PROBI PIONIERI DI ROCHDALE: LEGGENDE DEL PASSATO…REALTA’ PER UN FUTURO RESPONSABILE!

Scritto il alle 01:29 da icebergfinanza

Mentre l’ America festeggia l’uovo di colombo della fine "istituzionale" della recessione decretata dal NBER che ha rinnegato la sua stessa definizione, andiamo a dare un’occhiata a quanto accade in realtà dietro le quinte di questa autentica recessione umana.

" L’ex middle class è costretta dopo la crisi finanziaria a stringere la cinghia e a trovare il modo di sbarcare il lunario. I dati lo confermano: nel 2009, con l’America che affrontava la più grave recessione dagli anni ’30, la percentuale dei poveri è salita al 14,3 per cento, il massimo dal 1994. Significa che 43,6 milioni di persone vivono in stato di indigenza, un americano su sette.

L’American dream, assume i connotati dell’incubo, e sono sempre meno quelli che ci credono. Ma la difficile e incerta ripresa è accompagnata anche da nuovi fenomeni di solidarietà. Al civico 782 di Union Street a Brooklyn (New York) è attivo dal 1973 uno dei primi supermercati cooperativi. Il Park slope food coop era fino a poco tempo fa l’unica rivendita in tutto il paese a funzionare in questo modo: tutti quelli che vogliono diventare soci devono in cambio lavorare nel negozio qualche giorno ogni mese. In cambio però hanno sconti dal 20 al 40% sul conto della spesa. Di questi tempi non è cosa da poco e per questo la coop sta diventando sempre più popolare tra i newyorkesi e anche negli States dove si stanno rapidamente diffondendo. Per iscriversi bisogna depositare di 100 dollari e pagare 25 dollari per un corso di "orientamento professionale".

Sembrerebbe quasi che, come ama ricordare  Stefano Zamagni, questa forma di cooperazione nata dalle difficoltà economiche della Grande Crisi, veda la formula cooperativa come la risposta ad uno specifico “fallimento” della forma capitalistica di impresa, come cioè una sorta di rimedio ovvero di compensazione a ciò che quest’ultima non riesce ad ottenere ovvero a garantire.

Invece nella sostanza oggi in America come ieri nelle sue radici, la cooperazione, non è altro che, sempre per dirla con le parole di Stefano…  un modo più avanzato di fare impresa in sistemi socialmente avanzati; e ciò nel senso che esso rappresenta il coronamento dell’aspirazione di quanti intendono il lavoro come occasione di autorealizzazione e non solo come fattore di produzione.

E’ ovvio che oggi la cooperazione ha assoluto bisogno di ritrovare le sue radici, la sue tradizioni, di riscoprire i suoi valori, spesso sinonimo di efficenza e successo, di solidarietà e  un bisogno assoluto di proporre il suo modello depurato dalla contaminazione del sistema capitalistico, dominato da una versione turbo dell’economia e della finanza,  che ha portato in questi anni ad evidenti fallimenti. Si dice che nella botte piccola sta il vino migliore, ma in questi anni, il vino ha traboccato ben oltre il concetto di sostenibilità.

Prosegue Zamagni evidenziando come ….

" Dalle due interpretazioni discendono – come è ovvio – conseguenze pratiche diverse. La prima conduce a relegare la cooperativa ad una posizione di nicchia, utile ed efficace fin che si voglia, ma pur sempre destinata a rimanere nel novero delle eccezioni alla regola. A ben considerare, la logica di discorso sottostante questa interpretazione è la stessa di quella di chi chiede al mercato di fronteggiare i fallimenti dello Stato e di chi chiede alle organizzazioni non profit di fronteggiare i fallimenti del mercato. La linea di pensiero che va dal pionieristico lavoro di B. Ward del 1958 al pregevole lavoro di H. Hansmann del 1996 si riconosce, basicamente, in tale interpretazione, con tutte le variazioni e le sfumature che differenziano un autore dall’altro. La seconda interpretazione, invece, porta a vedere nella cooperativa la forma di impresa verso la quale potrebbe tendere a convergere, nel lungo periodo, in economie avanzate di mercato, la forma capitalistica di impresa.

I tempi sono maturi, il fallimento dell’ideologia neoliberista, le evidenti crepe del  capitalismo possono essere puntellate egregiamente dalla versione "pura" della splendida utopia cooperativa che contagiò l’Europa dalla metà dell’ottocento.

Ma torniamo in America, doveNel supermercato a Brooklyn sono impiegati 65 dipendenti a tempo pieno, ma il business funziona perché può contare sulla forza lavoro di 15.100 soci che prestano servizio obbligatorio per 3 ore ogni 4 settimane. Le mansioni riservate agli iscritti sono: addetti ai baby parking, al taglio e confezionamento del formaggio fresco e alla consegne a domicilio. La convenienza stimata sul conto finale dei soci è a due cifre, dal 20 al 40% in meno rispetto alla grande distribuzione tradizionale. Oltre a ciò la qualità e non la quantità (nei 600 metri quadri del negozio sono esposti solo 9.500 articoli rispetto ai 50000 della gdo) sono disponibili dei prodotti, scelti dai soci, la cui qualità è molto superiore alla media. Sulla maggior parte dei prodotti è indicata la provenienza e l’acquisto di quelli locali ha la precedenza sugli altri. PSFC compra un manzo alla settimana nello stato di New York che poi macella e distribuisce ai soci.

La formula viene premiata dai consumatori che aumentano di giorno in giorno e riempiono carrelli e casse. La cooperativa di Brooklyn, gestisce così tanti soldi che è costretta a depositare l’incasso in banca ogni due ore per motivi di sicurezza, ha venduto merce per 39,4 milioni dollari nel 2009.

Il modello coop piace conquista e fa tenedenza: 200 cooperative sono state avviate nel paese negli ultimi dodici mesi.

E’ decisamente affascinante constatare come nelle radici della storia, la stessa storia che molti amano dimenticare, definendola inutile reliqua del passato vi siano i semi per il raccolto di domani, un raccolto che metta l’uomo e i suoi valori al centro dell’economia.

(…) E’ il 1844 quando, nella cittadina inglese di Rochdale, nei pressi di Manchester, nasce la prima cooperativa di consumo. Vent’otto tessitori, colpiti dalla spietata concorrenza della grande industria e minacciati dalla fame, danno vita, sotto la guida di Charles Howart, al primo spaccio cooperativo con il fine di "migliorare la situazione economica e sociale dei soci". I fondatori della storica cooperativa, ancora esistente, sono ricordati col nome di "Probi pionieri" ("Equitable pioneers"), ed hanno il merito di aver fissato nel loro statuto i principi fondamentali che tutt’oggi ispirano l’intero movimento cooperativo, come la condivisione tra i soci di valori ed interessi, la democrazia interna (basata sul principio di "una testa un voto"), la tolleranza religiosa, il diritto all’istruzione, la parità tra i sessi (a cominciare dal riconoscimento del diritto di proprietà anche per le donne, non contemplato dalle leggi dell’epoca) e la solidarietà. Hanno inoltre introdotto, nel mondo della cooperazione, l’ idea riformista di "fidelizzare" i soci attraverso il meccanismo della ripartizione degli utili. Tale criterio, detto "ristorno", consente di dare maggiore solidità e coesione alla cooperativa, poiché la sua gestione fa leva anche sull’interesse.

Cooperare significa anche avere il coraggio di fare un passo indietro, rinunciando a qualcosa che come diceva don Lorenzo Guetti comporta … " In tutto il vostro pensare, trattare e fare non vi fermate mai al vostro personale vantaggio od interesse, ma il tutto dirigete al vantaggio comune".  

AVVISO AI NAVIGANTI!

Come precedentemente preannunciato, la data definitiva dell’incontro per la presentazione del mio libro e Vostro libro…

" Icebergfinanza: viaggio attraverso la tempesta perfetta "

è 

 SABATO 6 NOVEMBRE a MODENA

…con modalità e orari  ancora da definire  in base alla partecipazione.  Chiunque fosse interessato all’incontro di novembre e ha piacere di ricevere in anteprima il libro direttamente,  puo’ inviare una mail al seguente indirizzo …

icebergfinanza.bookreservation@yahoo.it

….segnalando nome e cognome, quante persone intendono partecipare ed eventualmente le copie del libro che si intende prenotare. Non appena possibile entro la fine della settimana,  riceverà tutte le informazioni relative al luogo e all’ora dell’incontro, oltre alle possibilità di pernottamento e cena.

Arrivederci a presto! Andrea

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Icebergfinanza come un cantastorie che si  esibisce nelle strade e nelle piazze delle città!   

La "filosofia" di  Icebergfinanza resta e resterà sempre gratuitamente a disposizione di tutti nella sua "forma artigianale", un momento di condivisione nella tempesta di questi tempi, lascio alla Vostra libertà, il compito di valutare se Icebergfinanza va sostenuto nella sua navigazione attraverso le onde di questo cambiamento epocale!   

Non solo e sempre economia e finanza, ma anche alternative reali da scoprire e ricercare insieme cliccando qui sotto in ……… 

7 commenti Commenta
Scritto il 21 Settembre 2010 at 07:43

Le buone cose antiche riprese in mano possono diventare le buone cose nuove.Non si torna mai indietro, si va sempre avanti.Adelante Pedro,  …con juicio…

utente anonimo
Scritto il 21 Settembre 2010 at 16:19

Usa: nuovi cantieri edili +10.4% ad agosto

Secondo rialzo consecutivo. Superate le attese: 598 mila contro attese per 550 mila. Massimi di aprile, maggior rialzo da novembre. A luglio il dato era stato di 541 mila, rivisto da 546 mila. Per i permessi di costruzione rialzo dell'1.8%, meglio delle previsioni.

Scritto il 21 Settembre 2010 at 17:59

… A che serve costruire piu’ case se non si riesce a vendere neanche quelle esistenti….buona notizia a brevissimo pessa notizia a medio e lungo termine per i prezzi! Andrea

Scritto il 21 Settembre 2010 at 19:18

LE BANCHE DI TUTTO IL MONDO CROLLERANNO! SIATE PRONTIIl Quantitative Easing (detto anche alleggerimento quantitivo) portato avanti dal Presidente della Federal Reserve, Ben Bernanke, ha posticipato soltanto di poco più di 18 mesi la fine inevitabile del sistema bancario basato sulla moneta fantasma a corso forzoso.Tantissimi rinomati economisti hanno valutato in modo errato l’obiettivo e le conseguenze del quantitative easing. Gli uffici stampa dei banchieri centrali e i media di tutto il mondo hanno ingannato la gente dicendo che il QE consentirà alle banche di prestare fondi alle società assetate di denaro e far ripartire di slancio l’economia. Il regime con un basso tasso di interesse spingerebbe tutti quanti a richiedere prestiti, consumare ed investire.hanno ingannato la gente dicendo che il QE consentirà alle banche di prestare fondi alle società assetate di denaro e far ripartire di slancio l’economia. Il regime con un basso tasso di interesse spingerebbe tutti quanti a richiedere prestiti, consumare ed investire.Questa era la favoletta.All’epoca c’erano diversi economisti preoccupati del fatto che come risultato della stampa straordinaria (elettronica o con altri mezzi) da parte della FED, ben presto sarebbe arrivata un’iperinflazione.Ma non è avvenuto nulla. L’effetto moltiplicativo del sistema a riserva frazionaria non è partito. In effetti, il prestito bancario è rimasto fermo.Perché ? Che cosa è avvenuto ?1) Tutte le banche del mondo erano piene fino al collo di titoli tossici. Tutti i titoli AAA garantiti da mutui immobiliari ecc.. erano di fatto SPAZZATURA. Ma nei bilanci delle banche e dei loro strumenti speciali (SPV), veniva dichiarato che questi valessero MIGLIAIA DI MILIARDI DI DOLLARI.2) Il crollo di Lehman Brothers e AIG ha messo alla luce questa amara verità. Tutte le banche del mondo avevano passività nell’ordine di miliardi di dollari. Erano tutte INSOLVENTI. Le banche centrali del pianeta si sono accordate segretamente per non rivelare le perdite complessive delle banche mondiali poiché questo avrebbe portato ad un assalto alle banche, come è avvenuto nel caso della Northern Rock nel Regno Unito.3) La FED ha escogitato un programma ambiguo, portato avanti da Bernanke, per aiutare le banche globali a scaricare in modo sistematico, e a blocchi, i titoli tossici in modo da permettere loro di adeguarsi ai REQUISITI DI RISERVA in base al sistema di riserva frazionaria, e di continuare le proprie attività bancarie. Questa è la sostanza del salvataggio delle banche mondiali operato dai banchieri centrali.4) Questo programma ambiguo è stato attuato tramite il quantitative easing (QE) della FED, vale a dire l’acquisto di titoli tossici dalle banche. La FED ha creato “denaro dal nulla” e ha utilizzato quel “denaro” per comprare i titoli tossici al valore nominale o contabile dalle banche, nonostante fossero tutta spazzatura e, nella maggior parte dei casi, non valessero più di dieci centesimi di dollaro. Ora la FED è “carica” di titoli tossici che una volta erano di proprietà delle banche. Ma queste banche non possono dichiarare o ammettere che le cose stanno in questo modo. Da qui, questa farsa finanziaria.5) Se dovessimo seguire la semplice logica, avremmo come risultato le banche globali piene di liquidità per consentire loro di prestare denaro ai consumatori disperati e alle imprese assetate di contanti. Ma i soldi non sono usciti sotto forma di prestiti. Dove sono andati ?6) Sono ritornati alla FED sotto forma di riserva, e poiché la FED ha acquistato migliaia di miliardi di dollari di rifiuti tossici, il “denaro” (semplici voci contabili nei bilanci della FED) che queste banche mondiali avevano è stato considerato come “riserve in eccesso”. E’ un termine improprio perché ha dato l’ILLUSIONE che le banche fossero strapiene di soldi e nel sistema di riserva frazionaria in grado di erogare prestiti per miliardi di dollari. Ma non lo hanno fatto. Come mai?7) Perché le banche di tutto il mondo hanno ancora migliaia di miliardi di dollari di titoli tossici nei loro bilanci. Sono ancora insolventi, stando alle norme del sistema bancario a riserva frazionaria. L’opinione pubblica non deve venirne a conoscenza perché altrimenti scatenerebbe un’enorme corsa agli sportelli!8) Bernanke, il Tesoro americano e i banchieri centrali di tutto il mondo stavano tutti pregando e sperando che nel giro di qualche mese (la loro stima è stata dai 12 ai 18 mesi) il mercato immobiliare si sarebbe ripreso e i prezzi degli asset sarebbero ritornati ai livelli pre-crisi.Mi spiego meglio. Una casa viene venduta, diciamo, per 500.000 dollari. Il mutuatario ha un mutuo di 450.000 dollari o anche più. La casa ora vale 200.000 dollari, o anche meno. Moltiplicate tutto questo per i milioni di case che sono state vendute tra il 2000 o il 2008 e potrete apprezzare l’estensione del buco nero finanziario. Le banche globali non hanno modo di uscire da questo casino gigantesco. E non è possibile che la FED e i banchieri centrali, attraverso il quantitative easing, possano continuare a comprare titoli tossici senza farsi scoprire e senza rivelare l’inganno della solvibilità di queste banche.Secondo le mie valutazioni, esse devono avere come minimo un QE di 20.000 miliardi di dollari. La FED e nessun banchiere centrale avrebbe il coraggio di “creare una simile quantità di denaro dal nulla” senza sollevare sospetti o gettare il panico tra i creditori, gli investitori e i depositanti sovrani. E’ come dichiarare ufficialmente che tutte le banche sono FALLITE.9) Ma nel breve e nel medio termine non c’è altra soluzione se non un altro po’ di QE, il QE II. Considerato l’ammonimento di cui sopra, il QE II non può superare la quantità del QE precedente senza aprire il proverbiale vaso di Pandora.10) Ma è scontato che la FED si imbarcherà in un QE II, secondo il sistema bancario a riserva frazionaria, perché se la FED non acquisterà altri titoli tossici, le banche di tutto il mondo (di fronte ad un aumento dei pignoramenti ecc..) non raggiungeranno i loro requisiti di riserva.11) Ricorderete anche che la FED al culmine della crisi annunciò che gli interessi sarebbero stati pagati sulle cosiddette “riserve in eccesso” delle banche globali, consentendo dunque a queste banche di “guadagnare” interessi. Dunque, quello che ora vediamo è un bel carosello di fondi che si spostano dalla tasca destra alla tasca sinistra con un clic di un mouse. Le FED crea denaro, lo utilizza per acquistare titoli tossici e lo stesso denaro ritorna poi alla FED dalle banche di tutto il mondo per guadagnare interessi. Grazie a questa finzione del QE, le banche vengono riempite di contanti che permettono loro di guadagnare interessi. C’è da stupirsi del fatto che queste banche abbiano annunciato dei profitti record ?12) Le banche globali si sbarazzano di una parte dei loro titoli tossici a prezzo pieno e senza alcun costo, e vengono pagate per scaricare la spazzatura tossica tramite pagamenti via Internet. Inoltre, alcuni dei “fondi” vengono utilizzati da queste banche per acquistare Buoni del Tesoro americano (che generano anch’essi un interesse) che a loro volta permettono al Tesoro di continuare la propria spesa in deficit. QUESTA E’ LA TRUFFA DEL SALVATAGGIO del secolo. Ora che avete capito tutto l’INGANNO, rimane da vedere come se la caverà la FED con il prossimo giro di quantitative easing – il QE II.Ovviamente la FED e le altre banche centrali sperano che tra un po’ i prezzi degli asset si riprenderanno e recupereranno il valore che avevano prima della crisi. Questa è pura fantasia. Il QE II fallirà come ha fallito QE I nel salvare le banche.Il paziente è in terapia intensiva e non ha attività cerebrale, anche se il cuore sta ancora pompando, seppur debolmente. Le banche “troppo grandi per fallire” non possono essere salvate e deve poter essere consentito loro di venire liquidate. Sarà doloroso, ma è una cosa necessaria per avere una ripresa. Questo è poco ma sicuro. Avviso:Quando i nodi arriveranno al pettine, all’inizio del 2011, ci sarà un’impressionante corsa agli sportelli.Mi aspetto che la FED e le altre banche centrali prevedano una tale corsa e che faranno le cose seguenti:1) Non accetteranno i prelievi bancari oltre una certa cifra, diciamo 1.000 dollari al giorno; 2) non accetteranno le transazioni di contanti oltre una certa cifra, diciamo 10.000 dollari per determinate transazioni; 3) le transazioni (investimenti) per metalli (oro e argento) verranno limitate; 4) nella peggiore delle ipotesi, la confisca dell’oro COME E’ AVVENUTO NELLA SECONDA GUERRA MONDIALE; 5) l’imposizione di controlli sui capitali e cose del genere; 6) leggi che obbligheranno la maggior parte delle transazioni commerciali ad essere condotte tramite carte di credito o di debito; 7) leggi che puniranno penalmente ogni violazione dei punti precedenti.Soluzione:Mantenete un saldo bancario sufficiente per attenervi alle potenziali imposizioni di cui sopra.Iniziate a diversificare i vostri asset abbandonando asset espressi in …

Scritto il 21 Settembre 2010 at 19:24

….continua.Mantenete un saldo bancario sufficiente per attenervi alle potenziali imposizioni di cui sopra. Iniziate a diversificare i vostri asset abbandonando asset espressi in dollari. Tenete quantità sufficienti di valuta straniera in quelle giurisdizioni dove è meno probabile che vengano attuate le imposizioni di cui sopra. CONCLUSIONE Ci sarà un tsunami finanziario (secondo round) che il mondo non avrà mai visto prima. Le banche di tutto il mondo crolleranno! Siate pronti. Matthias Chang Fonte: http://www.globalresearch.cadai che ce la facciamo. buttiamo giù tutto. vedete cosa fanno in grecia ORA. e non vi dicono niente!  occhio ai vostri soldi.  ritirateli dalla banca subito.smettete di farli ingrassare.  smettete di fargli usare il trucco diabolico e immorale della riserva frazionaria.  quindi…tirate sù tutto.  mettetevi i vostri soldini in casa in un posto sicurissimo.  o scegliete voi.  bye              DORF

utente anonimo
Scritto il 21 Settembre 2010 at 19:58

…Le indicazioni di Wheaton vanno ad aggiungersi a quelle rilasciate da Credit Suisse, convinta che il peggio sia alle spalle e che i timori di un nuovo duro colpo al settore sono eccessivi. L'ufficio studi della banca svizzera ha fornito sei motivi per cui puntare sull'immobiliare: – valutazioni vantaggiose – pignoramenti al top non possono ormai fare altro che contrarsi – garanzie governative su circa il 70% dei mutui per qualcosa come $11500 miliardi – le short sale (si verificano quando un titolare di un mutuo in difficolta' decide di vendere casa a un prezzo inferiore al valore del prestito complessivo concesso dalla banca che, pur di non incorrere in un pignoramento, preferisce farsi carico della perdita) sono pari a meno di un terzo del totale dopo il picco di meta' 2009 – il settore vale solo il 2.2% del Pil contro una media di lungo corso del 4.5% – i nuovi cantieri edili sono inferiori di circa un milione rispetto al trend della domanda. Un recente articolo del Wall Street Journal ha elencato altri 10 motivi per cui conviene comprare un immobile, sostenendo l'esatto contrario di quanto indicato dalla storia di copertina di Time. dal wsj.ancora le caseeeeeeeeeeeeeeee

Scritto il 21 Settembre 2010 at 20:06

Laggiù all'orizzonte ho intravisto la storia……sorrideva!Andrea

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