UN URLO DALLA STORIA……NAZIONALIZZARE!

Scritto il alle 07:30 da icebergfinanza

Credo di non aver mai appreso tante lezioni dalla storia come attraverso questo lungo viaggio, ho setacciato ogni angolo della storia economico/ finanziaria di questo universo, ho intravisto qua e la i bagliori di questa crisi nello specchio stesso della storia…….specchio delle mie brame è questa la crisi più profonda e sistemica del reame……

Da oltre un anno l’ho battezzata la "madre" di tutte le crisi economico/finanziarie della storia, una correlazione mai avvenuta in passato, un contagio ed una dinamica inedite che oggi richiedono interventi mirati senza i quali questa crisi non vedrà il suo tramonto.

Dalla depressione immobiliare attraversando quello finanziaria ecco, solo quando questi  due settori ritroveranno il loro equilibrio, solo allora la grande crisi del 21°secolo conoscerà il suo epilogo, dopo una lunga lunghissima convalescenza.

L’integralismo ideologico e l’ortodossia accademica, non hanno permesso di intervenire direttamente nella dinamica del sistema immobiliare arrestando la fonte di tutto il contagio alla finanza e all’economia, ovvero i default personali, le foreclosures, l’ondata di pignoramenti che ha sfrattato milioni di americani dal loro sogno. Inoltre l’ingegneria finanziaria e la sua deviazione esponenziale ha completato l’opera nella nemesi delle cartolarizzazioni che hanno dissolto nella loro derivazione sintetica ogni presunta possibilità di rintracciare il reale valore di un’obbligazione garantita da un mattone.

Oggi. ma solo oggi, quando ormai è troppo tardi……….

" Citigroup, JPMorgan Chase and Morgan Stanley said they had placed a moratorium on foreclosing on some home loans to give the government time to launch a $50 billion mortgage relief program."

…….una moratoria per dare tempo, un giorno, una settimana….per fare cosa…..non era possibile farla prima……ecco perchè il tempo perso in questa crisi resterà fondamentalmente uno degli errori più colossali di questa recessione/depressione.

Anche la vecchia_casa_di_Bernanke è stata pignorata, un po l’inneffabile segno del destino, un destino sottovalutato più volte dalla stesso Bernanke……

………qualcuno si rende conto che se oggi le …….

Distressed sales – foreclosures and short sales – accounted for 45 percent of transactions in the fourth quarter, dragging down the national median existing single-family price to $180,100, which is 12.4 percent below the fourth quarter of 2007 when conditions were more balanced; the median is where half sold for more and half sold for less.

……le distressed sales corrispondono ormai alla metà delle contrattazioni relative alle abitazioni esistenti, non c’è tempo da perdere per decidere chi aiutare e chi no, probabilmente è troppo tardi, neanche il crollo dei tassi collegati ai famigerati mutui ARMs riuscirà a bilanciare gli effetti dell’ondata di licenziamenti che a colpito l’America …….dopo avere perso un anno intero e più  dai tempi dell’ HOPE_NOW_ALLIANCE.

Per quanto riguarda invece il settore finanziario americano non ho più alcun dubbio, come scrissi nel settembre 2008 la nazionalizzazione è l’unica risposta adeguata a questa crisi, l’unica risposta adeguata ad un sistema tecnicamente fallito, una nazionalizzazione temporanea che azzeri gli azionisti ed elimini qualsiasi azzardo morale senza alcuna distinzione.

Se non vogliamo ripetere l’esperienza del Sol Levante, si deve ammettere che questo è fondamentalmente un sistema fallito, un sistema tenuto artificialmente in stato di coma vegetativo da macchinari governativi.

Grande Depressione, Lost Decade e Crisi Svedese sono tutte figlie di una eccessiva deregulation del sistema finanziario, ed in diversa misura sono state tutte innescate da un crollo del sistema immobiliare, quindi qui va ricercata la possibile soluzione a questa crisi, possibile, ma non certa.

La rapidità di intervento nella crisi svedese permise di nazionalizzare tutte le maggiori banche insolventi per isolare il virus di assets tossici con perdite minimi ai danni dei contribuenti. La crisi fu inestata da un rialzo improvviso ed esponenziale dei tassi per far fronte ad una tempesta valutaria con conseguente crollo del mercato immobiliare e successiva svalutazione della corona che permise una rapida ripresa attraverso le esportazioni. Oggi una soluzione di questo genere appare improbabile in quanto oggi la recessione globale è generalizzata come solo durante la Grande Depressione.

Nouriel Roubini la pensa cosi……..Nationalize the Banks! We’re all Swedes Now

The U.S. banking system is close to being insolvent, and unless we want to become like Japan in the 1990s — or the United States in the 1930s — the only way to save it is nationalization. Washingtonpost.com……ma nonostante tutto ……And while Treasury Secretary Timothy Geithner’s recent plan to save it has many of the right elements, it’s basically too late…..è fondamentalmente troppo tardi!

Due sono le parti importanti del piano di Obama lo " stress test" e il fondo di investimento con fondi pubblici e privati, magari con la partecipazione dei patrioti (vedi Warren Buffet & PIMCO aggiungo io……) secondo Nouriel.

Nationalizing banks is not without precedent. Nationalizing banche non è senza precedenti. In 1992, the Swedish government took over its insolvent banks, cleaned them up and reprivatized them.  Obviously, the Swedish system was much smaller than the US system. Moreover, some of the current US financial institutions are significantly larger and more complex, making analysis difficult.  And today’s global capital markets make gaming the system easier than in 1992.  But we believe that, if applied correctly, the Swedish solution will work here. 

Il processo è stato notevolmente efficace …in fondo siamo tutti svedesi ora…abbiamo ormai utilizzato tutte le nostre pallottole…non resta che estrarre il bazooka conclude Roubini….la nazionalizzazione è l’unica opzione che ci permette di risolvere il problema degli assets tossici in modo ordinato per consentire lo scongelamento del credito.

La tendenza in America è inequivocabile nella settimanale…. FAILED_BANKLIST emessa dalla FDIC…….

Bank Name Closing Date Updated Date
Pinnacle Bank of Oregon, Beaverton, OR February 13, 2009 February 13, 2009
Corn Belt Bank and Trust Company, Pittsfield, IL February 13, 2009 February 13, 2009
Riverside Bank of the Gulf Coast, Cape Coral, FL February 13, 2009 February 13, 2009
Sherman County Bank, Loup City, NE February 13, 2009 February 13, 2009
County Bank, Merced, CA February 6, 2009 February 6, 2009
Alliance Bank, Culver City, CA February 6, 2009 February 6, 2009
FirstBank Financial Services, McDonough, GA February 6, 2009 February 6, 2009
Ocala National Bank, Ocala, FL January 30, 2009 January 30, 2009
Suburban Federal Savings Bank, Crofton, MD January 30, 2009 January 30, 2009
MagnetBank, Salt Lake City, UT January 30, 2009 January 30, 2009
1st Centennial Bank, Redlands, CA January 23, 2009 January 23, 2009
Bank of Clark County, Vancouver, WA January 16, 2009 February 5, 2009
National Bank of Commerce, Berkeley, IL January 16, 2009 February 5, 2009

 

Si " Stress Test" se reale e trasparente, non piace alle grandi firme della finanza mondiale, se qualcuno frugasse realmente tra gli scheletri depositati al terzo livello contabile quello in cui tutto il sistema da tempo valuta soggettivamente i propri assets infischiandosene dei valori di mercato e nella migliore delle ipotesi pompando assets che non raggiungono la metà del loro valore originario.

Sembra che mercoledi più di 100 regolatori federali si siano presentati al porto di Citigroup e decine quelli presenti da Bank of America, Jp Morgan e altri big della finanza, ma la revisione sembra essere iniziata a pieno regime tanto che i primi risultati dovrebbero arrivare entro la prossima settimana, non saranno resi pubblici per ovvie conseguenze ma non c’è dubbio che dalla validità di questo "stress test" dipenderà lo smarcamento con la "Lost Decade" giapponese, dove per anni tutto fu tenuto nascosto sino all’ultimo minuto.

Yves Smith di Naked Capitalism che ha avuto per anni grandi banche americane come clienti ed è molto scettico che si possa realmente effettuare revisioni su colossi che su banca dalle dimensioni e per la complessità di Citi presente in oltre 100 paesi dubitando che i regolatori siano in grado di valutare i rischi dei prodotti sintetici CDS, CDO, swap in valuta, esposizioni varie solo per citarne alcune.

Tornando alle nazionalizzazioni, nel fine settimana Londra in prima fila nel nazionalizzare il suo sistema non esclude neanche la nazionalizzazione dei Lloyds, un oceano di nazionalizzazioni nell’ombra della leggendaria sindrome di "Mary Poppins"!

Sono in molti oggi e non solo oggi che chiedono di nazionalizzare alcuni sistemi finanziari mondiali, in Germania ci stanno seriamente pensando, tra Bad Bank e nazionalizzazioni, Hypo Real Estate probabilmente sarà solo la prima, ma non l’unica anche perchè in maniera indiretta tramite un istituto finanziario  governativo anche IKB e LB Sachen LB e WestLb sono state aiutate, in Olanda ING Direct quella del conto arancio è fondamentalmente nazionalizzata tra aiuti e garanzie, in Irlanda sappiamo tutti come è andata e via dicendo.

Da Paul Krugman a Martin Wolf (….Instead of an overwhelming fiscal stimulus, what is emerging is too small, too wasteful and too ill-focused. Instead of decisive action to recapitalise banks, which must mean temporary public control of insolvent banks , the US may be returning to the immoral and ineffective policy of bailing out those who now hold the “toxic assets”….), passando per tanti altri ancora è solo una considerazione, nazionalizzare ma per dovere di cronaca ECCO un punto di vista differente a proposito di nazionalizzazioni.

Peccato che come abbiamo visto Obama e i suoi collaboratori non siano molto d’accordo, sulle nazionalizzazioni  Obama ha dimostrato nell’intervista che abbiamo visto nell’ultimo post di essere ben informato, di conoscere la storia, si il sistema americano ha migliaia di banche ma i problemi maggiori sono concentrati ai piani superiori ecco il perchè dello "stress test" anche se noi sappiamo che le banche regionali sono imbottite di bombe ad orologeria CRE Commercial Real Estate. Abbiamo appena visto come la FDIC settimanalmente comunica il loro fallimento la speranza è che quel tessuto non sia disintegrato come quello primario.

Vedremo ma un Paul Volcker cosi lontano dal timone della nave non mi piace affatto, lo riferisce a più riprese Bloomberg che accusa Laerence Summers di rallentare gli sforzi per organizzare il gruppo di consulenza esterna, poco consultato, Volcker chiede la reintroduzione della Glass Steagall, legislazione che separava le banche d’investimento da quelle commerciali, limiti e regole più severe per il sistema ma questo non piace ai padri della deregulation, si deve tonare al passato, al cuore dell’intermediazione, il cuore del sistema del credito, poca finanza creativa non piace.

Volcker loda il sistema bancario canadese, anche una recente indagine internazionale lo stima come uno dei migliori al mondo cinque grandi banche ma completamente privatizzate, non privatizzazione che farà alzare le orecchie a tanti……due sistemi distinti ribadisce Volcker ….."The system is broken …. Fixing it will take "a lot of money and a lot of losses in the banking system."

Si come scrive Yves Smith per dare una reale dimensione della  securitized activity, il fenomeno delle cartolarizzazioni che a sua volta ha scatenato la finanza creativa sintetica basta ascoltare Timothy Geithner..

let us turn to Timothy Geithner in early 2007 : Per dare un’idea delle dimensioni di cartolarizzati attività, ci rivolgiamo a Timothy Geithner nei primi mesi del 2007:

Credit market innovations have transformed the financial system from one in which most credit risk is in the form of loans, held to maturity on the balance sheets of banks, to a system in which most credit risk now takes an incredibly diverse array of different forms, much of it held by nonbank financial institutions that mark to market and can take on substantial leverage.

…….si un notevole effetto leva, ce la ricorderemo per secoli questa parola

US financial institutions now hold only around 15 percent of total credit outstanding by the nonfarm nonfinancial sector: that is less than half the level of two decades ago.For the largest US banks, credit exposures in over-the-counter derivatives is approaching the level of more traditional forms of credit exposure.

…….esposizioni in derivati che si avvicinano alle dimensioni delle più tradizionali forme di impiego……divinamente demenziale, ma noi lo sapevamo il tutto rigorosamente over the counter grazie a molti degli uomini attuali di Obama…..

Per il più grande degli Stati Uniti le banche, le esposizioni di credito in over-the-counter derivati si sta avvicinando il livello di forme più tradizionali di credito e di esposizione.

Anche Geithner è stato un sostenitore di questo sistema, dell’innovazione e della cartolarizzazione finanziaria…..

In our financial system, 40 percent of consumer lending has historically been available because people buy loans, put them together and sell them. Because this vital source of lending has frozen up, no financial recovery plan will be successful unless it helps restart securitization markets for sound loans made to consumers and businesses – large and small.

……oh yes securitization forever, aggiungo io se abbiamo potuto indebitare il mondo intero è stato grazie alle cartolarizzazioni, se non ripartono …auguri, altro giro, altro regalo, modello fallito, modello rifritto anche se bisogna ammettere che non è lo strumento il demente ma coloro che lo hanno deformato.

 

63 commenti Commenta
utente anonimo
Scritto il 16 Febbraio 2009 at 09:33

al bar sport.

dialogo tra due amici.

D. l’hai letta la notizia?
R. quale?

D. nazionalizzano le banche.
R. oh!! che bello..

R. perchè che bello?
R. perchè finalmente potrò chiamare
il mio banchiere “compagno”.
D. ma confondi il bancario con il banchiere?
R. no…no.. non mi confondo affatto, mi riferisco a Profumo,
sai io ho il conto all’unicredit…..ma scusami, tu che sai tutto
solo in italia hanno nazionalizzato le banche?

D. no. anche in tutto il mondo.
R. ohhh , che bello…che bello…bello assai…lo sognavo
da una vita. evviva, il sogno di Marx si sta per realizzare.
niente più distinzione , tra forza lavoro e capitale..
che bello!!!! … un capitalismo di stato planetario…
di stato …….di stato….

D. ma chi è lo stato?
R. tutti noi-

D. Di chi sono le banche?
R. Le banche sono state nazionalizzate, per cui sono
dello stato e siccome lo stato siamo noi, si evince
che le banche sono nostre. Ohhh finalmente abbiamo
una banca.

D. ma le banche sono indebitate?
R. se le banche sono indebitate, significa
che anche lo stato è indebitato, per cui tutti
noi siamo indebitati.

D. e allora come se ne esce da questa situazione?
R. applicando una formula matematica?

D. come sarebbe a dire?
R. debito uguale – (meno) , credito uguale + (più);
se banche indebitate (segno meno -) e stato indebitato(segno meno -)
a scuola non ci hanno insegnato che meno per meno fa più.
ecco risolto il problema , AZZERATI I DEBITI e si ricomincia
da capo.

D. geniale, veramente eccezionale, non ci avevvo pensato!!!!

R. ohhh….che bello adesso potremo avere un reddito garantito a tutti
subito…da domani mattina.

D. = Daniele; R. = Renato

utente anonimo
Scritto il 16 Febbraio 2009 at 10:01

brrrr ….. non so se è il post o la “barzelletta”, ma non sembra una gran periodo.

Comunque oramai il livello di demenzialità è tale, che si potrebbe spacciare il contenuto della barzelletta per il discorso di qualche illustre economista, magari a stelle e striscie!
Occhio perchè dopo …. dovremmo pure applaudire, accondiscendenti e con l’aria di avere capito tutto.

Speriamo che qualche tempesta si stanchi di colpire le nostre economie, magari per mera fortuna, altrimenti prevedo brutti periodi per molte delle fragili democrazie che rappresentano stati di persone sempre più insoddisfatte e disperate economicamente.
Oramai è chiaro che questa crisi non porterà solo danni economici, ma obbligherà ad effettuare cambiamenti nel costume e nell’etica di chi ci governa, cambiamenti che richiederanno sacrifici ad una vastissima parte del tessuto sociale, anche dei cosidetti benestanti.
Tutti convinti che i nostri attuali governanti siano in grado di imprimere alla nostra società, così intellettualmente deprivata, una svolta che unisca tutti a livello etico e materiale per uscire insieme dalla crisi in modo democratico?
Le persone che abbiamo eletto a rappresentarci nel parlamento sono la nostra scelta, l’espressione della maturità intellettuale del nostro paese e della sua classe “dominante”, che nei passati periodi di “vacche grasse” si è spesso avventurata in costose strane “crociate”, per sostenere gli interessi di pochi a scapito del futuro della collettività e della sua qualità di vita.

Ora per questi signori è venuto il momento di fare vedere chi sono, e per noi ….. il momento di pensare che la vita nostra e del nostro paese non è una trasmissione in TV, ma il risultato dell’insieme di azioni e scelte che abbiamo fatto e …. facciamo, quotidianamente.

Francia R

utente anonimo
Scritto il 16 Febbraio 2009 at 10:09

A proposito di banche canadesi: una ricerca di RBC Capital Markets stima che piu’ di 1.000 banche, la maggior parte delle quali di piccole dimensioni cioè con meno di 2 miliardi di dollari di asset, potrebbero fallire nell’arco dei prossimi 5 anni. Del resto il trend appare evidente….

Un saluto
Il Cigno Nero

utente anonimo
Scritto il 16 Febbraio 2009 at 10:22

Anonimo #1, se Marx sentiva raccontare questa barzelletta al bar, puoi star certo che ci mandava in Siberia hihihihi.
Marx voleva il controllo del popolo non la libertà e penso che anche i POTENTI di Dx-Sx (termine numerico) lo vogliono…….

Buongiorno a tutti

SD

P.S. Naturalmente che ognuno che si costruisca la propria LIBERTA’ nei limiti del possibile. Io non sono un NUMERO ma una PERSONA….OK

utente anonimo
Scritto il 16 Febbraio 2009 at 10:37

per SD #4

ti facevo più spiritoso, ma non così irascibile….

la barzelletta….
non era rivolta a te come numero… e se l’hai
intesa così, me ne scuso…

volevo solo mettere in risalto la montagna di bebito che questi
signori hanno accumulato…. per cui un reddito a tutti sarebbe
ben poca cosa ….. spero di essermi chiarito

utente anonimo
Scritto il 16 Febbraio 2009 at 10:58

Anonimo #5, non volevo criticare la tua barzalletta, l’importante è che se ne parli….si discuta della questione; mi spiego meglio, non vorrei confondere la MATEMATICA con la POLITICA…esempio:

Cercherò di scriverle meglio possibile visto che nelle normali tastiere non ci sono i caratteri speciali.

Delta-S > 0 (secondo principio della termodinamica), l’ha scritta il Sig, Rudolf Clausius ed è il massimo sunto per dire “che siamo fregati”.

E = m*c2, Albert Einstein, credo che non abbia bisogno di commenti.

P+p*1/2v2, l’ha scritta il Sig. Daniel Bernoulli, è la dimostrazione del perchè gli uccelli/aerei VOLANO.

Queste sono solo una minima parte delle tante formule, teorie scritte dai matematici, scienziati ecc. Ed allora per favore non parliamo di MATEMATICA, ma parliano di ALTRO.

Un saluto

SD

utente anonimo
Scritto il 16 Febbraio 2009 at 11:12

Scusate ma nel post precedente ho fatto un gravissssimo errore di battitura (o un lapsus!!!! hihihi):

P+p*1/2v2= costante

altrimenti gli uccelli non volano più hehehehehe.

SD

utente anonimo
Scritto il 16 Febbraio 2009 at 11:37

“LA GRANDE CRISI” o “LA LUNGA NOTTE”

Abbiamo avuto la “Bolla dei Tulipani”, la “Crisi del 29”, lo “Choc petrolifero” e la “Crisi Argentina”.
Quando si parla della crisi che stiamo vivendo, parliamo semplicemente di “crisi”.
Credo che sia venuto il momento di dargli un nome a questo evento, io propongo come nome:”La Grande crisi”, o “La Lunga Notte”, o “La Bolla del Banchiere matto”, o ancora “La Bolla Sporca”, o semplicemente la “Bolla Monetaria”, ovviamente si accettano consigli e suggerimenti.
Scusate la banalità ma il non dare un nome, a quello che sta succedendo, è un modo molto sottile perchè lo si possa bellamente ignorare. Se l’evento non ha un nome, non esiste e quindi non vi possono essere responsabilità o soluzioni.
L’ interrogativo che ci dobbiamo porre è come sarà organizzato “Il nuovo giorno”, come sarà il futuro.
Faremo la fine della Svizzera che non ha quasi più una sola industria, ed ora è diventato uno Stato di servizi.
Oppure, ipotesi remota, ricominceremo a produrre con piccole e agili produzioni di manifatture locali.

La mia esperienza di uomo di strada, mi dice che piuttosto che aprire un capannone qui in Italia è si preferirà importare quello che serve, là da dove costa meno,(in ogni caso la discriminante sono i costi) per un semplice costatazione di efficienza.
Questo significa che ciò che è perso (la produzione manifatturiera di massa) non sarà più ritrovato.
Nel nostro futuro c’è un sistema economico diverso.
Il Nazionalizzare una qualunque attività è solo un modo per ritardare l’inevitabile.(Chiudere queste attività sarà una tragedia quando si capirà che sono del tutto improduttive).
La vera vittima della crisi potrebbero essere l’industria , dopo la rivoluzione Agricola, quella Industriale, ci aspetta la nuova rivoluzione del settore Terziario.
Una cosa è certa, siamo in un tempo dove bisogna disegnare un nuovo futuro alla nostra economia.
-IL Compasso-

utente anonimo
Scritto il 16 Febbraio 2009 at 11:47

Ultimo commento, oggi sono in vena di confidenze, secondo voi fra, Daniel Bernoulli morto il 17/03/1782 e i fratelli Wright che riuscirono a far volare il primo aereo il 17/12/1903 a chi dobbiamo la paternità di averlo reso possibile???
Vi ricordo che ci aveva provato anche Leonardo da Vinci ma purtroppo gli mancava la tecnologia necessaria.

SD

utente anonimo
Scritto il 16 Febbraio 2009 at 11:50

Il Compasso #8 ma naturalmente io direi:

La Bolla del Banchiere Matto.

SD

utente anonimo
Scritto il 16 Febbraio 2009 at 12:05

Un ultima domanda di “matematica”
la scrivo meglio possibile:

Fr = Mi(greco)r * Ft(rovesciato)

cosa significa! non è divertente hehehehe quasi come una barzalletta.

Non l’avete capita!!!!!!

Spiega perchè camminiamo e cioè perchè c’è l’attrito….non è divertente hehehe.

SD

P.S. Chissa perchè è così difficile comprenderci.

Scritto il 16 Febbraio 2009 at 13:04

anche in quello che sembra negativo c’è sempre qualcosa di buono…

“Buy American”,
……ha causato una levata di scudi internazionale, con minacce di ritorsioni commerciali e ricorsi legali all’organizzazione per il commercio mondiale sia da parte di paesi direttamente interessati ai provvedimenti che da multinazionali intimorite da possibili ritorsioni, ma in mezzo a tutta questa gazzarra si è levata netta e autorevole la voce del premio Nobel Paul Krugman che ha definito le misure protezionistiche cariche di effetti economicamente positivi. Krugman ha sottolineato che i pacchetti di stimolo all’economia essendo sostenuti dai singoli Stati gravando sul debito pubblico e quindi a carico dei contribuenti nazionali, dovrebbero favorire l’industria nazionale, inoltre se tutti i paesi adottassero simili misure di stimolo fiscale interne, anche se ciò portasse a delle distorsioni nei commerci internazionali avrebbe come conseguenza positiva la drastica riduzione della disoccupazione ed una rinnovata crescita economica.
In aggiunta il neo keynesiano Krugman ha anche accusato la politica tedesca di rifiutarsi di giocare un ruolo importante e decisivo nella politica economica di stimolo fiscale europea ed ha dimostrato, in termini matematici, che una coordinata politica espansiva europea contro la recessione consentirebbe una maggiore incidenza positiva sulla crescita economica rispetto alle politiche espansive dei singoli Stati.

,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,

il protezionismo, da fattore negativo, se colte le opportunità, si trasforma in positivo.

Scritto il 16 Febbraio 2009 at 13:11

mi son dimenticato di citare l’autore

tratto da:
Neo protezionismo
di Riccardo Torsoli

Fonte: mirorenzaglia

utente anonimo
Scritto il 16 Febbraio 2009 at 13:38

Per quanto può valere la proporrei come …. “la bolla delle bolle”.

Solo per significare che quando costruisci un castello …. sulle bolle, prima o poi …… ma quì hanno fatto a gara per costruire castelli sempre più grandi.

Lo sò, non è molto poetico. Ma d’altronde in questo momento l’unica poesia è il riflesso del dolore delle nostre anime, davanti a questo spreco incredibile di denaro e di fiducia, mentre tanti muoiono letteralmente di fame per sostenere questo …. “sistema”?

Per chiudere, sento alcuni che parlano di opportunità nel lungo periodo per accumulare, a questi prezzii …. ovvero i cosidetti “PAC”.

Direi che accumulare ora, prima delle uscite delle prime fantastiche trimestrali del 2009, in un periodo di recessione come questo sia molto intelligente solo per chi gestisce “o pacco”, come dicono a Napoli.

Occhio e proprio se ve ne avanzano ……. solo in giornata.

Francia R

Scritto il 16 Febbraio 2009 at 14:10

Caro Francia,

alla Bolla delle Bolle, proporrei un minuscolo cambiamento…

La Bolla delle Balle

Un saluto a tutti ed uno in
particolare a SD che mi sembra abbia ritrovato il suo “Physical humor” di sempre

utente anonimo
Scritto il 16 Febbraio 2009 at 15:22

Ciao a tutti.
Non so se qualcuno di voi ha visto ieri sera su rai tre presa diretta.
Sono rimasto colpito dalla situazione del nord-est italia.
Volevo sapere se tra di voi c’è qualcuno che possa confermare tutto ciò.

Saluti a tutti

Aka

utente anonimo
Scritto il 16 Febbraio 2009 at 15:25

Compasso,
che te ne pare di “The B.U.B.B.L.E.”?

The Big Ultimate Bad Banks Leverage Explosion?

Oppure la Bolla dei Debiti…

Buona giornata

Marco Colacci
🙂

utente anonimo
Scritto il 16 Febbraio 2009 at 15:44

per DS…

si volerebbe anche senza la formula di bernoulli, così come si sono scoperte e utilizzate tante cose prima che emergesse una descrizione soddisfacente del fenomeno fisico

infine citi E=mc2 che non deriva dalla relatività ed è ricavabile in mille modi (a Leibnitz la primogenitura della formula)…

federico

utente anonimo
Scritto il 16 Febbraio 2009 at 15:57

Grazie Andrea per il tuo lavoro “GRATUITO”. Per me’ è gratuito in quanto non posso contribuire ora e ho paura che anche in seguito non potrò farlo. La tua umanità è devastante quanto la mia impossibilità di contribuire a questo cammino. Un saluto grande.

Per aka.
Non ho visto rai tre domenica, ma ti posso assicurare che domenica sera a casa mia è stata festa grande con i miei figlioletti, il tutto con pizza fatta in casa e una bottiglia di cola non marchiata “coca-cola company”

utente anonimo
Scritto il 16 Febbraio 2009 at 16:07

Certamente hai ragione Federico #18, per scendere nei particolari dovrei “rinfrescare la memoria”, ma penso che concordi che quello che dice la formula di Bernulli ti permette di costruire un ala efficiente, poi forse per “tentativi” si faceva lo stesso.

Un saluto

SD

utente anonimo
Scritto il 16 Febbraio 2009 at 16:47

Finche ci sono in giro certi Hedge…le cose non possono che peggiorare, esempio Porche Vs. WV.

Bene avete saputo che certi hedge Funds hanno aperto vie legali controla Porsche per averli letteralmente dissanguati lo scorso anno sull’affare WV…allora vi sembra il caso che SPECULATORI..di operando al RIBASSO…stanno cercando compensi dalla Porsche solo perche contrariamente alla loro visione ribassista, in qui giorni ha esattamente fatto il contrario…ed avedo rastrellato PER FINI INDUSTRIALI il 74% della stesse WV li ha inchiodati al loro destino…ora i poveri cocchi di mamma con tanto di blasonati galloni piangomo come bimbetti isterici….chi e’causa del suo male non pianga se stesso !!!
Per cui con questo esempio capite che come e’difficile raddrizzare la baracca !
Saluti
Massimo

utente anonimo
Scritto il 16 Febbraio 2009 at 17:13

Quelli che ridono delle banche indebitate, dovrano fare i conti con i creditori…sapete chi siano questi creditori? NOI!!! Pensionati, risparmiatori, assicurati, investitori in borsa, chi ha QUALUNQUE investimento finanziario.

utente anonimo
Scritto il 16 Febbraio 2009 at 17:18

the big bubble

the big one

Scritto il 16 Febbraio 2009 at 17:40

è stato appena pubblicato il Communiqué public GEAB N°32 (15 février 2009) –

quattro mesi di tempo per rinsavire

analisi spietata ma vera come quella del nostro Capitan Andrea

mala tempora currunt

Scritto il 16 Febbraio 2009 at 17:42

L’antidoto alla Crisi è la Zappa. Il vecchio arnese dovrà essere affilato, perchè tra qualche anno grande valore esprimerà, il motto sarà: Meglio una Zappa che una Ferrari…….

utente anonimo
Scritto il 16 Febbraio 2009 at 17:44

Un Consulente finanziario Marco Cali ha fatto la domanda a Draghi sul significato di titolo Tossico , naturalmente il Governatore non ha risposto : Cali si autorisponde in questi termini ” Ti riporto la definizione del vocabolario Zingarelli sulla parola “tossico”: Detto di sostanza che ha effetto nocivo su un organo o sull’organismo.”
A questo punto rispondo io MM “Nel nostro piccolo” : Tossico ” deriva dal greco “ toxon ” che significa “ arco ” e “toxicos” che significa “dell’ arco, relativo all’ arco” : l’utilizzazione di frecce avvelenate serviva per ottenere l’effetto letale, anche quando il nemico veniva colpito in una parte non vitale !
Un elevato numero di intossicazioni avviene nei luoghi di lavoro per esposizioni a sostanze tossiche durante la lavorazione esempi di casi eclatanti sono le intossicazioni collettive avvenute anche all’esterno dell’ambiente lavorativo nel corso degli anni : stirene, tricloroetilene, cloruro di vinile, isocianati (metil-isocianato Union Carbide) , acrilonitrile, 2,4,5-triclorofenolo, diossina ( Seveso), triortocresilfosfato (polinevriti petiferiche) , mercurio (Minamata) , fosgene (Marghera , Brindisi ).
Gli effetti di agenti chimici che entrano nell’organismo vengono comunemente definiti e sono trattati dalla tossicologia che è la scienza che tratta di sostanze nocive comunemente dette veleni ovvero “ Ogni agente chimico che introdotto nell’organismo causa un’azione nociva, dannosa fino alla morte con meccanismo chimico o biochimico” . Gli effetti cancerogeni da sostanze tossiche si verificano anche a notevole tempo dopo l’introduzione del “Tossico” ovverro dopo un prolungato ” Tempo di latenza”.
Cali contininua ” Preso atto delle parole del Signor Mario Draghi, che ti ricordo essere un dipendente e in quanto tale deve ripetere ciò che gli viene imposto, mi farebbe piacere capire cosa si intende per titoli tossici.
In qualsiasi testo economico, in qualsiasi prospetto informativo, in qualsiasi documento finanziario non c’é traccia di questi titoli tossici. Ora , improvvisamente, viene pronunciato questo termine, chissà come mai.
Forse dico io “Draghi studia Tossicologia economico-finanziaria”.
In pratica il termine “Tossico si riferisce ad un effetto a distanza sia spaziale (lanciato con l’arco) che temporale , manifestazione degli effetti dopo un aparente periodo di apparente effetto nullo .
Saluti MM

utente anonimo
Scritto il 16 Febbraio 2009 at 19:52

Bò,
per me “titolo tossico” è un gentile sinonimo di “titolo truffa”, solo che non si può dire perchè …. la truffa non è ancora stata completata e quindi si potrebbe disturbare i …. truffatori.
Un pochino come parlare di “Bad bank” …. vantando le meraviglie che si avrebbero dal riciclo di questi titoli truffa in “contenitori” garantiti con i soldi delle banche centrali.
Domanda da ignorante, estraneo al mondo della grande finanza: non ci costa molto meno lasciarli fallire insieme ai loro titoli truffa, piuttosto che fare fronte con i nostri soldi al loro delirio?
E’ possibile che non lo dica nessuno?
Siamo tutti “buoni samaritani” degli squali?

Penso che fino a quando non “usciranno” anche questi pensieri “stupidi”, fino a quando non si farà chiarezza anche sui termini, la fiducia resterà molto lontana.

A proposito di chiarezza, oggi è stata una giornata molto strana …
una grossa ditta del mondo farma sospesa dalle trattazioni “senza motivazioni”, una sim che viene “revocata” e cancellata, una serie di “fornitori di servizi finanziari “che improvvisamente vengono dichiarati non “autorizzati”, la borsa di Tokio che “se ne frega” del crollo del PIL, rumors generalizzati sullo stacco delle cedole, consiglieri delegati che vengono “estromessi”. Proprio una giornata tipica …. aspettiamo domani.

Francia R

utente anonimo
Scritto il 16 Febbraio 2009 at 22:38

Lo stimato “il compasso” scrive:
Faremo la fine della Svizzera che non ha quasi più una sola industria, ed ora è diventato uno Stato di servizi.
??????
Ti leggo sempre con grande stima. E’ per questo ti chiedo se sei sicuro di quello che dici.
La Svizzera pensavo che aveva parecchie fabbriche!
Che ci andavano a fare tutti gli immigrati ( compresa la mia famiglia ) in Svizzera? E che ci vanno ancora a fare tuttoggi? A lavorare nei servizi????
Qui a Verbania vediamo il telgiornale svizzero e dall’inizio dell’anno è un bolettino di guerra delle FABBRICHE che chiudono o mettono in cassa integrazione……… Abbiamo code di frontalieri che vanno nelle fabbriche svizzere tuttora. Hanno appena fatto un referendum contro gli extracomunitari e gli industriali hanno festeggiato la vittoria perchè hanno bisogno di quella manodopera ( si illudono che supereranno la crisi?????).

Caro Il compasso, mi spieghi se ho capito male io? o ti sei spiegato male tu?

Con la solita e immutata stima.
RobertoLara

utente anonimo
Scritto il 16 Febbraio 2009 at 23:58

Gentile RobertoLara un grazie per la stima, immeritata, che mi esprimi.
Mio padre lavorò tantissimi anni in Svizzera, mi raccontava degli emmigrati, dei cartelli “Affittasi appartamento, e poi scritto sotto NO ITALIANI”. ( .. per la verità mio padre mi raccontava, che qualche locatore scriveva anche,”… in questo condominio non sono ammessi,ne italiani ne cani!”)
Allora gli italiani erano visti con molta meno simpatia di oggi.
Fortunatamente adesso, almeno formalmente, si ha una sensibilità diversa. Anche se il modo di “essere e pensare” di alcuni Svizzeri, mi stupisce ancora.

La Svizzera agli inizi del 70′ aveva una industria che rappresentava oltre il 50% del PIL.
Oggi quella percentuale è diminuita fino ad arrivare al 24% del PIL.
Oltre il 70% del PIL Svizzero è fatto di servizi.
Si calcola che entro massimo 15/20 anni in Svizzera l’industria peserà per meno del 10% del PIL.
In Svizzera rimarrà la meccanica di precisione, alcuni settori altamente tecnologici e ovviamente tutti i settori “caratteristici” Svizzeri (Orologi, cioccolata, ecc.)
Il fenomeno di de-industrializzazione della Svizzera è considerato irreversibile, dagli imprenditori e dagli studiosi di cose Elvetiche, questo da almeno un ventennio.
La più grande industria della Svizzera è la Nestlè, ed ha più del 95% dei dipendenti all’estero e conta di globalizzarsi ancora di più(!). Molte industrie farmaceutiche hanno, da decenni, parte delle loro catene produttive in India.
Ti auguro un possente “In Bocca al Lupo”

-IL Compasso-

Scritto il 17 Febbraio 2009 at 01:02

Ormai sembra chiaro che il default sta arrivando.

Sono in un certo senso contento, sarà un sacrificio ma le ZECCHE come ha ricordato il Compasso finalmente smetteranno di succhiare.
Io nel frattempo mi sono trovato un secondo lavoro, cosi dormo piu tranquillo la notte.

Consigli per affrontare il defaut?

Scec? si una soluzione… e poi?

MM

utente anonimo
Scritto il 17 Febbraio 2009 at 05:57

ho un ragionamento da sottoporvi: da quanto si vede in giro, siamo arrivati, in un modo o nell’altro, al “capolinea” della globalizzazione. A mio parere, questa globalizzazione senza etica e’ all’origine della crisi (insieme al malgoverno, alla spregiudicatezza dei potenti, ecc.) nei paesi avanzati, mentre e’ gia’ finita (prima ancora forse di cominciare) nei paesi emergenti. Dunque, quale potra’ essere lo scenario nei prossimi mesi o anni? Difficile dire quello che sara’ per noi europei, essendo attualmente nel pieno del maremoto, mentre e’ piuttosto facile prevedere quello che puo’ succedere la’ dove l’abbiamo spedita (e non ha avuto ancora il tempo di attecchire). In questi paesi, si profila una catastrofe ben maggiore della nostra. Che ne pensate?
il cavaliere errante

utente anonimo
Scritto il 17 Febbraio 2009 at 08:44

Perdonate la monotonia del mio pensiero …. ma è proprio necessario che gli “stati nazionali” si “facciano carico” dei deliri finanziari creati da un bel branco eterogeneo di truffatori che ha agito troppo indisturbato nell’ultimo decennio?

Attenzione, la vera crisi inizierà dopo, nel momento in cui qualche “buon samaritano” raccoglierà le banche esauste da tanto truffare e gli aprirà direttamente le casse delle nazioni, legando indissolubilmente il proprio futuro alla necessità di “far fronte” ad impegni economici intrapresi da truffatori pieni di soldi e privi di qualsiasi etica e morale.

Non ha senso distruggere il futuro delle nostre società per accondiscendere la brama di denaro e di potere, unite ad una profonda ignoranza di pochi speculatori.

Non importa se le banche falliranno, purchè i depositi siano garantiti, o no?
Se il “garante” viene coinvolto direttamente nella gestione di banche destinate al fallimento, come potrà effettivamente garantire i depositi? Con quali risorse finanziarie potrà sostenere il valore della propria moneta, il benessere della propria popolazione?

Che orecchie potrà avere per il lamento di un popolo di “barboni” che vedrà il proprio potere d’acquisto crollare, mentre la voce suadente di pochi eletti gli dirà che tutto va benissimo?

Siete tutti così convinti che accolarsi le banche con tutte le loro truffe sia la cosa giusta da fare?

Francia R

utente anonimo
Scritto il 17 Febbraio 2009 at 08:54

Caro Cavaliere errante,

sicuramente questa globalizzazione che abbiamo
conosciuto fino adesso la considero morta e sepolta.
sono altresi convinto che si riprenderà a commerciare
perchè è un qualcosa che è insito nella natura umana
ed è sempre esistito.

una volta calmate le acque di questo tsunami, prima
finanziario e poi economico, e sepolti i morti e curati
i feriti, si comincierà con nuove regole si spera a riprendere
i commerci.

Ritengo che rimarranno in prima fila a tirare il carro paesi
come la Cina, India, Brasile e qualche altro.

I paesi trasformatori in questa fase di passaggio ritengo
che saranno quelli, tra l’area industrializzata, i più colpiti,
e tra questi vi sono Giappone , italia , Germania la cui bilancia
commerciale è condizionata molto dalle esportazioni, per cui se
nessuno più compra beni di cui in questo momento non ha estremo
bisogno cercherà di rimandare il più possibile .

A mio parere, ritengo che invece la crisi sarà durissima per
i cosiddetti paesi emergenti, che non hanno fatto in tempo
ad affacciarsi “al mondo del consumo” , un caso per tutti i paesi
dell’Est Europa, in primis Polonia, che verranno ricacciati in fondo
alla lista.

Ritengo che questa crisi porterà un rimescolamento della situazione
GeoPolitica, e si delineeranno nuove e diverse zone di influenza, sia
politicamente che commercialmente(leggasi espansione della Cina in
Africa ed America Latina), e forse, anche un Mercato del Sud Est
Asiatico, essendo già cominciate le prove tra stati come Cina – Giappone
e Corea

Per quanto riguarda la nostra Italietta, ritengo che si arriverà ad un Governo
di Unità nazionale dopo lunghi periodi di caos(leggasi scioperi e varie dimostrazioni di piazza), dove verranno barattate “aiuti alle imprese e quindi
ai lavoratori, con una riforma robusta alle pensioni) che è l’unico modo per non
far precipitare questo paese nel caos più totale.

Non credo in un default ed ad una uscita dall’italia dalla zona Euro.

Un augurio a tutti noi e che la Speranza ci accompagni sempre.

Una buona giornata a tutti
nonno carpe diem49

utente anonimo
Scritto il 17 Febbraio 2009 at 09:35

ormai tutti ci dicono “falimento del sistema”.
e ancora : l’america è fallita , l’inghilterra , l’italia, la spagna , l’irlanda, l’austria, l’est europa ecc, ecc.. tutti falliti.

ma se veramente questa è la situazione non c’è nessuna speranza x nessuno,….qua si torna al medioevo…..

e in fondo è la rivincita della natura , la sconfitta dell’idea dell’onnipotenza dell’uomo , del consumismo sfrenato.

visto ke siamo arrivati ai limiti dello sfruttamento indiscriminato del pianeta si torna indietro .

la natura ancora una volta ha il sopravvento e ci rimanda a coltivare la terra con la zappa .

MA VERAMENTE E’ QUESTA LA PROSPETTIVA , NON E’ KE STIAMO ESAGERANDO ?

certo se la visione apocalittica è quella giusta …. nn c’è niente da stare allegri…….ci saranno miliardi di persone ke faranno la fame …. e milioni di morti x fame….

ma nn in africa (li ormai è talmente abituale che quasi tutti nn ci fanno piu caso), ma nelle nostre città.

qui si parla di fallimento degli USA ,EUROPA , GIAPPONE, e allora o “speriamo” ke sia tutto un bluff…..
o……………………………………………..

utente anonimo
Scritto il 17 Febbraio 2009 at 09:40

nn sono anonimo …sono maat , post 34

utente anonimo
Scritto il 17 Febbraio 2009 at 10:54

Buongiorno, oggi si “sente” un pò in tutte le notizie economiche molta preoccupazione, naturalmente non c’è da stare tranquilli.

Ma c’è una speranza se tutte le economie falliranno = nessuna economia fallirà il problema sarebbe se fallisse solo l’Italia hehehe.

Speriamo che io(e noi) me la cavo. In fondo a guardare bene le cose ed alla preoccupazione di qualche personaggio della mia zona, quasi…quasi è divertente (hihihi)

SD

utente anonimo
Scritto il 17 Febbraio 2009 at 13:45

La gente non sa nulla di subprime, derivati, indebitamento delle banche e similaria, finanche la crisi Islandese è quella USA sono poco conosciute e percepite.
Le persone che stanno ai posti di comando danno per scontato che ci saranno grossi guai.
Quindi non ci pensano proprio ad avvisare la gente, anticipando gli eventi, cosa succederà è difficile dirlo con esattezza.

-IL Compasso-

P.S. Oggi mi sento molto agitato e confuso, c’è moltissimo nervosismo in giro, siamo ai masimi di tensione, da quando la crisi è iniziata.
Speriamo in una sbollitura.

utente anonimo
Scritto il 17 Febbraio 2009 at 14:02

la situazione credo sia sotto gli occhi di tutti (almeno di quelli che vogliono vedere).
Se il ministro delle finanze della seconda potenza economica mondiale si presenta ad una conferenza stampa ubriaco o comunque in stato confusionale, beh vuol dire che le cose stanno realmente precipitando.
D’altra parte sino ad ora ci siamo salvati solo perchè gli Stati hanno garantito le banche e la grande industria. Ma cosa succederà quando falliranno gli Stati? Chi li salverà?

Comunqe, dispiace molto per tutte quelle persone che perderanno il lavoro e la casa, è una cosa terribile, ma sono convinto che questa svolta epocale che sta per accadere non potrà che fare bene all’umanità intera. E’ ora di riscoprire i valori fondamentali, è ora di finirla con i modelli usa e getta che ci sono stati inculcati. Percui benvenga la crisi, soffriremo tutti, ma sono certo che dalle ceneri nascerà un mondo migliore.

pace, Marco

utente anonimo
Scritto il 17 Febbraio 2009 at 15:02

quando verranno veramente fuori i titoli tossici delle banche italiane?

utente anonimo
Scritto il 17 Febbraio 2009 at 16:02

Avvio di seduta pesante per gli indici azionari americani. Il comparto finanziario e’ nuovamente preso di mira dai ribassisti in seguito all’ultimo allarme lanciato dall’agenzia di rating Moody’s sugli istituti finanziari europei, citando il deterioramento delle condizioni economiche. Le banche italiane stanno per fallire.

utente anonimo
Scritto il 17 Febbraio 2009 at 16:16

si !…

“The B.I.G. B.U.B.B.L.E.”
la gomma del ponte

Giá c´e´l´hanno fatta masticare quando eravamo piccoli….
ora ci fanno ingoiare sto casino…

Altapatagonia

utente anonimo
Scritto il 17 Febbraio 2009 at 16:27

le borse vanno malino oggi…
chissà come mai..

ciao!
Aka

utente anonimo
Scritto il 17 Febbraio 2009 at 16:33

Vorrei rendere un grazie al Capitano di questo veliero(salotto)
che ci accoglie sempre con parole di Speranza e ci permette
di scambiarci, tramite i commenti, consigli ed idee
grazie ancora Capitan Andrea.

Mi sembra che i commenti ultimamenti suscitano soltanto angoscia
e mi sembra ancora che l’unico pensiero sia quello di salvare la “roba”
di pirandelliana memoria, dimenticandoci che i problemi gravi che
dovrebbero angosciarci sono altri, mentre qui ci facciamo prendere la
mano a cercare nascondigli sicuri.

Nessuno di noi vorrebbe subire delle perdite sui suoi sudatissimi risparmi,
ma come avviene in altri campi della vita, (salute, amori, sentimenti…), del
doman non vi è certezza, per cui tanto vale, prese le opportune precauzioni,
“godersi” il vivere quotidiano, con tutto il suo carico di affanni che la la vita ci
riserva, godendoci, dicevo, i momenti in famiglia, con gli amici, con i colleghi di lavoro,..azzeggiando anche del più e del meno, e ringraziando il destino se godiamo almeno di buona salute, e non mettendo tutti i giorni al centro dei nostri pensieri solo e soltanto la finanza.

Io pur avendo lavorato nel settore finanziario

vi posso dire di me e come i miei risparmi li ho impiegati:

1) non avendo da comprar casa per me ed i figli, la liquidità l’ho impiegata in BOTa breve scadenza;

2)un po’ di liquidità su un conto on line dove mi passo un po’ il tempo .

Se dovesse avvenire un cataclisma, che oggi nessuno è in grado di prevedere con certezza, perchè mai mi dovrei rovinare le giornate ed angosciarmi , oh mio dio
dove li metto…. e se poi …..me li …….
o affannarmi a pensare a BUND, ORO, ed altro – non serve scappare.

Le cosa gravi che mi angoscierebbero , sarebbero avvenimenti tipo guerre, carestie, epidemie ,malattie gravi dei miei figli, nipoti, parenti, amici, conoscenti..
cosciente che prima o poi si muore tutti(a famosa livella di totò)

Stiamo passando un momento difficile, anche se sembra più difficile di quelli precedenti, ma la fiducia per carattere non la perdo mai e dopotutto comunque non voglio fasciarmi la testa prima di essermela rotta, cercando di prendere anche tutte le precauzioni possibibili perchè non me la rompa da solo.

anche se non ho fugato i dubbi, che mi rimangono, ho la consapevolezza che non posso però farmi prendere dall’angoscia, angoscia che invece provo solo quando mi capita di andare all’ospedale, soprattutto in reparti pediatrici, ma anche li trovo la Speranza in un futuro migliore osservando l’abnegazione con cui medici e paramedici si prodigano per curare e far nascer sul viso di un bimbo un sorriso.

un buon avvenire a tutti

nonno carpe diem49

utente anonimo
Scritto il 17 Febbraio 2009 at 16:51

I dieci segreti di Medjugorie al vostro confronto ( soprattutto il settimo.. ) sono caramelle! Per fortuna che dopo il “Divino Castigo” si prospettano anni di Pace e di Giustizia per l’umanità. Non si sa quando, ma almeno una certezza in più…. ammappa che catastrofisti!

Scritto il 17 Febbraio 2009 at 17:15

Ciao a tutti,

condivido nonno “carpediem”, hai bene espresso anche il mio sentire.
GRAZIE ANDREA!

Non ci dobbiamo lasciare prendere dall’angoscia anche se ciò diventa difficile in giornate come questa.

Il grido di dolore che viene, ed ancora di più nel futuro, verrà dal mondo, a causa del fiume di male che c’è in ogni angolo della terra,non deve farci perdere la Speranza.

Dal male scaturisce il dolore, dal grande male scaturisce il grande dolore.
Quanto male è stato fatto in ambito finanziario? Incalcolabile!
Ed ora nell’immediato a pagare,sulla faccia del globo, sono i più deboli!

Auguriamoci che i politici( molti burattini) in mano ai potenti (pochi burattinai) abbiano un ravvedimento di coscienza e comincino a perseguire coloro che si sono arricchiti a danno delle masse…….sempre che i burattinai permettano loro di farlo!

Utopia la mia? Probabilmente si!
Penso che ci si possa sempre ravvedere anche se si è molto sbagliato!

Se i politici perseguiranno i colpevoli della finanza, forse i popoli non saranno aggressivi contro i palazzi del potere, se così non fosse……….che Dio ci aiuti,aspettiamoci di tutto e di più!

Il problema del male è molto complesso e difficile….il peccato… il peccato sociale…. tanto diffuso da non essere neppure ritenuto tale, è la causa di tutto.
Il libero arbitrio : libertà, libertà di scegliere tra il Bene ed il male….. 10 regolette da seguire….. semplici semplici, ma calpestate ed irrise dai più…..

Riflettiamo…….forse se l’uomo cambiasse………se le coscienze si risvegliassero…….

Per quella Speranza che mai ci deve abbandonare vi auguro di cuore di arrivare a credere fermamente che, alla fine di questa tempesta, tornerà il sole e l’umanità sarà migliore………però sta in tutti quanti noi volerlo fermamente.

Buona serata a tutti,

utente anonimo
Scritto il 17 Febbraio 2009 at 18:11

(ANSA) – BRUXELLES, 17 FEB – Neelie Kroes lancia l’allarme: ‘l’esposizione delle banche verso gli asset tossici e quelli deteriorati continua a crescere’. La commissaria Ue alla concorrenza parla di ‘numeri sbalorditivi’ e sottolinea che ‘siamo ancora lontani dalla ripresa’. Per questo – sottolinea – e’ piu’ che mai necessario che i piani di sostegno alle banche siano ‘coordinati e coerenti’ con le regole europee. E questo non e’ negoziabile”, aggiunge Kroes. ‘Se si vuole ripristinare la normale funzione del credito – aggiunge poi – e’ necessario che le decisioni sulle ristrutturazioni bancarie siano prese prima della fine del 2009′. ‘Non bisogna assicurare solo la sopravvivenza delle banche – spiega – ma che riprenda effettivamente il flusso del credito all’economia reale’. Questo anche a costo di prendere ‘decisioni difficili’, come quella della liquidazione. Per Kroes va fatto tutto rapidamente, perche’ – spiega ancora – ‘non possiamo sostenere ulteriori ritardi’, col risultato di tenere in vita ‘modelli di impresa falliti e di rovinare le finanze pubbliche e il mercato unico, attraverso distorsioni della concorrenza’.(ANSA).

dirlo un po’ prima no e?

Ciao

Aka

utente anonimo
Scritto il 17 Febbraio 2009 at 19:08

future eurostoxx toccato il doppio minimo del 21 novembre scorso

adesso rimbalza di un 15% circa anche se i minimi a 1666 li toccherà
più avanti o ai primi di marzo o circa
nell’ultima decade di maggio.

giornate come queste deprimono l’animo e sono angoscianti è vero,
ma per chi è in riva al fiume da mesi
o da anni non dovrebbero danneggiarlo affatto.

e la crisi, si sa, come la malattia dovrà fare il suo corso

utente anonimo
Scritto il 17 Febbraio 2009 at 19:20

#47
si´, la malattia che fa il suo corso….

Tu esci di inverno in canotta e io mi prendo la febbre. é giusto?
Perché non appendere i resp. alla fiaccola della statua della libertá?

Altapatagonia

utente anonimo
Scritto il 17 Febbraio 2009 at 19:36

Bene …. vedo che le notizie migliorano, evidentemente siamo un gruppetto di vecchie comari che per passare il tempo fantasticano di storielle, da ingigantire ogni volta che si raccontano, un pò come i famosi pesci che pescava il nonno.

Quindi tanto per riprendere i discorsi come fanno i vecchietti …. ora sembra che i numeri degli “asset tossici” che “devono uscire” siano troppo grandi per potere essere nominati, che ci sia una grande tragedia nascosta sotto ad una montagna di bugie.

Certo ….. e sarebbe ora che la verità venisse a galla e che fossero perlomeno allontanati dalle banche, e dai luoghi di potere, coloro che dovevano controllare e invece si sono arricchiti “alla faccia nostra”.

Tante persone importanti, strapagate che si sono arricchite ed ora vengono a raccontarci che c’è tanto da pagare …. e che tocca a noi, alle nostre società, ma non solo …. che la cifra è tale che non si sà come fare a pagare.

Ma stiamo scherzando?

Fallimento ed in galera (magari), altro che storie.

E’ l’unico sistema per ridare fiducia al mercato, e più aspetteremo ad applicare l’unica arma di difesa che ha qualsiasi società verso chi commette tali reati, più sarà doloroso per tutti.

Non importa che queste persone siano “tanto importanti”, “ben viste” o cadano dalle nuvole.

Lo sò sono monotono, ma al momento sono l’unico. Sarò comunista?

Francia R

utente anonimo
Scritto il 17 Febbraio 2009 at 19:44

Francia R #49 non sei comunista….chiedi giustamente giustizia.
Speriamo che i responsabili paghino.

SD

utente anonimo
Scritto il 17 Febbraio 2009 at 20:14

Grazie al compasso per la puntuale e documentata risposta.
Ma anche per il successivo commento sul nervosismo dilagante, che condivido.
Ahinoi!
RobertoLara

utente anonimo
Scritto il 17 Febbraio 2009 at 20:15

Ma se l’europa non salva l’est vuol dire che Unicredit salta e pure Intesa? Come farà l’Italia a pagare i debiti? Il FMI ha quasi finito le sue riserve…. circa 200 miliardi di dollari… ma dove cavolo si devono tenere le palanche? Io sto cercando di vendere una casa per prenderne due piccole e dimezzare le spese… c’erano troppi lavori da fare entro qualche anno… se non erro la banca del compratore è ecofin del gruppo unicredit… mia madre ha titoli dexia mediobanca e polizze intesa…. aiuto! Cerco di non perdere la calma…………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………….

unPollo

utente anonimo
Scritto il 17 Febbraio 2009 at 21:34

Toh! Arriva il NUOVO ORDINE MONDIALE…

Anch’io come ilCompasso ho delle sinistre sensazioni oggi. E vi assicuro che non è per via dell’andamento di Borsa (ops, delle Borse mondiali) in caduta libera. Sono sulla riva del fiume anch’io…

Il pensiero segue strani percorsi, vibra sintonico con altri. A guardarmi in giro sento la stessa “agitazione” di tutti, provo le stesse perplessità: “Dove andremo a finire?”
Saranno le stesse sensazioni o mi sbaglio?

Vivendo in Italia e leggendo i quotidiani italiani, ho trovato singolare che sino a venerdì scorso tutte (!) le voci fossero a favore del “fondamentalmente solido” e che il pensiero unico ammettesse – ovviamente sì, perchè è innegabile – che l’economia è in crisi, ma già avviata alla ripresa grazie all’applicazione delle soluzioni brillantemente escogitate dal Governo (ognuno il suo). E la Borsa era lì a dimostrarlo con il suo mini rally…

Poi, improvvisamente, appena terminato il G7, deglutito l’ultimo boccono, bevuto l’ultimo calice (vedere oltre a proposito di bere, hihihi) e fatti i saluti di rito, si è sollevato un coro, altrettanto univoco, di senso opposto.

“La crisi è gravissima!” – ci dice improvvisamente il MINCULPOP (ops volevo dire il Ministero del Welfare); Berlusconi è improvvisamente “preoccupato”, a 7 reti unificate ed a 7 colonne.
E la eco si propaga da Roma devastante a tutta Europa ed al mondo a suon di conferenze stampa e comunicati ufficiali. Scorrendo fiumi di parole, persino dalla voce di Trichet, solitamente avaro in tutto, tuona il monito severo. E, ovviamente, i piani governativi di lacrime e sangue non sono più sufficienti.
Su tutto, le 3 paroline di Tremonti: “LEGAL, GLOBAL STANDARD”. Magicamente accompagnate dall’altrettanto sinistra terna “NUOVO ORDINE MONDIALE”.

“Ecco, ci siamo!” – è il mio primo pensiero – “In un weekend ci hanno messo nel sacco…”. Un nuovo sacco di Roma passerà alla storia?

Forse che, finita la tragedia di Eluana che finalmente può correre libera nelle praterie celesti, siano finiti gli argomenti per distrarci? Le dimissioni di Mentana per la mancata diretta TV sulla morte di Eluana e il blackout del Grande Fratello la settimana dopo hanno delle connessioni? Sono segni del Fato per dirci che il silenzio prenderà il sopravvento sulla morte e che il buio calerà sulle nostre vite, non più scrutate e dirette dall’occhio indiscreto del maggiore dei fratelli? Armageddon?

E che dire del Ministro delle Finanze giapponese che si presenta “drogato”, balbettante e frastornato, alla conferenza stampa la sera prima della debaclé borsistica ed a poche ore dalla diffusione dei dati sul crollo del PIL nipponico? Sapeva cosa sarebbe successo ed ha preferito dimettersi – in maniera un po’ ingloriosa e scandalosa a mò di karakiri politico – emulando il suo collega tedesco decisamente più dignirtoso? Altro sinistro segnale del Destino, la Germania e il Giappone sconfitti dalla Guerra, questa volta da un’esplosione economico-finanziaria? E che dire dell’Italia, schierata al fianco degli Americani e degli Inglesi, già antichi alleati?

E ancora – a proposito di patto atlantico o forse verrebbe da pensare massonico – perchè Tremonti assimila la parola “legal” a “global” scambiandole per sinonimi? Perchè le accosta al sostantivo “standard”, facendo luccicare per oro quello che non è? Ci muoviamo verso una nuova Bretton Wodd o un’altra crociera sul Britannia 2 (La Vendetta)? E il Principe Carlo, al passo con i tempi, è in volo con il il suo jet privato in giro per il mondo per conto della sua cara mamma, Regina della secolare monarchia inglese?

Quali mosse stanno pianificando gli strateghi dello scacchiere internazionale, facendo muovere le loro pedine (oggi le chiamano “sherpa” per via dei faldoni di carte che trascinano, ma sono sempre pedine) intorno a tavolate affollate di ministri, di alfieri della politica e di cavalli di razza dell’economia mondiale, imbandite nelle torri del potere per tutelare Re e Regine?

Ed in ultimo (altrimenti potrei passare per demente, tanto è grossa questa) che dire del dollaro che si avvia alla parità con l’euro? Cominciamo a sentire odore di moneta unica e chi c’è c’è, gli altri saranno sempre più esclusi dal club dei potenti della terra?

Chissà perchè ho l’impressione che le giuste pretese giustizialiste di FranciaR andranno deluse nella sostanza, anche se magari non di facciata? Da tempi immemorabili i capri espiatori si trovano sempre…

Vabbè, preso dai morsi della fame e vista l’ora me ne vado a casa lasciandovi alle vostre riflessioni, sempre chè abbiate avuto la pazienza di leggere tutto. Qualcuno sussurra che tutta questa crisi sia preordinata…

Andrea, credi che il G20 ci porterà sorprese?

Buona notte

Marco Colacci
😉

PS: la mia amica spagnola non c’entra nulla hihihi

utente anonimo
Scritto il 17 Febbraio 2009 at 22:24

Perdonate la monotonia, ma …. sono frainteso!
La mia non è tanto sete di giustizia (magari …) ma è l’unica strada che può portarci fuori dalla crisi.

Quello che tanti non capiscono (e non mi riferisco ai marinai di questo blog) è che la corruzione ed il tentativo “goffo” di nasconderla può riuscire solo …. se l’ambiente in cui avviene è “solidale” con chi la mette in atto o è troppo stupido per rendersene conto.
Non ci sono alternative, nessun sistema ha mai superato la “prova” della corruzione …. perchè non ha mai fine e perchè non possiamo …. beneficiarne tutti. Ci deve pur essere qualcuno che viene “fregato” (di solito tanti) per arricchire pochi.
Senza essere troppo filosofi, il giochino riesce fino a quando si è in pochi e si tiene un profilo “basso” e ben protetto.
Quì hanno semplicemente perso il senno, una sorta di delirio di onnipotenza, un pochino come succede nella nostra povera Italia.
Solo che c’è l’economia del mondo in ballo e la sua stabilità.

O si trova qualche “illuminato” che incomincia a parlare veramente di giustizia e di riforme o non penso che si troveranno molte persone disposte a “scommettere” ancora i propri soldi in un sistema così …. delirante.

Alla lunga “la truffa”, posta come basamento etico, non ha mai pagato nessuna società umana.

Spero di essere stato + chiaro, non credo in Babbo Natale, ma ….. spero che almeno un politico di serie B, magari un funzionario sotto effetto di alcool o altro, si lasci sfuggire un discorso sensato pubblicamente.

Buona serata

Francia R

utente anonimo
Scritto il 17 Febbraio 2009 at 22:27

Marco Colacci #53, tanto per metterla sullo scherzo.
Cosa ne pensi dopo la firma di Obama al piano “salva tutto” (speriamo), che domani i ribassisti la prendono in quel posto hihihi.

Un saluto a tutti e domani vedremo.

SD

Scritto il 17 Febbraio 2009 at 22:32

Ma dove lo trovate un capitano che da tempo immemorabile non sbaglia un colpo di timone che sia uno, porta le vele ad incontrare il vento………scherzi a parte la Riva del Fiume ed ora l’entroterra sono ormai da due anni sinonimo di sicurezza e serenità economica.

Vorrei però anche che in Voi albergasse anche la sensazione che dalle ceneri di questo sistema possa nascere non un nuovo paradiso ma un sistema più sostenibile non perfetto ma nel quale ognuno di noi possa contribuire in base ai suoi talenti ed alla sua consapevolezza. Tutti gli imperi prima o poi giungo al termine……ma la favola del Nuovo Ordine Mondiale non riesco a digerirla non nel senso che non possa esistere come negli incubi peggiori ma come un qualcosa di ancora indefinito che possa turbare la mia serenità, il gusto delle cose semplici, quella grandezza, quella sensazione di infinito che sono nell’abbraccio della vostra o del vostro compagno di viaggio potete trovare, nella voce e nel sorriso dei vostri figli, dei Vostri nipoti, nell’amicizia, nel rispetto, nella semplicità, nell’orgoglio di conoscere l’essenziale invisibile agli occhi.

Ecco nessuno potrà mai toglierci pur nella miseria l’essenza dell’uomo, è abbagliante il sorriso che proviene dai sotterranei dell’umanità, no nessun nuovo ordine mondiale potrà mai coprire o nascondere la potenza di un sorriso, la sensazione che ognuno di noi non è in vendita, uomini e donne che non si comprano, uomini e donne che vivono semplicemente la vita.

Utopie….si utopie per coloro che vivono dell’utopia infinita, anestetizzati ed esaltati dal nulla….si utopie che diventano realtà, diventano incubi.

Il protezionismo inteso come egoismo delle nazioni, egoismo del singolo non ha futuro, ma un protezionismo inteso come difesa delle tradizioni, dell’economia locale, delle identità, dell’essenza dei popoli che ripudiano una globalizzazione delle merci e dei capitali non solo avrà un futuro, ma sostituirà l’utopia dell’uniformità, della globalizzazione, dell’annientamento delle identità e delle tradizioni in nome di un turbocapitalismo giunto al suo epilogo per tutti tranne per coloro che non vogliono affrontare la realtà e sono ancora tanti credetemi, molti dipiù di quanto pensiate.

Se un’atomica raggiungesse il vostro paese a nulla servirebbe costruire un’illusione sotto terra…..

E’ il momento di combattere con la positività di coloro che sono consapevole di questa apportunità è giusto condividere paure e perplessità, ma è segnale di speranza guardare al di là dell’orizzonte….nessun sole tramonta per sempre, nessuna notte è eterna……

Grazie per questo splendida avventura, grazie per la Vostra essenza……..è il tempo di riflettere oltre ogni orizzonte, è il momento di essere più che di avere.

Andrea

utente anonimo
Scritto il 18 Febbraio 2009 at 00:04

Termodinamica ed economia [
Samuelson è stato il primo economista ad applicare i principi dell’equilibrio termodinamico all’economia. Samuelson ha studiato ad Harvard con Joseph Schumpeter, Wassily Leontief, Gottfried Haberler, e il “Keynes Americano” Alvin Hansen. Inoltre Samuelson era l’unico protegé di Edwin Bidwell Wilson, un matematico che a sua volta era stato l’unico protegé di Willard Gibbs, il fondatore della termodinamica chimica, che fu anche mentore dell’economista americano Irving Fisher: Gibbs ebbe una grande influenza nelle loro idee a proposito dell’equilbrio dei sistemi economici.

La monumentale opera di Samuelson del 1947, ‘Foundations of Economic Analysis’, tratta dalla sua dissertazione di dottorato, si basa sui metodi della termodinamica classica di Willard Gibbs, in particolare sul lavoro del 1876 di Gibbs “Sull’equilibrio di sostanze eterogenee”.

Nel 1947, basandosi sul principio termodinamico di Le Chatelier, che gli era stato illustrato da Wilson nel corso di un seminario, ha fondato il metodo della statica comparativa in economia. Il metodo spiega i cambiamenti delle soluzioni di equilibrio del problema di massimizzazione vincolato (in economia o termodinamica) quando uno dei vincoli è marginalmente irrigidito e rilassato. Il principio di Le Chatelier è stato stabilito dal chimico francese Henri Louis le Chatelier, che fu anche uno dei primi a tradurre in francese i lavori di Gibbs sull’equilibrio (1899). L’uso che fa Samuelson del principio di Le Chatelier si è dimostrato uno strumento potente ed è stata largamente utilizzato nelle teorie economiche moderne. I tentativi di stabilire analogie tra teoria economica neoclassica dell’equilibrio e la termodinamica risalgono a Guillaume e Samuelson.

utente anonimo
Scritto il 18 Febbraio 2009 at 00:10

Vorrei suggerirvi la visione di “Zeitgeist Addendum”. E’ interessante e piuttosto convincente.

Antonella

Antonella

utente anonimo
Scritto il 18 Febbraio 2009 at 00:42

per anonimo #57

vorrei segnalarti anche la teoria dell’equilibrio di John Forbes Nash Jr.

premio Nobel per l’economia nel 1994, che ho trovato molto
interessante e che se approfondita puoi applicare a qualunque banca dati

Buona nanna a tutti

da nonno carpe diem49

utente anonimo
Scritto il 18 Febbraio 2009 at 01:18

COSA CI RACCONTI Moody’s !!

La famosa Moody’s con i suoi esperti ci ha detto che le banche Italiane sono particolarmente esposte sui mercati dell’Est (e questo lo sapevamo)
Però ha detto:” Le esposizioni più pesanti sono quelle dell’Austria, dell’Italia e della Svezia” e ha ventilato che c’è il rischio di default sistematico su questi stati !!!!!
Dato che qui si parla sulla pelle delle persone e moltissimi rischiano di rimanere, non solo senza lavoro ma addirittura senza mezzi di sussistenza, chiarisco a Moody’s quali sono le reali esposizioni (in miliardi di dollari) dei vari paesi:
Austria= 248 $
Germania= 180 $
Italia= 170 $
Francia= 155 $
Svezia= 100 $
Belgio= 40 $
Olanda= 38 $
Vorrei cortesemente dire a Moody’s che l’esposizione totale è al disotto dei 1000 Miliardi di dollari e solo una minima parte degli investimenti sono a rischio, circa il 10-15%. Quindi un massimo di 150 miliardi di dollari.

La cosa che mi preme comunicarvi e che gli USA hanno a rischio almeno un 60.000 miliardi di dollari (60 trilioni di $) di cui il 10 % già è stato quasi sicuramente distrutto, quindi abbiamo un buco di almeno 6000 miliardi di dollari (6 trilioni di $)
Solo un’unica banca come Lheman Brother ha accusato più di 500 Miliardi di perdite (già contabilizzate).
Sono gli USA quelli che hanno un debito pro-capite effettivo, dell’ordine dei 200.000 dollari a persona, cioè lo stesso livello dell’Islanda.
E’ ovvio che facendo il paragone fra 150 miliardi a rischio in Europa dell’Est e i quasi 6000 degli USA ci scappa un sorriso. (ben inteso che la situazione è molto critica).

La cosa che mi stupisce è perchè Moody’s consideri a rischio l’Europa, quando gli USA sono belli che bolliti. (ma Moody’s questo non osa dirlo).
Non vorrei che qualcuno spremendo sangue al sistema finanziario, domani si accanisca contro banche Austriache, Italiane e Svedesi.

Nella giornata di solo oggi, con la speculazione al ribasso sulle banche inglesi, c’è chi ha guadagnato più di un miliardo di sterline!
La speculazione è fatta solo di voci e informazioni riservate, che vengono dirottate ad arte sui mezzi di informazione.
Già ieri si diceva a mezza voce che qualcuno aveva detto a qualcun altro, che Lloyds Banking Group era in difficoltà e oggi ecco puntualmente calare la scure dei ribassisti e c’è stato il bagno di sangue.

Dopo la crisi del 1929′ si scoprì che alcuni giornalisti venivano pagati per diffondere determinate notizie sui mezzi di stampa.

(La cosa è poco risaputa, ma è un fatto storico)
Ma una cosa è certa la SEC, l’ FBI e il Tesoro USA non sembrano molto attenti.
Io potrei dire sciocchezze ma Moody’s no! Essa è un’istituzione.

-IL Compasso-

utente anonimo
Scritto il 18 Febbraio 2009 at 01:47

Quando si è in guerra, ed in questo caso per fortuna..diciamo così .. gueera finanziaria , l’arma della disinformazione, può essere decisiva,
per creare momenti di panico e permettere a persone o istituzioni avversari, di “paapparsi” aziende o pezzi di esse a pochi denari.

nelle giornate di crollo generalizzato anche società con buon businiss accusano perdite enormi, per cui se qualcuno vende, altri comprano e generalmente chi compra in queste giornate sa il fatto suo

utente anonimo
Scritto il 18 Febbraio 2009 at 02:05

La “depressione” più grande
di Gerald Celente – 17/02/2009

Fonte: comedonchisciotte [scheda fonte]

Nel 2009 stiamo per assistere al peggiore collasso economico di sempre, la “Depressione piu’ Grande”, dice Gerald Celente, previsore di tendenze Americano. Egli crede che la faccenda sara’ molto violente negli USA, con una possibile rivolta fiscale.

RT: La fragile economia USA si e’ incontrata con salvataggi bancari e piani di stimolo. Quindi cosa dobbiamo aspettarci nel 2009 ? Nel rispondere a questa domanda e’ qui con me Gerald Celente, fondatore e direttore dell’istituto di ricerca di tendenze. (che pubblica Trend Journal, NdT). Grazie per essere qui con me.

Gerald Celente: Piacere mio.

Nella foto: Gerard Celente

RT: Come definirebbe la tendenza economica che le i ha previsto per il 2009 ?

GC: Stiamo per assistere ad un collasso economico che il mondo non ha mai visto prima. E non solo negli USA, sara’ globale. Alla fine del 2008 abbiamo osservato le vendite Natalizie: abbigliamento femminile giu’ del 23%, mobili e apparecchiature elettroniche giu’ del 27%, beni di lusso giu’ del 35%. Questi sono collassi da Era Depressionaria. Abbiamo assistito a numerose bancarotte, tipo quelle delle catene “Circuit City” e ” Linens and Things” Una bancarotta dopo l’altra. Abbiamo visto negozi chiudere. Starbucks, Home D&D power e via discorrendo.
La domanda che sorge riguarda chi si prendera’ lo spazio reso disponibile dei negozi falliti ? Chi lo affittera’ ? La risposta e’ – nessuno. Se diamo un’occhiata al collasso finanziario del 2008, ci ricordiamo della cricca della Merryl Linch nascondersi sotto il letto, ed i ragazzi della Lehman andare in bancarotta. Avete visto aziende di titoli, di intermediazione e banche andare a pancia all’aria. Chi affittera’ tutto lo spazio commerciale disponibile che prima queste aziende occupavano ? La risposta e’ – nessuno. Il collasso del mercato immobiliare commerciale nel 2009 fara’ sembrare quello del mercato residenziale uno scherzo.

RT: Lei usa la Grande Depressione come un’analogia, una comparazione. Durante la Grande Depressione la disoccupazione era al 25%. Ora questo numero e’ aumentato di oltre il 7,2. E’ un numero destinato a salire ?

GC: Dobbiamo guardare i numeri reali. Ci sono due tipi di statistiche ghe il governo usa. Quando misurano la disoccupazione, non considerano la gente che non cerca piu’ lavoro perche’ ormai scoraggiata, non essendo riuscita a trovare un impiego dopo averlo cercato a lungo. Ed inoltre non includono i lavoratori part time. Se aggiungiamo anche queste cifre, il numero sale al 13,7% E sono numeri governativi. E’ questo e’ solo l’inizio. E ricordiamo che gli eventi correnti formano le tendenze future.
Cosa abbiamo visto ? Abbiamo visto in un solo giorno 61,000 posti di lavoro evaporare. Stiamo per assistere a numeri da Grande Depressione. Perche’, come menzionato, con il collasso del mercato immobiliare commerciale, ed con il ridimensionamento di Starbucks e Macy, significa che siamo sull’orlo del precipizio. Dobbiamo considerare non solo le persone che non lavorano piu’ in queste aziende, ma che dire di tutto l’indotto ? Pubblicita’, artigiani. Anche queste aziende cominceranno a licenziare. Stiamo per assistere a numeri da Grande Depressione. Ed in questo contesto ci sono i presupposti che sia anche peggio.

RT: Cosa dobbiamo aspettarci per la societa’, la vita di tutti i giorni, i rapporti interpersonali, crimine ?

GC: Quando dico che sta per essere peggio della Grande Depressione, usiamo il termine La piu’ Grande Depressione. Oltretutto, usare i modelli e le soluzioni del 1930 per tirare fuori dai guai gli USA e’ veramente stupido. Allora durante la Depressione, molta gente non possedeva case. Non c’erano i mutui immobiliari. E sempre allora la gente non aveva carte di credito. I consumatori non avevano debiti per 14 trilioni di dollari. A quei tempi avevamo una base manifatturiera che ha contribuito a portare il mondo fuori della Grande Depressione dopo la Seconda Guerra Mondiale. Ora tutto questo non c’e’ piu’.
La gente ora e’ al limite. E’ sotto stress. Gli USA sono la nazione piu’ depressa al mondo oggi. Usano piu’ antidepressivi che qualsiasi altro popolo, senza contare gli altri innumerevoli farmaci che usano. Stiamo per assistere ad un aumento dei livelli di crimini che potranno rivaleggiare con quelli del terzo mondo. Benvenuti a Mexico City. Stiamo per assistere a rapimenti in questo paese, come spesso avviene in altre nazioni sottosviluppate. Sta per diventare un America molto violenta.

RT: Non sta esagerando ?

G.C.: Non sto esagerando. I fatti sono tutti li’ . Ho un detto: quando la gente perde tutto e non ha niente da perdere, perde ogni inibizione. Sta per esserci un’altra rivoluzione in questo paese.

RT: Quando questa rivoluzione che lei ha previsto nel suo Trend Journal accadra’, e cosa la scatenera’ ?

G.C.: Stiamo per assistere ad una rivolta fiscale. La gente e’ ad uno stipendio dal perdere ogni cosa. Assisteremo a ulteriori fallimenti e gente licenziata. La gente e’ al limite massimo. E cosa fanno nello Stato di New York ? Propongono 130 nuove tasse, aumentano le tasse sul venduto. Sta per esserci una rivolta fiscale in questo paese, prima sulle tasse di proprieta’, poi sulle tasse scolastiche. Questo e’ cio’ che stiamo per assistere.

RT: Crede che la gente non speri che Obama fara’ la differenza? GC: La gente e’ piena di speranza, ma sono anche disperati e pieni di paura. Quindi si attaccano ad ogni cosa. Ma guardiamo i fatti. L’uomo del cambiamento. Chi ha portato con se a Washington ? Come si suol dire, riconosci la gente dalla proprie azioni. Guardiamo il suo segretario al tesoro., Timothy Geithner, a Robert Rubin dell’amministrazione Clinton, l’ex presidente della Federal Reserve di New York. Cambiamento ? E che dire di Larry Summers, l’ex segretario al tesoro di Clinton ? Ho un po’ di esperienza e dico che non mi ricordo di un presidente eletto che porti nell’amministrazione, piu’ o meno le stesse persone del gruppo di sicurezza nazionale di un’amministrazione precedente.

RT: Ma non crede che Obama una qualche differenza potra’ farla ?

G.C.: Riconosci la gente dalla proprie azioni ! Se prendo in squadra un battitore che spara la palla fuori campo ad ogni colpo, e voglio che giochi nei campionati mondiali, non crede che provera’ a colpire oltre la rete ? Hanno preso Larry Summers, Timothy Geithner. Guardi la squadra, Guardi chi sono. Sono artisti del colpo vincente. Ognuno di loro. E la cosa che sanno fare meglio e’ quella di non sporcarsi le unghie delle mani.

RT: C’era una frase nel suo rapporto nel “Trend Journal” che ha veramente attirato la mia attenzione. Lei ha scritto ” Nel 11/9 coloro che hanno dato ascolto alle autorita’, sono crollati insieme alle torri”. Quindi quello che vuol dire agli Americani e’ di non dare ascolto alle autorita’ che affermano che il programma di stimolo economico migliorera’ la situazione ? E’ questa l’analogia ?

G.C.: Guardi le mie labbra. Nessuna nuova tassa, Non ho fatto sesso con quella donna, Monica Lewinski. Ho fumato ma non inalavo. Saddam Hussein ha armi di distruzione di massa e legami con Al-Qaeda. Perche’ qualcuno dovrebbe credere a questa gente ?

RT: Quindi cosa gli Americani dovrebbero fare se non possono avere fiducia nei loro politici ?

G.C.: Personalmente io compro oro, E ho suggerito l’opzione oro fino dal 2001. Abbiamo toccato il fondo ed ora (l’oro) dovrebbe risalire fino a 275 (dollari oncia, NdT).
Numero due, non spendere un centesimo che non sia strettamente necessario.

RT: Quali saranno i mestieri che potranno avere delle opportunita’ quest’anno?

G.C.: Qualsiasi cosa che abbia a che fare con la salute. Qualsiasi. Sara’ un’industria in ascesa. E fortunatamente molta gente sara’ disposta a spendere molto denar
o in quel settore in quanto grossa parte della spesa sara’ rappresentata dalle cure per gli anziani. Ed un altro settore interessante sara’ quello relativo all’efficienza ed al risparmio energetico, qualsiasi cosa di provata efficacia tecnologica in grado di risparmiare denaro e di farne fare.

RT: E che mi dice sulla geopolitica, a quali tendenze assisteremo nelle relazioni tra USA e resto del mondo ?

G.C.: Bene, il resto del mondo e’ molto speranzoso, usando la parola “speranza” con l’amministrazione Obama. Tuttavia, dobbiamo prima vedere cosa accadra’, ma fino ad ora e mi ripeto, riconosci la gente dalla proprie azioni. Obama, all’inizio della campagna, aveva l’intenzione di ritirarsi dall’Iraq. Non appena diventato presidente stava per cominciare a portare i soldati a casa. Ora questi non lasceranno l’Iraq per 16 mesi e gli ultimi rapporti dicono che incrementeranno le truppo di 40.000 unita’. Sta anche parlando di attacchi preventivi in Pakistan. Quindi non sembra proprio che ci possa essere un ammorbidimento delle relazioni geopolitiche.
Uno dei fattori ai quali stiamo guardando con attenzione, e oltretutto nel momento peggiore nel quale potrebbe accadere, e’ cio’ che succede nel Medio Oriente, nella guerra tra Israele e Gaza Da cio’ che sta emergendo dai rapporti analizzati, esiste la possibilita’ che Israele attacchi l’Iran. Se cio’ accadesse questo comincerebbe la Terza Guerra Mondiale. Se la guerra attuale si diffonde oltre Gaza, infiammera’ tutto il Medio Oriente. Cio’ potra’ causare una crisi del petrolio analoga a quella del 1973, che fu il seguito della guerra Arabo Israeliana. Questa e’ la nostra maggiore preoccupazione. Stiamo anche assistendo e ci chiediamo se Obama continuera’ nell’installazione del cosiddetto scudo difensivo missilistico in Polonia ed nella…

utente anonimo
Scritto il 18 Febbraio 2009 at 03:39

Gentile utente #57 leggevo il tuo intervento e devo ammettere che non conosco il Samuelson, che tu citi.

Però conosco la termodinamica chimica, che nella scuola italiana viene chiamata Fisica-Chimica.

Però per quello che ho potuto vedere dell’economia, posso dirti che questa è lontana da essere una scienza. L’economia è un sistema “caotico” di tipo complesso.
La termodinamica invece studia il modo in cui la materia interagisce con l’energia (di tipo termico) e viceversa.
Cercare di usare la termodinamica, (materia estremamente complessa ed affascinante) come base per spiegare modelli economici, è arduo.

La termodinamica studia i processi indipendentemente dai tempi. Infatti studia un “sistema” che si sposta da un equilibrio A ad un equilibrio B. Lo spostamento segue leggi matematiche ( o matematico statitiche) precise e inequivocabili.

L’economia intesa come produttività, non è mai un sistema in equilibrio.
L’economia non è spinta da leggi fisiche, ma da pulsioni umane.
Io non sono uno studioso, ma solo un uomo di strada e ho cercato sempre di comprendere gli uomini.
Da quello che ho capito posso dire, che essi sono l’unica specie in natura, che non è mai appagata.
Un uomo tenderà sempre a spingere oltre i suoi bisogni.
Egli consuma e distrugge risorse per dimostrare il suo status.
Qualcuno mi ha detto, che l’uomo persegue la suppremazia, al fine della selezione della specie.
Questo significa che l’uomo, quindi l’economia, è un sistema, in eterna competizione ed evoluzione, quindi facente parte di un “non equilibrio”.
Nella Fisica chimica l’equilibrio è la normalità, nell’economia l’equilibrio è un attimo “sfuggente”.

Il mio intervento voleva essere solo uno spunto di discussione e non un negare le teorie di Samuelson che mi prometto di studiare.
Con stima

-Il Compasso-

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