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UN MIRACOLO INCREDIBILE!
Incredibile, semplicemente incredibile! Mentre il mondo intero è concentrato sulla crescita infinita, urlando che ci vuole più produzione, più consumo, più crescita, più produttività, più flessibilità, più riforma per tornare a risvegliare il turbo capitalismo, John Flemming, ceo e presidente della Ford Europa, confida che l’industria automobilistica europea ha una sovraccapacità produttiva del 35 %. Incredibile qualcuno se ne è accorto e ha avuto il coraggio di parlare chiaro!
Come ha detto in passato Francuccio Gesualdi….
" (…)Imprenditori, intellettuali, economisti, giornalisti e dirigenti di partito, sostengono in coro che il nostro obiettivo deve essere più produzione, più commercio, più consumi, più velocità, più tecnologia, più competizione! E’ l’inno della crescita ritenuta la strada che conduce al benessere, al progresso, alla modernità. Concetti dai mille significati che andrebbero discussi di continuo. Invece gli abbiamo trasformati in idoli indiscussi. Se un ingegnere si mettesse in testa di costruire un grattacielo sempre più alto senza tenere conto della friabilità del terreno, della velocità dei venti, della tenuta del cemento, verrebbe rinchiuso in un manicomio. Invece gli economisti progettano la crescita infinita, preparando la rovina dell’Umanità, e vincono il Nobel!”
Scrive il Sole24Ore….
L’industria europea dell’automobile evidenzia una sovraccapacità produttiva del 35 percento. È questo l’allarme, drammatico, lanciato da una fonte autorevole. Sono, infatti, le parole di John Fleming, presidente e Ceo di Ford europea nonché vice presedente con delega sul lavoro e il manufacturing della casa di Dearborn. L’allarme è tanto più grave se si pensa che Ford, l’unica casa che non ha ricevuto il sostegno del Governo Usa durante l’annus horribilis dell’automobile, quel 2009 che ha cambiato la geografia dell’industria delle quattro ruote, ma che – in Europa e in Italia – ha conquistato quote di mercato grazie agli incentivi e agli sconti che hanno sostenuto le vendite di prodotti, vedi Fiesta, che hanno fatto breccia. SOLE24ORE
Ora per Fleming è tempo di invertire la rotta, non si possono vendere auto a tutti i costi, con buona pace dei margini e della profittabilità delle imprese. «Bisogna – ha spiegato a Bilbao di fronte ai convenuti del congresso di Automotive News – prendere atto della realtà: in Europa si producono auto in eccesso e gli sconti, le promozioni costanti non fanno che svilire marchi e prodotti».
Badate bene non si tratta solo dell’industria automobilistica,, datevi un’occhiata intorno non dovrebbe essere difficile comprendere quello che è accaduto, dopo che vi siete svegliati nel campo dei miracoli.
Abbiamo sequestrato il futuro nostro e dei nostri figli, solo per soddisfare l’esaltazione del dio ROE, indice di redditività del proprio capitale, abbiamo esaltato il breve termine sino ad ipnotizzare le coscienze della gente, che ama lasciarsi stregare dalla falsa sensazione di ricchezza seminata.
La sovraccapacità è la ragione principe che spinge le Case a condurre aggressive campagne di sconti. Alcuni costruttori stanno lottando al limite delle loro forze per cercare di mantenere i cash flow a livello accettabile e i livelli di produzione. In gioco ci sono non solo le imprese ma soprattutto i lavoratori e le loro famiglie.
In gioco c’è molto di più, l’uomo, la sua dignità, il lavoro, l’equità, l’etica, la sostenibilità. Solo se ognuno è capace di fare un passo indietro senza guardare chi sta sopra la sua testa, se è capace di uno slancio di responsabilità sociale, abbiamo ancora una speranza. Immagino che i sacerdoti di questo turbo capitalismo staranno sorridendo. Lasciateli sorridere, in fondo sono i sacerdoti di un sistema fallito, il comunismo ha estirpato la spiritualità dell’uomo, la sua essenza, ma questo capitalismo ha annegato l’anima dell’uomo nel materialismo, innegiando al consumismo puro.
C’è bisogno di una nuova economia, economia sociale di mercato, economia civile, un ritorno alle origini della cooperazione, non quella che oggi talvolta si è sposata per interesse che il turbo capitalismo, abbiamo bisogno di rimettere l’uomo al centro dell’universo, al centro dell’economia, estirpando l’esaltazione del solo profitto.
" Il ricorso agli sconti eccessivi può essere una tattica nel breve termine, ma nel lungo, porta a dissesti irreversibili poiché svena finanziariamente le Case.
Una simile situazione industriale – spiega il top executive dell’Ovale blu – è insostenibile: i mercati sono saturi, il sostegno artificiale con incentivi pseudo eco è un palliativo pro tempore. "
In America ineggiano alla spesa, al consumo, al sostegno della crescita, anche il GATTO e la VOLPE, Geithner e Summers, ci dicono che … OSSIGENO all’ECONOMIA Sole 24 Ore
" La ripresa è stata possibile soltanto perché siamo passati all’azione, adoperandoci per rimettere in sesto il sistema finanziario, abbassando i tassi sui mutui e i prestiti per i proprietari di casa, i consumatori e le imprese, e anche perché abbiamo varato il Recovery Act, che ha fatto crescere la domanda tagliando le imposte per le famiglie, aiutando i lavoratori rimasti disoccupati e investendo nelle infrastrutture pubbliche. (…) " Per far durare lo slancio della ripresa americana, abbiamo bisogno di una crescita globale forte, equilibrata e sostenibile. La crescita globale contribuirà a raddoppiare le esportazioni Usa entro i prossimi cinque anni e sosterrà milioni di posti di lavoro, obiettivo cruciale dell’iniziativa per le esportazioni del presidente. Il G-20 a questo punto è d’importanza fondamentale per garantire questa crescita globale.
Uauuuu coloro che hanno provocato questa crisi, oggi ci dicono che tutto ciò è stato possibile grazie a loro, che sono passati all’azione! In tre anni nessuno straccio di riforma del sistema finanziario, una sistematica socializzazione delle perdite ipotecando il futuro delle nazioni, salvando azionisti e interessi privati.
Signori non so voi, ma senza la riforma della classe dirigente, senza una seria riforma della politica, della scuola, dell’università, senza un rigurgito di "etica" ovvero responsabilità sociale e ambientale, non resta che la gente comune, non resta che sperare nella gente di tutti i giorni, che lotta in silenzio, gente onesta, gente sana, gente che sa sacrificare il proprio tempo per gli altri, per un ideale, per la speranza di un mondo migliore. Io in loro CREDO!
Si è proprio incredibile che non capiate
Great Quote From Jim Rogers On Govt CPI Reporting
JR: I mean, we have inflation now. If you go to the shop, whether it’s groceries, or education or insurance or health care, prices are going up for everything. The government lies about it in the US. Some countries lie, many countries don’t: Australia, China, India and Norway. Many countries don’t lie about it and acknowledge that we have inflation. Others lie about it, the UK and the US, but if you go shopping you know prices are up. Q: Are you saying that the American Consumer Price Index (CPI) published by the US Bureau of Labor Statistics is a lie? JR: In my opinion, yes, of course it is. Have you looked at it? They’ve changed their accounting several times in the past few decades. When housing was 20% to 25% of the CPI and housing was going up, they didn’t count it, saying rents weren’t going up, and then when home prices started going down, they counted it. It’s the same with many things. It’s staggering some of the tortuous reasoning that the BLS has used over the past 25 or 30 years. When the price of gasoline goes up, they say it’s not really going up because it’s better gasoline, better quality, therefore you’re getting more for your money. I mean, it’s endless, the stuff that they say and for some reason people sit there, although more and more people are catching on, and accept what the government says.
Si è proprio incredibile che non capiate
Great Quote From Jim Rogers On Govt CPI Reporting
JR: I mean, we have inflation now. If you go to the shop, whether it’s groceries, or education or insurance or health care, prices are going up for everything. The government lies about it in the US. Some countries lie, many countries don’t: Australia, China, India and Norway. Many countries don’t lie about it and acknowledge that we have inflation. Others lie about it, the UK and the US, but if you go shopping you know prices are up. Q: Are you saying that the American Consumer Price Index (CPI) published by the US Bureau of Labor Statistics is a lie? JR: In my opinion, yes, of course it is. Have you looked at it? They’ve changed their accounting several times in the past few decades. When housing was 20% to 25% of the CPI and housing was going up, they didn’t count it, saying rents weren’t going up, and then when home prices started going down, they counted it. It’s the same with many things. It’s staggering some of the tortuous reasoning that the BLS has used over the past 25 or 30 years. When the price of gasoline goes up, they say it’s not really going up because it’s better gasoline, better quality, therefore you’re getting more for your money. I mean, it’s endless, the stuff that they say and for some reason people sit there, although more and more people are catching on, and accept what the government says.
Si è proprio incredibile che non capiate
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JR: I mean, we have inflation now. If you go to the shop, whether it’s groceries, or education or insurance or health care, prices are going up for everything. The government lies about it in the US. Some countries lie, many countries don’t: Australia, China, India and Norway. Many countries don’t lie about it and acknowledge that we have inflation. Others lie about it, the UK and the US, but if you go shopping you know prices are up. Q: Are you saying that the American Consumer Price Index (CPI) published by the US Bureau of Labor Statistics is a lie? JR: In my opinion, yes, of course it is. Have you looked at it? They’ve changed their accounting several times in the past few decades. When housing was 20% to 25% of the CPI and housing was going up, they didn’t count it, saying rents weren’t going up, and then when home prices started going down, they counted it. It’s the same with many things. It’s staggering some of the tortuous reasoning that the BLS has used over the past 25 or 30 years. When the price of gasoline goes up, they say it’s not really going up because it’s better gasoline, better quality, therefore you’re getting more for your money. I mean, it’s endless, the stuff that they say and for some reason people sit there, although more and more people are catching on, and accept what the government says.
Si è proprio incredibile che non capiate
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JR: I mean, we have inflation now. If you go to the shop, whether it’s groceries, or education or insurance or health care, prices are going up for everything. The government lies about it in the US. Some countries lie, many countries don’t: Australia, China, India and Norway. Many countries don’t lie about it and acknowledge that we have inflation. Others lie about it, the UK and the US, but if you go shopping you know prices are up. Q: Are you saying that the American Consumer Price Index (CPI) published by the US Bureau of Labor Statistics is a lie? JR: In my opinion, yes, of course it is. Have you looked at it? They’ve changed their accounting several times in the past few decades. When housing was 20% to 25% of the CPI and housing was going up, they didn’t count it, saying rents weren’t going up, and then when home prices started going down, they counted it. It’s the same with many things. It’s staggering some of the tortuous reasoning that the BLS has used over the past 25 or 30 years. When the price of gasoline goes up, they say it’s not really going up because it’s better gasoline, better quality, therefore you’re getting more for your money. I mean, it’s endless, the stuff that they say and for some reason people sit there, although more and more people are catching on, and accept what the government says.
La sovracapacità produttiva è inevitabile visto che gli incrementi di produttività hanno ampiamente superato la capacità di spesa dei lavoratori che NON hanno avuto beneficio reale dalla produttività stessa ne in termini di maggiori salari ne di minori prezzi.FORD (Hanry) docet.Di pordotti ne abbiamo troppi, di servizi alla persona troppo pochi, non si è investito a sufficienza in quel settore. Perchè ? ovvio, perchè è un settore in cui non si può fare produttività.
bellissime parole. Andrea Mazzalai sei un SAGGIO.libertà e responsabilità , sempre e ovunque… altrimenti si creano Mostri.in riferimento al settore auto , va ricordato che Volkwagen vuole arrivare a vendere cogeneratori per l'energia elettrica per circa 1/3 dei ricavi totali…c'è una grande ristrutturazione in atto?io credo di si.anche Beppe Grillo l'altro giorno parlava che la Fiat doveva cambiare politica settore industriale…ormai l'auto non tira più.giobbe 8871
Grande articolo Capitano Andrea e voglio aggiungere che la sovracapacità produttiva c'è anche in altri settori, nell' immobiliare ad esempio hehehe. Avete mai provato a confrontare il numero degli abitanti con il numero delle unità abitative ???? chissà qule sarà il risultato ??? ……………per fortuna che c'è l'entropia….e la chimica naturalmente ed anche un sacco di cave (buchi !!!) da riempire.Se a qualcuno interessa allego un link che parla di soldi/denaro/moneta:http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=7191SD
Grande articolo Capitano Andrea e voglio aggiungere che la sovracapacità produttiva c'è anche in altri settori, nell' immobiliare ad esempio hehehe. Avete mai provato a confrontare il numero degli abitanti con il numero delle unità abitative ???? chissà qule sarà il risultato ??? ……………per fortuna che c'è l'entropia….e la chimica naturalmente ed anche un sacco di cave (buchi !!!) da riempire.Se a qualcuno interessa allego un link che parla di soldi/denaro/moneta:http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=7191SD
Grande articolo Capitano Andrea e voglio aggiungere che la sovracapacità produttiva c'è anche in altri settori, nell' immobiliare ad esempio hehehe. Avete mai provato a confrontare il numero degli abitanti con il numero delle unità abitative ???? chissà qule sarà il risultato ??? ……………per fortuna che c'è l'entropia….e la chimica naturalmente ed anche un sacco di cave (buchi !!!) da riempire.Se a qualcuno interessa allego un link che parla di soldi/denaro/moneta:http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=7191SD
Grande articolo Capitano Andrea e voglio aggiungere che la sovracapacità produttiva c'è anche in altri settori, nell' immobiliare ad esempio hehehe. Avete mai provato a confrontare il numero degli abitanti con il numero delle unità abitative ???? chissà qule sarà il risultato ??? ……………per fortuna che c'è l'entropia….e la chimica naturalmente ed anche un sacco di cave (buchi !!!) da riempire.Se a qualcuno interessa allego un link che parla di soldi/denaro/moneta:http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=7191SD
ti sbagli: il PIL crescerà di un buon 1.6% e l'italia è fuori dalla recessione: aggiornati capitano!
Icebergfinanza …. Blog di finanza! ….. mah che termine riduttivo. D’altronde anche “uomo” è un termine assai vago, come amore, società, politica …. complimenti Capitano, è sempre un piacere salire su questo vascello, specie poi quando il viaggio propone paesaggi e temi così interessanti. E non resisto. Mmmm …. in fondo fino a qualche tempo fa il capitalismo in Europa, è stato un ampio insieme in evoluzione di azioni, considerazioni e soprattutto giustificazioni sotto al quale una limitata classe di persone ha investito il proprio denaro per incrementare il proprio capitale, ovviamente “interagendo” con la società ospite, maturandone le necessità e quindi avendo cura di distribuire quel minimo “quid” di ricchezza indispensabile anche agli altri vari attori della vicenda, in modo da sostenere prima, e garantire poi, una nuova forma di stabilità, pace e prosperità che coinvolgesse ed “ammaliasse” la maggior parte della società stessa. Ovviamente questa definizione d’insieme è valida solo per i paesi cosiddetti “ricchi”, o del primo mondo, al resto del mondo il capitalismo ha sempre mostrato gli aspetti rapaci e devastanti della sua applicazione senza regole, o remore etiche e sociali, arrivando a devastare spesso con una violenza mai vista prima, le sfortunate ed ingenue società con cui è entrato in contatto. Per anni in Europa, e nel mondo “occidentale” il cosiddetto “capitalismo dal volto umano”, con questo semplice schema operativo, in realtà frutto di secoli di lotte spesso sanguinose ed evoluzioni sociali, ha garantito alle nazioni stabilità ed una sorta di ricchezza crescente e generalizzata, man mano che si insinuava sempre più nel sistema, fino a raggiungerne il controllo assoluto nell’ultima parte del secolo passato. Poi ….. pian piano è cambiato l’approccio con la società ospitante ( o forse … con l’organismo ospite), vuoi per l’effetto del benessere diffusosi nella società stessa, vuoi per il naturale ricambio generazionale, vuoi per il mutare delle condizioni geo-poilitche mondiali, il volto e le modalità di “far” industria, e soprattutto denaro della classe dirigente ha incominciato a cambiare, ritornando ad usare in modo massiccio concetti e modalità che sembravano superati, o forse solo ben nascosti, per la loro banale carica iniquità ed arretratezza e … proprio perché portatori di ampia ingiustizia sociale. Nessuna delle situazioni di disagio che stiamo fronteggiano, e nessuna di quelle che a breve dovremo affrontare, era ignota o non ampiamente prevedibile da chi, negli ultimi anni, ha investito somme di denaro immense per creare la realtà attuale. La cosa forse più avvilente è che tali somme di denaro erano e sono nostre, solamente investite al di fuori delle nostre società o della realtà che condividiamo. Probabilmente è stato il più grande “furto di futuro” per una parte di mondo a favore di un’altra parte. Ovviamente questa ricchezza ha ed avrà un prezzo che, chi ha ricevuto, sta pagando e dovrà pagare nei prossimi anni. Governi dittatoriali, inquinamento, corruzione, tumori, droga, disagio sociale, guerre, mancanza di valori umani sono tutti i frutti amari di questo progresso “tecnologico” senz’anima, che è stato imposto ad un mondo che forse anelava a migliorare la propria condizione di vita, ma non penso sicuramente al prezzo che sta pagando e pagherà nel breve. Occorrerebbe una nuova stella polare che indicasse la strada ai tanti velieri dispersi in questo mare di vuoto interiore. Chissà, forse un nuovo ideale politico, o una rinnovata necessità pratica probabilmente finiranno per scuotere l’Europa dal suo torpore, dal suo “Grande sonno” in cui è precipitata da svariati anni. Al momento, al simpatico pensatore che si è accorto di cotanta sovrapproduzione Europea (e di sovrapprezzo aggiungerei io) posso solo suggerire uno slogan banale quanto semplice: lavorare meno per lavorare tutti. Saluti Francia R
Lavorare meno, lavorare tutti, lavorare meglio anche.I prodotti necessari alle persone oggi possono essere realizzati da un numero sempre inferiore di lavoratori, e ci sono ancora enormi potenzialità di efficienza.La smaterializzazione dell'informazione può essere portata ancora avanti, con riduzione di costi di energia di tempo. Molti lavori potrebbero essere svolti da casa con risparmio di tempo costi di trasporto, inquinamento…Una persona che lavori da casa 6 ore (effettive) può fare perfettamente quello che, fatto in un ufficio, richiederebbe 9/10 ore della sua giornata.Ci sarebbe meno bisogno di babysitter – colf -badanti – asili nido…Ci sarebbe meno bisogno di automobili , benzina , strade a n corsie.Ci sarebbero meno uffici, arredi per ufficio, pulizie degli uffici…Messo in condizioni favorevoli, con costi personali significativamente minori , il lavoratore potrebbe anche accettare una retribuzione proporzionalmente inferiore, ovvero avere un recupero di potere d'acquisto a tutto vantaggio dell'economia reale.Il problema è che chi fa margine sul "flusso" (e sono tanti) vuole flussi sempre più elevati, flussi di materie prime di prodotti e di scarti.I servizi alla persona invece sono attività ad alto contenuto di lavoro umano e generano in proporzione bassi flussi. Sono economicamente e finanziariamente poco interessanti.Salvo ovviamente i servizi sanitari che, pesantemente sovvenzionati dagli stati, possono generare alti flussi con sprechi e malversazioni di ogni genere.Il problema è che abbiamo addosso tanti parassiti, oramai oltre la nostra capacità di sostenerli mantenedoci in salute.
Sono veramente felice di leggere che c'è un rispetto per la gente che Lavora Veramente, e che vende il proprio tempo e la propria esistenza per pochispiccioli, ma necessari per poter crescere la propria famiglia, e fa male cuorequando vedi gente che si duole perchè siamo usciti dal mondiale di calcio,in fondo è quello che meritiamo.o meglio meritano coloro che enfatizzanoqueste comparse.Non mi piace dare consigli, ma considerato il tema trattato nel tuo post, penso sia interessante leggere oltre ai toi post, ed il libro , anche questoBREVE TRATTATO SULLA DECRESCITA SERENA di SERGE LATOUCHEcredo ci sia una certa convergenza di pensiero con quanto scrivi, e non da oggi.Non so che lavoro, e competenze tu possiedi, ma certamente il BUON SENSO, ed il REALISMO nel trattare gli argomenti fanno si che non si puònon essere d'accordocon Te.Complimenti Capitano, non passa giorno senza che dia una sbirciatina adICEBERGFINANZA ( CULTURA).
In realtà di sovracapacità produttiva si è parlato spesso, lo diceva lo stesso Marchionne.Peccato che in Italia qualcun altro finga di non saperlo.
dell’economia nella quale nuotiamo, volenti o nolenti, serve capire qualcosa, no?[..] Francuccio Gesualdida qui …In America inneggiano alla spesa, al consumo, al sostegno della crescita, anche il GATTO e la VOLPE, Geithner e Summers, ci dicono che:Uauuuu coloro che hanno provocato questa crisi, oggi ci dicono che tutto ciò [..]
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Per capire come/dove va il mondo, l'argomento è di quelli giusti.Il paradosso della nostra epoca è che il pianeta è governato dalla finanza, ma solo una piccolissima percentuale dei suoi abitanti ne conosce meccanismi, regole ed inganni.Stavamo meglio, quando stavamo peggio?Vista la mia età, personalmente, credo di sì.C5
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Belle le ultime parole Andreason poche le persone che credone nel prossimo..complimentiPORTELLO