze Giulio Tremonti, con una lettera aperta sul scetticismo del governo italiano nei confronti di questa iniziativa.

Si tratta di una tassa che attualmente produrebbe oltre 660 miliardi di dollari all'anno di introiti sufficienti a rimborsare una piccola parte annua dei danni prodotti dalla finanza nella madre di tutte le crisi, cifra che potrebbe alleviare la povertà e l'obesità dei deficit pubblici mondiali.

In particolare per l'Italia…

(…)I vantaggi della TTF sarebbero con ogni probabilità ancora più evidenti in Italia rispetto agli altri Paesi europei. Nel nostro Paese l'ossatura del sistema produttivo è fondata sulle piccole e medie imprese. Chi esporta vedrebbe ridotto il rischio di speculazioni sulle valute; la quotazione del petrolio e delle materie prime sarebbe più stabile e prevedibile; diminuirebbero le possibilità di attacchi sui titoli di Stato, a tutela dei piccoli risparmiatori. Parliamo di una maggiore stabilità finanziaria, di minori rischi nell'export, di maggiore facilità nel reperire i capitali sui mercati finanziari, del miglioramento dei conti pubblici, con evidenti vantaggi per il debito pubblico e l'economia nazionale.(…)

Nessuna illusione siamo in guerra contro un manipolo di esaltati tossicodipendenti che ha sequestrato la vita economica e sociale delle comunità.

Ognuno di noi se sente questa responsabilità ci metta la faccia, la propria firma aderendo alla campagna in questione cliccando su   ZEROZEROCINQUE   

 

  

 

    

23 commenti Commenta
utente anonimo
Scritto il 26 Marzo 2011 at 13:39

Ci sono gia tasse e costi di commissioni nell’acquisto e vendita di strumenti finanziari abbastanza elevati. Questo 005 Mi sembra una cosa inutile e di troppo in stile sinistra comunista.

Scritto il 26 Marzo 2011 at 16:13

E questo mi sembra uno dei soliti commenti interessati tanto per riempirsi la bocca… per mancanza di connessione ! Andrea

utente anonimo
Scritto il 26 Marzo 2011 at 17:47

La "sinistra comunista" nemmeno sa cos'e' un mercato finanziario. O quasi.
Peraltro, se proprio, le commissioni e quant'altro di cui sopra provengono da una visione (vessatoriamente) statalista che interessa tanta parte della sinistra e anche una buona fetta della destra.

Sveglia.

utente anonimo
Scritto il 26 Marzo 2011 at 19:54

Questo 005 fa leva sull’ignoranza.
Peccato sporcare questo bel blog con certe scemenze.

Scritto il 26 Marzo 2011 at 20:26

La visione di molti e’ limitata all’eterna e inutile diatriba tra stato e llibero mercato. In molti si riempiono la bocca senza sapere di cosa parlano. Altri come e’ accaduto on questi anni vogliono fare terra bruciata e poi socializzare i loro fallimenti! Il tempo e’ scaduto. Fuori dal mercato questo branco di falliti abbiamo bisogno di nuova visione senza parassiti incapaci! Andrea

Scritto il 26 Marzo 2011 at 21:11

Caro anonimo @4 se hai argomenti condividili attendiamo che illumini la nostra ignoranza diversamente lascia perdere. Risottolineo per l’ennesima volta che il mercato e’ fatto di premi e punizioni. Ma probabilmente non bastano più le parole forse e’ giunto il momento di andare oltre. Andrea

utente anonimo
Scritto il 26 Marzo 2011 at 22:22

"E questo mi sembra uno dei soliti commenti interessati tanto per riempirsi la bocca… per mancanza di connessione !"

Condordo con l'anonimo: questo è diventato un sito comunista e la Tobin Tax è una maialata inutile.

Una nuova tassa versata, non per stabilizzare il mercato (cosa che mi fa sbellicare dalle risate), ma per pagare le pensioni d'oro di qualche dirigente pubblico, o le puttane di qualche politico.

Abbiamo il più alto livello di tasse della storia  e la più grande crisi economica: anche un tordo capisce il nesso….non l'estensore di questo blog.

Visione limitata a che dice si oppone ad una nuova tassa? Altro che capitano, sei diventato il nocchiero degli inferi!

Scritto il 26 Marzo 2011 at 22:31

Ricordo ai lettori del blog che i personaggi che si prodigano a rilasciare i loro commenti in relazione a questo particolare argomento che sembra stimolarli più del dovuto sono i soliti noti che da tempo continuano a pascolare qua e la lasciandoci qualche pregevole esempio della loro strabiliante  illuminazione!  Grazie di alietarci le giornate! Andrea

Scritto il 26 Marzo 2011 at 22:38

…Nocchiero degli Inferi, si …figlio dell’Erebo ovvero figlio del caos e della notte!   Perfetto!

utente anonimo
Scritto il 26 Marzo 2011 at 22:59

Cavolo… A giudicare dagli attacchi sembra che Andrea questa volta abbia toccato un tasto che fa male….

Chissa perchè.

Forse (dico forse) è perchè tanti sono interessati. Forse perchè le analisi di Andrea sono lette da molti professionisti…

utente anonimo
Scritto il 27 Marzo 2011 at 01:20

Inutile scaldarsi tanto.
Questo 005 è una scemenza. Questo non toglie la stima per il Blog.
Ma ditemi cosa ha di buono questa scemenza del 005. È demagogia.
Piuttosto se dicessero. Mettiamo una tassa a tempo le transazioni che durano meno di un giorno avranno una sovrattassa. Ma che senso avrebbe? Inoltre ricordiamoci che ogni acquisto in borsa paga delle commissioni. E quindidelle tasse. Oltre le tasse che si pagano sul guadagno eventuale. Aggiungere un 005 è pura demagogia.
Dimostratemi il contrario con fatti. Grazie

utente anonimo
Scritto il 27 Marzo 2011 at 07:10

Se si proponesse di regolamentare il mercato dei derivati in tutte le sue forme, limitandone l'accesso a chi detiene posizioni su strumenti finanziari e desidera coprirsi dalle oscillazioni di prezzo prima della scadenza, funzione originaria e logica per la quale questi strumenti erano nati, sarei pienamente daccordo. Stabilirei anche un meccanismo che preveda ritiro e consegna obbligatori del sottostante, per impedire l'accesso indiscriminato della finanza in un settore altrimenti da lei condizionato in maniera univoca, cosa dagli effetti devastanti per l'equilibrio del pianeta.

Questa tassa non risolverebbe invece un bel nulla, si ridurrebbe in sostanza ad una partita di giro. Il suo costo sarebbe interamente scaricato sul privato da parte dei colossi finanziari che potrebbero continuare ad operare in maniera scriteriata, con la coscienza ripulita(a spese del povero cristo).

Mi viene il sospetto che l'ispiratore primo di questo balzello, in maniera nascosta, naturalmente, possa essere lo stesso gotha della finanza nell'intento di ripulire un po' la sua immagine, contando sul fatto che potrà contare sulle tante entusiastiche adesioni degli esperti di finanza stile "Bar Sport".

Saluti.

Enrico SV

utente anonimo
Scritto il 27 Marzo 2011 at 08:29

Compli Enrico. Impeccabile.
I 005 cercano di combattere un fantasma. I problemi reali sono ben altri.

Scritto il 27 Marzo 2011 at 11:10

Qui si parla solo del sesso degli angeli! Ma di cosa parlate! Non certo dei piccoli speculatori già carne da macello quotidiano che amano farsi male da soli. Qui parliamo di grandi capitali improduttivi che si trasferiscono quotidianamente senza nessuna utilità sociale favorendo solo un manipolo di parassiti speculatori! Parlare del sesso degli angeli e’ il modo per non cambiare nulla e dare l’impressione di conoscere il meccanismo! Altro che bar sport qui lo sport principale e’ fottere gli altri! Andrea

utente anonimo
Scritto il 27 Marzo 2011 at 12:00

Piuttosto che 005 non sarebbe meglio vietare speculziobe cartacea?
Devo shortare rame per coprire rischio del mio magazzino? Bene si possa.
Devo shortare rame per guadagnare soldi dal ribasso o vixeversa? Non si possa
005 è demagogia per lasciare i veri problemi dove sono.

utente anonimo
Scritto il 27 Marzo 2011 at 12:08

E' ben diversa la situazione per chi intende
speculare . E' oggi possibile comprare e
vendere strumenti finanziari centinaia,
anche migliaia di volte in un giorno, 24 ore
su 24, nella speranza di guadagnare su
piccole oscillazioni dei prezzi degli stessi
strumenti. Tali operazioni non hanno alcun
legame con l'economia reale, ma
aumentano l'instabilità e la volatilità dei
mercati, con impatti potenzialmente
devastanti per l'economia globale.
Realizzando 1.000 operazioni di
compravendita sullo stesso titolo dovrei
pagare la FTT 1.000 volte, il che
renderebbe l'operazione speculativa
economicamente sconveniente.

Se proprio una pecca bisogna trovarla, riguarda l'incidenza che la tassa avrebbe sulle operazioni di arbitraggio. Ma si tratterebbe di spostare un'asticella, non di eliminarne del tutto la convenienza.

Per il resto sembra tutto abbastanza opportuno e lineare.
http://www.crbm.org/modules.php?name=download&f=visit&lid=253

utente anonimo
Scritto il 27 Marzo 2011 at 12:08

E' ben diversa la situazione per chi intende
speculare . E' oggi possibile comprare e
vendere strumenti finanziari centinaia,
anche migliaia di volte in un giorno, 24 ore
su 24, nella speranza di guadagnare su
piccole oscillazioni dei prezzi degli stessi
strumenti. Tali operazioni non hanno alcun
legame con l'economia reale, ma
aumentano l'instabilità e la volatilità dei
mercati, con impatti potenzialmente
devastanti per l'economia globale.
Realizzando 1.000 operazioni di
compravendita sullo stesso titolo dovrei
pagare la FTT 1.000 volte, il che
renderebbe l'operazione speculativa
economicamente sconveniente.

Se proprio una pecca bisogna trovarla, riguarda l'incidenza che la tassa avrebbe sulle operazioni di arbitraggio. Ma si tratterebbe di spostare un'asticella, non di eliminarne del tutto la convenienza.

Per il resto sembra tutto abbastanza opportuno e lineare.
http://www.crbm.org/modules.php?name=download&f=visit&lid=253

utente anonimo
Scritto il 27 Marzo 2011 at 12:08

E' ben diversa la situazione per chi intende
speculare . E' oggi possibile comprare e
vendere strumenti finanziari centinaia,
anche migliaia di volte in un giorno, 24 ore
su 24, nella speranza di guadagnare su
piccole oscillazioni dei prezzi degli stessi
strumenti. Tali operazioni non hanno alcun
legame con l'economia reale, ma
aumentano l'instabilità e la volatilità dei
mercati, con impatti potenzialmente
devastanti per l'economia globale.
Realizzando 1.000 operazioni di
compravendita sullo stesso titolo dovrei
pagare la FTT 1.000 volte, il che
renderebbe l'operazione speculativa
economicamente sconveniente.

Se proprio una pecca bisogna trovarla, riguarda l'incidenza che la tassa avrebbe sulle operazioni di arbitraggio. Ma si tratterebbe di spostare un'asticella, non di eliminarne del tutto la convenienza.

Per il resto sembra tutto abbastanza opportuno e lineare.
http://www.crbm.org/modules.php?name=download&f=visit&lid=253

utente anonimo
Scritto il 27 Marzo 2011 at 12:40

Caro Andrea,

sono daccordo con te sul fatto che la finanza sia divenuto un fenomeno impazzito ed ormai incontrollabile. Il discorso su basi etiche che porti avanti da tempo ti fa grande onore. Non mi risulta chiaro invece come possa per te avere un effetto limitativo sulle distorsioni provocate dalla finanza sulle vicende umane l'imposizione di una tassa percentualmente irrisoria come questa rispetto ai profitti generati.

Se si tratta di mettere in discussione l'intero sistema economico finanziario ritengo siano altri i passi da compiere, magari iniziando da quelli descritti nel mio precedente intervento. O meglio dire, che per come stanno attualmente le cose, non vi sia possibilità alcuna per metterlo in discussione dal basso per chi non ha poteri decisionali o con iniziative popolari a carattere fiscale di così basso impatto. Probabilmente dovremo attendere l'implosione del sistema e la speranza che si sappia ricostruire qualcosa di più equo sulle sue macerie.
Rimane, vero, la possibilità del singolo di attuare quelle scelte comportamentali capaci di intaccarne la struttura, scelte che per il nostro modo di vivere risultano molte volte "autoescludenti" dal contesto sociale riconosciuto.
Scelte che ben pochi possono fare, sommersi come siamo tutti, o quasi, dalla necessità vitali nostre e delle nostre famiglie, necessità che puoi soddisfare, anche con un tenore di vita minimalista, solo se condividi il sistema.
Il discorso si fa sconfortante quando osservi che anche i moti delle popolazioni in rivolta sono causati non tanto da un disagio sociale, ma dall'impellenza di poter sposare stili di vita occidentali, intendendo come "stili" chiaramenti quelli ad impronta consumistica.
Scusa per le divagazioni, buona domenica.

Enrico SV

Scritto il 27 Marzo 2011 at 12:43

Grazie anonimo 16@ E’ interessante osservare come l’argomento in questione stia più a cuore ad esempio di acqua o nucleare. Chiudo qui con un passaggio dal mio libro con una riflessione finale! Probabilmente e’ giunto il tempo che Icebergfinanza concluda la sua esperienza visto l’assenza assoluta di confronto rilevante sui temi alternati e sociali!
«Temo che stiamo dedicando sempre più risorse, incluse le migliori energie dei nostri giovani, ad attività finanziarie lontane dalla produzione di beni e servizi, fuori misura rispetto alla loro produttività sociale. Sospetto che l’immenso potere dei computer venga messo a servire questa “economia di carta”, non per svolgere una transazione a minor costo ma per gonfiare la quantità e la varietà degli scambi finanziari» (James Tobin)

Scritto il 27 Marzo 2011 at 13:05

Enrico sono d’accordo 005 e’ solo una piccola parte della soluzione il problema e’ molto più articolato e vasto! Ma le rivoluzioni iniziano facendo qualcosa nello scetticismo generale! Talvolta non portano a nulla! Sono il primo a sostenere da tempo un’altra via, un’alternativa ma come nel pezzo di CRBM. proposto tutte le critiche hanno le gambe corte. Diversamente non abbiamo scampo questo sistema non ha scampo! Andrea

utente anonimo
Scritto il 27 Marzo 2011 at 13:13

@anonimo delle 13.08

Magari la prossima volta metti un nome, anche di fantasia 🙂

Ritengo improbabile che si possano effettuare migliaia di operazioni giornaliere su di uno strumento finanziario a parte pochi casi.
Detto ciò, dato che per tua affermazione queste provocano e si accontentano di provocare variazioni modeste nei prezzi, cosa si otterrebbe da questa tassa? Soltanto la cancellazione di transazioni che in sostanza non producono danni o distorsioni evidenti.
Il vero pericolo mi pare sia costituito più dalla "potenza di fuoco" in possesso di alcuni operatori, che con la leva dei derivati prendono posizione su di uno strumento in maniera stabile determinando altresì scelte di mercato coincidenti negli altri grandi investitori. Questo determina mutazioni di mercato non derivanti da fattori razionali o che ragionevolmente potrebbero attendersi sul lungo periodo(dando la possibilità alle politiche economiche di correggere carenze e fattori di rischio). La finanza è rapidissima, possiede con l'arma dei derivati la capacità di provocare eventi, non lasciando con la sua potenza di fuoco la possibilità di resistere al soggetto preso di mira. Anche se il soggetto è uno stato.
In attesa che prossimamente la Spagna ti convinca magari della bontà della mia teoria ti saluto.

Enrico SV

utente anonimo
Scritto il 27 Marzo 2011 at 20:40

Si potrebbe a questo punto parlare anche del sesso degli angeli. O dei trentini che non pagano le tasse come i lombardi ma pretendono gli stessi servizi.

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