QUELLA CALDA SENSAZIONE DI RICCHEZZA!
Sono in molti oggi quelli che si chiedono cosa accadrà dopo che la Federal Reserve avrà smesso di spacciare la sua droga al mercato. Recentemente Josette Sheeran, del World Food Programme ha detto che tutti coloro che non hanno più cibo a sufficienza, hanno solo tre opzioni a loro disposizione, ovvero la rivolta, l'emigrazione o la morte!
La politica monetaria delle banche centrali è responsabile di quanto avviene attraverso la speculazione mondiale.
Uno dei tanti scienziati della Federal Reserve, un certo Dundley uomo ovviamente Goldman Sachs è andato tra la gente comune del Queens cercando di raccontare come l'inflazione in fondo non è un problema, che alla fine l'Ipad 2 costa come l'Ipad 1. In fondo la gente mangia Ipad, se non l'hanno preso a calci in culo poco ci mancava!
Come ho scritto nel mio libro, riferendosi alle prime avvisaglie dell’insostenibilità della crescita dei mercati azionari giapponesi, Chancellor racconta che, il giorno dopo il crollo dell’ottobre del 1987, i rappresentanti delle più importanti case di intermediazione finanziaria del Giappone furono convocati presso il ministero delle Finanze e ricevettero l’ordine di impedire alla Borsa giapponese di scendere sotto un certo livello:
«Ubbidendo a questa richiesta i broker offrirono ai loro clienti più importanti garanzie contro le perdite per incoraggiarli a rientrare nel mercato. Nel giro di pochi mesi l’indice Nikkei aveva recuperato le perdite e stava puntando verso nuovi picchi. In forma ufficiosa i funzionari del ministero delle Finanze si vantarono che la manipolazione del mercato azionario era più facile del controllo del mercato valutario. Grazie alle loro ampie partecipazioni azionarie nella stampa, i “quattro grandi” broker riuscirono a manipolare l’informazione che raggiungeva i loro clienti. Nonostante l’inesorabile crescita del mercato, il cliente medio privato non guadagnava molto. Rimase un estraneo foraggio per i broker e i loro clienti referiti […].L’unico modo sicuro per fare soldi durante la bolla era essere all’interno del meccanismo. I clienti privilegiati – banchieri, burocrati, politici, singoli ricchi e anche yakuza (malavitosi) – erano informati in anticipo su quali titoli i broker intendevano puntare».
Ma non solo anche l'illusione del quantitative easing come ci racconta la storia del decennio perduto si è dissolta nel nulla ancora nel 2004, quando dopo qualche mese di calvalcata solitaria con l'indice che guadagnò il 16 % all'improvviso il mercato nei due anni successivi perse oltre il 43 %.
Altro che calda sensazione di ricchezza spesso gli spacciatori sono a loro volta tossicodipendenti. Come ci ha raccontato John Hussman l'illusione di Bernanke, le sue osservazioni in riferimento alla possibilità di trainare l'economia attraverso la bolla dei mercati finanziari sono le osservazioni più ignoranti che un banchiere centrale ha mai potuto esprimere sino ad oggi.
Hussman ricorda che storicamente un aumento di un punto dello S&P500 è stato associato ad una corrispondente variazione del PIL, quindi della crescita di un 0,042 % nel primo anno, di un 0,035 il secondo anno giungendo ad avere correlazioni negative negli anni successivi, riducendo un possibile aumento del 10 % dell’indice in un impulso di meno della metà dell’1 % per un periodo di due anni. Fantastico no!
Uno dei motivi per i quali le quotazioni non impattano sulla crescita economica è che gli investitori le percepiscono come temporanee in maniera particolare quando viaggiano lontane anni luce dalla realtà fondamentale. Un'altro motivo è che la classe media, la gente comune non ha tempo da perdere con i mercati azionari.
Prosegue John ricordando come stiamo scommettendo sul cavallo sbagliato, su una banca centrale sempre più indipendente da un governo democraticamente eletto che sa solo gonfiare palloncini colorati variopinti. Ormai la creazione di un ambiente economico che incoraggi gli investimenti, la ricerca, lo sviluppo, le infrastrutture e la formazione è stata sostituita da un gruppo di esaltati che incoraggia la speculazione, scoraggia il lavoro e difende un gruppo di creditori che non hanno nessun coraggio di assumersi le proprie responsabilità e quindi perdite
Come amava ricordare il buon Seneca nelle sue lettere morali al caro amico Lucillio…
…un atteggiamento eccellente, ecco la tranquillità e la libertà: non candidarsi a nulla e passare oltre a tutti i comizi della Fortuna. Quanto giudichi piacevole, caro Lucilio, una volta convocate le tribù per le elezioni, mentre i candidati se ne stanno come abbarbicati sulle loro tribune e uno promette denaro, un altro agisce per il tramite di un portaborse, un terzo consuma a forza di baci le mani di quelli ai quali, appena eletto, non consentirà nemmeno di toccare la sua mano, e tutti attendono come frastornati la voce dell’araldo, quanto è più rilassante osservare tutto questo mercato senza comperare né vendere nulla?
Quando sarà il momento ricordatevi di queste illuminanti riflessioni!